Posts written by mufasa2

view post Posted: 7/7/2021, 19:01 Radio Marelli RF3M su Autoblindo AB41 - Mezzi militari Italiani e Stranieri
CITAZIONE (rip-stop @ 7/7/2021, 15:34) 
Sull'autorevolezza di Pignato non si discute. Tra l'altro: link interessantissimo, specialmente a fini modellistici. Sarebbe interessante riuscire a recuperare i manuali con le specifiche tecniche di questo tipo di apparato. Anche Pignato d'altronde afferma che inizalmente non tutte le nostre blindo erano equipaggiate di apparato radio, cosa che evidentemente pregiudicava sensibilmente la loro efficacia dal punto di vista tattico.

RIP-STOP

:D :b:
view post Posted: 7/7/2021, 14:16 Radio Marelli RF3M su Autoblindo AB41 - Mezzi militari Italiani e Stranieri
era una radio di punto, montata anche per esempio sui treni blindati, propria per l'alta portate e la possibilità di collegarsi con gli aerei ....

anche io come scrivevo non sono assolutamente un esperto di radio, e poi questa ripeto è una radio poco comune e con poche notizie, ma sui 60 km mi fido molto, anzi moltissimo di Pignato: l'ho preso qui


www.modellismopiu.net/m+contenuti/..._40_41_e_43.pdf


mentre qualche notizia in più l'ho trovata sui siti inglesi, e mi sembra di aver capito, che era una radio di derivazione aeronautica.... ti faccio anche qui un copia incolla e ribadisce i 60 km ad antenna alzata, ma magari e tutto preso da una fonte unica, ma è più approfondito come info.... non sembra una radio sfigata! e del resto i tedeschi era logico che anche su loro mezzi catturati usassero le loro radio, e per aver mantenuto questa, mandato i loro soldati a fare istruzione (proprio un soldato delle trasmissioni!) vuol dire che "funzionava"

https://tanks-encyclopedia.com/category/ww...n-armored-cars/
view post Posted: 5/7/2021, 08:39 Radio Marelli RF3M su Autoblindo AB41 - Mezzi militari Italiani e Stranieri
c'è qui nel forum qualche appassionato/esperto di radio militari?

cercavo dietro il corso di un soldato tedesco delle trasmissioni a gennaio 1944 a Verona (dove era il centro tedesco di addestramento su corazzati italiani catturati o prodotti per loro dopo l'8 settembre) su questo apparato radio montato sulle nostre AB41, qualche notizia in più di queste trovate in rete su questo bel sito (non ho trovato altro)

www.angetmi.it/surplus_rad-ita.htm


in particolare la portata in quanto, il reparto di questo soldato era un trasmissioni da comando in Jugoslavia, e probabilmente l'AB 41 era usata come posto radio corazzato mobile, data la geografia e soprattutto dal grande presenza partigiana. In particolare mi sembra di capire che era una radio rara e che con l'antenna alzata aveva un raggio di lavoro di 60 km
(Foto da Pignato)

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view post Posted: 2/7/2021, 14:59 Prossime Fiere di Militaria 2021 - Fiere di Militaria, Mostre e Manifestazioni
CITAZIONE (Fante @ 1/7/2021, 22:10) 
Onde non ingenerare confusione, prego di voler chiarire in che misura queste fiere si interessino di Militaria.
Come evidenziato in altro post, infatti, la Fiera Roma Colleziona è essenzialmente un sodalizio di numismatica, filatelia e faleristica con pochissimo spazio per la militaria propriamente detta.
Ciò reputo utile per quanti dovessero decidere di visitare queste Fiere, magari facendo un centinaio di km per raggiungerle.
Grazie, Max

anche Lugo mi da un idea così.... qualcuno ha più info?
view post Posted: 2/7/2021, 14:57 Macchinari "War Finish" - OFF TOPIC
CITAZIONE (kanister @ 2/7/2021, 11:32) 
Senza andare troppo distante ti ricordo la finitura delle Beretta '35 prodotte negli ultimi mesi di guerra.
Se le guardi vedi la lavorazione approssimativa delle parti esposte, forse dovuta alla fretta, forse ai macchinari usurati. Notare anche la scritta inclinata nella prima ed un poco anche nella seconda:

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il "War Finish" in esteso lo usavano le ditte commerciali che firmavano il loro lavoro per dire che erano costrette a tirar via per "ordine della nazione" ma non era il loro standar abituale....ma anche in extremis la Beretta a fine guerra, risparmia sulle finiture e le lavorazioni, ma sono sempre pistole vere e sicure... il brivido delle "war finisch" o come sarebbe più esatto chiamare fine guerra si ha, anche a livello di farsi male, sulle Radom polacche per i tedeschi, o sulle Nambu giapponesi "last minute" etc: altro che finiture approssimative o segni di lima e nulla scritte, piuttosto materiali scadenti, trattamenti termici così così, sicure abolite etc etc...
view post Posted: 30/6/2021, 21:01 Franchigie illustrate - Cartoline postali militari in franchigia
mentre tornando alle nostre franchigie e ai carri francesi, molto più rare sono le cartoline sul Sumoa del quale solo 32 vennero ceduti all'Italia (i tedeschi ne impiegarono la maggior parte dei catturati sul fronte russo). Tutti furono assegnati al 32 Reggimento carri ricostituito a Verona sotto la guida del Tenente colonnello Calvi, che nel settembre dello stesso anno viene mandato in Sardegna nella zona di Sanluri impegnato nella difesa dell'isola. Non partecipano a nessun combattimento quindi le rarissime foto sono tutte "ricordo"

