Posts written by WW2

view post Posted: 27/10/2023, 15:16 l'ultimo 35 tedesco - PAESI EUROPEI - BLOCCO OCCIDENTALE
Una tematica che non ho mai seguito con particolare interesse ne passione, anche se devo ammettere che ultimamente in generale gli elmetti del periodo mi stanno parecchio accattivando. Ero a conoscenza del fatto che nell’Ovest tedesco del dopoguerra ci si ispirò in un primo tempo ai vecchi modelli della Seconda guerra mondiale, e penso sopratutto ai caschi della Polizia che ripresero le sembianze del vecchio M34.
Ora però ingenuamente a questo punto mi chiedo, cosa poté spingere i progettisti intenzionati alla realizzazione del nuovo modello militare ad ispirarsi all’M35 e non, ad esempio, ai più moderni M40 e M42?

Aldilà di questo, un bellissimo esemplare. Praticamente nuovo è perfetto!
view post Posted: 26/10/2023, 06:38 FURTO - FURTO - FURTO - STAFF NEWS...
VM, sono terribilmente mortificato per questa tua terribile esperienza. Credimi vicino in questo momento e spero che tu possa, oltre a far luce sulla vicenda, anche ritrovare e riprendere la voglia di continuare più di prima a collezionare e ricercare come sai fare, senza lasciarti scoraggiare da quanto accaduto.
Un furto, qualunque esso sia, é sempre un danno morale incredibile. Quanto tocca la propria intimità poi, le proprie passioni, é un trauma che può fare davvero molto male. Non sei solo, ma questo sono sicuro che in cuor tuo lo sai gia.
view post Posted: 25/10/2023, 21:44 Presentazione - PRESENTAZIONI
Ciao Gianluca, benvenuto su Miles! :D
view post Posted: 25/10/2023, 12:57 Distintivo - “Reichsparteitag” 1937 - MILITARIA TEDESCA
CITAZIONE (Dario_67 @ 25/10/2023, 12:33) 
Bel distintivo, devo dire di essere sempre rimasto affascinato dei raduni a Norimberga.
Faccio una domanda da inesperto, in Germania si può vendere materiale del periodo nei vari mercatini o fiere? Sapevo fosse vietato non so solo è ancora

Ciao Dario, grazie per l’apprezzamento. Alla tua domanda non saprei rispondere, anche se presumo che di base come simbologia sia vietata, come del resto accade in Italia. Non so eventualmente di cavilli giuridici che possano permettere la vendita di tali oggetti in qualità di oggetti storico-collezionsitico, ma di certo almeno online molti sono i siti tedeschi che vendono, tra le tante cose, articoli inerenti il Terzo Reich.
view post Posted: 25/10/2023, 10:47 Distintivo - “Reichsparteitag” 1937 - MILITARIA TEDESCA
Distintivo commemorativo del “Reichsparteitag”, la «Giornata nazionale del partito» che veniva celebrata ed esaltata, ogni anno, con l’atteso “Raduno di Norimberga”. Per ogni anno in cui l’evento si svolse venne scelto un tema, legato a importanti eventi accaduti in Germania nel corso dell’anno. L’esemplare presentato é relativo al 1937, che verrà indicato come il “Raduno del Lavoro”: tenutosi come di consueto a Norimberga, dal 6 al 13 Settembre, con esso il Partito celebrava la sua vittoria nella drastica riduzione della disoccupazione, imperante nella precedente Repubblica di Weimar dopo le conseguenze della sconfitta nella Prima guerra mondiale e della “Grande depressione”. Il distintivo del 1937 é stato, come tutti gli altri, disegnato dallo scultore Richard Klein, le cui iniziali compaiono appuntate in basso a destra. Al retro é presente il classico attacco a spilla per permetterne l’utilizzo sull’abito o sull’uniforme, assieme alle indicazioni dello stabilimento produttivo, in questo caso la “M. Nett” con sede a Fürth, in Baviera. Il Partito Nazionalsocialista tenne raduni dal 1923 al 1938: dal 1927 Norimberga fu designata per il suo valore simbolico come unica città preposta ad accogliere l’evento mentre dal 1933, anno dell’ascesa al potere di Hitler, fu stabilita la cadenza annuale dei Raduni. I “Reichsparteitage” assunsero negli anni proporzioni colossali, arrivando a contare oltre mezzo milione di partecipanti e delegazioni appartenenti a tutte le realtà del partito. Svolgendosi nella Reichsparteitagsgelände, un’apposita arena progettata dall’architetto Albert Speer, i Raduni offrivano un gigantesco spettacolo propagandistico finalizzato ad esaltare la figura di Adolf Hitler, del Partito e della millantata nuova forza del popolo tedesco.

