Posts written by le2torri

Ciao a tutti,
l'estate del 1976 vide una 'rivoluzione' nell'uniforme di servizio estiva dell'Arma: venne abbandonata la giacca e si stava 'in maniche di camicia'.
I Carabinieri adottarono la nuova uniforme, che comprendeve camicia, pantaloni e cravatta, in 'Tropical', ovvero il 'terribile' tessuto lana misto sintetico che fu tutto tranne che amato, continuando la tradizione del kaki, ma di una tonalità maggiormente tendente al nocciola.
La camicia, con le cuciture arcuate nella schiena simili a quella adotatta qualche anno prima dell'E.I., presentava una 'pattella' inferiore che aveve il compito di mantenerla ben stesa nella schiena in modo da dare sempre un aspetto ordinato ai militari (altra scomodità).
I bottoni in metallo argentato, erano mobili e tenuti in posizione da anelline in acciaio cromato (tranne il primo al colletto e gli ultimi due della chiusura anteriore.
Sulle spalline, profilate di rosso e semimobili, i gradi erano portati tramite guaine confezionate nello stesso tessuto dalla camicia nei primi anni, poi queste furono sostituite da quelli metallici con le vitine di fissaggio posti direttamente sulle spalline senza l'uso delle guaine.
Ora il quesito: all'entrata in servizio nel 1976, quali erano gli alamari in uso su questa camicia?
Ho visionato varie foto d'epoca e gli alamari sembrano di vari tipologie, da quelli in vipla e in lamierino stampato con la 'molla' posteriore, a quelli 'composti' in metallo e smalto che furono adottati per la giacca invernale.
Qualcuno mi puà aiutare? Grazie


Edited by le2torri - 2/5/2024, 00:33

Non è facile reperire info sulle uniformi elleniche in uso prima del grande conflitto (il kaki per le uniformi da campagna fu adottato nel 1908),
la tavola presentata riguarda quelle della 1a G.M. e l'ufficiale raffigurato a sinistra porta una giubba che pare dello stesso modello di quella presentata da Alpino,
ma con l'aggiunta di tasche interne al petto, che potrebbe essere un 'ammodernamento' di una di modello diverso da quella adottata dopo e portata dal Generale al centro della tavola.
La mia teoria è basata sullo stemma del bottone da spallina, sui paramani e l'uso del bottone sulle mostreggiature (tra l'altro ben poco curate rispetto al resto), che però differiscono dal tipo greco più conosciuto.
I bottoni più grandi, cioè quelli della chiusra frontale (che è assimetrica, quindi pone molti dubbi), mi sembrano molto più moderni,
così come la fodera... qualche foto più dettagliata aiuterebbe un po' tutti a esprimersi.

Edited by le2torri - 29/4/2024, 18:42

Ciao, dal bottone della spallina in foto 4 (che sembra però diverso da quelli più grandi della chiusra frontale) io direi Regno di Gracia inizi '900


Edited by le2torri - 29/4/2024, 18:04

Sprando di farvi cosa gradita, a quelli del 37°, aggiungo lo scudetta della 1a Cp. Tigri del 22° Btg.Fnt. Primaro, sempre anni '80.
In questo Reparto, anzichè direttamente cuciti sulla SCBT, venicano apposti su volantino.

Riprendo la parte riguardante i distintivi di reparto sulle SCBT75, che erano autorizati con 'ampia' deroga al regolamento.
Ecco 2 esempi del 37° Btg. Mecc. Ravenna della Brig. Trieste:
il primo era di Reparto (scudetto rosso con l'aquila nera e lance incrociate del 37°) e parliamo del 1982 circa
il secondo, di qualche anno precedente, della 2a Cp. Cobra (la 1a Cp. Tigri, la 3a Cp. Falchi e la 4a Cp. ???)
entrambi stampe su tela plastificata.

Ciao e benvenuto nel forum!

Posto che da regolamento, sulla SCBT75 non andava applicato nessun distintivo di reparto/specializzazione indipendentemente dalla tipologia
“[… è vietato l'uso, in operazioni, di qualsiasi segno distintivo sull'uniforme da combattimento, ad eccezione delle stellette, dei distintivi di grado, dell'eventuale distintivo di nazionalità e dell'eventuale targhetta nominativa […]
Per il personale impiegato in missioni militari per conto dell'ONU o in base ad accordi bi o multilaterali è inoltre consentito l'uso del distintivo indicante la forza o la missione di appartenenza.
E’ obbligatorio l'uso:
- del bracciale internazionale per il personale cui le convenzioni di Ginevra
attribuiscono la Protezione speciale;
- della croce distintiva per Cappellani militari”
quindi erano ammessi solo: stellette, gradi, portanome in velcro, qualifiche di abilitazione ai lanci, quello che identifica la nazionalità ('bananina' tricolore) o il distintivo di nazionalità ONU (scudetto tricolore su fondo blu),
molti comandanti di reparto (soprattutto dei Btg. Mec, alpini e Parà) andarono in deroga e concessero l'uso di distintivi per i reparti, se non addirittura per le cp., da applicare alle SCBT75.
Per economia erano stampati su tessuto (anni 80), poi iniziarono quelli ricamati, ma entrambi erano cuciti.
Gli esempi su velcro sono 'mosche bianche' e tardivi, per non dire usati solo dopo l'introduzione della SCBT92, ma per ragioni di preservarli dai danni del lavaggio, dato che i primi si rovinavano piuttosto velocemente.