Due pelle franchigie "Sumoa", la prima proprio del comandante Ten. Col. Ercole Calvi che scrive a un collega della sua nuova nomina e l'altra invece dalla Sardegna (PM 50)

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view post Posted: 30/6/2021, 20:40 Franchigie illustrate - Cartoline postali militari in franchigia
CITAZIONE (sven hassel @ 30/6/2021, 20:57) 
Questa e' una delle tante storie che dimostra che non manco' il valore ma tutto il resto

concordo! ecco una foto del nostro Navari, probabilmente in addestramento, su un più serio (del Renault 35) M14/41.....

https://iltirreno.gelocal.it/versilia/agen...cilia-1.2521720

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una divagazione del tema sono appunto i reparti... colleziono anche franchigie comuni (non illustrate) carriste o africane o russe o cavalleria... ed è bello incrociare i timbri e le date o i mitttenti.... qui per esempio lo stesso 131 dei Renault 35, sempre Sicilia meridionale, un mese dopo....


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ancora una parentesi franchigia non illustrata, sempre il 131 Reggimento Carristi (marzo 3550 spedisce a 3500, tutta Sicilia) i ma come destinatario da un collega carrista da Palermo, il XII Battaglione Carri L “Cangialosi” .... ma non c'è limite al peggio c'erano anche due compagnie carri Fiat 3000 quelli poco più che prima guerra....


DSC09157
view post Posted: 30/6/2021, 14:16 Franchigie illustrate - Cartoline postali militari in franchigia
CITAZIONE (ferrea mole @ 30/6/2021, 09:57) 
Bellissime foto col simbolo dell'ariete .....

bye1
view post Posted: 30/6/2021, 08:39 Franchigie illustrate - Cartoline postali militari in franchigia
questa abbastanza comune, una franchigia "fai da te" nel senso che non ha la casella mittente-militare, distribuita dal PNF, ma interessante per il reparto.

Spedita da PM74 zona Gela Aprile 1943 , 3 mesi prima dello sbarco da un carrista del 131 Reggimento, particolare per la loro trentina di Renaut R35 preda bellica, ideali per per "impegnare" gli Sherman alleati!!

Quasi inutili questi carri francesi degli anni trenta, eppure l'esercito italiano ne schiera 50. Eppure il giovane tenente dei carristi Angelo Navari sul suo Renault 35, fa il suo dovere, eroico, fino all'ultimo. Alle 2 nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 gli Alleati hanno iniziato il grande sbarco sulla spiaggia tra Licata e Gela e tra Pachino e Siracusa. Alle 8 del 10 luglio alla testa di 12 carri Renault il tenente Navari contrattacca puntando verso l'abitato di Gela, accompagnato solo da una compagnia di bersaglieri. Finiscono sotto il diluvio di fuoco che viene dal mare e restano solo due R35 in grado di andare avanti. Il tenente Navari avanza da solo. Travolge le difese americane fuori dal paese, lungo la ferrovia. I ranger se lo vedono passare davanti all'ex Hotel Trinacria, e sembra invulnerabile. Semina il vuoto, è a 300 metri dalla spiaggia. Ha tagliato in due la testa da sbarco della più potente armata. Perde il pilota e alla fine un colpo di bazooka blocca i cingoli. Angelo Navari esce dalla torretta con la pistola in pugno. Un proiettile lo centra in fronte.

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r35
view post Posted: 18/6/2021, 16:52 Armi sequestrate - OFF TOPIC
queste invece quasi sicuramente armi nascoste subito dopo il passaggio del fronte.... il tempo (è l'umidità) non hanno avuto ovviamente pietà di loro....

https://www.ansa.it/marche/notizie/2021/06...ed5fa402da.html
view post Posted: 8/6/2021, 17:02 T-34/76 mod. 1943 - Collezioni e Modellismo Militare
CITAZIONE (rip-stop @ 7/6/2021, 20:40) 
Grazie a tutti per gli apprezzamenti riguardo al mio lavoro.

