Posts written by dirigibilista

Normalmente la tasca ha una pattina per evitare che gli oggetti contenuti cadano, credo che lo spazio sia per un caricatore.

L'avevo pensato anche io , (a parte il caricatore filare ) poi mi sono ricordato che l'immagine nella patta deve essere immaginata capovolta ed allora ho calcolato che fosse l'ombra esatta della parte curva ( sempre della fondina ).

Intanto grazie per partecipare alla discussione.
Con quell'allestimento io avevo pensato a qualcosa destinato per truppe a cavallo, visto che l'aggancio permette una notevole mobilita' nel portarla al fianco.
La cosa strana e' la indiscussa fattura, troppo elaborata per una fondina di dotazione, forse destinata ad un reparto particolare o di rappresentanza.
Staccando la parte superiore, c'e uno spazio di circa 4,5 centimetri per inserire una cintura e portarla in maniera fissa anche se le due strisce passanti permettono un lieve spostamento in senso verticale.
La profondita' della taschetta portacaricatore e' di cm. 8 ( fondo-bordo superiore ), posto anche una foto dell'impronta interna alla patta nel caso possa essere d'aiuto.

Insieme a degli annuari militari ( Regio Esercito ) e d altro materiale d'equipaggiamento ( Italia/USA) , ho trovato anche questa fondina, molto complessa come fabbricazione e che non riesco a catalogare.
L'altezza della sola fondina e' di cm.18 circa mentre la patta e' larga cm.13,5 , la lunghezza totale compreso il passante da cintura e' di cm. 33 , non sono riuscito a trovare timbri a parte quello che sembrerebbe un marchio F.B. nella parte posteriore della fondina e altre due iniziali all'interno della patta scritte a penna.
Avete idea di cosa possa essere?
Grazie in anticipo.
Dirigibilista

Purtroppo la foto non riporta alcun riferimento del luogo dove e' stata scattata. Per la presenza di personale ferroviario potrebbe essere una stazione. Belli i particolari e la mascotte al centro della scena.
Dirigibilista.

Grazie mille Fante, gentilissimo.
Dirigibilista

Benvenuto nel Forum.

Ho trovato questa foto cartonata e vorrei sapere il grado e se qualcuno ha notizie in merito al personaggio .
La firma e' leggibile , sembrerebbe V. de la Tour e il Gabinetto Fotografico e' di Napoli.
Grazie in anticipo.

Grazie a tutti per l'aiuto.
Vorrei sapere l'utilizzo della banda di rinforzo posteriore e sopratutto a cosa servivano le tre asole che si vedono , cosa ci veniva agganciato ?.
Saluti.
Dirigibilista

Ho trovato questo giubbetto tipo battle dress inglese e le "particolarita'" sono molte.
La piu' evidente e' il tipo di stoffa utilizzato che ricorda quella delle sahariane italiane così come il taglio delle tasche al petto con patta a punta e cannolo al centro.Altra particolarita' i due bottoncini che chiudono i polsi sempre stile sahariana. Ma la cosa piu' strana e' una striscia di rinforzo all'interno del giacchino all'altezza delle reni con tre asole dove sicuramente andava allacciato qualcosa.Completa il tutto un brevetto da motorista. Il timbro che si trova stampigliato sulla fasci di rinforzo in tela piu' spessa sembra recitare " Sartoria di Commissariato 1° ZAT Milano " taglia 3 .
Avete mai visto niente di simile ? Come si puo' datare ?
Grazie.
Dirigibilista

Ho corretto l'inserimento delle immagini. Enjoy! Diavolo verde















Edited by Il Diavolo Verde - 5/6/2017, 12:10

Riprendo dopo parecchio tempo questo argomento in quanto sono riuscito a trovare una foto che forse togliera' qualche dubbio in merito all'interno marrone dei caschi coloniali in oggetto.
Si tratta di un ufficiale inglese che esamina un casco coloniale italiano mentre ai suoi piedi ce ne sono "spalmati" qualche decina. Si puo' notare molto bene la differenza di colore dei caschi sulla sinistra con una colorazione uniforme a differenza di quelli di destra che hanno una differente colorazione tra interno ed esterno.
Dall'ombra sul terreno il sole dovrebbe essere molto alto e quindi poco influente nel modificare il colore degli interni anche perche' la differenza e' ben visibile.
Come gia' detto esiste un altra foto presa da piu' vicino di una Camicia Nera che abbracciando una vecchietta mostra piu' chiaramente l'interno del casco ma che a tutt'oggi non sono riuscito a ritrovare.
Adesso agli specialisti dei viraggi di colore nelle foto d'epoca l'arduo responso.
Dirigibilista

E' vero, ho controllato ed e' verniciato quindi truppa.
Strano perche' l'ho tovato insieme a dei distintivi dei reparti Alpini in casa di un Ufficiale quì a Roma.
Dirigibilista

Piccolo contributo per quanto riguarda gli scudetti G.I.L. ( Servizio Antincendi ) , questo credo che l'abbiano visto in pochi.
Dirigibilista




E ancora un altra " chicca " , scudetto smaltato a fuoco del Comando Superiore Alpino IV° Cuneense appartenuto ad un Ufficiale degli Alpini .
Questo scudetto venne utilizzato per brevissimo tempo e poi sostituito.
Dirigibilista

Leggo solo ora l'intervento di Adriano e mi rendo conto di aver fatto un errore , volevo scrivere Africa Settentrionale ed invece nella fretta ho scritto Abissinia. La foto dell'abbraccio che sto cercando inutilmente , mi ricordo che l'aveva postata su un vecchio Forum un collezionista che si interessava di materiale dei Vigili del Fuoco ed era riferita ( sempre a memoria ) all'imbarco da Napoli per l'Africa di un soldato . Concordo anche con il fatto che costruttivamente parlando risulti piu' povero e con un sughero di spessore leggermente minore rispetto al " verde".
Dirigibilista

I caschi con l'interno kaky sono stati utilizzati durante la Guerra d'Abissinia. E' nota la foto di un soldato che abbraccia una signora anziana e nel farlo mostra l'interno del casco che a detta di "specialisti " di fotografia hanno la stessa tonalita' di colore. Il problema dei caschi con l'interno kaky e' che ne sono usciti tantissimi nel dopoguerra che hanno portato a credere che fossero postbellici. Un altra leggenda metropolitana fa risalire questi caschi all' A.F.I.S. come del resto le famose sahariane che copiano quelle seconda guerra mondiale ma che hanno dei piccoli particolari che le differenziano.Stesso problema per il Casco coloniale Casarini del quale non esistono foto che ne dimostrino l'uso anche se personalmente ne trovai un paio una trentina di anni fa con il fregio dei R. Carabinieri ed un altro con un fregio inglese.
Dirigibilista