Le Navi Ospedale Italiane dopo l'Armistizio, Presentazione libro

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view post Posted on 20/6/2023, 14:37
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Dopo la pubblicazione di "Storia di una nave bianca: Wandilla-Fort St.George-Cesarea-Arno 1912-1942" che ha incontrato nell'ambiente degli appassionati del settore una benevola accoglienza ho deciso di parlare di un argomento che mi stava particolarmente a cuore e che ritengo poco studiato: la storia delle Navi Ospedale italiane dopo l'Armistizio. Ho dedicato a questo libro un lavoro di ricerca piuttosto intenso perchè il reperimento di documenti e immagini riferiti a questo torbido periodo è stato tutt'altro che facile. Condotto per mano dalle vicende delle unità italiane che hanno servito come navi ospedale sono stato trasportato idealmente in mari remotissimi e vicende per me totalmente ignote. Le storie della Gerusalemme e della Leonardo da Vinci sono state in particolare affascinanti, mi hanno infatti rivelato le vicende oscure delle missioni di queste navi, ormai sotto bandiera britannica nell'Oceano Indiano, nel Mar della Cina e in Giappone, intente a prodigarsi nell'impegnativo rimpatrio degli ex prigionieri dei campi giapponesi. La Leonardo da Vinci prenderà parte anche alla guerra di Corea, almeno nelle sue fasi iniziali, rivelandosi vitale per l'evacuazione dei feriti prima che il poderoso dispositivo statunitense venisse dispiegato.
Un momento affascinante e per certi versi divertente è stata la caccia a testi ed immagini in Germania, negli Stati Uniti, in Spagna, in Gran Bretagna, in Australia e, ovviamente, presso il nostro Ufficio Storico della Marina. Non conoscendo il tedesco gli acquisti in Germania hanno potuto realizzarsi solo grazie al traduttore di Google. Il mercato tedesco si è rivelato peraltro molto interessante, anche se non sempre, anzi quasi mai, economico. Immagini come quella di capertina con Nave Virgilio abbandonata e saccheggiata a La Spezia vengono da li, come le immagini di alcune navi nostre ritratte quando ormai operavano per i tedeschi e sono, ritengo, delle primizie assolute.
La prefazione è stata curata dall'Amm.Isp.Capo (in cong) Vincenzo Martines che ha tra l'altro sottolineato ".....E'un libro quindi di particolare interesse non solo per chi ama la storia, in cui si tratta di fatti spesso poco conosciuti molto ben documentati e vagliati. ma anche per i lettori appassionati del mondo del mare.
Il volume, e questo è un altro pregio, è illustrato da una eccellente iconografia in gran parte inedita e di proprietà dell'Autore."
Condivido con voi alcune immagini che ritengo belle e interessanti per la loro storia.

Lazarettschiff_BONN_


Una bella fotografia, da me acquisita sul sito d'aste tedesco, ci mostra nave Bonn a Trieste da dove partiva per operare sulle coste adriatiche. La nave era in origine jugoslava, costruita a Spalato come Sumadija venne catturata dagli italiani che la ribattezzarono Bruno Caleari, dopo l'8 settembre passò in mano tedesche e nei cantieri di Muggia venne convertita in Lazarettschiff, il termine tedesco per nave ospedale. Catturata dai britannici venne restituita alla Jugoslavia che la impiegò ancora per parecchio come trasporto passeggeri.

HMHS_GERUSALEMME_2



La Gerusalemme, rifugiatasi a Lorenzo Marques al tempo della dichiarazione di guerra venne sequestrata dopo l'Armistizio. Questa immagine concessami dalla Transnet Heritage Library Image Collection di Johannesburg ce la mostra a Durban dove venne sottoposta a lavori di trasformazione nella Hospital Ship No. 67 ampiamente impiegata per recuperare e trattare gli ex prigionieri dei durissimi campi giapponesi.

Aquileia_ad_Orano



In questa immagine che ho acquistato sul noto sito d'aste tedesco possiamo vedere la Nave Ospedale Aquileia ad Orano mentre prende parte allo scambio di prigionieri che verrà completato nel porto di Barcellona.

