Un eroico Mitragliere Genovese., Anni di ricerche...ma ne è valsa la pena.

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 7/1/2023, 21:54
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,144
Location:
Veneto

Status:


Dico la verità, ho speso un sacco di tempo nella ricerca di notizie su questo pluridecorato ufficiale genovese.

Sono rimasto impantanato per anni nei meandri dell’assurda burocrazia di Archivi di Stato, fondazioni private ed uffici del Ministero della Difesa, difficoltà che molti di coloro che frequentano questo Forum ed amano la ricerca storica conoscono benissimo.

Ho spulciato la toponomastica di tutta Genova, ricercato tutti i monumenti ai caduti della città, fatto decine di telefonate alla ricerca di presunti eredi superstiti.
Ho ricercato i luoghi dove il nostro Tenente ha combattuto, acquisito foto e mappe, consultato più di un libro della mia biblioteca per attingere notizie sui fatti accaduti, insomma ho speso tanto tempo ed energie ed alla fine tanta fatica è stata premiata, sono riuscito a chiudere il cerchio.

Ma una volta concluso il mio lavoro di ricerca non volevo più pubblicare nulla, non volevo fare questo post, non volevo condividere niente con nessuno.
Che senso ha, mi sono detto, se poi dopo tanta fatica arriva il noto “furbetto”, ti copia le medaglie e la storia che ci sta dietro, le incide di sana pianta su due medaglie mute, e le mette in vendita sui siti d'asta d’oltralpe guadagnandoci una bella sommetta, come è già accaduto con altre due medaglie della mia collezione postate qui sul forum.

Sono stato indeciso per diverso tempo, propendendo più per il no che per il sì, ma poi alla fine mi sono detto “ma che diamine”, che senso ha spendere tutto questo tempo se poi non puoi condividere la storia con chi la sa apprezzare, non puoi far “rivivere” le gesta di un ragazzo che ha immolato la sua giovane vita sui campi di battaglia, tenendo queste medaglie in collezione in un triste contenitore, facendole illuminare dalla luce del sole ogni tanto, quando decido di riordinare un po' di “ciondoli”, come ama chiamarli Valore Militare.

E quindi alla fine ho deciso per il sì, posto tutto, tolgo dall’oblio il ricordo di questo giovane eroe genovese, provo a regalare qualche emozione a chi avrà la pazienza di leggere, sicuro che questo farà piacere al nostro Mario, ovunque egli si trovi.

Ed al nostro amico “furbetto”, se starà leggendo quanto scrivo restando in attesa di capire se vale la pena o no di dedicarsi anche in questo caso al suo turpe commercio dico “fottiti!!”, e chiedo scusa per questo agli amministratori e a quanti leggeranno, ma “quanno ce vò, ce vò”, dicono a Roma.

E quindi, se siete interessati, via… si parte!!
 
Top
view post Posted on 8/1/2023, 00:48
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,272
Location:
Livornese

Status:


Capisco tutta la rabbia, la condivido.
dopo 50 anni, sono riuscito a digitalizzare il filmato che io ho girato nel 67 a Caselle del lancio degli allievi e dei congedati dal C119, con il (non ancora) generale Palumbo che passeggia tra le file di ragazzi che indossano i paracadute e poi da bordo il decollo ed il lancio sul campo di Venaria Reale, dove poi, al decollo successivo, ho filmato da terra col teleobiettivo le uscite e gli atterraggi.
È un MP4 di una ventina di minuti - un documento che oggi si può definire storico.
ne ho volentieri messa a disposizione la possibilità di copiare - ovviamente come minimo riservando la diffusione.
Tempo sprecato... è già in rete anche se non mi pare sia su Youtube. non ricordo il link . ricordo che però si vede il marchio del digitalizzatore (HM) e la risoluzione è molto più scarsa dell'HD in cui è stato digitalizzato, e mancano i titoli di testa....
purtroppo la digitalizzazione delle immagini e la rete è anche questo.
E adesso della parata delle FFAA Somale del 6 luglio 1966 con le immagini del presidente Aden Abdulle Osman che presiede nel suo ultimo spicchio di mandato alla celebrazione dellá Repubblica Somala. L'unico Presidente Somalo morto per l'età nel suo letto dopo aver chiuso il proprio mandato e ceduto regolarmente i poteri al neo eletto Abdirashid Ali Shermarke che Fu assassinato nel 1969,
È un altro filmato di una ventina di minuti....che faccio?
 
