Bombe su Bologna, Cimeli e ricordi

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view post Posted on 10/9/2022, 00:08
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Buonasera,

Riaccendo un vecchio argomento sul quale già proposi degli appunti presi da mio padre, allora bambino, e dei suoi ricordi sui bombardamenti di Bologna, aggiungendo anche alcuni cimeli che ritrovai in cantina 35-40 anni fa e che sono sempre stati tra gli oggetti della mia collezione a cui sono più affezionato.

Da bravo annotatore qual è sempre stato, raccoglitore di informazioni e cose “perchè potrebbero servire un domani” (purtroppo solo una piccola percentuale di queste cose é effettivamente tornata utile in seguito….) tenne una lista dei bombardamenti di Bologna con alcuni commenti personali a lato.

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Non era a Bologna durante i primi tre bombardamenti (16 e 24 Luglio, 2 settembre '43) ma il caso volle che sia tornato proprio alla vigilia di quello forse più pesante dal punto di vista delle vittime, subito dalla città, che causò la perdita di oltre mille vite nonostante larga parte dei bombardieri non abbia sganciato il carico causa maltempo o scarsa visibilità (e probabilmente proprio per lo stesso motivo le bombe colpirono zone densamente abitate piuttosto che gli obiettivi prefissati).

"Tornammo a Bologna il 24 settembre. Ricordo benissimo che il Babbo festeggiò il nostro ritorno portandoci a cena al Pappagallo, dove non ero mai stato (mi era sempre stato descritto in modo leggendario). Tutto sembrava tranquillo, tanto che la mattina dopo, mentre io giocavo in giardino, il Babbo condusse F. [mio zio, ndr] a vedere, in bicicletta, i danni provocati dal bombardamento del 24 luglio.

Ma improvvisamente, se ben ricordo, gli aerei arrivarono bassi da sud e cominciarono a sganciare prima che le sirene si svegliassero. Io dal giardino mi accorsi degli aerei ma non sospettai nulla, ed anche la Mamma ed il Nonno, che erano in casa, non si preoccuparono troppo quando le sirene fischiarono. Infatti la zona colpita fu quella di via Lame e Piazza Malpighi, non molto vicina a noi, dove però si trovavano in quel momento il Babbo e F., che riuscirono a sfuggire alle bombe precipitandosi, per intuizione del Babbo, su per via Nosadella.
F., spaventatissimo, arrivò a casa per primo ed iniziò a dare calci al portone, che era chiuso. Non ricordo bene, ma credo che noi di casa fossimo già in rifugio (cantina) anche se non avevamo udito nulla, e che il Nonno sia andato lui stesso ad aprire, per vedere di persona chi si permetteva un atto così villano. F. era veramente molto scosso, e non riusciva a rendersi conto del perché noi fossimo tanto tranquilli."


Da quel 25 settembre, in cui compiva 12 anni, fino alla fine della guerra mio padre rimase a Bologna.

Come vedete alla data 12 Ottobre 1944 scrisse “Ho trovato 3 eliche di bomba”. Quello fu l'ultimo bombardamento intenso subito dalla città e produsse ingenti danni oltre a circa 300 vittime.

Le 3 sono poi aumentate in numero e furono conservate per decenni, fino ad arrivare a me. Gli ho chiesto se si ricordava come e dove le avesse trovate e mi ha risposto:

“Purtroppo non ricordo quasi nulla riguardo ai ritrovamenti delle eliche. Direi di averle trovate quasi tutte io e sempre nella piazza del Baraccano (che allora era completamente vuota; solo qualche rara macchina lungo i marciapiedi). La prima che trovai è quella di tipo differente dalle altre, che nella foto è in basso (elica per spoletta anteriore). Mi interessò molto per il meccanismo epicicloidale per lo sganciamento. Ricordo che ne trovai io stesso un'altra simile, dopo un bombardamento, qualche tempo dopo. Ma mentre la mostravo, davanti al nostro portone, ai frequentatori della nostra cantina-rifugio, un gruppetto di due o tre brigate nere (di stanza nella caserma vicina) me la sequestrò "provvisoriamente" adducendo assurdi motivi. So che i giorni seguenti andai di persona in caserma per riaverla, ma non riuscii ad avere niente. Probabilmente non riuscii nemmeno ad individuare i ragazzi che me l'avevano estorta.”

Mi ha spiegato anche che una gli fu consegnate dall’allora portinaio del palazzo, che l'aveva trovata sul tetto, ove si era recato per risistemare o sostituire dei coppi, rottisi appunto per l’impatto di questa.