Aquileia_Barcellona



E proprio presso l'Archivio Fotografico di Barcellona ho acquistato questa foto che ci Mostra Aquileia e Dijenne, in servizio con la Marina Germanica, in attesa di imbarcare gli ex prigionieri tedeschi da rimpatriare.

Le Navi Ospedale Italiane dopo l'Armistizio
Copertina flessibile – 322 pagine
Pubblicato il 9 gennaio 2023
‎ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8373144032


Per chi fosse interessato allego il link alla pagina Amazon del libro.

https://www.amazon.it/Navi-Ospedale-Italia...0BRXSZ6DF&psc=1
 
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view post Posted on 20/6/2023, 16:14
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Grande impegno.
Hai mai contattato Sorella Cibrario?
dalla Grande guerra fino alla fine della seconda...a bordo delle nostre navi
mamma-giuliana-

Edited by lupo volante - 20/6/2023, 17:35
 
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view post Posted on 20/6/2023, 17:11
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Certo, la grande Sorella Cibrario. Prima ad imbarcarsi con il gruppo di Torino e ad allestire la Gradisca. La Sua testimonianza in una intervista mi è stata utile insieme ad altre fonti a ricostruire i giorni immediatamente precedenti all'8 settembre su nave Aquileia.
Personaggio e tempra d'altri tempi, un esempio per tutti.
Grazie per averla ricordata, il lavoro che ho fatto è stato di ricucire insieme tante piccole fonti, come l'intervista di Sorella Cibrario, per ricucire i convulsi e drammatici giorni che precedettero e seguirono l'Armistizio.

Un saluto giacomo

Non l'ho conosciuta di persona purtroppo, l'intervista l'ho reperita su youtube.

Mi sono dimenticato il libro...perdonatemi

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view post Posted on 22/6/2023, 12:24

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Bellissimo lavoro e immagini di gran pregio, complimenti!!!

RIP-STOP
 
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view post Posted on 22/6/2023, 15:20
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Grazie ripstop. Ho cercato di fare davvero un buon lavoro e ho contattato molti enti e musei. In tuo onore, so che sei appassionato del mondo militare USA oltre a molte altre competenze, dedico l'immagine proveniente dagli archivi USA e che ho avuto il permesso di usare della nave Ospedale Frances Y. Slanger....in altre parole la Saturnia in divisa USA. Il nome è stato scelto per onorare una Nurse caduta in Belgio poco tempo prima...una storia davvero interessante. Se fa piacere a te e ad altri posso ricopiare sul sito il pezzo dedicato alla povera infermiera.

frances_

The National Library of Medicine FRANCIS Y. SLATER



Un caro saluto giacomo
 
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view post Posted on 22/6/2023, 15:44

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CITAZIONE (lancieri novara 5 @ 22/6/2023, 16:20) 
Grazie ripstop. Ho cercato di fare davvero un buon lavoro e ho contattato molti enti e musei. In tuo onore, so che sei appassionato del mondo militare USA oltre a molte altre competenze, dedico l'immagine proveniente dagli archivi USA e che ho avuto il permesso di usare della nave Ospedale Frances Y. Slanger....in altre parole la Saturnia in divisa USA. Il nome è stato scelto per onorare una Nurse caduta in Belgio poco tempo prima...una storia davvero interessante. Se fa piacere a te e ad altri posso ricopiare sul sito il pezzo dedicato alla povera infermiera.

Certamente, procedi pure... e ancora complimenti per l'opera!

RIP-STOP
 
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view post Posted on 22/6/2023, 15:59
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Allora vado?......VADI

Estratto da "Le Navi Ospedale Italiane Dopo l'Armistizio"