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view post Posted: 24/10/2023, 16:17 “Cimice” del PNF - Primo periodo? - Attributi, Uniformi, Accessori
CITAZIONE (Dario_67 @ 24/10/2023, 15:14) 
Bella discussione e quanto c'è da imparare, anche a me interessava il periodo storico dall'impresa di Fiume fino alla Marcia del '22, ma tra prezzi esagerati e falsi o riconi (per me i più difficili da capire) ho rinunciato per adesso, poi vedremo.
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc12525509/...021_1622382.jpg)
Fotografato sabato a Novegro, volevo chiedere informazioni ma il venditore era impegnato e ho lasciato perdere

Ciao Dario, guarda il link alla discussione che ha postato Adriano:
https://miles.forumcommunity.net/m/?t=61908781

Direi che si parlava esattamente di quel che chiedi. Bel pezzo!!
view post Posted: 24/10/2023, 15:10 “Cimice” del PNF - Primo periodo? - Attributi, Uniformi, Accessori
E poi dal nostro stesso forum spunta anche questo:
https://miles.forumcommunity.net/?t=61201824

Forse non saranno metallici, ma come motivo grafico siamo lì.

Pensandoci ancora su…e se il nostro fosse un genere di distintivo non “ufficiale”, ma comunque tipico come utilizzo delle formazioni squadriste/primo periodo fascista e poi anche oltre (affiancato, per esempio, a quello con la scritta PNF verosimilmente introdotto post marcia)?

Prendiamo ad esempio della classica “Medaglia commemorativa della Campagna Fascista 1919-1922”: é a tutti gli effetti la medaglia dei fascisti/squadristi della prima ora, quelli del biennio rosso e delle spedizioni punitive. É stata usatissima e compariva all’epoca con orgoglio su molti petti incamiciati di nero… eppure non é una medaglia “ufficiale”, nel senso che non é mai stata ufficialmente disposta ed istituita da alcun foglio d’ordine o decreto. Se il nostro distintivo appartenesse ad un caso del genere?

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view post Posted: 24/10/2023, 14:23 “Cimice” del PNF - Primo periodo? - Attributi, Uniformi, Accessori
CITAZIONE (64adriano @ 23/10/2023, 13:31) 
Se non ricordo male il distintivo da squadrista, quello a rombo con il fascio iscritto in smalto rosso, mi sembra sia stato istituito nel 1939 insieme ai relativi attributi (galloni rossi al paramano e fasci rossi al collo) da portare sull'uniforme...
La qualifica di squadrista era attribuita non solo agli appartenenti alle squadre di azione...

https://spazioinwind.libero.it/littorio/pnf/squad-i.htm

Interessante integrazione, se non altro per inquadrare meglio il “distintivo da squadrista” che troppo spesso viene fatto risalire all’effettivo periodo considerato, e non come nella realtà ad un simbolo/riconoscimento adottato soltanto molto tempo dopo!
Una domanda: molto spesso sul web mi imbatto nelle pagine del sito di cui hai postato i due link. Ma di che sito si tratta? Non riesco a trovarlo dalla barra del motore di ricerca e quando apro le sue pagine, non riesco a raggiungere un indice o niente che assomigli ad una sorta di “homepage”.
view post Posted: 24/10/2023, 12:39 “Cimice” del PNF - Primo periodo? - Attributi, Uniformi, Accessori
CITAZIONE (Cacciatore @ 23/10/2023, 11:37) 
Buongiorno WW2.
È sempre un piacere leggere i tuoi post, si evince la tua immensa voglia di apprendere ed imparare circa questa meravigliosa passione che ci accomuna. Innanzitutto il volume che posseggo di Sparacino è "28 ottobre 1922". Non sono in possesso del volume da te citato e per questo trovo inaccettabile che un appassionato come me di militaria del ventennio non ne sia in possesso.