Confermo quanto riportato d Jolly e aggiungo che, con lo scioglimento del 37°, vi fu un 'surplus' di queste mostrine, quindi Recotrs e Controcarri continuarono a portare le mostrine in foto sino al definitivo scioglimento della Brigata.

Perdonate il ritardo, ma ugualmente faccio gli auguri a tutti i membri del forum...

Posto che, come già hanno scritto, l'imbottitura non è coerente,
i marchi impressi sul metallo del tuo elmetto sono:
C.L./C. 1942
25
quindi prodotto in Canada dalle Canadian Motor Lamp Co of Windsor nel 1942
poi ha variamente cambiato colorazioni e, da quello che le foto, un po' sfortunate come esposizione, mostrano, mi sbilancio in ex Esercito greco.

Ciao Paolo e benvenuto nel forum!

Ciao Davide e benvenuto nel forum!

Ossidabile: Non era mio prposito affermare che tu avessi aggiustato intenzionalmente la foto... prutroppo si tratta di un processo mentale che ci fa scegliere una soluzione più adatta allo scopo: normale per il cervello umano
Per fortuna che le 2 ipotesi le fai tu... indovina quale sostengo?

[QUOTE]venisse attinto da fuoco nemico il militare [...] rischio di vedersi rifiutata un eventuale bonus/pensione o altro!?
Vulcan: attinto è carino... mi mancava, cmq non viene proprio riconosciuta la causa di servizio, leggi il testo D.lgs 81/2008 artt. da 74 a 78 e poi relative modifiche.
Poi che qualche U/SU facesse il 'figo' in addestramento (non a fuoco, spero) con il PASGT, non lo metto in dubbio,
ma la mamma dei ... è sempre stata prolifica e di suoi figli ne ho conosciuti tanti 🤫


siamo nel campo dei prototipi prodotti per il sostituto del Mod.1933 tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90... qui si tratta, unico dato certo, di un PASGT prod. DSA/DLA USA

DonMatteoh: tralasciando l'argomente O.T. delle interpretazioni dell' Art. 28 T.U.L.P.S., a cui bisognerebbe dedicare non una discussione, ma, per capienza, una stanza,
direi che ti sei portato a casa un bel PASGT prod. Gentex FY 1983 per 130€, che al giorno d'oggi, è un bel risultato... il resto è 'omaggio', ma senza attinenza...

Aggiungo, giusto per onorare l'italica capacità di acroccare, questa foto... tenuta in caso d'impatto -1 🤣🤣🤣
poi si capisce perchè, quando si ha a che fare con la pregenie sopraccitata, si arriva alla circolare...

Intervengo solo per una considerazione:
prendere una foto e 'aggiustarla' al contesto è piuttosto semplice, ma crea confusione...
Partendo dal fatto che l'elmetto è considerato un DPI e come tale devo soddisfare precisi requisiti stabiliti (nel nostro caso da TERRARM)
e non può essere manomesso, neppure con sostituzioni di parti, e men che meno è permesso utilizzare un modello non adottato dalla Direzione di cui sopra durante il servizio.
Arriviamo che quello ritratto in foto NON è un PASGT, ma un SEPT2 a cui è stato sostituito il soggolo originale, decisamente scomodo e poco funzionale, con uno per l'elmetto statunitense.
Se guardate bene la foto, ho posto in evidenza col cerchio rosso la fibbia a scorrimento a 3 fessure in plastica nera dove passa il soggolo originale, che nulla a che fare con il sistema utilizzato sui PASGT (domensioni e materiale assolutamente diverse).
Era una pratica molto comune, soprattutto nelle missioni all'estero (qui Afghanistan), tanto che fu vietata con circolare.


Quindi, se sul portapiumetto degli elementi ci sono (?)...
(anche se, ma smentitemi, quale U. arrivato a Reparto d'assegnazione indica ancora corso/cp/pl. dell'Hdemia su suoi accessori appena consegnati?
e, d'altra parte, come può un allievo dell'Hdamia portare il portapiumetto senza essere stato assegnato ai Bersaglieri? Negli anni di corso si è 'di Fanteria' senza specifica...)
per il PASGT siamo in alto mare...
senza parlare delle fascette da elettricista (oltretutto bianche) al posto di una reperibilissima banda elastica, a che pro? e da un U. in s.p.e... boh

sel noto sito c'è chi la trasforma a 'suo gusto'