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Anche la Svezia – come la Svizzera - fece tesoro delle esperienze degli eserciti che si affrontarono sui campi di battaglia della Grande Guerra e a partire dalla metà del 1917 cominciò a testare per il proprio esercito alcuni elmi che potessero rispondere alle specifiche di protezione, resistenza ed economicità indicate dallo Stato Maggiore.
Dopo una fase di comparazione tra gli elmi inglesi, francesi e tedeschi, vennero prodotti due prototipi il primo dei quali (Prototipo tipo A) ricordava nelle forme l’elmetto Adrian, presentava falde più ampie rispetto a quello francese e il solito crestino del sistema d’aerazione.
Frontalmente erano presenti le tre corone svedesi a rilievo.
Il secondo prototipo (tipo B) ricordava nelle forme lo stahlhelm mod. 16 tedesco, presentava l’abbozzo di crestino che sarà mantenuto nei modelli successivi e una imbottitura a cuscinetti simile a quella tedesca
Un totale di 50 esemplari del prototipo A e 70 del modello B vennero inviati alle unità per sostenere i test balistici ma entrambi i modelli furono però scartati alla fine delle prove operative, verosimilmente perché prevalse la volontà di realizzare un modello originale che si discostasse da quelli in uso in altri eserciti.
Si giunse pertanto al 8 Dicembre 1922, data nella quale verrà formalizzata l’adozione di un nuovo elmo di produzione nazionale che verrà denominato
Mod.21. Tale elmo verrà prodotto in due versioni -
modello Basso e modello Alto - dalle Acciaierie Eskilstuna ed entrambi utilizzati operativamente ben oltre l’adozione dei successivi modelli 26 e 37.
L’elmo mod. 21 “Basso” è caratterizzato da una falda orizzontale piuttosto ampia, da un abbozzo di crestino e dal fregio frontale saldato all’elmo, con le tre corone svedesi.
L’imbottitura è a cuscinetti imbottiti di crine e montati su un cerchione metallico rivettato all’elmo.
Il soggolo è in cuoio.
Il bordo dell’elmo è rivestito da un copribordo saldato sul quale spesso si ritrova stampata la taglia del guscio (66, 69 e 72 cm).
Le prime produzioni di questi elmi erano prive di copribordo e risultano collezionisticamente più rare del modello standard.
L’elmo mod. 21 “Alto” ha falde spioventi e le medesime caratteristiche costruttive del modello basso (crestino, fregio, imbottitura).
A confronto sembra offrire maggiore protezione alla nuca e alle orecchie rispetto al modello basso.
Il soggolo è montato in due versioni, una cucita e una rivettata.
Il colore applicato agli elmi destinati all’Esercito fu il grigio opaco, in diverse tonalità, quelli destinati all’Aviazione vennero dipinti in blu scuro.
Esistono elmi dipinti in verde oliva di diverse tonalità, verosimilmente databili agli anni della 2GM.
Nel 1940 vennero applicati agli elmi due scudetti nazionali laterali in vernice.
A partire dal 1942 gli scudetti vennero applicati a mezzo decal.
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Fonti e Immagini :
www.world-war-helmets.com - Collezione Fante.
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