Il titolo della discussione che mi accingo a postare sembra un gioco di parole o meglio uno scioglilingua , ma, nella sua essenzialità, ben si presta al contenuto fotografico della stessa.
Cenni storici:
Come noto la Polizia dell'Africa Italiana era la struttura più moderna fra quelle per la sicurezza in AOI.
Si può tranquillamente sostenere che era quella con l'equipaggiamento migliore.
Il perchè è dovuto essenzialmente al fatto che si trattava di una struttura interamente nuova, per cui non si avvaleva di vecchi equipaggiamenti da gestire.
Fu la prima a ricevere i mitra MAB 38, alcuni dei quali fecero in tempo a raggiungere la PAI in africa orientale, subito prima dello scoppio della guerra.
Fu sempre la PAI a mettere a punto la prima richiesta per una moderna autoblinda, da cui venne poi realizzata la serie AB, quando il Regio Esercito era ancora molto arretrato nel settore.
Per l'ordine pubblico nelle colonie erano previste colonne mobili, dotate, oltre che di un numero adeguato di motocicli, auto e autocarri, anche di carri leggeri L-6 (ndr di questi ultimi non ho particolare evidenza in colonia mentre mi risultano utilizzati nei combattimenti di Monterotondo contro i tedeschi nel settembre del 1943).
Le uniformi erano di buona qualità e superiore era anche la paga rispetto ai militari di altri corpi.
Il 10 giugno 1940, la PAI in AOI disponeva di 90 ufficiali, 349 sottufficiali, 1341 militari di truppa nazionali e 4601 coloniali, per un totale di 6381 uomini distribuiti nei vari governatorati e impegnati nella lotta al banditismo ed ai ribelli.
Questa componente organizzò anche delle bande, per il controllo delle aree più remote e trovò impiego anche nell'occupazione del Somaliland.
A seguito delle sfortunate vicende belliche che videro protagoniste le nostre truppe nell'Impero parte del personale della PAI, in particolare quello nazionale, rimase in servizio anche dopo l'occupazione britannica per il mantenimento dell'ordine pubblico e la protezione dei civili connazionali.
Foto:
AOI - banda musicale PAI
AOI- lezioni di italiano agli agenti indigeni