KOMANDIRSKIE - L’orologio ufficiale dell’Armata Rossa

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view post Posted on 7/3/2023, 12:38
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La storia é questa: un orologio presente in famiglia da almeno trent’anni, portato in Italia da mia zia dopo un suo viaggio nella allora esistente Unione Sovietica assieme a matrioske, scialli, qualche colbacco di pessima fattura… insomma, roba da classico mercatino dell’est che, se non fosse stato acquistato in Russia, non esiteremmo a definire “polaccata”. E così, questo simpatico orologio con il carro armato sopra, é stato per anni relegato al folklore di quelle terre lontane e sballottolato tra i vari cassetti di casa. Fatto sta che da giovane mio padre gli si interessò per più di due minuti, quanto basta per prendersi la briga di fargli sostituire dall’orologiaio di fiducia il cinturino probabilmente danneggiato. Fin qui, nulla di nuovo. Io, appassionato di storia e cose militari, comunque, diciamo che con un sorriso l’ho sempre tenuto d’occhio.
Poi, però, qualche mese fa, mi sono dedicato al recupero di vecchie riviste di collezionismo, e guarda caso mi sono imbattuto in un articolo in cui venivano descritti, dandogli nome e contesto, orologi come quello da me posseduto nel famoso settore “folklore/polaccata”. Dunque ecco qui, un “KOMANDIRSKIE”, niente meno che “ l'orologio da polso ufficiale dell’Armata Rossa, simbolo di ideali di prestigio ed aspirazioni di benemerenza.“
Introdotto questo, occorre scendere nel dettaglio: esistono versioni “ufficiali”, divise in modelli differenti per l’assegnazione a Comandanti o alla semplice truppa, e in base per di più all’Arma di appartenenza. Esiste poi anche una versione civile, creata subito dopo la caduta dell’URSS, per sfruttare immediatamente la corrente del mercato occidentale (e qui ritorna il rischio “polaccata”) assetato di materiale d’oltre cortina (ricordate il proliferare di berretti sovietici di quegli anni?) che fino ad allora era considerato un mezzo tabù da contrabbandieri. Per i curiosi, vi lascio un paio di foto dell’articolo, sperando riusciate a leggere nonostante le mie pessime foto:

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Ed ora un po’ di foto dell’orologio in mio possesso:

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Il verdetto a voi dunque… cinturino a parte ( e bisogna riconoscere che l’orologiaio ci é andato vicino, quasi conoscesse l’argomento), pensate che l’esemplare in mio possesso possa essere davvero quello della versione originale distribuito effettivamente ai militari quale “simbolo di ideali di prestigio ed aspirazioni di benemerenza”, o il labile confine di “polaccata” che purtroppo é facile superare quando si parla di questi oggetti ha colpito ancora??

WW2- Francesco
 
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view post Posted on 9/3/2023, 17:45
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Ah, caro WW2 proponi sempre degli argomenti inaspettati :)
Mi ricordo di aver letto quell'articolo (e da qualche parte ho anche la rivista), che risale a qualche decennio addietro....mi pare.
Come scritto ivi, i primi Komandirskie che arrivarono in Italia (1989-90) costavano un bel po', ma erano sicuramente passati per le mani di intermediari che tramite operazioni di marketing nonché di "packaging" riuscirono a metterli in commercio per cifre piuttosto alte (300.000 lire).

Non ho trovato un sito che tempo fa mi aveva fornito tante info utili, ma rileggendo qua e lá in rete potremmo riassumere quanto segue:

La Vostok era fornitrice ufficiali di orologi per il Ministero della Difesa sovietico fin dal 1965 ma, a quanto leggo, tali orologi erano posti in vendita (e non distribuiti) esclusivamente ai membri delle forze armate ed esclusivamente presso i negozi/spacci militari "Voentorg". Ne esistevano vari modelli (ma non ti so dire quali siano tra i primi) e tutti avevano la scritta Заказ МО СССР (Zakaz MO SSSR - Su ordine del Ministero della Difesa dell'URSS).
Verso la fine degli anni '80 gli ordini andavano assottigliandosi e la Vostok reagí creando altri modelli con diverse immagini sui quadranti per allargare il mercato che cominciava anche ad aprire spiragli oltre cortina. Questi orologi non avevano più la marcatura del Ministero e riportavano solamente (sempre sul quadrante) сделано в СССР (sdelano v SSSR - fatto in URSS). Il tuo orologio probabilmente fa parte di questa produzione, che risale al periodo di transizione tra Unione Sovietica e Confederazione Russa, tra Gorbachev e Yeltsin, lo sgretolamento totale dell'economia e della societá sovietiche, il risorgere dei nazionalismi oppressi, la scalata al potere degli oligarchi amici dei politici e loro burattinai allo stesso tempo.