".....abbiamo recuperato da fonti americane un documento molto prezioso relativo alla nave redatto dal Capellano Maggiore Morris U. Lively che si era occupato di redigere una storia della nave ospedale USAHS Frances Y. Slanger......Dopo il rientro nel dicembre del 1944 venne deciso di trasformare la Saturnia in nave ospedale, per tale ragione il 17 gennaio 1945 la nave venne posta alle dipendenze del United States Department of War. In effetti la Saturnia aveva tutte le caratteristiche per svolgere con efficacia il compito di Army Hospital Ship mirato più ad un trasferimento dei pazienti dalle strutture francesi e britanniche sul suolo statunitense liberando posti negli ospedali per acuti e rimpatriando feriti gravi, mutilati o pazienti cronici di cui non era prevedibile il reimpiego in teatro......La nave venne sottoposta a New York presso Todd Erie Basin ad estesi lavori di trasformazione in nave ospedale che durarono dal gennaio 1945 al giugno dello stesso anno; 4000 lavoratori dei cantieri, uomini e donne, furono impiegati per terminare rapidamente la nave di cui era sentito un notevole bisogno nel teatro del Pacifico. I piani di conversione disegnati dall’Ufficio della Water Division del New York Port of Embarcation prevedevano una nave capace di 1776 posti letto; vennero allestite tre sale operatorie e 89 reparti di degenza, gabinetti per la chirurgia odontoiatrica, sale radiologiche, laboratori, farmacia e sale per fisioterapia. Alcuni dei reparti di degenza vennero realizzati per poter accogliere e trattare pazienti con disturbi mentali. Gli ambienti per la ricreazione erano costituiti da una vasta libreria, un’ampia sala di lettura, locali di convegno, tre spacci e una cappella, numerose le mense che fornivano fino a 7000 pasti al giorno allestiti in cucine che disponevano di ampie riserve di cibo fresco e congelato per poter assicurare una dieta variata e nutriente. La Saturnia divenne così, con il nome di Frances Y. Slanger, la più grande nave ospedale al mondo. L’impiego della nave nel Pacifico venne accantonato a causa delle necessità del teatro europeo.
Il nome dato alla nave era quanto di più appropriato ed iconico si potesse scegliere ed era stato scelto personalmente dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito George C. Marshall per rendere onore alla prima infermiera caduta sul suolo europeo. L’attribuzione del nome ufficiale della nave avvenne il 23 maggio 1945.
Friedel Yachet Schlanger nacque nel 1913 a Lodz, in Polonia, da una famiglia ebrea e visse, da piccola, gli orrori dalla Grande Guerra. Quando aveva sette anni la famiglia si trasferì a Boston nello Stato del Massachusetts e il suo nome venne modificato in Frances Slenger. La giovane dava una mano al padre mentre frequentava la scuola e nel 1937 si diplomò alla Boston City Hospital School of Nursing iniziando subito a lavorare all’ospedale. Nel 1943, si arruolò nel U.S. Army Nurse Corps e frequentò il corso di addestramento a Fort Devens. Partì per l’Europa aggregata al II plotone del 45th Field Hospital, il 10 giugno sbarcò in Normandia entrando così nella dura realtà della guerra e della sofferenza dei soldati feriti. Il 21 ottobre 1944 il tenente Slanger morì all’età di 31 anni a Elsenborn in Belgio sotto un bombardamento tedesco. Poche ore prima di morire aveva scritto una lettera al giornale delle Forze Armate USA “Stars and Stripes” a nome delle infermiere militari, lodando i soldati americani e ringraziando i feriti per il privilegio di alleviare il loro dolore e condividere alcune delle loro difficoltà. Era la prima infermiera americana a cadere dopo lo sbarco in Normandia, le nobilissime parole scritte al giornale e pubblicate prima che giungesse notizia della sua morte resero indimenticabile la memoria di Frances Slanger: intitolare a lei la Saturnia fu un atto di grande rispetto ed ammirazione.
Il 31 gennaio 1945 a Camp Barksley in Texas veniva attivato presso l’Army Service Force Training Centre il personale del 235th Hospital Ship Complement, in altre parole il personale sanitario destinato ad essere impiegato sulla Frances Y. Slanger. Si trattava di ben 400 uomini e 60 infermiere che dovevano compiere un periodo di addestramento e di amalgama prima di essere inviati sulla nave, li comandava il Col. Gilbert M. Sanes un chirurgo dell’Università di Pittsburgh.

Spero di aver fatto cosa gradita facendo luce su questo lato poco noto dell'attività della Saturnia.

Un caro saluto giacomo
 
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view post Posted on 23/6/2023, 08:54

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Interessantissimo e commovente... Grazie mille per la condivisione, Giacomo!

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view post Posted on 23/6/2023, 14:36
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Grazie a te per l'interesse e il gradimento

un caro saluto giacomo
 
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