Posts written by mufasa2

view post Posted: 5/3/2021, 17:40 Ora basta! - OFF TOPIC
Veramente da ridere se non ci fosse da piangere....non sono solo refusi, ma mancano la terminologia, le informazioni più ovvie.... sono veramente rare le riviste di Militaria o di storia militare che “sanno” scrivere di armi...
view post Posted: 3/3/2021, 18:32 Ora basta! - OFF TOPIC
In effetti è disarmante per un appassionato leggere certe cose di armi su certe riviste.... ricordo su una Uniformi e Armi una traduzione dei soliti articoli francesi sull armamento dei vietcong già di suo “ dai che la mandiamo” chiamare il 45 ACP continuamente calibro 11.43 mm.... evviva il traduttore o la traduttrice....
view post Posted: 24/2/2021, 17:14 The Imperial Ethiopian Army - PRESENTAZIONI
CITAZIONE (Wiezel @ 24/2/2021, 13:56) 
Nel link aperto da mufasa2 quattordici anni fa ci sono domande e risposte molto interessanti; purtroppo sono sparite le foto, che danno "sugo" alle parole e di cui credo di avere una discreta documentazione ... probabilmente (da quanto leggo) anche alcune di quelle postate. Ma poiché vedo con piacere che stiamo suscitando un certo interesse (almeno spero), parto da un appunto a caso, nella quantità degli argomenti toccati.

Agegnhou Agegnhou_1

agegnohu_3
Non chiedetemi la traduzione completa, ma sitratta della Guardia (non Imperiale) davanti al Ministero della Guerra, stampata in Giappone nel Showa 10, cioè, se non sbaglio nel 1935.

Agegnehu Engida (oderno etiop1905-1950) fu un artista che ruppe drasticamente la tradizione pittorica etiope che, dopo l'introduzione del "movimento" da parte del frate veneziano Niccolò Brancaleon (ca 1500), non si era più staccata dalla statica-ieratica-frontale immagine bizantina.
Agegnehu, nell'ambito della riforma voluta dal reggente Tafari Maconnen, ottenne una borsa di studio governativa per studiare presso l'École Nationale Ssupérieure des Beaux-Arts di Parigi fra il 1926 e il 1933, dove apprese a fondere astrazione, espressionismo e surrealismo nelle sue opere, che espose con successo al suo ritorno in Etiopia, per conservando un suo stile personale (direi etnico-tradizionale).
Per quanto ci riguarda venne coinvolto nel disegno delle uniformi del nuovo esercito voluto da Haile Selassie, ed ovviamente si rifece alle uniformi europee (più belghe che francesi), ma, poiché all'epoca uno dei maggiori partner commerciali era il Giappone, la "leggenda" vuole che a loro si ispirasse il berretto.
(E' tutto un altro argomento, ma dopo il patto Etiope-Giapponese del 1931 (dal 1930) e la visita del ministro Erui Wolde Selasse in Giappone, accolto con entusiasmo dalle parte antimperialista (contraria all'imperialismo coloniale europeo) e fortemente nazionalista giapponese, gli scambi fra i due paesi toccarono l'80% (così scriveva la Pravda) e non solo arrivarono in Etiopia aiuti tecnici e consulenze militari, ma l'idea per la nuova Costituzione e persino la proposta per le uniformi. Il patto Etiope-Giapponese che disturbava non solo le idee di Mussolini, ma quelle di tutti gli stati europei, andò gradualmente scemando negli anni per il maggior interesse del Giappone verso l'espansione in Manciura e poi in Cina. Per chi fosse interessato all'argomento, occorre leggere (e trovare !?!) il volume "La fonte della Luce, il Giappone", stampato in amarico in Etiopia (!?!) e quello più accessibile "Tai Nippon-The Great japan").
Tornando a Agegnehu, scomparve durante il conflitto italo-etiopico, per ricomparire al ritorno di Haile Selassie, quando ebbe di nuovo commissioni per disegni di monete, francobolli, ritratti e la sua scuola dipinse affreschi (?) per il parlamento.
Nel 1941, Agegnehu divenne vicedirettore del nuovo Dipartimento di Belle Arti dell'Etiopia presso il Ministero dell'Istruzione e delle Belle Arti e nel 1950 morì per causa non nota.
Dopo tanta fama e importanza, è oggi praticamente sconosciuto, anche se nel Museo Nazionale di Addis Abeba si conservano un paio dei suoi ritratti, ma come sempre succede in quel paese (che ho nel cuore), occorreranno ancora tanti anni perché si dimentichi l'orribile ventennio comunista e il red terror.

