Aeroporto misterioso, esaminando una vecchia fotografia...

Buongiorno a tutti, mi chiamo Gaetano e sono un nuovo iscritto, collezionista di fotografie.

Vi interpello per mostrare una foto sulla quale vorrei il vostro parere: l'aereo raffigurato è un SAML, I o II, con matricola S.3114. Il primo quesito riguarda proprio la matricola, che da un documento trovato online (il forum non mi accetta il link al pdf, ma lo conoscerete certamente) parrebbe appartenere ad un Caproni CA 100.

La seconda curiosità è relativa alla scritta sovrapposta alla coccarda: "SEAT", "SFAT"? non si vede benissimo, ma comunque non ho trovato fregi simili cercando in internet. Qualcuno sa darmi una dritta?

La terza curiosità è relativa all'aeroporto: le scritte troncate sulla parete alle spalle dell'aereo recitano "...GLIA" (squadriGLIA??), seguito da un fregio, anche questo a me sconosciuto; poi "...MARE" (e qui non so fare ipotesi).

Sul retro della foto, che è stata spedita a mo' di cartolina, è scritta la data del 11 agosto 1921, e la località è Bologna. Ho letto su wikipedia che dal 1° aprile 1921, la 115ª Squadriglia, dotata di aeromobili SAML, si dislocò al vecchio aeroporto di Bologna, ma quelle scritte troncate sull'hangar non mi convincono. Qualcuno può suggerirmi qualche elemento su cui lavorare?

Io partirei da qui:

Il territorio bolognese, dopo la guerra 1915-1918, disponeva di due aeroporti, con funzioni esclusivamente militari. Uno si trovava ai Prati di Caprara, laddove sorge adesso l’Ospedale Maggiore, ed ospitava la 115a Squadriglia da Ricognizione. L’altro, che era ad Ozzano dell’Emilia, tra le strade tolara di sotto e Fossa Galli, serviva per i dirigibili, in collegamento con la più attrezzata base di Ferrara. Venne dismesso alla fine degli anni Venti.
Cessate le ostilità e quasi esaurite le finanze del Ministero, i voli del Regio Esercito si ridussero a poca cosa, tanto da far dubitare se il campo bolognese dovesse rimanere efficiente. Onde recuperarlo, tentarono la prova alcuni aviatori in congedo, che avevano acquistato aeroplani militari ceduti a buon prezzo come armamento superfuo. Sorsero così la SFAt (Società Felsinea Aero trasporti), l’Aero Club Emiliano “Francesco baracca” ed il Circolo degli Aeronauti.

(http://informa.comune.bologna.it/iperbole/...12__ruffini.pdf)

[QUOTE=Ghebret_,27/6/2023, 14:29 ?t=62817053&st=0#entry461904853]
...Sorsero così la SFAt (Società Felsinea Aero trasporti)


Urca! Grazie mille, ottima dritta!

Restano i dubbi sulle scritte sull'hangar, e sulla matricola S.3114...

Per quanto riguarda la matricola posso dire che la MM 3114 faceva parte di un lotto di 290 SAML con MM da 2831 a 3120 ordinati durante la 1^ Guerra Mondiale.
Nel dopoguerra la Regia Aeronautica adotta un nuovo sistema di assegnazione delle MM, con specifici blocchi a seconda dei tipi di aerei
I Ca.100 hanno avuto MM comprese nelle serie 55xxx e 56xxx, riservate agli aerei da turismo.
Per la Regia Aeronautica la MM 3114 era di un CR.32, non di un Ca.100.
Posso supporre che il numero 3114 per un Ca.100 si riferisca ad un Numero di Costruzione, non ad una MM.

Lo stemma sull'hangar é abbastanza indecifrabile, ma a me fa pensare ad un guerriero seduto con scudo e lancia.
Al momento non ho idee circa il relativo reparto; provo a cercare.

Molte grazie per le informazioni e per le ulteriori ricerche.

"3114" riferito ad un Ca.100 l'ho ricavato da questo pdf: [URL=www.ab-ix.co.uk/pdfs/italy.pdf]
Probabilmente hai ragione, sarà il numero di costruzione.