Film su Baracca.

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view post Posted on 30/3/2023, 12:12
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Da sempre mi sono interessato al pionierismo aeronautico. Avevo una copiosa collezione. Ieri come al solito, sono sempre molto critico, a parte la sceneggiatura, che a me non è piaciuta, la parte costumistica mi ha lasciato molto perplesso!
La cuffia, potevano usare un Rold, aveva le clip per la maschera ossigeno! Gli occhiali nettamente da motociclista moderno. La nantella doveva essere celestina, era g.v..
Già dopo il 1* abbattimento, 1916, portava il nastrino dell'O.M.S.ricevuta nel 1917.
Brevetti al braccio bruttissimi, come i trofei da berretto, sembravano "appiccicati" con la colla! Per ultimo il motorista (ci sarebbe da dire molto) con la giubba truppa a piedi. Gli specialisti del Genio, lui era uno di quelli, portavano la giubba armi a cavallo. Un comandante, portava la giubba con il colletto completamente aperto! Indecente!
Possibile che in Italia non si riesca a fare un film con uniformi giuste! Non è un problema di costi, fare una mantella g.v. costa quando una bigia!
 
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view post Posted on 30/3/2023, 13:15

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Francamente non sono stato ad osservare i dettagli uniformologici, anche perché non mi aspettavo comunque una grande accuratezza. Complessivamente il film, o docu-film che dir si voglia, non mi è particolarmente piaciuto. Va senz'altro premiata la volontà della RAI di aver realizzato e messo in onda in prima serata una produzione di questo genere per omaggiare il centenario della nascita dell'A.M.I., ma ne è uscito un filmetto un po' annacquato e senza mordente, una via di mezzo tra una fiction in costume e un documentario di Super-Quark. Ovviamente non poteva mancare l'angolo dei buoni sentimenti, ovvero la tenera storia d'amore tra Francesco Baracca e Norina Cristofoli, che all'epoca del suo incontro con l'asso italiano aveva appena 16 anni... Insomma, un po' tutto troppo zuccheroso per i miei gusti, ma immagino che non si potesse o non si volesse osare di più .

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view post Posted on 30/3/2023, 15:32
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È il solito problema RAI. Sono un appassionato di Coppi, mio padre l'unica volta che compro' un quotidiano sportivo fu quando morì "Il campionissimo" Quando usci' il film con Castellitto non vedevo l'ora di vederlo. Grande delusione! Soprattutto parlava della sua storia d'amore con la "Dama bianca "! Stesso discorso per "Il giovane Mussolini". L'unico che si è salvato quello su Carosone.
Però rimango sempre male, da collezionista di uniformi (ormai ex collezionista), nel vedere una scarsa attenzione su questo punto! Non voglio arrivare alla, quasi, perfezione dei film di Spilberg ma almeno proviamo ad avvicinarsi!
 
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view post Posted on 30/3/2023, 17:52


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Poi vari filmati d' epoca non riguardavano immagini del Regio Esercito.
Gli aerei poi sempre perfettamente puliti mentre dovevano essere sporchi di tante cose
E poi se vogliamo essere polemici ottimo attore Fiorello, ma troppo vecchio per impersonare un uomo di appena 30 anni al momento della morte.
 
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view post Posted on 30/3/2023, 18:46

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Lo Spad XIII cone le insegne dell'aereo di Francesco Baracca utilizzato nelle riprese è una replica volante appartenente alla Fondazione Jonathan di Giancarlo Zanardo; non credo perciò che fosse possibile simulare su quest'esemplare effetti di usura e d'invecchiamento. Per il resto ho notato anch'io l'utilizzo di immagini di repertorio che nulla ci azzeccavano con il teatro di guerra italiano, più che altro si vedevano soldati in uniforme tedesca o francese, ma a tutto ciò il grande pubblico televisivo non ci fa troppo caso. Come al solito si è persa una buona occasione per lavorare con maggiore accuratezza storica e ne è venuto fuori un prodotto mediocre e un po' troppo "ingessato". Si poteva fare di meglio.

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view post Posted on 30/3/2023, 19:07
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CITAZIONE (rip-stop @ 30/3/2023, 14:15) 
Francamente non sono stato ad osservare i dettagli uniformologici, anche perché non mi aspettavo comunque una grande accuratezza. Complessivamente il film, o docu-film che dir si voglia, non mi è particolarmente piaciuto. Va senz'altro premiata la volontà della RAI di aver realizzato e messo in onda in prima serata una produzione di questo genere per omaggiare il centenario della nascita dell'A.M.I., ma ne è uscito un filmetto un po' annacquato e senza mordente, una via di mezzo tra una fiction in costume e un documentario di Super-Quark. Ovviamente non poteva mancare l'angolo dei buoni sentimenti, ovvero la tenera storia d'amore tra Francesco Baracca e Norina Cristofoli, che all'epoca del suo incontro con l'asso italiano aveva appena 16 anni... Insomma, un po' tutto troppo zuccheroso per i miei gusti, ma immagino che non si potesse o non si volesse osare di più .
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Io che sono vecchio, ricordo un film in cui vollero ricordare Kennedy in guerra sul motosilurante ..."PT 109 - Posto di combattimento!"
Crederete mica sia stato un gran film? Patetico e abborracciato, con un T6 a far la parte dello Zero (con tutti gli Zero anche dei privati sparsi negli USA)
Anche i registi ammeregani, sanno far buca
 