grandi integrazioni..... molto molto interessante.... grazieee
view post Posted: 23/2/2021, 12:50 The Imperial Ethiopian Army - PRESENTAZIONI
CITAZIONE (Wiezel @ 23/2/2021, 12:40) 
Grazie a tuti e concordo sull'idea di un apposito post, non solo sulle medaglie etiopiche, ma proprio sull'Esercito etiopico.
Sono vecchio e pasticcione e ho bisogno di amici, suggerimenti e critiche (cosa assolutamente importante), ma come si fa?
Chiedo aiuto agli esperti, poi magari racconterò una storia dell'origine degli Ordini Cavallereschi, sconosciuta anche all'Imperial Crown Council.

grande idea.... avevamo provato qui (ormai tutte le foto sono sparite) qualcosa sulla Guardia Imperiale (mi piacevano allora gli FN o i Mauser dati a loro in dotazione)... ma sarebbe veramente bello costruire un topic adesso con noi un po più vecchi e con un "tutor" come te...


https://miles.forumcommunity.net/?t=9351557
view post Posted: 20/2/2021, 20:39 The Imperial Ethiopian Army - PRESENTAZIONI
CITAZIONE (Wiezel @ 20/2/2021, 19:01) 
Grazie mufasa2, è davvero un bel medagliere e per il piacere della discussione aggiungo ...

medaglie

... per confermare la tua lettura. Si tratta di medaglieri attribuibili a soldati (ufficiali, cadetti di Holetta o truppa) che nel tuo caso non ha mai abbandonato il paese, ma ha appoggiato o si è unito alla Gideon Force, mentre il mio è entrato nelle formazioni approntate dagli Inglesi in Sudan, da non confondere con gli arbegnocc o gli shifta di Abebe Aregai, che sono stati sovvenzionati dalla "cavalleria inglese", le sterline d'oro inglesi con l'effige di San Giorgio a cavallo, ma non hanno combattuto con gli Inglesi; erano una via di mezzo fra i partigiani e i banditi.
Un'ultima cosa: la Stella è stata fatta ad Addis dall'armeno Bedros Sevadjian, fornitore dell'Imperial Casa, mentre la medaglia di campagna se è in bronzo è stata realizzata dalla Mappin & Webb inglese, se invece è in rame è di produzione etiope.

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The Military Medal of Merit of the Order of St. George. The Military Medal, sometimes referred to merely as the Military Medal of St. George, or the Medal of Merit of St. George, is the premier decoration for military service available to the Crown. The Military Medal of Merit replaces, and basically grew out of, the Military Medal of Menelik II, created in 1901-1902 by Emperor Menelik II. It was worn by the first Duke of Harar first in order of precedence of his medals, followed by the Distinguished Military Medal of Haile Selassie the First (see below). The Duke’s decoration was the result of his extensive and highly successful military service against the Italians during the 1935-1941 War. He received the decoration twice (hence the bronze palm leaf on the riband).
It is not known whether the medal was ever awarded to any foreign nationals, but under the Chancery rules, there is nothing which precludes this. The Military Medal of Merit of the Order of St.George is for outstanding military service, including acts of extreme gallantry or for distingui-shed leadership during hostilities, and is awarded very rarely. None have been issued since the death of Emperor Haile Selassie.
The medal is bronze in the form of a trilobe, with the obverse showing St.George slaying the dragon, surrounded by text in Ge’ez. The medal is linked by a Trinity (three-pointed) star to a loop which attaches to a riband which is broken horizontally into two equal colours. Where a “bar” is awarded to the medal — that is, the recipient is awarded the medal for a second time — a bronze palm leaf is afixed to the riband at the joining point of the two colours.

