Salve Wiskard, capisco che come ogni appassionato collezionista tu sia spinto anche inconsciamente dall'entusiasmo a preferire l'ipotesi della costruzione in tempo di guerra di questi occhiali, tuttavia vendo seguito i vari interventi di questo post , vorrei sottolineare : 1) Come già scritto da altri più volte in questo forum si è ribadito che la scritta "made in italy" è stato usata sin dall'inizio del novecento e senza pause anche in fase di "autarchia linguistica" , tutti gli utenti un pochino anziani lo sanno perfettamente; lungi da noi l'assioma: lingua inglese = anni '50 2) da quando (molti anni fà) hanno cominciato ad uscire sul mercato del collezionismo questi occhiali se ne è dibattuta la datazione, con più o meno diffuso l'assunto (ed in quanto tale non dimostrato) che la gomma scura fosse bellica e quella chiara post , ma finché (come giustamente anche tu dici) non escono contratti o fotografie chiare e decisive la questione rimane irrisolta, come per la famigerata questione dei caschi coloniali con interno cachi anziché verde, che forse si è recentemente risolta con UNA foto in bianco e nero che sembra ritrarre uno di questi caschi usato in periodo bellico (sempre che non fosse stinto o non fosse troppo illuminata la foto), ripeto UNA foto sulle migliaia e migliaia analizzate in corso di almeno 10 anni di dibattiti. Quanto ai contratti non siamo certo come altri paesi, da noi trovare un contratto di fornitura governativa è quasi un miracolo, per gli stessi elmetti mod. '33 che tu citi non abbiamo dati esatti sulla produzione e sul significato delle sigle interne ci sono solo ipotesi e raccolte di inventari, tanto che nessuno può veramente escludere che , anche se poco probabile, non sia stata fatta qualche piccola serie nel dopoguerra. 3) Se è vero che una fattura semplificata è di solito sintomo di una produzione più sbrigativa e quindi in ipotesi il modello in questione potrebbe essere di origine bellica, per quanto riguarda i materiali sono costretto a dissentire dal tuo ragionamento : poco dopo l'entrata in guerra dell'Italia l'alluminio era un materiale strategico, per i piccoli contenitori si preferiva la latta, mentre sul lato gomma eravamo messi malissimo non avendo quella naturale, di cui l'unico nostro fornitore era il Giappone (ricordo di aver letto che ne era addirittura previsto il trasporto a mezzo di sommergibili atlantici per essere sicuri che i carichi sfuggissero ad attacchi nemici) mentre per quella sintetica la materia prima (anch'essa non abbandonate) era preferibilmente destinata ad altri usi. 4) Ammesso che, invece, ci fosse stata questa immane produzione tale da essere immagazzinata per decenni mi sembra strano che dopo l'otto settembre anche questi magazzini non siano stati razziati dall'ex alleato tedesco, di cui sono note tante foto con armi ed effetti di produzione italiana o realizzati con materiali italiani facilmente identificabili come stoffe e tessuti, ma non con questi occhiali. Comunque ben venga una costruttiva discussione che porti a fare un pò di luce sulla questione
P.S. affettuosamente faccio notare come mi sembri che tu non sia passato nella stanza delle presentazioni, cosa prevista e gradita nel forum.
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