In aggiunta alla storia del Galiberti, appartenente al 52° Reggimento Artiglieria da Campagna, ecco due motivazioni di soldati appartenenti allo stesso reggimento, decorati con la Medaglia d'Argento...
- Migliore Agostino, nato a Palermo, soldato 52° Regg Art. Campagna, caduto il 10 Ottobre 1916, Medaglia d'Argento "Giunto coi complementi alla batteria due giorni prima di una nostra azione offensiva ed assegnato al reparto cassoni, insisteva per essere trattenuto sulla linea dei pezzi, dichiarando di ritenere sommo onore trovarsi in batteria in mezzo al pericolo. Porta munizioni, mentre la batteria era fatta segno al tiro aggiustato e violento dell'artiglieria avversaria, prima di ritirarasi nel ricovero, come gli era stato ordinato, volle soffermarsi a togliere l'innesco alla granata che teneva in mano, per evitare le conseguenze che potevano derivare da uno scoppio di essa. Ma mentre faceva ciò, veniva colpito a morte, da un proiettile nemico. San Marco di Gorizia, 10 Ottobre 1916".
- Rizzo Giuseppe, nato a Capaci, soldato 52° Regg Art. Campagna, caduto il 10 Ottobre 1916, Medaglia d'Argento: "Giunto coi complementi alla batteria, domandò di essere mandato sulla linea dei pezzi, dando subito prove di abnegazione, di sprezzo del pericolo, di mirabile sentimento del dovere e di amor patrio. Durante un'azione nella quale la batteria veniva sottoposta al tiro violento ed aggiustato di medi e grossi calibri nemici, mentre disimpegnava impavido e con singolare fermezza le sue mansioni di caricatore ed incorava i compagni con la voce e con l'esempio, cadde colpito a morte da un proiettile nemico. San Marco di Gorizia, 10 Ottobre 1916".
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