Ti ringrazio per aver apprezzato il mio approccio alla materia. Come dicevo, del resto, viene spontaneo quando c’è la possibilità di trattare in compagnia e con la stessa passione un argomento a mio parere affascinante e ampio come questo. Il libro che citi, per una volta, é per fortuna l’unico sull’argomento che anche io possiedo. Anche io lo trovo assolutamente ben fatto e meritevole di essere presente in ogni raccolta di appassionati del settore. Per quanto riguarda “Ieri ho visto il duce”, é composto da 3 volumi differenti e negli anni ho capito essere una vera e propria Bibbia sull’argomento. Unico aspetto tragico, é che sembrerebbero introvabili singolarmente, perché fuori produzione. Sul noto sito la raccolta completa é periodicamente sempre presente, ma a prezzi folli. :=/:

CITAZIONE (Cacciatore @ 23/10/2023, 11:37) 
. Ciò che però mi fa sorgere dei dubbi è l assenza della dicitura PNF, cosa che è immancabile nei distintivi immediati alla formazione del Partito. Quindi la matassa da sbrogliare rimane proprio quella. Che cosa ne pensi? Speriamo nell intervento di qualche esperto che possa aiutarci al meglio.

Bisognerebbe peró verificare se realmente, anche nel periodo “antemarcia” ( ma successivo alla fondazione del Partito, quindi parliamo di 1921-1922), i distintivi in uso fossero già muniti della siglia PNF. Ero propenso ad ipotizzare la comparsa delle lettere nei distintivi post marcia… ma se così non fosse ( dobbiamo verificare, appunto), l’unica cosa che io possa ipotizzare resta quella, inevitabilmente, delle produzioni parallele come semplici varianti!

Edited by WW2 - 2/11/2023, 16:14
view post Posted: 22/10/2023, 20:30 “Cimice” del PNF - Primo periodo? - Attributi, Uniformi, Accessori
Grazie enorme anche a te Vito, esemplare meraviglioso. Devo dire che sono molto fiero del mio umile distintivo, specie per quel che storicamente rappresenta… ma vedere i vostri con quel “punto” in più dato dalla marcatura posteriore devo ammettere che fa parecchia gola! ;)

Girovagando ho trovato questa foto. Direi che il fregio di stoffa al petto riprende senza dubbio la grafica esatta del nostro distintivo… che testimonia al 100% l’attribuzione temporale allo squadrismo/primo fascismo. Il distintivo vero e proprio, compare inoltre su entrambi i lati del bavero, oltre che sulla manica della camicia nel ruolo di “gemello”.

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view post Posted: 22/10/2023, 14:30 “Cimice” del PNF - Primo periodo? - Attributi, Uniformi, Accessori
Ciao Simone, intanto un grande grazie a te per la risposta e per aver mostrato il tuo pezzo ad integrazione del mio quesito. É bello poter parlare in questo modo circa qualcosa che ci interessa ed appassiona. Devo dire tra l’alto che i nostri distintivi sembrano davvero quasi “gemelli”, a giudicare dalla zona in cui lo smalto é venuto via… simpatica e curiosa questa cosa! :]

