La cosa che mi ha piu' impressionato di quel museo sono le centinaia di canne di cannone sei settecentesche abbandonate a cataste nell'erba del parco circostante.
E' sempre una gioia per gli occhi ammirare le immagini di questi musei... Peccato solamente per i mezzi corazzati custoditi all'aperto che meriterebbero una protezione dalle intemperie di gran lunga migliore. Tra i mezzi blindati esposti mi pare di vedere anche FV4101 Charioteer (il terzo mezzo da sinistra nell'immagine dei quattro carri in fila), un raro carro britannico realizzato nel dopoguerra partendo dallo scafo del Cromwell montando un pezzo anticarro dal 20lb in una torretta ingrandita e modificata. L'esercito austriaco ne ebbe effettivamente in servizio una cinquantina d'esemplari, ma la maggior parte venne poi smantellata per utilizzare le torrette come postazioni fisse anticarro. Per fortuna un esemplare si è salvato anche se, ripeto, andrebbe meglio valorizzato essendo un mezzo corazzato poco comune.
Molto interessante anche i resti del cingolato tedesco visibile nell'ultimo terzetto di foto: si tratta di un Schwerer Ladungstrager Borgward B IV, un veicolo blindato radiocomandato da demolizione costruito in circa 1200 esemplari. Questo piccolo mezzo cingolato, nato in realtà come trattore portamunizioni (Sonderschlepper VK302), era provvisto di un sistema di radiocomando a distanza e di una carica da demolizione da 450 kg che veniva depositata sull'obiettivo per mezzo di una sorta di benna situata nella parte anteriore dello scafo, dopo di che il veicolo poteva rientrare alla base di partenza per essere nuovamente riutilizzato. La stazione di comando remota era di solito installata a bordo di un carro armato PzKpfw III, di uno Sturmgeschutz o in alcuni casi di un Tiger 1E modificato e dotato di appositi apparati radio. In un certo senso il Borgward IV è stato tra gli antesignani degli attuali UGV, Unmanned Ground Vehicle, ma non riscosse particolare successo a causa dell'inaffidabilità del sistema di radiocomando e del costo di produzione considerato eccessivo. Verso la fine della guerra molti degli esemplari sopravvissuti vennero riconvertiti in trattori cingolati o in cacciacarri improvvisati, equipaggiati con un sistema lanciarazzi anticarro RPzB54/1: alcuni di questi mezzi così modificati vennero utilizzati negli ultimi disperati combattimenti tra le rovine di Berlino.