Ma veniamo ai cimeli.

eliche4_0

Si tratta di eliche per spolette da bombe d’aereo americane di tipo comune, usate su molti modelli di bombe.
Facevano parte del doppio sistema di detonazione (uno sul naso e uno sulla coda).

Una volta sganciati gli ordigni, il passaggio dell’aria faceva ruotare le eliche che, tramite un sistema di ingranaggi, si svitavano fino a a sfilarsi completamente, liberando i percussori ad impatto che avrebbero poi causato la detonazione (con ritardi di frazione di secondo possibili, a seconda della necessità).

Semplificando il tutto, potremmo paragonarle allo spillo di sicurezza delle bombe a mano.

eliche1

Quella più piccola, a due pale, è parte di una spoletta anteriore (nose fuze) AN M103 o AN M103A1, utilizzata su una grande varietà di ordigni di varie dimensioni, in pratica su tutte le bombe G.P (General Purpose) in congiunzione coi modelli qui di seguito.

Di quelle a 4 pale, tutte per spolette di coda (tail fuze) solo una é marcata ed identificabile come AN M 102 A2 ed era utilizzata per bombe di vario tipo dalle 1000 libbre in su (per esempio le GP AN-M65).

eliche2

Le altre , tutte uguali per dimensioni, sono per AN M 100 A2 oppure AN M 101 A2 (le spolette avevano lunghezze diverse ma non ho trovato misure precise per i gambi delle rispettive eliche) ed erano usate su bombe più piccole, come quelle da 100, 250 o 500 libbre.

eliche3

eliche6_0

In questa immagine di una GP AN M-65 da 1000 libbre si vedono chiaramente entrambe le spolette, anteriore e posteriore.

bomba-AN-65

AN-M103A1 AN-M100

Nota: le cifre AN significano “Army-Navy” ed identificano prodotti standardizzati per uso da parte dell’Esercito e Marina.


Per completezza, ecco una lista delle bombe utilizzate con questi tipi di spolette. Come detto sopra, gli ordigni per uso generico (G.P. General Purpose) avevano la spoletta anteriore AN M103 o AN M103A1

AN-M100A2 (Tail Fuze)

AN-M30, 100 lb. G.P. (General Purpose - Utilizzo Generico)
AN-M57, 250 lb. G.P.
AN-M88, 220 lb. Frag. (Fragmentation - Frammentazione)
M81, 260 lb. Frag.

AN-M101A2 (Tail Fuze)

AN-M43, 500 lb. G.P.
AN-M64, 500 lb. G.P.
AN-M58, 500 lb. S.A.P. (Semi Armor Piercing - Semi perforante)
AN-M76, 500 lb. Incend. (Incendiary - Incendiaria)
AN-M78, 500 lb. Chem. (Chemical - Chimica)
M32, 600 lb. G.P.

AN-M102A2 (Tail Fuze)

AN-M44, 1000 lb. G.P.
AN-M65, 1000 lb. G.P.
AN-M59, 1000 lb. S.A.P.
AN-M79, 1000 lb. Chem.
M33, 1100 lb. G.P.
AN-M34, 2000 lb. G.P.
AN-M66, 2000 lb. G.P.
M103, 2000 lb. S.A.P.
AN-M56, 4000 lb. L.C. (Light Case - Involucro Leggero)


Un saluto
Michele
 
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view post Posted on 10/9/2022, 07:27


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Sono ancora come nuovi.....meccanismi da orologiaio.
 
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CITAZIONE (ferrea mole @ 10/9/2022, 08:27) 
Sono ancora come nuovi.....meccanismi da orologiaio.

certo, ma sarebbe da fare una statistica contando le migliaia di bombe sganciate e le centinaia di bombe "interrate" inesplose che si continuano a trovare quando qualche ruspa scava per una fondamenta.
Due di queste (non ricordo se da 3 o 5000 Kg.) sono affondate nella terra molle vicino alle "bealere", i fossi che portavano acqua ai motori idraulici del Cotonificio Leumann che si trova poco oltre al fondo del campo volo e agli stabilimenti della Fiat Aeritalia, dove si costruivano i BR20 e i G50. ed era il 1990.
Ma ancora oggi se ne riportano i ritrovamenti che non fanno notizia se non nei periodici delle associazioni d'arma e quando capita vicino alle autostrade, che vengono chiuse
 
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view post Posted on 10/9/2022, 14:55
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CITAZIONE (lupo volante @ 10/9/2022, 08:55) 
(..) sarebbe da fare una statistica contando le migliaia di bombe sganciate e le centinaia di bombe "interrate" inesplose che si continuano a trovare quando qualche ruspa scava per una fondamenta.
(..)

