Mamma mia quanta carne al fuoco...
Vediamo di partire da una parte con un paio di foto:
Questo, come vedete, è la tipologia di fregio autenticato "Marzetti".
In effetti è il fregio che è sempre stato quello più "creduto", quello indiscutibile.
E fin qui ci siamo.
Ma qualcuno vi ha mai mostrato una qualche direttiva, un foglio d'ordini, una fattura della tipografia che produceva le decal o cos'altro volete voi che ci dica come questi fregi dovevano essere, dove sono stati prodotti, quando, quanti e via dicendo.
Circa le decal tedesche oramai si sanno tante cose, i nomi dei produttori, a dato produttore di guscio quasi sempre corrisponde tipo di decal, e così via. Le decal sono tutte simili ma non uguali.
Delle decal RSI, e non solo delle decal, non si sa quasi niente, se non ciò che deriva dall'osservazione personale di alcuni, pochi personaggi, che hanno un po' più di altri maneggiato questo materiale.
Flashider è uno di questi; lo conosco personalmente, per un periodo di tempo ci siamo frequentati abbastanza, sono stato a casa sua e lui è stato a casa mia, abbiamo avuto rapporti collezionistici e anche di amicizia; in quel periodo probabilmente era quello che in Italia ne sapeva più di tutti di elmetti RSI; ma per esperienza personale, perché ne aveva maneggiati tanti, aveva una collezione superlativa, pezzi unici, non si peritava a sciropparsi centinaia e centinaia di km. con le tasche imbottite di contanti se sentiva dire che in qualche angolo d'Italia era apparso un pezzo pregevole.
Ma anche lui andava come ho detto parecchio a sensazione, mancando pressoché del tutto la documentazione d'epoca su questa materia.
Su BMF era la colonna portante nella sezione degli elmetti RSI; poi ebbe un litigio epocale, aveva un carattere un po' particolare, e cancellò tutti i suoi messaggi e tutte le foto dei suoi pezzi, e quindi si perse un archivio probabilmente unico sull'argomento.
Però alle volte si intestardiva sulle cose e la decal chiamiamola "tipo bordino bianco" non la digeriva.
Dato che lo diceva lui, come avviene spesso nel mondo collezionistico, divenne ben presto un dogma, e tutt'oggi è una tipologia di decal malvista.
Poi Stefano, cosi si chiama Flashider, in maniera imprevista e imprevedibile, un giorno ha mollato tutto questo mondo; alcuni suoi pezzi molto importanti sono finiti in una grande collezione di un altro comune amico piemontese, di altri ne ho perse le tracce.
I motivi di questo repentino abbandono, che ha coinciso anche con un allontanamento nei rapporti personali, probabilmente sono da ricercarsi in un cambiamento di vita a livello personale, che non è il caso di approfondire, comunque non gravi e non traumatici; Stefano è ancora un uomo giovane, ma la vita alle volte cambia.
Di certo nel mondo del collezionismo di elmetti RSI ha lasciato una traccia importante e tante convinzioni che resistono anche se, ripeto, suffragate solo dalla sua esperienza e osservazioni personali.
Sono già passati parecchi anni e come si dice l'acqua continua a scorrere e ne passa sotto i ponti.
Ogni tanto appaiono elmetti in condizioni più o meno buone con la famigerata "aquila bordino bianco".
In genere viene bocciata "tout court", è sempre meno responsabilizzante e fa fare la figura da esperto e si evitano discussioni.
Il sottoscritto, che cerca di pensare con la propria testa, davanti ad un elmetto cerca di guardare un po' l'insieme del tutto, la coerenza, l'usura, la patina e via dicendo: ho visto diversi elmetti con questa insegna che non mi sembrano dei falsi.
Non riesco a vedere niente di strano nel pensare che magari di queste decal ne sono stati prodotti almeno due tipi o più, addirittura per logica è possibile siano state prodotte in Germania, che sicuramente aveva maggior esperienza in materia, dove la Div. Italia e la Littorio furono addestrate.
A tutt'oggi non c'è niente che neghi o avvalori ipotesi del genere.
Riguardo ai due pezzi in mio possesso, il Bersaglieri e lo ENR, posso dire che provengono dalla stessa fonte, che è una fonte più che autorevole, ma che purtroppo non posso citare; sono oggetti che sono stati "fermi" tante decine di anni, ed è alquanto improbabile che ciò non sia vero. Per me, quando mi è capitata l'occasione di acquistarli, non moltissimo tempo fa, è stata un po' come la conferma di quanto pensavo da anni circa l'aquila "bordino bianco".
Poi ci non ci crede, amen.
Poi si potrebbe continuare il discorso circa altre insegne RSI, o alle miriadi di porcherie apparse anche su libri quotati e citati firmati da nomi autorevoli.