Posts written by Edoariete

view post Posted: 10/5/2019, 21:36 Completo doppia faccia genio motorizzato. - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Noto che il retro della giubba è stato modificato, la ciacciatora è stata eliminata per un più comodo spacco.
Per me, se cerchi bene, trovi qualche segno di grado, magari anche sulle controspalline ;)

E.
view post Posted: 5/5/2019, 21:15 Mostrina misteriosa "ispirata" agli alamari del Corpo Forestale dello Stato - ALTRI CORPI MILITARI DELLO STATO
Mi permetto di fare una piccola integrazione su quanto detto.
Già finita la prima guerra mondiale si sentiva l'esigenza di ricollocare nel mercato lavorativo intere generazioni di combattenti, orbene, l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (all' epoca solo Associazione nazionale combattenti, nata nel 1919 e successivamente in parte trasformata in Opera Combattenti) in accordo con l'allora ministero della Guerra, cercò di reimpiegare i reduci di guerra.
Come? Creando delle società di vigilanza privata, ma controllate dall' ANCR, questo fenomeno prese però maggiormente piede negli anni successivi al secondo conflitto mondiale.
Per questo molti simboli si rifanno all' ANCR.
il già citato Istituto di Vigilanza dell'Urbe era addirittura sotto il diretto controllo della Federazione di Roma e quindi della Sede Centrale di Roma.
Ogni Federazione aveva varie attività, fra cui quella di vigilanza, mano a mano privatizzate totalmente con l'avvento degli anni 2000.
view post Posted: 25/4/2019, 14:57 La produzione di uniformi, modi e impieghi. - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
La forma della mostrina è chiaramente trapeziodale prebellica.
certo, l'assenza del collo in colore è normale, dato che l'uniforme è una mod, 40.

E.
view post Posted: 1/4/2019, 13:08 militaria alla torre - Bologna 30 31 marzo 2019 - Fiere di Militaria, Mostre e Manifestazioni
CITAZIONE (Fante @ 31/3/2019, 21:47) 
Mi scuso con tutti... ho fatto due brevissime e frettolosissime visite estemporanee alla Fiera, una sabato, una domenica, entrambe a passo da bersagliere!!!
Ho avuto però il piacere di incontrare e conoscere finalmente Edoariete, dopo anni e anni di frequentazione virtuale su Miles e lo ringrazio per la simpatia e per l'affetto (il fatto che abbia chiamato mio figlio come lui ha sicuramente inciso nella faccenda.. :) :) )
E' probabile che qualcuno di voi domenica mattina mi abbia visto, credo di essere stato in assoluto l'unico a gironzolare per i padiglioni con un bimbo di due anni e mezzo sulle spalle..!! :) :)
Personalmente ho portato a casa un "panettone" di Artiglieria e un kepì umbertino del Genio e messo in ponte un progetto a lunga scadenza per una '909 da truppa... non mi posso davvero lamentare!
Prossima volta organizziamo un banchetto, come si fece tanti anni fa agli esordi, un Miles-Point che ci dia la possibilità di chiacchierare e di stringere mani e amicizie! :)

Ed io che mi credevo fossi, ormai, una creatura mistica!!
Sono stato davvero molto contento di conoscerti!!
Ripeto, tuo figlio ha un nome a dir poco meraviglioso!!! :P :P :P :P
view post Posted: 22/2/2019, 13:16 La produzione di uniformi, modi e impieghi. - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Assolutamente, è però molto difficile modificare un revers a dente per trasformarlo in un revers a lancia.
Il panno confermo sia di buona qualità.
Aggiungo qualche foto interna, dove si può vedere le tipica fodera da truppa.

Whats-App-Image-2019-02-22-at-13-09-50

Whats-App-Image-2019-02-22-at-13-09-50-1

Whats-App-Image-2019-02-22-at-13-09-49

view post Posted: 21/2/2019, 13:09 La produzione di uniformi, modi e impieghi. - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Anche questa Mod. 40 da tenente del genio motorizzato è una modifica partendo da una giubba da truppa.
si possono vedere al petto due asole chiuse per portarla a quattro bottoni, i paramani riportati, le tasche dritte, ma la mostreggiatura resta da truppa, modello prebellico ma pur sempre da truppa.
Al retro sono spariti i tasconi alla cacciatora per lasciar spazio allo spacco.

IMG-9576

IMG-9574

IMG-9575



E.
view post Posted: 1/1/2019, 22:44 L' uniforme mod. 40 da truppa, 3° Granatieri di Sardegna. - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Grazie mille!

