Il Sacrario dei Caduti d'Oltremare

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Fante
view post Posted on 29/9/2007, 18:21 by: Fante
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Situato alla periferia sud di Bari e inaugurato il 10 Dicembre 1967, il Sacrario custodisce i resti mortali di oltre 75.000 Caduti, di cui 45.000 ignoti, riportati in Patria una volta dismessi i cimiteri di guerra a suo tempo costituiti nei territori d'oltremare ove operarono unità italiane durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale (Balcani, Africa Settentrionale, Africa Orientale).
Sono inoltre custoditi i resti mortali di militari deceduti in campi di concentramento tedeschi.
Sui loculi dei Caduti noti, sono riportati il grado, il nome e le eventuali ricompense al Valor Militare.
Si distinguono i settori dedicati alle seguenti zone di operazione:

- Germania
- Jugoslavia (1940-1945)
- Albania (1915 1918),
- Africa Orientale
- Africa Settentrionale
- Libia (1911-1939)
- Libia (1940-1943)
- Marocco-Tunisia-Algeria (1940-1945)
- Grecia-Albania (1940-1945)


Nel settore Africa Settentrionale sono stati recentemente raccolti i 42 Caduti dei 61 uomini che componevano l'equipaggio del sommergibile "Scirè".
Nella sottostante cripta sono apposte le grandi lapidi riportanti i nomi dei Caduti "accertati ma non individuati" i cui resti sono raccolti nel Sacrario.
Una lapide è stata particolarmente dedicata ai 140 fedeli Ascari, Eritrei e Libici, i cui resti sono stati trasferiti in Italia nel Maggio 1972 assieme ai nostri caduti dal dismesso cimitero militare di Tripoli.
Il Sacrario custodisce inoltre numerosi reperti, uniformi, cimeli, documenti e immagini raccolte nei locali del Museo Storico.
La zona circostante il Sacrario è sistemata a parco della Rimembranza e vi sono raccolti numerosi pezzi di artiglieria e mezzi cingolati, nonchè una serie di lapidi e cippi commemorativi delle varie Armi e Corpi del nostro Esercito.
(Tutte le informazioni sono tratte da una pubblicazione distribuita gratuitamente ai visitatori)

Il sacrario è aperto al pubblico tutti i giorni fino al tramonto.
Per informazioni : 080.5530330












































































CITAZIONE
TUV

Grazie per averlo proposto. Ci sono stato due volte ed ho perso tutte le foto causa rottura dell'hd che le conteneva (insieme a svariate altre centinaia di foto). Toccherà tornarci con la prossima bella stagione.

Vedo finalmente anche le foto dell'interno del sacrario che non ho potuto visitare perchè in fase di restauro. Pensa che dalla torre con la croce si stanno staccando pannelli di marmo... quindi tutto chiuso. Ho tanta paura che per mancanza di fondi tali lavori (sarebbe meglio dire lavori non eseguiti di recupero e restauro) durino in eterno.


CITAZIONE
HUSKY

a dir poco meraviglioso, onore all merito!!
il sacrario ha anche un sito ??

CITAZIONE
Fante

No, niente sito....

CITAZIONE
Susanna

Bellissimo reportage, complimenti Fante...!!!

CITAZIONE
GONDAR

bellissimo Fante, grazie! foto molto belle e numerose: un vero reportage!

sinceramente è il primo che "visito", ma sembra davvero ben fatto. spazi, architettura, reperti, didattica: il tutto rappresenta una degna corona per quei poveri ragazzi che hanno offerto la loro vita per difendere un ideale, per compiere il loro dovere.

sai a chi si deve l'opera? chi avuto l'idea e chi l'ha realizzata?


CITAZIONE
Fante

Ecco gli unici riferimenti che ho:

La costruzione è stata progettata dagli ingegneri Gen. Arnaldo Tuzi e Giuseppe Triggiani del Ministero della Difesa - Commissariato Generale per le Onoranze ai caduti in Guerra.

Credo tu possa richiedere maggiori informazioni scrivendo a:

Ministero della Difesa - Commissariato Generale per le Onoranze ai caduti in Guerra P.le Sturzo, 23 - 00144 ROMA
Tel. 06/591.36.32 - 06/591.56.87 - Fax 06/592.46.45

Direzione del Sacrario dei Caduti d'Oltremare
via G. Gentile, 31 - 70100 BARI tel. 080/553.03.30


CITAZIONE
HUSKY

a proposito di caduti ed onoranze, lo sapevate che un mio parente morto in grecia dopo l8 settembre, e sepolto provvisoriamente la, è stato portato nella sua città dopo ben 47 anni?- 1943 -1990.
ho i carteggi che riguardano le proteste dei suoi parenti durate appunto mezzo secolo, e le solite scuse dei tipici burocrati con la divisa.
una delle tante vergogne del tempo di pace, seguite a quelle del tempo di guerra


CITAZIONE
Fante

Ottimo spunto per un altro topic..!!
 
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