Segnalo un articolo interessante che trovate on line: "Bollettino di Archeologia on line Direzione Generale Archeologia vi, 2015/1 , Elizabeth J. Shepherd, Le foto aeree della II Guerra Mondiale conservate in Aerofototeca Nazionale e il loro potenziale informativo per la sicurezza nazionale".
A proposito della quantità di bombe alleate sganciate dagli Alleati sull'Italia "La dimensione del fenomeno può essere desunta dai dati ufficiali delle forze armate Alleate, declassificati in anni recenti, che dichiarano 378.891 tonnellate di ordigni sganciati sull’Italia, pari al 13,7% del totale sganciato sull’Europa (..), corrispondenti secondo alcune stime a circa 1 milione di bombe".

l'Autrice riporta poi un dato interessante circa le bombe inesplose:

Catzzztura_1
 
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view post Posted on 13/9/2022, 07:40


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Ricordo qualche anno fa alla Fiera dell’elettronica di Santa Lucia di Piave c’era una piccola esposizione di bombe di aereo ovviamente disattivate recuperate negli scavi.
Nei tabelloni descrittivi si ipotizzava che tante non scoppiassero perché sabotate dagli avieri italoamericani. Il sabotaggio era molto semplice: al momento del carico l’aviere prendeva la gomma americana che stava masticando e la metteva sulle elichette bloccandole.
 
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view post Posted on 13/9/2022, 09:24
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CITAZIONE (Gianni_62 @ 13/9/2022, 08:40) 
(..) Il sabotaggio era molto semplice: bal momento del carico l’aviere prendeva la gomma americana che stava masticando e la metteva sulle elichette bloccandole.

Semplice ma pericoloso: se li scoprivano c'era il plotone (se andava bene..).
 
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view post Posted on 15/9/2022, 18:31
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Ecco qualche immagine dei bombardamenti su Bologna:
16/7/1943
Bologna_15-16_luglio_1943
Bologna_15-16_luglio_1943_0

24/7/1943
Bologna_24_luglio_1943
Bologna_24_luglio_1943_0

25/9/1943
Bologna_25_settembre_1943_0
Bologna_25_settembre_1943_1
Bologna_25_settembre_1943
 
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view post Posted on 16/9/2022, 12:31
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QUOTE (lupo volante @ 10/9/2022, 08:55)
QUOTE (ferrea mole @ 10/9/2022, 08:27) 
Sono ancora come nuovi.....meccanismi da orologiaio.

certo, ma sarebbe da fare una statistica contando le migliaia di bombe sganciate e le centinaia di bombe "interrate" inesplose che si continuano a trovare quando qualche ruspa scava per una fondamenta.
Due di queste (non ricordo se da 3 o 5000 Kg.) sono affondate nella terra molle vicino alle "bealere", i fossi che portavano acqua ai motori idraulici del Cotonificio Leumann che si trova poco oltre al fondo del campo volo e agli stabilimenti della Fiat Aeritalia, dove si costruivano i BR20 e i G50. ed era il 1990.
Ma ancora oggi se ne riportano i ritrovamenti che non fanno notizia se non nei periodici delle associazioni d'arma e quando capita vicino alle autostrade, che vengono chiuse

Ho letto statistiche che parlano del 10, 15 o addirittura 20%, ma non so fino a che punto siano riusciti a stabilirlo con certezza. Del resto i dati provenivano dall'osservazione e dal bomb plotting eseguito dopo un bombardamento, che sicuramente ha un margine di errore più o meno ampio a seconda del terreno e del numero di bombardieri e bombardamenti...

QUOTE (Gianni_62 @ 13/9/2022, 08:40)
Ricordo qualche anno fa alla Fiera dell’elettronica di Santa Lucia di Piave c’era una piccola esposizione di bombe di aereo ovviamente disattivate recuperate negli scavi.
Nei tabelloni descrittivi si ipotizzava che tante non scoppiassero perché sabotate dagli avieri italoamericani. Il sabotaggio era molto semplice: al momento del carico l’aviere prendeva la gomma americana che stava masticando e la metteva sulle elichette bloccandole.

Devo essere sincero, questa non l'avevo mai sentita e mi pare alquanto improbabile. Sebbene non si possano escludere atti individuali, definire quasi come un'usanza il sabotaggio da parte degli italo-americani dovrebbe basarsi su dati quali la percentuale di italo-americani tra le fila dell'esercito americano che fossero nella posizione di compiere tali sabotaggi, nonché un effettivo impatto sulla percentuale di bombe inesplose come conseguenza (e differenza tra percentuale di ordigni inesplosi in Germania e Giappone, per esempio).
Tra l'altro, i meccanismi in questione sono piuttosto solidi e una gomma da masticare non reggerebbe molto tempo alla velocitá raggiunta dalle bombe in caduta, specialmente da alta quota.
Si cade nello stereotipo degli "italiani infidi" anche dopo generazioni o "italiani sempre buoni", se visto dalla nostra parte. Insomma, per essere conciso, questa versione non la bevo senza dati concreti alla mano.

