Il bello di questo forum é che vi si trova non sola una gran quantitá di informazioni, ma soprattutto un’enorme riserva di esperienza e di conoscenze sugli argomenti di Militaria e storia militare che più ci appassionano.
A volte le discussioni si accendono quando si scontrano giudizi opposti, specialmente quando si tratta di giudicare l’autenticità o meno di un oggetto.
E allora? Partiamo al contrario! Partiamo dal presupposto che questo elmetto che ora vi vado a presentare, sia un falso, o come minimo un rimaneggiamento.
Lo acquistai da un rivenditore di Militaria, non esperto di materiale italiano e che quindi mi aveva detto solo “a me pare a posto, vedi tu”.
I finimenti mi tornavano, colore anche, fregio bello e consumato, patina coerente (ne parliamo dopo), insomma, per la non proprio modica soma di 250.000 Lire (siamo nel 1999, corrispondenti a circa 175 euro odierni) lo feci mio.
Col passare del tempo però cominciai ad avere dubbi, sopiti poi da una lunga pausa nel collezionare dovuta a prioritá maggiori sopraggiunte nella mia vita (sotto le mentite spoglie di innocenti pargoletti).
Quando, qualche anno fa, ho rispolverato la vecchia passione e ho iniziato a riordinare la collezione, questi dubbi mi si sono ripresentati, rafforzati anche dalle maggiori conoscenze sull’elmetto M33 che nel frattempo erano state pubblicate (in particolare il libro di Bosi “Analisi di un elmo” che seppur, a mio giudizio, impreciso e anche vago per quanto riguarda certe tesi e fonti, rimane un volume interessante). Per non menzionare questo forum.
In breve, sappiamo che il fregio della cavalleria passo’ da granata a croce con circolare del 1935, dunque questo elmetto dovrebbe avere tutte le caratteristiche di una prima produzione, ovvero:
- I bulloni aeratori più larghi e con foro piccolo (1mo tipo) e due linguelle posteriori
- Cuffia in pelle probabilmente con cucitura parallela e senza asole metalliche in cima
Leggendo il Bosi (che pero’ non cita le fonti di tali affermazioni) invece questo elmetto ha il 2ndo tipo di bullone a 8 petali e un tipo di cuffia interna che sarebbero stati introdotti attorno al 1938.
La cuffia per la veritá potrebbe benissimo essere un rimontaggio dato che non é nemmeno centrata, e infatti l’ho sempre considerata tale.
In breve, questo dovrebbe essere un elmetto prodotto tra il 1938/40, ma porta un fregio abolito nel 1935/36
Inoltre, non mi ricordo dove su questo forum, qualcuno scrisse che la ruggine ‘fiorita” in maniera uniforme é indicazione di un invecchiamento “chimico”…
Se un elmetto cosí mi capitasse adesso, lo lascerei stare; troppe incognite, troppe incongruenze.
Resta comunque da capire una cosa: se di falso si tratta (come credo) perché é stato scelto un fregio specifico e tuttavia più difficile da realizzare rispetto ad una croce nera? Questa poi avrebbe potuto dare un pedigree ben diverso all’elmetto, facendone un reduce delle campagne di Russia e Yugoslavia, mentre cosí pare un elmetto dimenticato in caserma….
Non ho l’elmetto qui a disposizione per cui non posso ricontrollare la presenza di altre marcature o timbri, ma le mie annotazioni non riportano nulla per cui immagino di non aver mai trovato nulla quando l’ho ispezionato in passato.
Ecco, son qui, “nudo” davanti a voi, in attesa dei vostri commenti e osservazioni, ma spero che questa mia esperienza, questa mancanza di analizzare bene l’oggetto e di pormi dei dubbi legittimi prima dell’acquisto (anziché anni dopo) possa essere di aiuto ad altri.
Un saluto
Michele