Contacts  Top
view post Posted on 8/1/2023, 06:34
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
9,779
Location:
Catanzaro

Status:


Siamo ( Sono ) curioso di condividere questa tua esperienza.

q_p
 
Top
view post Posted on 8/1/2023, 08:00
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,272
Location:
Livornese

Status:


CITAZIONE (quota_periscopio @ 8/1/2023, 06:34) 
Siamo ( Sono ) curioso di condividere questa tua esperienza.
q_p

Sono files da 1/2 GB, non vanno in mail.
tipicamente si scambiano con WeTransfer; anche se in formato a risoluzioni molto più basse si possono usare con WhatsApp.
al più potrei prendere qualche fermo immagine e pubblicarlo, giusto per dare un'idea
 
Contacts  Top
view post Posted on 8/1/2023, 10:26
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,144
Location:
Veneto

Status:


Diversi anni fa, come faccio di solito quando riesco a liberarmi dagli impegni di lavoro, mi trovavo a Novegro a “caccia”.
Faccio il mio solito giro tra i banchi che vendono medaglie al Valore, saltando in fretta da un banco all’altro tra quelli conosciuti senza curarmi d’altro, nella speranza di trovare qualcosa di interessante giocando d’anticipo. Ci sarà tempo per gustarmi tutto il resto alla fine, quando avrò dato fondo alle sostanze disponibili per quella speciale occasione, sempreché la fortuna mi assista.

Quel giorno sono stato fortunato, al quarto tentativo.
“Ciao come stai? Hai qualcosa per me?” esordisco, ed il venditore con un gran sorriso mette la mano in tasca. “Ti stavo aspettando” mi dice, e mi porge due bei Bronzi.
“Sono stati concessi alla stessa persona, provengono da una famiglia genovese. Non li ho messi sul banco insieme agli altri perché sapevo che ti sarebbero piaciuti, guarda le località, sono tra quelle di tuo interesse”.

Tiro fuori la mia lente tascabile, le guardo: la prima “Monte Zovetto, 15 – 16 giugno 1916”.. cavolo in piena Strafexpedition austriaca sull’Altopiano di Asiago. Una piccola correzione sulla parola Monte, l’incisore aveva messo due lettere O, ma ci sta, l’incisione è del tipo detta ”a catenella”, bella mi piace.

Guardo la seconda, “Col del Fagheron 12 – 13 luglio 1918”, uno dei Colli Alti del Monte Grappa, praticamente attaccato al più famoso Col Moschin, bella anche questa.

“L’ultima è alla memoria” mi dice l’amico espositore, dando enfasi alla frase. Ma non ce né bisogno, mi avevano già convinto al primo sguardo.
Una breve ed infruttuosa, ahimè, trattativa, e sono mie.
Ho vagato leggero e soddisfatto per le successive 4 ore, visitando con calma tutti i banchi della Fiera, ed alla fine, appagato, ho preso la via di casa.

P1110057

Edited by Maiogi - 18/1/2023, 13:57
 
Top
view post Posted on 8/1/2023, 14:17
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,703

Status:


Due Valori veramente interessanti ! Adesso mi piacerebbe vedere la storia che c'è dietro che sarà veramente interessante ed anche il retro di queste 2 splendide medaglie........ Rimango in freemente attesa
 
Top
view post Posted on 8/1/2023, 14:59
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,144
Location:
Veneto

Status:


CITAZIONE (mauro1 @ 8/1/2023, 14:17) 
Due Valori veramente interessanti ! Adesso mi piacerebbe vedere la storia che c'è dietro che sarà veramente interessante ed anche il retro di queste 2 splendide medaglie........ Rimango in freemente attesa

Grazie..ed infatti siamo ancora all'inizio della storia.
 
