DOMENICO MILLELIRE Domenico Millelire è un eroe dimenticato. Era nato all’Isola della Maddalena nel 1761, in una famiglia di marinai: destino segnato. Come i suoi fratelli, si arruola nella Marina del Regno di Sardegna, come nocchiere. E diventa protagonista di un episodio che ha cambiato la nostra storia. Siamo nel 1793, la Francia della rivoluzione preme ai confini del Piemonte. Fermata dalle truppe di Vittorio Amedeo III alle Alpi, punta allora alla Sardegna, per indebolire il Regno Sabaudo. L’attacco viene sferrato all’isola della Maddalena, luogotenente della flotta francese, 22 navi, il giovane e brillante futuro imperatore Napoleone Bonaparte, appena raccontato per l'ennesima volta dal kolossal cinematografico di Ridley Scott. Alla Maddalena ci sono circa 500 volontari mal equipaggiati, in Gallura pochi combattenti, pastori e artigiani. La flotta sarda è composta di due mezze galere, la Beata Margherita e la Santa Barbara, di quattro galeotte e ci sono un po’ di cannoni piazzati in punti strategici. I francesi sbarcano sull'isola di S. Stefano, dove Bonaparte fa piazzare alcuni cannoni che nella notte bersagliano senza sosta i forti della Maddalena. La Maddalena non può resistere a lungo. E’ proprio allora che il nocchiere Millelire prende il comando di una piccola lancia e porta il più grosso cannone a Punta Tegge nella parte ovest dell'isola. Da qui, con una pioggia di palle riesce a costringere i Francesi a riparare in un luogo più sicuro, nella cala di Villa Marina, quindi continua a cannoneggiare le navi ancorate. La flotta francese subisce danni pesantissimi ed è costretta nuovamente alla fuga. Millelire ne anticipa le mosse: fa spostare la batteria a Capo d'Orso, a sud di Palau, e colpisce ancora i francesi in fuga. Bonaparte non vuole arrendersi, ignora l’ordine di ritirata e continua il fuoco su La Maddalena. Il nocchiere Millelire reimbarca il suo cannone sul lancione e insegue la flotta francese fin quasi in Corsica: Napoleone è costretto a ritirarsi: è il 23 febbraio del 1793. Millelire ottiene da Vittorio Amedeo III la medaglia d’oro, è promosso capitano delle Regie truppe e, dal 1815, Comandante della Maddalena. Luogo dove muore nel 1827 e dove è sepolto. Ignorato dai libri di storia. Meno male che la Marina gli intitolerà proprio quest’anno un pattugliatore da 150 metri. Torino gli aveva dedicato invece una via tra Mirafiori e Nichelino, ma senza una data e una qualifica sulla targa. E così nessuno sa la storia del nocchiero che aveva sconfitto Napoleone.
Rosalba Graglia (Corriere della Sera)
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