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view post Posted on 30/3/2023, 21:37
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Prima era così. Ricordate la "Battaglia dei Giganti" con carri USA "trasformati" in Tigre? Ma ora è diverso, molto diverso! Francesi, inglesi, tedeschi e, soprattutto USA, producono dei film che potrebbero passare per filmati d'epoca. Noi NO! Perché?
 
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view post Posted on 31/3/2023, 06:53


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Forse c'è la tendenza all'approssimazione. Non ho potuto e forse anche voluto, guardare il film anche perché ammetto di essere esigente da un certo punto di vista e conosco abbastanza la vicenda di Baracca. Condivido il pensiero di terzoverbano. Da rievocatore sono stato comparsa in alcune riprese cinematografiche, ci sono persone preparate su uniformi e materiali d'epoca, sarebbe una possibilità in più per realizzare film molto attendibili
 
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view post Posted on 31/3/2023, 09:29


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CITAZIONE (rip-stop @ 30/3/2023, 14:15) 
Francamente non sono stato ad osservare i dettagli uniformologici, anche perché non mi aspettavo comunque una grande accuratezza. Complessivamente il film, o docu-film che dir si voglia, non mi è particolarmente piaciuto. Va senz'altro premiata la volontà della RAI di aver realizzato e messo in onda in prima serata una produzione di questo genere per omaggiare il centenario della nascita dell'A.M.I., ma ne è uscito un filmetto un po' annacquato e senza mordente, una via di mezzo tra una fiction in costume e un documentario di Super-Quark. Ovviamente non poteva mancare l'angolo dei buoni sentimenti, ovvero la tenera storia d'amore tra Francesco Baracca e Norina Cristofoli, che all'epoca del suo incontro con l'asso italiano aveva appena 16 anni... Insomma, un po' tutto troppo zuccheroso per i miei gusti, ma immagino che non si potesse o non si volesse osare di più .

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Film mediocre ma come dice Rip, la visione è destinata a un pubblico che tra poco manco sa riconoscere un soldato italiano da uno austriaco..
Inoltre probabilmente senza quella storia di amore romanzata sarebbe stato troppo tecnico e purtroppo giudicato noioso dalla maggior parte del grande pubblico..
Ricordiamoci che noi che spulciamo ogni dettaglio forse non saremo nemmeno lo 0.5% dello share!

Comunque non tutti i film di produzione Usa sono fatti benissimo... Uno tra questi è Miracle at S'Anna... Una caxxta mostruosa
 
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view post Posted on 31/3/2023, 11:44
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Il problema che NESSUNO, dei nostri è fatto bene, ne come sceneggiatura ne come costumi! Pensata a "Mediterraneo" Oscar! Uniformi pietose, hanno usato camicie, forse della finanza o polizia moderne, bastava rifare 6, 7 camicie! Per non parlare degli elmetti con i fregi appiccicati sopra! Addirittura una sorta di peschereccio fatto passare per una nave da battaglia!
 
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view post Posted on 31/3/2023, 12:17

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Sicuramente esiste nel nostro Paese una mancanza di attenzione e una certa superficialità nell'affrontare tutto ciò che concerne la storia militare, tanto più quella moderna. In secondo luogo, il cinema italiano non dispone certo dei mezzi e delle risorse economiche quasi illimitate di cui possono disporre invece le grandi major cinematografiche americane, ne consegue che le rare pellicole italiane d'argomento bellico vengono spesso realizzate facendo uso di accorgimenti quasi artigianali quando si tratta di riprodurre mezzi, divise o armamenti. Certo, a volte basterebbe interpellare qualche esperto per rimediare gli errori o le imprecisioni più grossolane, ma si tratta di dettagli che nella maggior parte dei casi non interessano ai produttori che hanno fretta di ultimare le riprese e si trovano alle prese con budget risicati e con ricavi di cassa quasi sempre deludenti.