Top
view post Posted on 8/1/2023, 15:01
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
10,197
Location:
provincia di Treviso

Status:


CITAZIONE (Maiogi @ 7/1/2023, 21:54) 
Dico la verità, ho speso un sacco di tempo nella ricerca di notizie su questo pluridecorato ufficiale genovese.

Sono rimasto impantanato per anni nei meandri dell’assurda burocrazia di Archivi di Stato, fondazioni private ed uffici del Ministero della Difesa, difficoltà che molti di coloro che frequentano questo Forum ed amano la ricerca storica conoscono benissimo.

Ho spulciato la toponomastica di tutta Genova, ricercato tutti i monumenti ai caduti della città, fatto decine di telefonate alla ricerca di presunti eredi superstiti.
Ho ricercato i luoghi dove il nostro Tenente ha combattuto, acquisito foto e mappe, consultato più di un libro della mia biblioteca per attingere notizie sui fatti accaduti, insomma ho speso tanto tempo ed energie ed alla fine tanta fatica è stata premiata, sono riuscito a chiudere il cerchio.

Ma una volta concluso il mio lavoro di ricerca non volevo più pubblicare nulla, non volevo fare questo post, non volevo condividere niente con nessuno.
Che senso ha, mi sono detto, se poi dopo tanta fatica arriva il noto “furbetto”, ti copia le medaglie e la storia che ci sta dietro, le incide di sana pianta su due medaglie mute, e le mette in vendita sui siti d'asta d’oltralpe guadagnandoci una bella sommetta, come è già accaduto con altre due medaglie della mia collezione postate qui sul forum.

Sono stato indeciso per diverso tempo, propendendo più per il no che per il sì, ma poi alla fine mi sono detto “ma che diamine”, che senso ha spendere tutto questo tempo se poi non puoi condividere la storia con chi la sa apprezzare, non puoi far “rivivere” le gesta di un ragazzo che ha immolato la sua giovane vita sui campi di battaglia, tenendo queste medaglie in collezione in un triste contenitore, facendole illuminare dalla luce del sole ogni tanto, quando decido di riordinare un po' di “ciondoli”, come ama chiamarli Valore Militare.

E quindi alla fine ho deciso per il sì, posto tutto, tolgo dall’oblio il ricordo di questo giovane eroe genovese, provo a regalare qualche emozione a chi avrà la pazienza di leggere, sicuro che questo farà piacere al nostro Mario, ovunque egli si trovi.

Ed al nostro amico “furbetto”, se starà leggendo quanto scrivo restando in attesa di capire se vale la pena o no di dedicarsi anche in questo caso al suo turpe commercio dico “fottiti!!”, e chiedo scusa per questo agli amministratori e a quanti leggeranno, ma “quanno ce vò, ce vò”, dicono a Roma.

E quindi, se siete interessati, via… si parte!!

......, come ti capisco e senza aggiungere nulla condivido in toto.
 
Top
view post Posted on 8/1/2023, 15:03


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
48

Status:


CITAZIONE (Maiogi @ 7/1/2023, 21:54) 
Dico la verità, ho speso un sacco di tempo nella ricerca di notizie su questo pluridecorato ufficiale genovese.

Sono rimasto impantanato per anni nei meandri dell’assurda burocrazia di Archivi di Stato, fondazioni private ed uffici del Ministero della Difesa, difficoltà che molti di coloro che frequentano questo Forum ed amano la ricerca storica conoscono benissimo.

Ho spulciato la toponomastica di tutta Genova, ricercato tutti i monumenti ai caduti della città, fatto decine di telefonate alla ricerca di presunti eredi superstiti.
Ho ricercato i luoghi dove il nostro Tenente ha combattuto, acquisito foto e mappe, consultato più di un libro della mia biblioteca per attingere notizie sui fatti accaduti, insomma ho speso tanto tempo ed energie ed alla fine tanta fatica è stata premiata, sono riuscito a chiudere il cerchio.

Ma una volta concluso il mio lavoro di ricerca non volevo più pubblicare nulla, non volevo fare questo post, non volevo condividere niente con nessuno.
Che senso ha, mi sono detto, se poi dopo tanta fatica arriva il noto “furbetto”, ti copia le medaglie e la storia che ci sta dietro, le incide di sana pianta su due medaglie mute, e le mette in vendita sui siti d'asta d’oltralpe guadagnandoci una bella sommetta, come è già accaduto con altre due medaglie della mia collezione postate qui sul forum.