Marco, sarà mia cura fargli avere i tuoi saluti!
Tu salutami Taranto!!
Quel primitivo non l'ho mai dimenticato! :P :P :P

Edo
view post Posted: 30/12/2018, 13:59 L' uniforme mod. 40 da truppa, 3° Granatieri di Sardegna. - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Grazie ad entrambi!
Luigi, come già detto in privato, davvero, questa cosa mi lusinga!

Edo
view post Posted: 27/12/2018, 23:35 L' uniforme mod. 40 da truppa, 3° Granatieri di Sardegna. - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Vi posto un breve articolo riguardante le varie combinazioni della giubba da truppa mod. 40.
Questo scritto è stato creato in collaborazione con il mio carissimo amico Dario e pubblicato sulla pagina dell ANCR sezione di Bariano.
Ve lo ripropongo perchè penso possa essere interessante, non verrà presa in considerazione la giubba 40 in sé, ma le varie tenute in uso.

Vi riporto qui il link della pagina sopra citata.

www.facebook.com/AncrBariano/

E' il 1940, il Secondo Conflitto Mondiale è scoppiato già da un anno. L' Italia entra in guerra con un' uniforme inadatta al combattimento : la giubba modello 1937 (adottata con la circolare n° 800 dell' 8 dicembre 1937) è, infatti, una splendida tenuta per il tempo di pace, ma decisamente troppo “appariscente” in un contesto guerra.
E' opportuno, a questo punto, fare un passo indietro fino al 1933, quando il generale Federico Baistrocchi, appena promosso Sottosegretario di Stato alla Guerra, avvia un' opera di profonda e radicale riforma dell'esercito. A livello uniformologico, le tenute cambiano totalmente: pur mantenendo il colore grigio-verde, passano dall'avere i baveri chiusi (alla cd. “coreana”), con cui l'esercito ha combattuto e vinto la Grande Guerra, ad un aspetto più moderno, caratterizzate dai baveri aperti ed i colletti risvoltati (con la conseguente adozione di camicia e cravatta), completamente colorati e guarniti da vistose mostreggiature che, a seconda della loro forma e combinazione, concorrono ad identificare il reparto d'appartenenza.
A questo primo tratto caratteristico se ne aggiunge un secondo (già sperimentato negli anni immediatamente precedenti), ovvero l'adozione di appariscenti insegne di grado e fregi , tutti elementi che concorrono a rendere le uniformi dei capi che si facevano ben notare, cosa sicuramente appagante per la vista, ma che a volte, soprattutto nel caso di un impiego bellico – dove sono richieste semplicità e proprietà mimetiche – non costituisce certamente un pregio.
Tornando al 1940, risulta quindi necessaria una rivisitazione delle tenute, in modo tale da renderle idonee ad un impiego al fronte. Nasce quindi (con la circolare n° 761 del 16 ottobre 1940), l'uniforme di guerra del Regio esercito, la “modello 1940”.
Com'era costituita questa giubba?
La linea generale ricalca modello 1937 (tant'è che, in un primo tempo, venne disposto, con la circolare n° 548 del 29 luglio 1940, il semplice adeguamento delle uniformi prebelliche alle mutate esigenze del tempo di guerra): la giubba è costituita infatti da robusto panno di lana tinto in grigio-verde, tonalità già ampiamente sperimentata ed apprezzata per le proprie qualità mimetiche sin dal lontano 1909, i colletti perdono la propria vivacità di colore, uniformandosi anch'essi al grigio-verde, mostreggiature e gradi vengono notevolmente ridotti nelle dimensioni e resi meno appariscenti, i bottoni dorati lasciano il posto a quelli realizzati in “frutto” o in legno.
Insomma, le necessità di mimetismo e risparmio prevalgono con prepotenza, spazzando via qualsiasi nota sfarzosa propria del tempo di pace, tanto da giungere a rimuovere qualsiasi elemento metallico – materiale divenuto materia prima strategica – non essenziale.
Sarà quindi questa l' uniforme che andremo a trattare in questi giorni, l' uniforme modello 1940, la giubba che accompagnò e vestì i nostri soldati durante tutta la Seconda Guerra Mondiale.

