| | Identificazione bossolo, Ignota provenienza | |
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| | CITAZIONE (Campagne Venete @ 12/10/2022, 13:21) Buongiorno, chiedo informazioni su questo proiettile trovato da un amico . Come giustamente precisato nel titolo, "bossolo" e non "proiettile" (manca il diametro: se 6,5mm ='91) | | | |
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| | CITAZIONE (Frontiera @ 12/10/2022, 13:59) Bossolo di munizione calibro 7,62x51, prodotto nello stabilimento di Capua, nel 1958.
S.G. sono le iniziali dell'ispettore che ha verificato la cartuccia. Ricordavo questa punzonatura anche su cartucce a salve… evidentemente mi sbagliavo!  | | | |
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| | Grazie mille a tutti per il contributo, mistero risolto
Deduco quindi, che potrebbe essere stato sparato dai militari di leva? Dato che sapevo che il garand fosse rimasto in uso fino agli anni 80 /90
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| | Beh.. l’ho “sparata” grossa e ammetto il mio sbaglio clamoroso! Chiedo venia!
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| | CITAZIONE (Shultz @ 12/10/2022, 14:43) ... si tratta di un bossolo del 30/06 (o 7,62x59 secondo la denominazione nostrana) e cioè la cartuccia originale del Garand prima che venisse trasformato al 7,62x51 (7,62 NATO) . 7,62 x 59 ??? Mai sentito! E comunque la denominazione corretta sarebbe .30-06 dove 06 indica l'anno di adozione e .30 indica la misura del colletto. | | | |
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| | 7,62 x 63, nella terminologia militare ufficiale più recente (mi riferisco all'uso nella manualistica militare anni Settanta e dopo).
saluti
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| | CITAZIONE (64adriano @ 12/10/2022, 15:49) Io ricordo che quando facevamo il tiro di prova, prima delle guardie, la cartuccia a salve che ci consegnavano, aveva una morfologia tutta sua particolare...il bossolo era identico, ma si prolungava in una sorta di simulacro di proiettile (dipinto di rosso) con la cima chiusa con delle pieghe... (IMG: https://upload.forumfree.net/i/fc4070085/SA54-2T.jpg) E così lo sono tutt’ora. Solo che non ho mai fatto caso nel notare se si tratta di lotti specifici di bossoli (intendo le marcature) da destinare a questo uso o se invece sono quelli prodotti normalmente e poi “pescati” per l’utilizzo a salve. Curioso il fatto del colpo di prova, non sapevo di questa usanza. | | | |
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| CITAZIONE (64adriano @ 12/10/2022, 15:49) Io ricordo che quando facevamo il tiro di prova, prima delle guardie, la cartuccia a salve che ci consegnavano, aveva una morfologia tutta sua particolare...il bossolo era identico, ma si prolungava in una sorta di simulacro di proiettile (dipinto di rosso) con la cima chiusa con delle pieghe...  Cioè ti facevano sparare un colpo a salve prima di montare di guardia? E così lo sono tutt’ora. Solo che non ho mai fatto caso nel notare se si tratta di lotti specifici di bossoli (intendo le marcature) da destinare a questo uso o se invece sono quelli prodotti normalmente e poi “pescati” per l’utilizzo a salve. Curioso il fatto del colpo di prova, non sapevo di questa usanza. [/QUOTE] Per il 30.06 non saprei, ma nei 7.62x51 ho visto nel tempo che quelli a salve erano della PECA + simbolo Nato mentre quelli "buoni" erano dalla SMI o BPD......un caso? Oppure la ditta PECA faceva solo quelli. | | | |
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| | Sì, prima dell'inizio del turno di guardia a ciascun militare veniva consegnata (oltre ai pacchetti di munizioni) una cartuccia a salve per testare il fucile davanti al comandante della guardia (solitamente un sottufficiale)...
Ricordo anche che alla consegna del pacchetto di munizioni, di fronte a dei testimoni (solitamente sottufficiali) dovevamo testare e constatare di persona che le cartucce avessero l'ogiva ben ferma e salda...evidentemente qualche militare, durante il turno di guardia si divertiva ad allentare le pallottole o a sfilarle del tutto disperdendone la carica o rendendole comunque inefficienti...
In caso di un mal funzionamento dell'arma, durante il servizio di guardia, ce ne fosse stata la necessità...con questi test non ci si poteva appellare ad una inefficienza dell'arma o delle munizioni...
Le munizioni a salve non potevano essere costituite da comuni bossoli, il tubetto rastremato e chiuso in punta era un tutt'uno con il bossolo, quindi nasceva così...
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| | Controllerò e comparerò allora i più recenti per notare se, in base a quanto riferito da ferrea mole, ancora presentano una distinzione nelle marcature dei fondelli considerando che, come dice Adriano, le componenti non erano intercambiabili.
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| CITAZIONE (64adriano @ 14/10/2022, 01:58) Sì, prima dell'inizio del turno di guardia a ciascun militare veniva consegnata (oltre ai pacchetti di munizioni) una cartuccia a salve per testare il fucile davanti al comandante della guardia (solitamente un sottufficiale)...
Ricordo anche che alla consegna del pacchetto di munizioni, di fronte a dei testimoni (solitamente sottufficiali) dovevamo testare e constatare di persona che le cartucce avessero l'ogiva ben ferma e salda...evidentemente qualche militare, durante il turno di guardia si divertiva ad allentare le pallottole o a sfilarle del tutto disperdendone la carica o rendendole comunque inefficienti...
In caso di un mal funzionamento dell'arma, durante il servizio di guardia, ce ne fosse stata la necessità...con questi test non ci si poteva appellare ad una inefficienza dell'arma o delle munizioni...
Le munizioni a salve non potevano essere costituite da comuni bossoli, il tubetto rastremato e chiuso in punta era un tutt'uno con il bossolo, quindi nasceva così... Certo che eri in un reparto "pignolo" (scherzo) probabilmente si sarà verificato un episodio e.....hanno preso le contromisure. CITAZIONE (WW2 @ 14/10/2022, 06:27) Controllerò e comparerò allora i più recenti per notare se, in base a quanto riferito da ferrea mole, ancora presentano una distinzione nelle marcature dei fondelli considerando che, come dice Adriano, le componenti non erano intercambiabili. Se consideri che il bossolo normale è lungo 51mm. mentre in quello a salve devi aggiungerci anche la lunghezza del proiettile in totale solo di bossolo siamo a 69mm. (misurato ora). Per cui per costruire questi bossoli hanno una linea di produzione apposita, poi se anche le altre ditte lo hanno non saprei. | | | |
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Munizionamento e ricarica