Anche io, negli anni, ho avuto qualche Komandirskie al polso e l'unico che adesso ho a portata di mano ha la stessa scritta del tuo ed origina, come gli altri miei, da un viaggio in URSS che fecero i miei nel 1990/91. Erano in vendita ad ogni angolo di strada, ovunque ci fosse un turista o un occidentale che avesse almeno una decina di dollari (questo era il prezzo, al massimo) da spendere. Erano venduti senza bracciale (uno dentro una scatolina di plastica che mi pare fosse proprio della Vostok) o al massimo con quello che si vede anche nell'articolo da te presentato, in orrenda similpelle, con bussolina e ritratto di Gagarin (credo).

Cercherò gli altri 2 per controllarne le marcature.

Sospetto, puramente per osservazione empirica, che questi orologi creati per un mercato non militare, siano in effetti di qualitá ben inferiore ai precedenti, per lo meno a giudicare (vedi foto) come si sia usurato il metallo a contatto della pelle. Mi pare di averli avuti nuovi, non di seconda mano, a parte forse uno che aveva il vetro molto graffiato; comunque non mi sono mai sembrati particolarmente precisi, perdendo qualche minuto ogni settimana e peggiorando col tempo...

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"Polaccata" dunque? Non la definirei tale...o forse lo é solo a metà. Probabilmente non di grande qualitá, tuttavia é testimonianza di un tentativo (tutto sommato riuscito) di sopravvivenza di una azienda sovietica, trovatasi ad imparare a sbrigarsela da sola quando tutti gli aiuti governativi vengono a mancare e si può veramente solo contare sull'interesse del mercato turistico ed estero.

Un saluto
Michele

Edited by Ossidabile - 9/3/2023, 18:02
 
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view post Posted on 9/3/2023, 20:20
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Nel 1990 mi ero lasciato prendere anche io dalla passione per questi orologi e ne avevo acquistato uno dei paracadutisti, non ricordo se a Budapest o a Praga, per pochi spicciolo. Lo avevo indossato per qualche tempo, rimanendo però deluso perchè la cassa aveva cominciato ad arruginire ben presto.
 
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view post Posted on 9/3/2023, 23:27
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Esatto, stessa cosa che successe al mio (come si vede sopra) e anche a quest'altro che nel frattempo ho ritrovato: anche questo "dei paracadutisti", porta la dicitura "fatto in URSS" e mostra orrendi segni di corrosione sul retro della cassa, manco fosse stato ritrovato sottoterra! Certo, si era accumulato molto sporco durante l'uso, ma mentre lo rimuovevo con un cotton fioc (e forse alcool) mi accorsi che il metallo si sfogliava... :(

Da notare come la ghiera segnatempo e la lancetta dei secondi differiscano dal modello sopra.

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Un saluto
Michele
 
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view post Posted on 10/3/2023, 01:29
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La cassa non è in acciaio ma è in metallo cromato di bassa qualità. Quindi si corrode la cromatura.
Oggetto carino, figlio di un'epoca ormai passata, ma sempre interessante.
Ne esisteva una versione per ogni specialità. Carristi, paracadutisti, fanteria, Marina e poi ufficiali ecc ecc.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 08:44
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Una curiosita': le cifre sono (erano) fosforescenti, quindi radioattive?

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view post Posted on 10/3/2023, 10:40
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QUOTE (niemand @ 10/3/2023, 08:44) 
Una curiosita': le cifre sono (erano) fosforescenti, quindi radioattive?