UNIFORME ORDINARIA
Relativamente al corredo di panno, la truppa disponeva di tre differenti combinazioni principali : la grande uniforme, l'uniforme di marcia e l'uniforme ordinaria.
Oggi mostriamo l'uniforme modello 1940 in versione ordinaria, in questo caso appartenente ad un sergente in forza al 3°reggimento “Granatieri di Sardegna”.
Questa configurazione veniva utilizzata in tutti quesi casi in cui non erano richieste altre tipologie di uniforme, in primis per la libera uscita. Essa prevedeva la camicia in flanella (come in questo caso, oppure in tela di cotone, in caso di clima caldo) grigia, la cravatta in maglia di lana, il berretto da campo (“bustina”) modello 1935 in panno e la giubba stretta alla vita da un cinturino in panno.
Gli alamari da granatiere, in questo caso, sono molto grossi per una modello 1940, ma trattandosi di un sergente, era abbastanza normale (e tollerato) l'uso di attributi “fuori ordinanza” .

48384579-2300144460226587-2610678983062192128-o

48415176-2300144333559933-1658839386168492032-o

48416180-2300144376893262-6837086343181369344-o



UNIFORME DI MARCIA
L'uniforme da marcia costituiva la principale tenuta del militare, che veniva indossata nelle esercitazioni campali e nei servizi di ordine pubblico e di guardia.
Si componeva del copricapo (elmetto oppure bustina, a seconda della necessità) e di giubba e camicia previste per l'uniforme ordinaria (dalle numerose fotografie consultate, non risulta che né durante le esercitazioni né in zona di operazioni venisse portata la cravatta, che pure compare in alcuni regolamenti a completamento della tenuta), a cui veniva aggiunta la buffetteria (in questo caso le giberne per armi a piedi, la sacca per la maschera antigas e la borraccia in alluminio modello 1933).
i rimanenti oggetti di vestiario ed equipaggiamento erano trasportati all'interno del capiente sacco per Armi a piedi modello 1939 a cui, tramite un sistema di cinghie in canapa, erano affardellati sia il cappotto (quando non veniva indossato) sia il telo mimetico impermeabilizzato per tenda modello 1929 con la sua dotazione di 2 picchetti in legno e 2 bastoni componibili in acciaio (detti “clarinetti”).
Alla spalla è portato il moschetto mod. 91/38 cavalleria.

jpg

jpg

jpg



UNIFORME DI GUERRA
Ritrovarsi ad operare e vivere in zona di guerra, produce inevitabilmente l'affermarsi di strategie ed espedienti di adattamento all'ambiente che quasi mai sono previsti dalle circolari di carattere uniformologico. E' quindi comprensibile come questo sergente abbia adattato il proprio equipaggiamento al contesto ambientale nel quale si trova a combattere: la superflua cravatta lascia il posto al più comodo maglione (introdotto nel 1932 e modificato nelle percentuali di lana impiegata nella sua confezione nel 1936); la borsa modello 1939 (che normalmente veniva trasportata all'interno del sacco), contenente il minimo necessario per la sopravvivenza (munizioni e bombe a mano supplementari, gavetta in alluminio e razione di emergenza – composta da una scatoletta di carne in conserva e due gallette – , piccoli effetti personali), piccola e poco ingombrante, prende il posto del voluminoso sacco; l' elmetto in acciaio modello 1933 (il più longevo tra gli elmetti italiani, introdotto in servizio il 29 novembre del 1933), sostituisce la bustina di panno.
Le armi in dotazione sono ancora il moschetto Carcano 91/38 cavalleria e la pistola Beretta mod.34.

jpg

jpg

jpg

jpg

jpg
(da: Ruggero Belogi, "Regio Esercito Italiano, uniformi 1933-1940", pag.130)



GRANDE UNIFORME ADEGUATA AL TEMPO DI GUERRA

L'uniforme che più di tutte subì il rigore delle disposizioni di adeguamento dei corredi al tempo di guerra fu senza dubbio la grande uniforme.
Tutto lo sfarzo, il luccichio e l'eleganza delle tenute da parata vennero brutalmente cancellati da una stringata e concisa frase contenuta nella circolare 548 del 1940, che qui di seguito vi riportiamo : “Fino a nuovo ordine, in tutte le circostanze in cui è prevista la grande uniforme sarà indossata l'uniforme da marcia con decorazioni [...]”. Il nostro sergente quindi, nel pieno rispetto delle disposizioni, veste la propria uniforme di marcia con l'aggiunta della Medaglia d'Argento al Valor Militare guadagnata sul campo.

jpg

jpg

jpg



Un saluto.
E.