Sono stato indeciso per diverso tempo, propendendo più per il no che per il sì, ma poi alla fine mi sono detto “ma che diamine”, che senso ha spendere tutto questo tempo se poi non puoi condividere la storia con chi la sa apprezzare, non puoi far “rivivere” le gesta di un ragazzo che ha immolato la sua giovane vita sui campi di battaglia, tenendo queste medaglie in collezione in un triste contenitore, facendole illuminare dalla luce del sole ogni tanto, quando decido di riordinare un po' di “ciondoli”, come ama chiamarli Valore Militare.

E quindi alla fine ho deciso per il sì, posto tutto, tolgo dall’oblio il ricordo di questo giovane eroe genovese, provo a regalare qualche emozione a chi avrà la pazienza di leggere, sicuro che questo farà piacere al nostro Mario, ovunque egli si trovi.

Ed al nostro amico “furbetto”, se starà leggendo quanto scrivo restando in attesa di capire se vale la pena o no di dedicarsi anche in questo caso al suo turpe commercio dico “fottiti!!”, e chiedo scusa per questo agli amministratori e a quanti leggeranno, ma “quanno ce vò, ce vò”, dicono a Roma.

E quindi, se siete interessati, via… si parte!!

Conosco e non conosco la situazione sebbene in altro campo e comprendo la furia che starà girando dentro di te. Io quei tizi , li chiamo succhiatori . Un po come nella migliore tradizione della fellatio, tali individui sono a succhiare tutte le informazioni possibili , con modi spesso educati . Li sta il tranello, l'approccio da presunto storico appassionato ...e ci si cade.
Se come dici il fattaccio è avvenuto all'estero, per quel che vale, mantieni per te la gioia di studio senza mostrar altro . Capisco che vada in conflitto con il senso di piacere portato anche dalla condivisione dei propri sforzi ma l'esperienza deve servire a qualcosa.
 
Top
view post Posted on 8/1/2023, 15:11
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,144
Location:
Veneto

Status:


Mario Bolognini nasce a Genova il 28 settembre 1892 nel Sestiere della Maddalena, il quartiere più antico della città, e per questo probabilmente apparteneva alla buona borghesia cittadina che per la maggior parte risiedeva proprio lì.

Le notizie personali che sono riuscito a raccogliere, nonostante reiterati tentativi, si limitano purtroppo solo alla sua carriera militare, tra l’altro un po' complicata, estrapolata dal suo Stato di Servizio che sono riuscito ad ottenere dal MD dopo non pochi tentativi e tre anni di attesa.

Viene chiamato alle armi nel maggio del 1912 e messo in congedo illimitato.
Il 3 ottobre successivo viene nuovamente richiamato ed incorporato nel 93° Rgt. Fanteria della Brigata Messina, dal quale viene dichiarato “rivedibile” il 9 novembre in seguito a rassegna.
Richiamato ancora una volta il 16 ottobre del 1914 viene incorporato ancora nel solito 93° Rgt., che per inciso reclutava proprio nel Distretto militare di Genova, ma a questo punto il nostro Mario a scanso di equivoci chiede di essere ammesso alla ferma volontaria di un anno e per questo, una volta arruolato appunto quale "volontario di un anno", viene destinato al 42° Rgt. Fanteria della Brigata Modena, reggimento che aveva allora la sua sede proprio a Genova.

Il 15 aprile del 1915 Mario Bolognini viene promosso Caporale, ed è proprio con questo grado ed inquadrato tra i ranghi del suddetto Reggimento che lo coglie la dichiarazione di guerra dell'Italia all'impero d’Austria-Ungheria.
 