Le cifre no (almeno su quelli che ho avuto), ma i cerchietti in corrispondenza delle cifre sí, come anche le lancette

Un saluto
Michele
 
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view post Posted on 10/3/2023, 12:05
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Bei tempi andati, a Genova al famigerato mercatino di Shangai sulle bancarelle erano sempre presenti e numerosi,insieme ai piu' pregiati Raketa,alle Zenith E e a montagne di falsi Ray Ban da pilota. Dopo le 22 sostava il furgoncino di un porchettaro soprannominato Salmonella per l'igiene del suo mezzo,ma di pattuglia alle due di notte un panino caldo te lo dava per 100 lire.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 12:10
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QUOTE (wacken @ 10/3/2023, 12:05) 
un porchettaro soprannominato Salmonella per l'igiene del suo mezzo,

:XD: fantastico!
 
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view post Posted on 10/3/2023, 12:18

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Quello nella versione da paracadutista l'ho avuto anch'io, acquistato qui in Italia non appena si erano resi disponibili i primi esemplari d'importazione. La confezione, se non mi ricordo male, era costituita da una scatoletta di legno con il logo della Vostok, abbastanza carina, ma l'orologio, inutile dirlo, non ha mai funzionato a dovere... Non ricordo più che fine abbia fatto, probabilmente ce l'ho ancora in qualche cassetto.

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view post Posted on 10/3/2023, 12:30
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anche a me piacciono gli orologi militari e fino a 5/6 anni (adesso quelli intelligenti, ma ahimè senza anima) e tra svizzeri, inglesi, trizio, americani manuali (i miei preferiti) avevo preso un komadirskie che sono anche bellini e potenti al polso.... un disastro come qualità dei materiali e del movimento.... solo bello da vedere...
 
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view post Posted on 10/3/2023, 12:59
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L'unico vero funzionale orologio militare dei giorni nostri e' questo
timex
il Timex expedition come vedete il mio e' bello usato,ha una durata della batteria di nove anni,e la ho constatata, subacqueo antiurto ecc. ecc. costa una quindicina di euro.in dotazione all'esercito di sua maesta' ,SaS,SBs ecc. ecc. non vi tradisce mai.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 17:30
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Il materiale luminescente dei dot delle ore è trizio e non radio. Il radio è stato abbandonato negli anni 60 in Occidente, un po' dopo in Urss, ma qui c'era già trizio. Radioattività sostanzialmente trascurabile e innocuo se portato al polso. Diverso se ingerito ( famosi i casi dei tumori alla bocca delle quadrantiste, cioè di quelle donne che applicavano il trizio sui quadranti e inumidivano il pennellino in bocca per rendere l'operazione più precisa). Ecco perché ora non si usa più trizio ma luminova o superluminova.
 
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view post Posted on 10/3/2023, 18:32
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CITAZIONE (meino67 @ 10/3/2023, 17:30) 
(.. famosi i casi dei tumori alla bocca delle quadrantiste, cioè di quelle donne che applicavano il trizio sui quadranti e inumidivano il pennellino in bocca per rendere l'operazione più precisa). (..)

Veramente le "radium girls" usavano, purtroppo per loro, non il trizio ma il radium. Dipingevano circa 250 quadranti al giorno ricevendo circa un centesimo e mezzo per quadrante: fate voi il conto.
Ci sarebbero stati circa 30 decessi per l'esposizione alle radiazioni nel 1927.
Vedi https://en.wikipedia.org/wiki/Radium_Girls
 
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view post Posted on 10/3/2023, 19:50

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Negli anni '20 si riteneva addirittura che il radio possedesse proprietà medicinali e utili per la salute, tant'è che non erano pochi i laboratori farmaceutici che vendevano o pubblicizzavano varie formulazioni basate sul radio o altri elementi radioattivi. Uno dei preparati più famosi commercializzati in quegli anni fu il Radithor, un rimedio medicinale brevettato e prodotto dai Bailey Radium Laboratories negli Stati Uniti e che conobbe uno straordinario successo di vendite il 1925 e il 1930 grazie anche, si dice, ai suoi benefici effetti sulla virilità maschile. Tra i consumatori del Radithor vi era anche il magnate americano Eben Byers che, su consiglio del proprio medico, era solito assumerne tre flaconcini al giorno. Nel giro di qualche mese però Byers cominciò a manifestare i sintomi di un grave tumore alla mandibola, che più tardi si diffuse alle ossa craniche provocando effetti devastanti. Byers morì 1 marzo 1932 e il clamore generato dalla sua malattia e dalla sua scomparsa indussero la Federal Trade Commission a revocare la vendita del Radithor e a bandire dal commercio tutti i rimedi medicinali similari o contenenti elementi radioattivi.

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