Come detto, ti ringrazio per le informazioni che hai potuto integrare, senz’altro utili per continuare a contestualizzare al meglio questa specifica “variante” del distintivo PNF. A questo punto, dato che hai citato il volume di Sparacino, ti chiedo per conferma se si tratta del notissimo lavoro “Ieri ho visto il Duce”.
Girovagando un po’ per la rete, e vedendo qualche altro caso di distintivo uguale al nostro, ho avuto effettivamente conferma che possa essere quello in uso nel primissimo periodo di vita del Partito. Una discussione interessante, che tocca anche se solo parallelamente il nostro argomento, l’ho trovata proprio qui sul forum:
https://miles.forumcommunity.net/?t=61470365

L’idea che mi sono fatto, in definitiva, é che questo possa essere effettivamente un distintivo relativo al primissimo periodo, antemarcia, ma distribuito comunque a Partito già istituito, quindi non anteriore al 1921. L’etichetta “squadrista” non stona storicamente, ma secondo me andrebbe separato con cognizione dall’accezione utilizzata per indicare gli uomini delle squadre d’azioni e dei Fasci di combattimento, che avevano in realtà due loro distintivi specifici ( uno nero ovale, l’altro romboidale rosso). Non so se ho reso l’idea insomma… poi certo, i primi iscritti al Partito e gli uomini della Marcia su Roma erano certamente “squadristi”, ma siamo in un periodo successivo a quello degli “squadristi” ( probabilmente per la maggior parte comunque gli stessi) del biennio rosso e delle spedizioni punitive. Secondo me subito dopo la Marcia su Roma inizió a diffondersi la versione con le lettere PNF. Questa é solo una mia opinione, frutto di un ragionamento in seguito all’osservazione dei pezzi presenti nelle varie raccolte.
Ho letto anche che le due produzioni potessero accavallarsi, e questo é molto probabile. Stavo guardando le indicazioni della Lorioli riportate sul tuo: si legge l’indirizzo della ditta in Via Bronzetti a Milano. La ditta si trasferì lì nel 1923: credo che questo possa essere molto d’aiuto per datare il tuo. Stiamo parlando però del tuo singolo pezzo, non credo quindi che ciò tolga alla “variante” in generale di poter risalire agli anni immediatamente precedenti, come fin qui ipotizzato nel mio post. Che ne pensi?
view post Posted: 21/10/2023, 14:13 “Cimice” del PNF - Primo periodo? - Attributi, Uniformi, Accessori
Buon pomeriggio a tutti, qualcuno saprebbe darmi maggiori informazioni circa l’origine e il periodo storico di questo distintivo/cimice del PNF. Visto il prezzo esiguo (complice sicuramente la mancanza di una parte considerevole si smalto), ho deciso di acquistare questo bel pezzo, ma adesso in realtà mi trovo un attimo in difficoltà circa la sua catalogazione. Sicuramente, se ho fatto bene i compiti, dovrebbe essere relativo allo primi anni di vita del Partito, prima che venisse sostituito dalla versione detta “Mod.27”, pentagonale e più comune. Quello che però mi crea qualche dubbio é che i distintivi relativi a questo primo periodo, almeno quelli visti più speso, riportano comunque le bande tricolori in verticale, oltre che le lettere P.N.F. Sapete dirmi qualcosa? Può essere relativo addirittura ad un periodo antecedente e quindi più prettamente “squadristico”?
Al retro, sul suo attacco ad occhiello, non riporta le indicazioni sociali di alcun produttore. Grazie mille a chi vorrà ragionarci su!

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view post Posted: 7/10/2023, 16:56 ...., Brigata Sesia - Medaglie al Valor Militare e Nominative
CITAZIONE (Valore Militare @ 7/10/2023, 17:40) 
:woot: :woot: Dai, dai continuate :woot: :woot:

E qui, con gli elementi a mia disposizione, tocca un attimo fermarmi e aspettare ulteriori integrazioni riguardo il nostro Tenente. Logicamente, la prima cosa che io possa immaginare per giustificare l’assenza di indicazioni relative a uno dei due Reggimenti, é che il nostro fosse inquadrato nel Comando di Brigata. :o:
view post Posted: 7/10/2023, 14:03 ...., Brigata Sesia - Medaglie al Valor Militare e Nominative
CITAZIONE (valbella @ 7/10/2023, 14:43) 