L'Italeri produce in realtà pochissimi stampi nuovi: il T-34/85 apparso di recente è uno di questi. Per il resto continua in realtà a reinscatolare vecchi kit, propri o di altre marche: nel suo catalogo si trovano ancora kit della Esci risalenti agli anni '80, praticamente immutati, offerti sul mercato cambiando solo la veste grafica della scatola e le decals. Cinesi, coreani, giapponesi, russi, cechi, polacchi, sfornano invece nuovi kit a getto continuo, molti dei quali di altissima qualità. Anche l'Airfix inglese sta conoscendo in questo periodo una seconda giovinezza, affiancando alla sua linea "vintage" una moltitudine di nuovi stampi, specialmente aerei in scala 1/72 e 1/48, di eccellente qualità e a prezzi estremamente concorrenziali. Piange il cuore a dirlo, ma le aziende modellistiche in Italia sono state vittime di una vera e propria estinzione di massa, non avendo i mezzi, le risorse, o forse l'intelligenza, di sapersi evolversi in un mercato hobbistico in prepotente cambiamento. Come ha detto Lowland, resistono solo alcune piccole marche di nicchia, che si dedicano ai figurini o agli accessori in resina. Si augura che qualcosa possa cambiare con l'avvento delle tecniche di stampa 3D, ma sinceramente ne dubito...

RIP-STOP

grazie anche a te Rist-Stop.... avevo conosciuto una 10/12 d'anni fa a una fiera meccanica a Bologna il titolare di Italeri, Gian Piero Parmeggiani a proposito di termoformatrici (macchine per stampare la plastica) , e mi aveva incuriosito il suo prodotto e la sua produzione, e mi dava l'idea di un azienda "molto in forma"... ma era appunto quasi un era fa per come è cambiato il mondo questi ultimi 10 anni e questi ultimi due in particolare...
view post Posted: 7/6/2021, 18:20 T-34/76 mod. 1943 - Collezioni e Modellismo Militare
CITAZIONE (lowland @ 7/6/2021, 18:20) 
CITAZIONE (mufasa2 @ 7/6/2021, 13:45) 
una curiosità da profano... c'è una recensione proprio su questo "Storia Militare" di Giugno proprio su questo carro ma nella versione 34/85 forniti alla Corea della italiana Italeri, con l'appunto di aver fatto una versione economica (senza c'è scritto per esempio i dettagli del motore) per far fronte alla concorrenza economica economica rispetto al loro solito Kit che costa un 30% in più.... i "stampatori" italiani esistono ancora? e che spazio hanno? grazieee

In Italia di ditte produttrici a livello industriale credo sia rimasta solamente l'Italeri, poi ci sono numerose ditte "piccole" che producono, per lo più, pezzi in resina di buona/ottima fattura ma con prezzi alti. Di relativamente "economico" nulla. L'Italeri ha dei prezzi nella media piuttosto bassi, ma la qualità non è eccelsa, se confrontata con quella delle ditte concorrenti (giappone, korea e soprattutto cina). Sono dei buoni modelli ma piuttosto basici a cui, se vuoi ottenere qualcosa in più, devi aggiungere parecchio after-market per cui il prezzo lievita e di parecchio......

Poi è tutta una questione di gusti, c'è chi si accontenta e chi no.......

Ciao Elia

grazie! ciao Oriano
view post Posted: 7/6/2021, 12:45 T-34/76 mod. 1943 - Collezioni e Modellismo Militare
CITAZIONE (rip-stop @ 6/6/2021, 19:25) 
Dal punto di vista modellistico sono partito da un kit in scala 1/35 della sud-coreana Academy. La qualità del kit è generalmente molto buona, anche se il livello di dettaglio non è pari a quello dei modelli Dragon, AFV o Zvezda.

mi chiedo sempre quanta pazienza (e abilità) ci voglia per dar vita a questi mini capolavori....

una curiosità da profano... c'è una recensione proprio su questo "Storia Militare" di Giugno proprio su questo carro ma nella versione 34/85 forniti alla Corea della italiana Italeri, con l'appunto di aver fatto una versione economica (senza c'è scritto per esempio i dettagli del motore) per far fronte alla concorrenza economica economica rispetto al loro solito Kit che costa un 30% in più.... i "stampatori" italiani esistono ancora? e che spazio hanno? grazieee
view post Posted: 7/6/2021, 09:59 Tedesco con revolver catturato? - Armi da fuoco straniere
CITAZIONE (Barba elettrica @ 6/6/2021, 20:04) 
Mentre stavo guardando oggi il documentario di La7 sul D-Day, un particolare ha attirato la mia attenzione: nell'arco di pochi fotogrammi si vedeva un tedesco fermare un civile francese brandendo un revolver quasi sicuramente di preda bellica. Guardatelo bene: non sarà un Webley & Scott britannico?

E inoltre, l'altro militare del posto di blocco porta uno Sten, come si vede dal particolare del calcio a stampella indicato con la freccia:

tedesco-con-revolver-catturato2

tedesco-con-revolver-catturato

Per curiosità domando: a parte la Milice, c'erano reparti tedeschi destinatari "privilegiati" delle armi catturate?

i tedeschi sulle armi catturate non ragionavano su "privilegi" ma su logistica... usavano le armi in munizionamento difficile non standard (come questa che sembra proprio una Webley) ai reparti di seconda linea, o autisti, o di presidio, mentre tutto quello che era in calibro d'ordinanza andava a chi sparava davvero, ma anche qui con logica più di dov'erano le armi che avevano incamerato... trovi le Beretta 34 nei soldbuch di tanti soldati tedeschi in Italia, Francia o Balcani per esempio....
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