The Distinguished Military Medal of Haile Selassie the First, sometimes known as the Medal of Merit of Haile Selassie the First, was created by the Emperor during the campaign against the Italians who had overrun Ethiopia from October 3, 1935, to 1941. The decoration was presented to Ethiopians and, on rare occasions, to foreigners who fought in the campaigns for Ethiopia’s freedom. The medal was awarded for both single acts of extreme gallantry and for protracted military service of a distinguished nature.
The medal is bronze in the form of a trilobe, with the obverse showing a traditional portrait of Emperor Haile Selassie wearing the Ethiopian Crown, and with the inscription in Ge’ez “Haile Se-lassie the First”. The reverse has the three-pointed Star of the Trinity surmounting a pair of crossed batons, and the medal’s shape - like three overlapping circles - is designed to accommodate that. The 32mm wide riband is attached to the medal by a ring atop a horizontal oval laurel wreath. The riband itself is pale green in the top half and red in the lower half. A second award of the me-dal was signified by the addition of a palm leaf in bronze, placed horizontally across the riband where the red and green meet.
Emperor Haile Selassie wore the Distinguished Military Medal himself, ranking it sixth in order of precedence after the great State orders (Solomon’s Seal, the Queen of Sheba, the Holy Trinity, the Menelik II, and the Star of Ethiopia), a real indication of the value.
The DMM continues to be a current decoration within the Imperial gift, although, at press time, the Crown Council had not authorised the striking of a new batch of the medal. It is under-stood that such a striking was being considered to recognise those Ethiopians who fought with great valour against the Dergue which overthrew Emperor Haile Selassie, while at the same time maintaining the fight for Ethiopian unity.
The medal was originally struck by Mappin & Webb, in London. Dennis Gill’s otherwise ou-tstanding book on the coinage of Ethiopia shows the DMM without riband, incorrectly identifying it as “a bronze coronation medal” of Emperor Haile Selassie.

(estratto dal volume The History of Imperial Ethiopian Army)

Grazie per la conferma è le aggiunte e precisazioni molto interessanti.
view post Posted: 20/2/2021, 13:22 Documenti tedeschi - MILITARIA TEDESCA
Non ho ancora visto falsificazione su libretti di lavoro o passaporti tedeschi anche perché, sono documenti poco ricercati e di relativo poco prezzo... invece massima attenzione soprattutto ai non esperti ai Soldbuch o Wehrpass... non che sia facile per la consecutivita’ e la relazione delle annotazione di questi documenti, ma ultimamente ho visto qualche buontempone aggiungere improbabili entry italiane o decorazioni fuori luogo in questi libretti... occhio! Sopratutto zona Bologna e Arezzo....
view post Posted: 19/2/2021, 18:10 The Imperial Ethiopian Army - PRESENTAZIONI
CITAZIONE (Wiezel @ 19/2/2021, 17:32) 
Caro mufasa2, per rispondere alle tue domande dovrei prima sapere cosa intendi per due British Star, perché non mi risulta che sia stata istituita una medaglia per la campagna etiopica e in particolare per la Gideon Force; perché non metti una foto del medagliere? Te ne sarei davvero grato.
Quanto a foto di soldati etiopi con decorazioni inglesi, occorrerebbe rivolgersi al Presidente degli arbegnocc, che sembra abbia una grossa raccolta di foto (quelle che ho visto però sono ritratti, soprattutto di caduti e in abito civile), ma, credimi, anche quelli che ha incontrato il nostro presidente Mattarella ad Addis non sono certo coloro che combatterono nel 1935-41, ma rappresentano qualche raro reduce della Korea e soprattutto della campagna Somalo-Etiopica (e Cubana), anche se esibiscono diverse decorazioni dell'Impero (di Haile Selassie), anziché quelle del Regime Comunista, come dovrebbero.
Ti consiglio il post dell'amico Adriano

www.adrianomarzi.com/arbegnoch-laltra-resistenza/


.

bellissime foto e bellissimi medaglieri.. ti faccio subito due foto volentieri del medagliere che ti dicevo...