Meravigliosa, poco da dire in più. Hai fatto ricerche per quanto riguarda almeno nello specifico il reparto di appartenenza del nostro geniere?
view post Posted: 7/10/2023, 13:47 ...., Brigata Sesia - Medaglie al Valor Militare e Nominative
Sono anche io molto contento, come dicevo, degli sviluppi che potrebbe avere questa discussione, se non altro per le conclusioni e gli apprendimenti di “interesse comune” che potrebbero aiutare a fare chiarezza sulle sorti dei nostri uomini inquadrati nella Sesia.

CITAZIONE (Valore Militare @ 7/10/2023, 09:22) 
Un pò di storia

Il contesto storico viene inquadrato nella seconda Battaglia del Piave meglio conosciuta come Battaglia del Solstizio (15–23 giugno 1918)

La Brigata Sesia gia dal 30 maggio era stata posizionata in prima linea lungo l'argine destro del fiume Piave nel settore Candelù - Fagare (Porte de Taglio - Bivio di Tombolino - Fosso Gorgazzo - Case Conte Folco - Case Malispieri - Case Bettenini).

il 15 giugno è stata totalmente investita dall'offensiva austriaca e ha combattuto nei luoghi denominati: Fortino triangolare - Argine Regio - Case Broli - Molino Nuovo - Case Pasqualin - Molino della Sega - Casa Pastori.

A causa dei furiosi combattimenti la Brigata ha pagato un grosso tributo di sangue pari a 3343 uomini fra morti e feriti, viste le ingenti perdite lo Stato Maggiore in data 18 giugno 1918 ne disponeva la sostituzione.

Stavo pensando di iniziare anche io integrando un po’ di informazioni circa la dislocazione e le operazioni che interessarono l’unità nel periodo/luogo considerato. Essendo però che l’analisi a cui tendo io riguarda inevitabilmente nello specifico la “I Compagnia del 202 Reggimento Fanteria”, cioè l’ultima unità nota del mio militare, dovró fare una cernita delle prime informazioni utili e mantenermi quindi in un campo “generico”, così da far combaciare un quadro d’insieme valevole tanto per me, quanto per quello che possa fare luce sugli eventi che interessano il decorato al Valore di cui il nostro VM possiede la medaglia e di cui, ad ora, ancora non sappiamo nello specifico il Reggimento-Compagnia.

Quindi, quel che riguarda entrambi possiamo dire che si consumi in questi eventi:

La Brigata …. “dal 14 al 16 marzo sostituisce la "Granatieri" in prima linea sul Piave, tra Candelù e Fagarè (45a divisione), ove i reggimenti si alternano sino al 24 maggio.

Il 25 la brigata, sostituita in linea dall'8° reggimento bersaglieri, è inviata a Breda e Vacil ove attende a lavori ed istruzioni.

Fra la fine di maggio ed il principio di giugno, la brigata ritorna a presidiare la stessa linea. All'inizio dell'offensiva nemica (15 giugno) essa è schierata dal Fortino triangolare (sull'Argine regio) a C. Broli. Sferratosi l'attacco, mentre il III/202° impedisce al nemico, giunto di sorpresa sull'isola Vittoria, di porre piede sulla sponda destra del Piave, il I/201° accorre da Molino Novo al caposaldo di C. Pasqualin per rioccuparlo, portare la difesa sull'Argine regio e di là spingersi, lungo lo stesso, fino a Fagarè e Bocca Callalta, ove dovrà collegarsi colla brigata Cosenza. L'8a compagnia del 202°, accorsa in difesa di Saletto che il nemico, passato fra le isole Como e Pisa, minaccia di occupare, lo arresta, gli infligge gravi perdite e gli prende 400 prigionieri e due mitragliatrici. Tutti i riparti della brigata, compreso il battaglione complementare, chiamato in linea, si battono con ammirevole slancio per respingere l'invasore a costo di gravi sacrifici di sangue. L'Argine regio è più volte preso e perduto; Molino della Sega, C. Pasqualin, C, Pastori, sono i perni della difesa intorno ai quali la lotta maggiormente infuria. Nei giorni 16 e 17 la resistenza della brigata è pari al compito ricevuto, che è quello di sacrificarsi sul posto ma non cedere, e le perdite subite sono un indice efficace del sacrificio: 119 ufficiali e 3331 militari di truppa, compreso un rilevante numero di dispersi. Il contegno della "Sesia" è citato sul bollettino di guerra del Comando Supremo ed ancora una volta ricordato nella motivazione della medaglia di bronzo. Nei giorni 18 e 19 alcuni suoi riparti continuano a partecipare alla battaglia.
Alla sera del 19 è inviata presso Asolo per riordinarsi e riposare. “



