Posts written by scozzola

Con l'occasione, prova a chiedere se hanno le memorie storiche della 143ma squadriglia di ricognizione marittima della aviazione ausiliaria della Marina, anni dal 127 al 1940.
Più facile trovare tracce dell'incidente nelle memorie storiche piuttosto che nello stato di servizio di un uff. che magari ne fu testimone, ma non protagonista.

Con la funzione: "cerca", in alto a destra, vai su: stato di servizio, con tanta pazienza e un po' di fortuna...

Questa foto potrebbe confermare l'identificazione del tipo di idrovolante.
La data quindi deve essere compresa tra il 1927 e il 1937. Solo pochi esemplari continuarono a prestare servizio nelle Scuole fino al 1940, ma questo ha le insegne di reparto ben chiare.

Al 99,9 % si tratta di un SIAI S.59bis.

Mi sento di poter escludere che si tratti di un SIAI S.22, tipo che non ha mai fatto parte della Aviazione Ausiliaria di Marina, mentre la sigla 143-6 indica chiaramente un esemplare effettivamente in servizio con la 143 squadriglia del 85° Gruppo.

Cercherei di distinguere tra nonnino e iniziazione.
Il nonnino è da stroncare risolutamente, l'iniziazione può essere anche vista con un margine di tolleranza, bisogna però darsi dei limiti.
In sintesi mi associo a quanto scritto sopra da GONDAR.

Il logo, scritto al nominativo (ubi ictus ibi actus) ha fatto parte del motto di vari reparti di incursori, arditi e del 2° stormo trasporto notturno, (salvo miei errori).
L'ancora stilizzata con le ali e la catena a maglia marinara, me lo fa ritenere di competenza navale, però la fattura piuttosto modesta potrebbe anche relegare la medaglia a qualche piccola iniziativa locale.

I miei scarsi ricordi del latino mi fanno pensare che la scritta sia un ablativo assoluto con soggetto sottinteso e il significato non si discosti da quanto cortesemente suggerito da GONDAR.

Premesso che dispongo solo di questa immagine e non so nemmeno se il retro sia muto o impresso, qualcuno ha un'idea di cosa potrebbe essere?
Grazie.

mi riferisco a qualcosa di simile:

A me sembra quello che rimane di un fregio per truppa (aiutante di sanità) prima della adozione di quelli metallici.

Per la Mauriziana si conteggiano di più anche i periodi di servizio operativo in Italia.

Fino al 1989, data del mio congedo, la Mauriziana in oro (non più di 80 grammi, ma già di peso ridotto), veniva consegnata a spese dell'Amministrazione.

vado a memoria ed è passato tanto tempo, ma direi anche al tempo del SISMI.

Mi riferisco alla fine degli anni '60.

Ovvio che gli anni di servizio vengano riconosciuti, era la carriera militare che veniva temporaneamente fermata per essere correttamente ricostruita al rientro al "corpo".
In altre parole, subivano una sorta di civilizzazione temporanea e per questo ricevevano una voce stipendio extra chiamata in greco "indennità di cravatta".
Rientrando nei ranghi venivano loro riconosciute le promozioni che avrebbero ricevute secondo l'anzianità di servizio.
Mi meraviglia un po' non vedere il nastrino della "Mauriziana"