Tornando a "I cacciatori del cielo", considerando che la produzione godeva di sponsor "eccellenti" come l'Aeronautica Militare Italiana, il Ministero della Difesa e l'istituto Luce Cinecittà ci si aspettava un po' più di riguardo per i particolari storici e le divise, ma sono dettagli che interessano solo a pochi "maniaci" come noi, quindi non resta che accontentarsi di quel che passa il convento... -_-

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view post Posted on 31/3/2023, 13:27
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Non si tratta solo di budget limitati. Come detto fare una mantella bigia o g.v. la cifra non cambia! Fare una giubba mod. 09 armi a piedi o armi a cavallo la cifra non cambia! Fare una giubba da ufficiale che si possa allacciare completamente la cifra non cambia! Sugli spalline a sprone, i "salsiciotto" della 909 armi a piedi vicino alle lettere sq si potevano aggiungere le cifre 91!
Per le sceneggiature. Ricordate El Alamein la linea del fuoco?
Far suicidare un generale d'armata, quando mai o mandare in ricognizione, in pieno giorno, nella depressione di el Qattara, due militari, senza alcun cappello in testa! Certo per gli spettatori che non capiscono nulla può andate bene.....però c'è, anche, gente preparata!
 
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view post Posted on 31/3/2023, 13:29
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"Non resta che accontentarci ".
Esatto.
Teniamo presente che dalla maggioranza del pubblico questi "dettagli" non vengono colti (e neppure interessano).
Si dice che "il meglio e' nemico del bene". Per esperienza "professionale" posso dire che per la maggioranza dei giovani (e meno giovani) "Baracca" indicava un edificio scalcagnato, e il Cavallino Rampante l' aveva inventato un famosa marca automobilistica.
Ora, dopo il film, forse possono avere le idee piu' chiare e una migliore conoscenza.
Ed e' gia'qualcosa
 
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view post Posted on 31/3/2023, 13:59
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Detesto gli Americani, per molti aspetti...però quando realizzano produzioni in costume che riguardino anche aspetti militari, raggiungono dei livelli sempre molto credibili...
Anche gli inglesi non sono male, noi no...recentemente si è conclusa l'ultima stagione del Commissario Ricciardi, ambientata durante gli anni '30...come al solito quando in una produzione italiana si rende necessario creare un ambiente d'epoca si fa ricorso ad espedienti di ripiego...i soliti militi della MVSN in camicia nera pantaloni grigio verdi, un fez a pan di zucchero calato sulle orecchie. qualche figurante in una generica uniforme nera di partito con il fez della misura sbagliata niente distintivi di carica...che si aggirano in orbace tra gli invitati di una ricevimento in abito da sera, quattro macchinette rimediate, delle targhe di cartone a designare edifici pubblici, una bandiera Savoia che pende da una finestra...
Un altro caso analogo, per fare un altro esempio, è il film "Il cattivo poeta" (nastro d'argento, migliori costumi) Castellitto/D'annunzio, quando è in uniforme fa pietà...eppure sappiamo quanto il "Vate" ci tenesse all'eleganza e molte delle sue uniformi sono tutt'oggi conservate...

zzcastellitto

zcastellitto


Io credo che il discorso: "tanto non se ne accorge nessuno" non regga...il fatto che la maggioranza del pubblico non bada a queste cose non sia sufficiente a giustificare tanta superficialità...
Se no non si spiegherebbe perché, anche nel caso delle uniformi storiche dell'esercito, si adotti lo stesso criterio...basta vedere cosa viene fatto indossare ai reparti di cavalleria o ai Granatieri di Sardegna quando questi sono di rappresentanza in qualche manifestazione...la responsabilità secondo me è in parte dovuta all'approssimazione con cui certe sartorie "specializzate" si dedicano al loro lavoro, ed al monopolio che grazie al sistema italiano, riescono a detenere...
Ci sarebbero tanti bravi costumisti, scrupolosi e specializzati...basta fare un nome: Andrea Viotti...ma poi le produzioni sono costrette a fidarsi di queste sartorie e avvalendosi di costumisti approssimativi, si lasciano guidare la mano...

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view post Posted on 31/3/2023, 14:10
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CITAZIONE (64adriano @ 31/3/2023, 14:59) 
Detesto gli Americani, per molti aspetti...però quando realizzano produzioni in costume che riguardino anche aspetti militari, raggiungono dei livelli sempre molto credibili...
Anche gli inglesi non sono male, noi no...recentemente si è conclusa l'ultima stagione del Commissario Ricciardi, ambientata durante gli anni '30...come al solito quando in una produzione italiana si rende necessario creare un ambiente d'epoca si fa ricorso ad espedienti di ripiego...[....]
Io credo che il discorso: "tanto non se ne accorge nessuno" non regga...il fatto che la maggioranza del pubblico non bada a queste cose non sia sufficiente a giustificare tanta superficialità...[...]

Ritengo che Adriano abbia colto il segno.
Ed abbia ragione.
Non è vero che "tutto fa brodo" e ci si debba accontentare, perché "tanto non se ne accorgono"
Con questa teoria si apre la "Finestra di Overton" verso la trasandatezza non solo del vestire, ma anche nel pensare, nel pressapochismo.
E alla fine il mondo torna in mano a coloro che applicano le proprie teorie con rigore e costanza.
E non è affatto detto che portino al bene altrui e alla "liberazione dell'Uomo".

Edited by lupo volante - 31/3/2023, 15:44
 
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