Top
view post Posted on 8/1/2023, 15:58
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,144
Location:
Veneto

Status:


CITAZIONE (Andy67 @ 8/1/2023, 15:03) 

Conosco e non conosco la situazione sebbene in altro campo e comprendo la furia che starà girando dentro di te. Io quei tizi , li chiamo succhiatori . Un po come nella migliore tradizione della fellatio, tali individui sono a succhiare tutte le informazioni possibili , con modi spesso educati . Li sta il tranello, l'approccio da presunto storico appassionato ...e ci si cade.
Se come dici il fattaccio è avvenuto all'estero, per quel che vale, mantieni per te la gioia di studio senza mostrar altro . Capisco che vada in conflitto con il senso di piacere portato anche dalla condivisione dei propri sforzi ma l'esperienza deve servire a qualcosa.
[/QUOTE]

Si come ho già detto sono stato molto titubante, ma personalmente credo che la stragrande maggioranza dei fruitori di questo Forum siano dei galantuomini, interessati alla storia che sta dietro ad ogni oggetto.
Appassionati veri, ognuno più o meno esperto nel proprio settore di interesse, ed è principalmente a loro che mi rivolgo, con loro io voglio condividere il mio lavoro, sicuro del fatto che ne trarrano piacere, conoscenza ed interesse.

Vediamo come và...se va bene sarò contento, se va male, beh allora ne trarrò le debite conclusioni, e la mia collezione e tutto ciò che sta dietro ad ogni caduto o decorato di cui riesco a recuperare notizie rimarrà ben custodita e mostrata a pochi amici che sapranno apprezzare.
 
Top
view post Posted on 8/1/2023, 22:24
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,144
Location:
Veneto

Status:


L’avventura bellica di Mario comincia nel peggiore dei modi.

La Brigata Modena, dopo aver attraversato l’Isonzo il giorno 26 maggio, viene subito coinvolta nei forti combattimenti che si sviluppano nella barriera montana Sleme- Mrzli che da settentrione protegge la conca di Tolmino.

Contro le posizioni austriache la Brigata combatte valorosamente fino al 3 giugno, ma le forze nemiche sono superiori in uomini e mezzi e pertanto i suoi due reggimenti non riescono a raggiungere la cima del Mrzli, obiettivo principale dell’attacco. Nonostante le notevoli difficoltà tutta l’8ª Divisione, cui la Modena appartiene, riesce ad attestarsi sulle pendici del monte rafforzandosi a difesa.

Nei combattimenti di questo periodo la Brigata perde tra caduti, feriti e dispersi, 1055 uomini, tra cui 26 ufficiali.
 
Top
view post Posted on 8/1/2023, 23:46
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,144
Location:
Veneto

Status:


Dopo aver trascorso tutto il 1915 nello stesso settore del monte Mrzli sempre alle dipendenze del 42° Rgt., con alterne fortune e centinaia di caduti nel corso di diverse battaglie, il 26 gennaio del 1916 Mario Bolognini viene nominato Aspirante Ufficiale.
Il successivo 1° Marzo riceve la nomina a Sottotenente di Complemento e quindi viene trasferito al 158° Reggimento della Brigata Liguria.

Il 15 Maggio gli Imperiali scatenano sugli Altipiani la Frühjahrsoffensive, l’offensiva di Primavera, da noi in Italia battezzata col nome di Strafexpedition.
La Liguria viene inquadrata nella 33ª Divisione, insieme alla Brigata Udine, al 47° Bersaglieri ed alla Brigata Trapani.
Il 9 giugno la 33ª Divisione dà il cambio alla ormai decimata 32°, ridotta nei ranghi e demoralizzata dalla inarrestabile forza d’urto degli Austroungarici, tra il Monte Paù ed il Monte Zovetto

Gli Austriaci dall’11 al 14 giugno completano lo schieramento per portare un attacco definitivo nella zona deciso per i giorni 14-15 giugno. Il movimento delle fanterie è previsto per le ore 07.00 del giorno 15.

IMG_20230108_231230_2

Edited by Maiogi - 18/1/2023, 14:01
 
Top
view post Posted on 9/1/2023, 12:00
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
10,197
Location:
provincia di Treviso

Status:


Dai, dai continua con questa bellissima esposizione. :woot:
 
Top
view post Posted on 9/1/2023, 19:11
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,144
Location:
Veneto

Status:


Tocca al I° Corpo d'Armata austro-ungarico, sotto il comando del generale Karl von Kirchbach auf Lauterbach, lanciare l'ultima azione offensiva della Strafexpedition, proprio sulle linee tenute dalla Brigata.