Edited by Edoariete - 28/12/2018, 14:20
view post Posted: 22/12/2018, 23:32 Cinturino e fondina grigioverde bodeo - Buffetterie, Equipaggiamenti e Varie 1909 - 1945
CITAZIONE (graphicat @ 22/12/2018, 22:07) 
Questa fondina non è modificata ma è nata così, è il primo tipo utilizzato con la mod. '89, che conserva la chiusura e le cinghie di sospensione delle precedenti fondine in uso con la mod. 1861. La differenza tra le due era la dimensione trasversale della parte terminale, più ampia nelle prime per contenere il mirino sensibilmente più alto dei revolver Lefaucheux.

Incredibile! Ero certo che fosse di una mod. 89, perchè l'anziana signora accompagnava il vestito, ma non ho mai dato troppa importanza alla forma, l'ho sempre ritenuta, errando, una modifica dell' ufficiale.
Grazie davvero per questa informazione!!


Dante, sicuramente era nelle dotazioni di reparto e lo è stata anche durante la seconda guerra mondiale, penso che la Beretta 34 abbia impiegato diverso tempo per equipaggiare completamente tutti i reparti;
la foto che hai postato ne è la riprova.

E.
view post Posted: 22/12/2018, 21:00 Cinturino e fondina grigioverde bodeo - Buffetterie, Equipaggiamenti e Varie 1909 - 1945
Capisco, devo aver mal inteso io, peccato, speravo avessi qualche informazione in più che ben lo identificasse.
Sarebbe stato davvero interessante attribuirlo con certezza...
peccato sia solo un ipotesi...
un caro saluto
E.
view post Posted: 22/12/2018, 20:00 Cinturino e fondina grigioverde bodeo - Buffetterie, Equipaggiamenti e Varie 1909 - 1945
Sempre a completamento di questo topic inserisco questa fondina per pistola a rotazione mod.89,
è stata modificata ed apparteneva ad un ufficiale, infatti ospitava una mod.B,
il gancio e la linguetta devono essersi rotti, per cui sono stati sostituiti con un sistema a clip.
anche le cinghie di fissaggio sono state modificate.

IMG-20181222-124044-4-1

IMG-20181222-124050-4

IMG-20181222-124059-1

IMG-20181222-124105-1




Una domanda, perchè proprio assisente di sanità? Cioè, mi spiego, in questo periodo quasi tutti questi pezzi della bodeo vengono identificati come in uso ai sanitari, ma non riesco a capire perchè proprio sanità...
Luca, come mai lo consideri parte di un corredo di un sanitario? Hai trovato qualcos' altro che induce a tale ipotesi?

un caro saluto
E.
view post Posted: 30/11/2018, 17:11 Giubba degli alpini in panno doppia faccia - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Non conoscevo il fatto che sarebbe tessuto francese, certo, devono averne catturato parecchi kilometri.
Davvero interessante
Dalla prima foto sembrerebbe che abbia montato le stellette, almeno, mi pare di vederne il buco, è plausibile anche l'uso partigiano, però, personalmente sono più propenso ad un uso nel 1943, poi abbandonata dopo il tutti a casa dell' 8 settembre.

Immagineertertre43
view post Posted: 30/11/2018, 15:28 Giubba degli alpini in panno doppia faccia - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Mah, più che il prestito di dotazioni, credo che fossero ordini delle autorità militari preposte, per sopperire alle mancanze.
Ad esempio nella caserma A ci sono 300 giubbe, mentre nella caserma B solo 20 e ne servirebbero di più per equipaggiare i nuovi arrivi, ecco che arriva un ordine di trasferimento di materiale dalla caserma A alla B;
siccome erano già state accettate dalla caserma A, e quini ritenute conformi, non serve un ulteriore timbro dell caserma B e si passa subito alla distribuzione.
Questa è la mia idea, spero che qualcuno in possesso dei documenti possa renderci edotti riguardo questo meccanismo.

E.
view post Posted: 30/11/2018, 11:01 Giubba degli alpini in panno doppia faccia - Uniformi e Copricapi 1933 - 1946
Non necessariamente, a mio avviso, doveva essere assegnata al reparto timbrato internamente.
Questa è un completo tipo 343, o in doppia faccia, con le mostrine dei distretti, ma il timbro di accettazione riporta artiglieria.


2008-09110010

2008-09110016

2008-09110020

2008-09110023

Per cui può anche darsi che sia stata passata a qualche caserma alpina in zona.

E.
1066 replies since 27/9/2007