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| Sono anche io molto contento, come dicevo, degli sviluppi che potrebbe avere questa discussione, se non altro per le conclusioni e gli apprendimenti di “interesse comune” che potrebbero aiutare a fare chiarezza sulle sorti dei nostri uomini inquadrati nella Sesia. CITAZIONE (Valore Militare @ 7/10/2023, 09:22) Un pò di storia
Il contesto storico viene inquadrato nella seconda Battaglia del Piave meglio conosciuta come Battaglia del Solstizio (15–23 giugno 1918)
La Brigata Sesia gia dal 30 maggio era stata posizionata in prima linea lungo l'argine destro del fiume Piave nel settore Candelù - Fagare (Porte de Taglio - Bivio di Tombolino - Fosso Gorgazzo - Case Conte Folco - Case Malispieri - Case Bettenini).
il 15 giugno è stata totalmente investita dall'offensiva austriaca e ha combattuto nei luoghi denominati: Fortino triangolare - Argine Regio - Case Broli - Molino Nuovo - Case Pasqualin - Molino della Sega - Casa Pastori.
A causa dei furiosi combattimenti la Brigata ha pagato un grosso tributo di sangue pari a 3343 uomini fra morti e feriti, viste le ingenti perdite lo Stato Maggiore in data 18 giugno 1918 ne disponeva la sostituzione. Stavo pensando di iniziare anche io integrando un po’ di informazioni circa la dislocazione e le operazioni che interessarono l’unità nel periodo/luogo considerato. Essendo però che l’analisi a cui tendo io riguarda inevitabilmente nello specifico la “I Compagnia del 202 Reggimento Fanteria”, cioè l’ultima unità nota del mio militare, dovró fare una cernita delle prime informazioni utili e mantenermi quindi in un campo “generico”, così da far combaciare un quadro d’insieme valevole tanto per me, quanto per quello che possa fare luce sugli eventi che interessano il decorato al Valore di cui il nostro VM possiede la medaglia e di cui, ad ora, ancora non sappiamo nello specifico il Reggimento-Compagnia. Quindi, quel che riguarda entrambi possiamo dire che si consumi in questi eventi: La Brigata …. “dal 14 al 16 marzo sostituisce la "Granatieri" in prima linea sul Piave, tra Candelù e Fagarè (45a divisione), ove i reggimenti si alternano sino al 24 maggio.
Il 25 la brigata, sostituita in linea dall'8° reggimento bersaglieri, è inviata a Breda e Vacil ove attende a lavori ed istruzioni.
Fra la fine di maggio ed il principio di giugno, la brigata ritorna a presidiare la stessa linea. All'inizio dell'offensiva nemica (15 giugno) essa è schierata dal Fortino triangolare (sull'Argine regio) a C. Broli. Sferratosi l'attacco, mentre il III/202° impedisce al nemico, giunto di sorpresa sull'isola Vittoria, di porre piede sulla sponda destra del Piave, il I/201° accorre da Molino Novo al caposaldo di C. Pasqualin per rioccuparlo, portare la difesa sull'Argine regio e di là spingersi, lungo lo stesso, fino a Fagarè e Bocca Callalta, ove dovrà collegarsi colla brigata Cosenza. L'8a compagnia del 202°, accorsa in difesa di Saletto che il nemico, passato fra le isole Como e Pisa, minaccia di occupare, lo arresta, gli infligge gravi perdite e gli prende 400 prigionieri e due mitragliatrici. Tutti i riparti della brigata, compreso il battaglione complementare, chiamato in linea, si battono con ammirevole slancio per respingere l'invasore a costo di gravi sacrifici di sangue. L'Argine regio è più volte preso e perduto; Molino della Sega, C. Pasqualin, C, Pastori, sono i perni della difesa intorno ai quali la lotta maggiormente infuria. Nei giorni 16 e 17 la resistenza della brigata è pari al compito ricevuto, che è quello di sacrificarsi sul posto ma non cedere, e le perdite subite sono un indice efficace del sacrificio: 119 ufficiali e 3331 militari di truppa, compreso un rilevante numero di dispersi. Il contegno della "Sesia" è citato sul bollettino di guerra del Comando Supremo ed ancora una volta ricordato nella motivazione della medaglia di bronzo. Nei giorni 18 e 19 alcuni suoi riparti continuano a partecipare alla battaglia. Alla sera del 19 è inviata presso Asolo per riordinarsi e riposare. “
Brevemente, anche se fondamentalmente uguale, un resoconto delle operazioni della Sesia estrapolate da altra fonte… tanto per completezza d’analisi. “A metà del marzo la “Sesia” rientra in prima linea sul Piave tra Candelù e Fagarè (oggi F. della Battaglia, Tv): in questo tratto di fronte i reggimenti si alternano fino al 24 maggio.
All'inizio dell'ultima offensiva nemica – la Battaglia del Solstizio (15-23 giugno) – la “Sesia” è di nuovo in prima linea nel consueto settore a difesa del Piave. Alcuni reparti partecipano alle operazioni fino al giorno 19, ma le perdite sono immani: 3331 soldati e 119 ufficiali. Il contegno della “Sesia” è degno di una citazione sul Bollettino del Comando Supremo del 18 giugno e questa – assieme ad altre azioni – sarebbe valsa il conferimento alle Bandiere dei due reggimenti una medaglia di bronzo al valor militare. Ritirata dal fronte il 19 giugno, la Brigata vi rientra a metà luglio.“Ma cosa vuol dire in termini di posizionamento concreto sul terreno e presso le varie località, quando parliamo della “linea Candelù - Fagaré” tenuta dalla Brigata Sesia nei giorni dell’offensiva austro-ungarica? Un po’ di chiarezza in più: “All'inizio dell'offensiva nemica (15 giugno) essa è schierata dal Fortino triangolare (sull'Argine regio) a C. Broli. Sferratosi l'attacco, mentre il III/202° impedisce al nemico, giunto di sorpresa sull'isola Vittoria, di porre piede sulla sponda destra del Piave, il I/201° accorre da Molino Novo al caposaldo di C. Pasqualin per rioccuparlo, portare la difesa sull'Argine regio e di là spingersi, lungo lo stesso, fino a Fagarè e Bocca Callalta, ove dovrà collegarsi colla brigata Cosenza. L'8a compagnia del 202°, accorsa in difesa di Saletto che il nemico, passato fra le isole Como e Pisa, minaccia di occupare, lo arresta, gli infligge gravi perdite e gli prende 400 prigionieri e due mitragliatrici. Tutti i riparti della brigata, compreso il battaglione complementare, chiamato in linea, si battono con ammirevole slancio per respingere l'invasore a costo di gravi sacrifici di sangue. L'Argine regio è più volte preso e perduto; Molino della Sega, C. Pasqualin, C, Pastori, sono i perni della difesa intorno ai quali la lotta maggiormente infuria. Nei giorni 16 e 17 la resistenza della brigata è pari al compito ricevuto, che è quello di sacrificarsi sul posto ma non cedere, e le perdite subite sono un indice efficace del sacrificio: 119 ufficiali e 3331 militari di truppa, compreso un rilevante numero di dispersi. Il contegno della "Sesia" è citato sul bollettino di guerra del Comando Supremo ed ancora una volta ricordato nella motivazione della medaglia di bronzo. Nei giorni 18 e 19 alcuni suoi riparti continuano a partecipare alla battaglia. Alla sera del 19 è inviata presso Asolo per riordinarsi e riposare. L'8 luglio è spostata, per ferrovia, ad Altino.”
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