Davanti alla cisterna dello Zovetto si schiera il 26° Feldjager, di fronte alla vetta del monte prendono posto due battaglioni del 33° Rgt. Ungherese-rumeno di Arad (Gruppo Greger). Tre battaglioni del 101° Rgt. Ungherese di Nagyvarad si portano tra il paese di Cesuna e val Magnaboschi (Gruppo Lauingen). Il 22° Schutzen rumeno di Czernowit ha il compito di assalire il monte Lemerle.

A presidiare lo Zovetto, come già detto, c’è la Brig. Liguria, al comando dell’eroico Generale Achille Papa, collegato in Val Magnaboschi con la Friuli.
L’attesa dell’attacco è spasmodica, già dal pomeriggio del 14 giugno le artiglierie austriache martellano tutta la linea accanendosi in particolare sullo Zovetto, che dalle 6 alle 7 del 15 giugno è letteralmente sconvolto dal tiro dei grossi calibri.
Ecco come il Tenente Alberto Mario Toccolini, comandante di un plotone della Liguria e decorato con una MBVM proprio per il contegno tenuto quel giorno, ricorda lo spaventoso bombardamento e il seguente attacco:

“Salve di dieci, quindici, venti colpi a shrapnel, di medio e grosso calibro, con sibili, rùghii, muggiti, si precipitavano, si incalzavano con scoppi assordanti, altissimi, tra nembi striduli di pallette e di schegge, fra turbini di pietre e zolle, sulla trincea, sui reticolati, pei camminamenti….quando il fumo si dissipò vidi l’Aspirante Cristadoro levarsi da un mucchio di cadaveri mezzo sepolti, tenendosi il volto insaguinato tra le mani. Un soldato si dibatteva rantolando a due passi.
Gli austriaci, a plotoni affiancati sbucavano dal bosco sottostante, salivano la collina, una nostra scarica li accolse. Alla mia destra una mitragliatrice fece una falciata. Dei nemici rotolarono, si dibatterono, stettero immoti. Un ondeggiamento, poi i plotoni ripresero la marcia compatti. Altre scariche, altre falciate. I plotoni venivano decimati ma continuavano a salire, altri ne sbucavano dal bosco, si portavano in linea coi primi, riempivano i vuoti…i primi nemici erano ormai a pochi metri dai reticolati ridotti a grovigli…qualche tiro corto della loro artiglieria finì per impaurirli del tutto, li volse in fuga…
L’artiglieria nemica che aveva allungato il tiro sulle nostre retrovie e sulle riserve allora cominciò a tempestarci, rabbiosa, pazza di violenza micidiale. Era un fragore indicibile, che assordava, che stordiva, che scuoteva i nostri poveri nervi sino allo spasimo. Le ventate delle esplosioni ci facevano barcollare, un nuvolone giallo e rossastro ci intossicava le gole arse, ci soffocava…pezzi di ossa scarnate, peste, affumicate, irriconoscibili erano qua e là..”


Riporta Gianni Pieropan nel suo libro Le montagne scottano:
“Quando il giornalista Giuseppe De Mori si riaffacciò sullo Zovetto, stando a fianco dello stesso generale Papa, esso gli apparve bruciato, sconvolto, tutto un terriccio giallo ed un pietrame grigio, seminato di cadaveri e gemente di feriti, una visione tragica e nel contempo sublime, perché da quelle buche, da quei crepacci, da quelle trincee di cadaveri si vedevano emergere gli elmetti dei Fanti e le canne dei lori fucili, rari, ma impavidi e intrepidi”.

Il Generale di Brigata Achille Papa, per la difesa dello Zovetto verrà decorato con la medaglia d'Argento al Valor Militare. Cadrà sull'Altopiano della Bainsizza presso la località Madoni il 6 ottobre 1917, dopo essere stato colpito durante una delle sue ispezioni alla prima linea, da una pallottola esplosiva sparata da un cecchino austro-ungarico.

generale_papa
 
Top
65 replies since 7/1/2023, 21:54   2573 views
  Share