eccolo! mi sono fatto l'idea che fosse di un soldato della Gideon Force di Wingate proprioo per l'insieme delle medaglie : (non so se la dizione è esatta)



da sinistra verso destra quindi dalle più importanti alle straniere:


- Ordine della Stella d'Etiopia (il grado più basso, quindi probabilmente era un soldato o un sottufficiale)..
- Medaglia al valore (non avevano 3 gradi come lo nostre oro-argento-bronzo ma solo due, e questa è seconda quindi solo a quella di San Giorgio, molto più rara, con la foglietta per 2 attribuzioni)
- Stella della Vittoria (a tutti quelli che in qualche modo e a qualsiasi livello hanno preso parte alla guerra contro gli italiani)
- Medaglia dei patrioti (di quelli che sono rimasti e hanno combattuto la guerriglia contro gli italiani, e il nostro uomo è stato alla macchia col fucile per 3 anni)
- e appunto due delle Star inglesi a cui hanno diritto tutti quelli che hanno combattuto sotto comando inglese.. nel nostro caso l'Africa Star, e la The 1939-1945 Star...

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view post Posted: 19/2/2021, 05:45 The Imperial Ethiopian Army - PRESENTAZIONI
Ho un medagliere etiopico con le etiopiche e due British Star quindi di un soldato della Gideon Force : chiedevo se conosci foto del primo dopoguerra di soldati dell Etipiopian Army che le portano....
view post Posted: 17/2/2021, 16:03 Una storia sbagliata... - OFF TOPIC
successa la stessa cosa a me sempre da un ragazzetto su FB..... ha preso un mio piccolo studio su un santino e copia incolla.... stessa maludacazione: penseranno che si diventa furbi e scienziati a forza di "like".......
view post Posted: 16/2/2021, 11:16 AFIS - ESERCITO
CITAZIONE (lupo volante @ 15/2/2021, 23:38) 
CITAZIONE (carpu @ 15/2/2021, 21:18) 
Pensando come è ridotta adesso la Somalia...
La decolonizzazione è stata una tragedia.

Su molteplici direzioni.
Le più si conoscono, violenza, liti tribali, Al Shabaab... io ne segnalo una apparentemente un'inezia, ma pensateci un momento...
Faticosamente l'alfabeto e la pronuncia "Italiana" stavano entrando nella lingua Somala e così la grafia della lingua.
La questione la scrittura della lingua somala era più complicata della scrittura del Swahili, lingua essenzialmente vocalica:
In Somalia si stava lentamente cercando una forma per rendere la grafia il più possibilmente intuibile alla lettura della lingua (principalmente il Darod, parlato dalle cabile quella etnìa) con il nostro alfabeto latino.
Lavoro letteralmente da Certosini o persino meglio da Benedettini.
Arrivarono gli "esperti" dell'Unesco costruendo un impalcatura che più assurda non si puó.
Contributo minuscolo agli errori dei saccenti ONU oppure piccola parte fornita da chi conta di fare quel che vuole di quella parte di Africa, venne accreditata per la descrizione fonetica della lingua, la trascrizione in caratteri Osmania e caratteri latini.
Ora andatevi a leggere un vecchio romanzo di Jack Vance: "I Linguaggi di Pao" .
Purtroppo i romanzi finiscono in un modo la realtà porta a conclusioni a volte tragiche.

tema veramente interessante e poco conosciuto.... guardavo l'altro giorno da i libri di mio suocero che ho salvato dalla differenziata proprio alcuni studi in tema... in particolare questo due dotti volumi (in totale quasi 800 pagine) del diplomatico linguista Enrico Cerulli (che il Negus voleva indietro per processarlo per crimini di guerra)

https://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Cerulli

quasi interessante (se non fosse appunto assurdo) la ventina di pagine per descrivere che tipo di lingue parlano i somali.....

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view post Posted: 14/2/2021, 15:31 Allievi ufficiali Somali Cesano - ANNUNCI E DISCUSSIONI
molto interessante.... qui avevamo postato qualcosa dei carabinieri/polizia AFIS 1952/53 circa ma non sapevo niente di ufficiali dell'esercito formati in Italia durante l'Amministrazione Fiduciaria


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