Brevemente, anche se fondamentalmente uguale, un resoconto delle operazioni della Sesia estrapolate da altra fonte… tanto per completezza d’analisi.

“A metà del marzo la “Sesia” rientra in prima linea sul Piave tra Candelù e Fagarè (oggi F. della Battaglia, Tv): in questo tratto di fronte i reggimenti si alternano fino al 24 maggio.

All'inizio dell'ultima offensiva nemica – la Battaglia del Solstizio (15-23 giugno) – la “Sesia” è di nuovo in prima linea nel consueto settore a difesa del Piave. Alcuni reparti partecipano alle operazioni fino al giorno 19, ma le perdite sono immani: 3331 soldati e 119 ufficiali. Il contegno della “Sesia” è degno di una citazione sul Bollettino del Comando Supremo del 18 giugno e questa – assieme ad altre azioni – sarebbe valsa il conferimento alle Bandiere dei due reggimenti una medaglia di bronzo al valor militare. Ritirata dal fronte il 19 giugno, la Brigata vi rientra a metà luglio.“



Ma cosa vuol dire in termini di posizionamento concreto sul terreno e presso le varie località, quando parliamo della “linea Candelù - Fagaré” tenuta dalla Brigata Sesia nei giorni dell’offensiva austro-ungarica? Un po’ di chiarezza in più:

“All'inizio dell'offensiva nemica (15 giugno) essa è schierata dal Fortino triangolare (sull'Argine regio) a C. Broli. Sferratosi l'attacco, mentre il III/202° impedisce al nemico, giunto di sorpresa sull'isola Vittoria, di porre piede sulla sponda destra del Piave, il I/201° accorre da Molino Novo al caposaldo di C. Pasqualin per rioccuparlo, portare la difesa sull'Argine regio e di là spingersi, lungo lo stesso, fino a Fagarè e Bocca Callalta, ove dovrà collegarsi colla brigata Cosenza. L'8a compagnia del 202°, accorsa in difesa di Saletto che il nemico, passato fra le isole Como e Pisa, minaccia di occupare, lo arresta, gli infligge gravi perdite e gli prende 400 prigionieri e due mitragliatrici. Tutti i riparti della brigata, compreso il battaglione complementare, chiamato in linea, si battono con ammirevole slancio per respingere l'invasore a costo di gravi sacrifici di sangue. L'Argine regio è più volte preso e perduto; Molino della Sega, C. Pasqualin, C, Pastori, sono i perni della difesa intorno ai quali la lotta maggiormente infuria. Nei giorni 16 e 17 la resistenza della brigata è pari al compito ricevuto, che è quello di sacrificarsi sul posto ma non cedere, e le perdite subite sono un indice efficace del sacrificio: 119 ufficiali e 3331 militari di truppa, compreso un rilevante numero di dispersi. Il contegno della "Sesia" è citato sul bollettino di guerra del Comando Supremo ed ancora una volta ricordato nella motivazione della medaglia di bronzo. Nei giorni 18 e 19 alcuni suoi riparti continuano a partecipare alla battaglia.
Alla sera del 19 è inviata presso Asolo per riordinarsi e riposare. L'8 luglio è spostata, per ferrovia, ad Altino.”
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