Un saluto
Michele

QUOTE (le2torri @ 15/9/2022, 19:31) 
Ecco qualche immagine dei bombardamenti su Bologna:

Grazie le2torri foto interessanti che oggigiorno sono fortunatamente reperibili più facilmente di un tempo. Il libro "Obiettivo Bologna" di Gastone Mazzanti offre molte di queste foto e un'analisi anche d'archivio dei bombardamenti su Bologna da parte degli Americani, corredato anche di documenti, foto e testimonianze da entrambe le parti.

Un saluto
Michele
 
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view post Posted on 18/9/2022, 06:17
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Non avevo ancora trovato un po’ di tempo per esprimere il mio interesse nei confronti di questa discussione, ed esserti grato per aver condiviso questa storia (non sono “familiare”) con tutti noi. Ho trovato interessantissimo tutto, ma in special modo sono rimasto ancora una volta colpito dalla capacità e dalla volontà di voler segnare e tramandare in maniera così spontanea ma autentica quel che le nostre città e i nostri parenti vissero in quel duro periodo. Il “poter tornare sempre utile” lo era davvero, e la lungimiranza di un bambino che sapeva di lasciare una traccia così precisa di quello che fu a noi che leggiamo dopo quasi 80 anni denota una sensibilità di spirito incredibile. Davvero grazie.
 
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view post Posted on 21/9/2022, 09:14
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QUOTE (WW2 @ 18/9/2022, 07:17) 
Non avevo ancora trovato un po’ di tempo per esprimere il mio interesse nei confronti di questa discussione, ed esserti grato per aver condiviso questa storia (non sono “familiare”) con tutti noi. Ho trovato interessantissimo tutto, ma in special modo sono rimasto ancora una volta colpito dalla capacità e dalla volontà di voler segnare e tramandare in maniera così spontanea ma autentica quel che le nostre città e i nostri parenti vissero in quel duro periodo. Il “poter tornare sempre utile” lo era davvero, e la lungimiranza di un bambino che sapeva di lasciare una traccia così precisa di quello che fu a noi che leggiamo dopo quasi 80 anni denota una sensibilità di spirito incredibile. Davvero grazie.

Ti ringrazio WW2 per le gentili parole. Sicuramente a mio padre fa piacere sapere che almeno alcune delle "cianfrusaglie" che ha conservato vengono apprezzate, ma ti assicuro che oltre alle cose belle ed interessanti ha anche raccolto (non avendo mai fatto delle cernite come si deve con regolarità) una montagna di cose, soprattutto carte, completamente inutili, di cui avrebbe dovuto sbarazzarsi decenni fa. Un esempio? le matrici dei libretti degli assegni dal 1980 in poi...2 o 3 scatole; e poi buste paga, bollette e bollettini che si potrebbero buttare via ogni 2,3 o anche 5 anni....non 40-50!!

Chiaramente io non posso lamentarmi....lascio che si mi madre a interpretare quel ruolo.... :)

Un saluto
Michele
 
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view post Posted on 22/9/2022, 16:05
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Capisco perfettamente la tipologia d’animo che c’è dietro il profilo da te delineato. Anzi, la capisco anche bene perché praticamente è lo stesso che ho vissuto in famiglia con mio nonno e mio padre e che, me ne rendo conto, ha preso anche me. Non si tratta solo, senza sminuire lo spessore “storico” della decisione di riportare tali testimonianze, di un attenzione per un evento importante. Si tratta in sostanza di avere uno spirito tendente all’ “accumulatore”, che porta a conservare scontrini degli anni 70, biglietti ferroviari del dopoguerra e, in casi straordinari, rendiconti degli eventi bellici! So tutto perché in casse e cassetti di casa mia l’andazzo è lo stesso. Ed è vero, i parenti che non capiscono sono costretti a convivere con un “mucchio” di cianfrusaglie… ma poi che piacere dopo anni dire: “ma guarda com’era fatto questo o quello”… e poi sono sicuro che scappi un bel “ha fatto bene a conservarlo”. Non è da tutti provare interesse per queste cose, certo! Ma credo che la tendenza di pensiero presente almeno in questo forum sia più pro che contro!
 
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