La battaglia nel territorio di S.Biagio di Callalta (TV) dal sito -
https://www.comune.sanbiagio.tv.it/p/viver...a-del-solstizio15 giugnoAlle tre del mattino del 15 giugno 1918, lungo tutto il fronte, dall’Astico al mare, l’artiglieria austriaca entra simultaneamente in azione con migliaia di cannoni e con il massiccio ricorso a proiettili chimici, la reazione italiana è pressochè immediata.
Il Comando Supremo, da tempo è a conoscenza dei piani austriaci, aveva avvertito le grandi unità da esso dipendenti.
Il 15 giugno, al momento dell’attacco austriaco, San Biagio si trova sotto il controllo dell’XI Corpo d’Armata, che ha giurisdizione da Palazzon a Salgareda ed in particolare della 45° Divisione di fanteria, che con le
brigate Sesia e Cosenza, controlla la fronte Candelù - Salgareda.
Le due brigate si battono strenuamente per contenere il primo impeto austroungarico che dopo il passaggio del Piave, ha prodotto una penetrazione estesa ma poco profonda.
La sera del 15 giugno, Fagarè, la località La fossa, il Molino della Sega e il caposaldo di casa Pasqualini (nella frazione di Rovarè, loc. San Francesco), vengono riconquistati.
16 giugnoAlle ore 9.00 del 16 giugno, un violento attacco austriaco costringe gli italiani ad abbandonare nuovamente Fagarè e a ripiegare verso casa Verduri, dietro il canale Zero.
La situazione è gravissima; le brigate della 45° Div. combattono ininterrottamente da 33 ore e alle 13.55, il comando della III° Armata, ne decide il ripiegamento che tuttavia potrà avvenire solo l’indomani.
17 giugnoIl 17 giugno, la 45 Divisione di fanteria, quasi completamente annientata, arretra sulla linea Meolo-Vallio e il suo posto è preso dall’11°.
Alle brigate Pavia e Perugia che la compongono, viene affidato il compito di riconquistare il Molino della Sega, Fagarè, Bocca Callalta, Sant'Andrea di Barbarana e località la Fossa.
L'attacco viene lanciato alle 18.15 ma viene interrotto dopo tre ore di sanguinosi combattimenti senza risultati apprezzabili. I battaglioni dell'11° divisione trascorrono la notte sul 18 giugno, attestati lungo la linea caposaldo Ninni - fosso Spinosola.
18 giugnoLa giornata del 18 trascorre segnata da una serie di attacchi e contrattacchi, alle dieci del mattino, gli austriaci, tentano senza successo l'aggiramento della "Perugia".
Alle 17.30 lanciano un massiccio attacco sul Molino Nuovo, difeso dagli uomini della brigata "Pavia", riuscendo, questa volta, a fare breccia, si viene dunque a creare una falla che si estende dal Molino Nuovo al caposaldo di Casa Martini e che può essere molto pericolosa. E' necessario chiuderla ma l'XI° Divisione non ha più la capacità combattiva sufficiente a lanciare il necessario contrattacco.
19 giugnoIl 19 giugno Il comando della III° Armata destina a San Biagio di Callalta il 280 Rgt. della brigata "Foggia" che giunge in paese alle 9.00. Con queste forze l'XI° Divisione forma tre colonne; la prima punta a nord per rioccupare la linea Molino Nuovo - Casa Pavan - Ca' Lion, la colonna centrale continua l'assalto lungo la stessa linea fino a Casa Martini, mentre la colonna di destra ha il compito materiale di riconquistare Casa Martini.
L'attacco viene ostacolato dalla violenta reazione dell'artiglieria austriaca e dal fuoco delle mitragliatrici e solo la colonna di sinistra riesce a raggiungere i propri obiettivi. L'immediato contrattacco austriaco riesce a creare notevoli difficoltà agli italiani soprattutto nella zona del caposaldo di casa Ninni ma viene efficacemente contenuto dagli uomini della brigata "Pavia" e del 28° fanteria.
Dopo cinque giorni di combattimenti, non solo è chiaramente fallito il principale obiettivo di arrivare a Treviso entro il primo giorno di battaglia, lungo la strada Callalta, ma per di più le truppe che sono riuscite ad attraversare il Piave sono ora bloccate, senza possibilità di ricevere rifornimenti e sottoposte al martellamento dell'artiglieria italiana, anche a causa della piena del fiume. La capacità offensiva austriaca va rapidamente scemando.
20 giugnoNella notte, il comando della III Armata sposta alle dipendenze dell'XI° Corpo d'Armata, l'intera 37° Divisione perchè lanci, sotto la guida del XXVIII° C. d'A. un attacco in grande stile. Le brigate "Macerata" e "Foggia" che la costituiscono, dispongono i loro battaglioni su quattro colonne; obiettivi di "primo tempo" sono la conquista di Villanova, Casa Pavan, Casa Martini, Casa Ninni e Casa Florian.
Alle 6.00 del mattino le forze italiane hanno ragione della tenace resistenza austriaca e il comando indica alla 37° Divisione i successivi obiettivi che sul territorio di San Biagio sono Casa Verduri, Casa Brisotto e il Trivio Ninni. La battaglia continua per l'intera giornata senza che le forze italiane riescano ad avere completamente ragione degli austriaci. Alle 23.00 il comando del XXVIII° Corpo d'Armata da ordine di sospendere l'azione rinviando il suo completamento alle 5.00 del mattino successivo.
21 giugnoDopo una notte caratterizzata da violenti duelli d'artiglieria e continui allarmi, il comando della III° Armata decide di annullare l'attacco pianificato dal XXVIII° Corpo d'Armata. La 37° Div. ritorna alle dipendenze dell'XI° C.d'A. La sospensione dell'attacco si rendeva necessaria per procedere al riassestamento delle forze.
La prima fase della battaglia è ormai conclusa; per gli austroungarici la fine si avvicina. Di nuovo essi tentano di contrattaccare sul tratto Molino Nuovo - Casa Martini e numerose infiltrazioni si realizzano sul tratto di fronte controllato dalla 37° Div.
22 giugnoIl 22 giugno viene tentata l'ennesima sortita con obiettivo casa Martini e per buona parte della giornata del 23 i contrattacchi austriaci proseguono su vari punti del fronte. E' evidente che queste azioni hanno il solo scopo di mascherare il tentativo austriaco di sganciarsi dalle forze italiane per ripiegare sulla sinistra del Piave.
23 giugnoAlle 11.55 del 23 giugno, il comando della III° Armata ordina alle grandi unità da esso dipendenti di avanzare fino a "raggiungere la riva del Piave". Reparti della 37° Div. riprendono Casa Verduri e alle 15.00 raggiungono i resti del ponte sul Piave, occupano l'Argine Regio da nord della località Castello fino alla stazione di Fagarè e si preparano a gittare un passaggio sul fiume in corrispondenza di Ponte di Piave.
La Battaglia del Solstizio a San Biagio è finita.
CITAZIONE (valbella @ 7/10/2023, 12:20)
Anche io ho un bronzo candelù (paese di origine della mia famiglia) ma concessa a soldato del genio.
Posta, posta, poi cerco fra le mie.