Bunker su portofino

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HUSKY2
view post Posted on 25/3/2008, 15:17




comunque i tobruk che sorgono delle mie parti tutt'altro che in zone costiere.
sono opere minori che contibuivano alla difesa con opere + grosse

generalmente quelle che ho beccato io, sono dotate di ingresso a trincea e riservetta munizioni

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il plinto centrale serviva per armare l'opera con una mitragliera pesante
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HUSKY2
view post Posted on 25/3/2008, 15:37




Gilberto Giovì, quante foto!!!

allora.......... la prima immagine potrebbe riferirsi ad una installazione per fotoelettrica, quei bunker sono in realta degli osservatori di batteria costiera, anzi meglio è una direzione del tiro, ed infatti, si vedono bene le piazzole, ad occhio da 152, alcune sono in casamatta tedesca stile Vallo Atlantico.

quelle aperture di cui hai detto nn conoscere l'utilità, se danno direttamente su una piazzola per cannone, sono gli spazi dai quali venivano issati i proietti, quindi quei locali sono le riservette munizioni. confermo la piazzola per mitragliera contraerea, magari da 20 mm.
quello stanzino vuoto forse era il locale adibito ai generatori ecc

Edited by HUSKY2 - 25/3/2008, 15:46
 
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Gian49
view post Posted on 25/3/2008, 15:45




Ciao HUSKY2,grazie per le spiegazioni e per aver postato le belle fotografie dei "Tobruk"Non posso far altro che confermarti di non aver mai visto nulla simile nei pressi di opere del Vallo Alpino(Almeno nei 4 settori che visito abitualmente) ma al massimo qualche postazione allo scoperto per arma leggera,come quella che posto,posizionata nei pressi del Ricovero in caverna R zona Moncenisio.
Ciao Gianfranco

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Postazione allo scoperto per arma leggera-Zona Moncenisio
 
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HUSKY2
view post Posted on 25/3/2008, 15:52




certo, ma di solito i tobruk alimentano gli sbarramenti stradali, quindi piccoli gruppi di opere appunto di sbarramento, concentrate in una specifica zona da difendere (nel mio caso l'accesso ad una zona militare dotata di polveriere, oppure copertura della gola di opere + grandi).
nel caso del vallo alpino, dato che sostanzialmente si tratta di una linea fortificata , di un fronte continuo, il discorso cambia, quindi credo che fosse inutile edificare opere del genere in quei posti. come vedi infatti nella foto la postazione serviva a difendere un ricovero in caverna , ma nn era parte di un blocco difensivo come appunto uno sbarrameto stradale ecc


ne approfitto per postare uno dei "miei" osservatori

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stretto di Messina - di fronte Villa S.Giovanni
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si nota ancora un po della colorazione mimetica


e questa è la batteria della MIlmart, Margottini in ricordo del C.V. Carlo Maregottini Oro al VM alla memoria
- 4 pezzi da 152 con ricoveri munizioni ipogeici

la batteria chiudeva l'accesso sud dello stretto di Messina, interfacciata dalla batteria Conteduca di Pellaro, di pari potenza, come ben sanno Fante e Baytown

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per capire quanto fosse imponente un'installazione per 152
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Edited by HUSKY2 - 25/3/2008, 17:55
 
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view post Posted on 25/3/2008, 16:29
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CITAZIONE (HUSKY2 @ 25/3/2008, 15:17)
comunque i tobruk che sorgono delle mie parti tutt'altro che in zone costiere.
sono opere minori che contibuivano alla difesa con opere + grosse
generalmente quelle che ho beccato io, sono dotate di ingresso a trincea e riservetta munizioni

Ciao Husky2,

premesso che sono qui per imparare :) io al termine tobruk abbino una tipologia di piccolo bunker sotterraneo dotato di un pozzetto scoperto, per arma tipo MG a volte scudata, con apertutura +/- a filo terreno, accesso protetto posteriore o laterale, dove il tiratore emerge dal pozzetto con solo la parte superiore del tronco, mentre il resto del corpo resta all'interno del bunker; la parte ipogea funge da ricovero personale e riservetta munizioni di primo impiego.

D'accordo con te, I tobruk non sono necessariamente costieri, anzi sono nati nel deserto (da cui il nome tobruk appunto) per offrire protezione in un ambiente pianeggiante dove il terreno di per se ne offriva ben poca, sie per conformazione che per consistenza. Il fatto poi che fossero rapidi ed economici da costruire e molto efficaci nella difesa contro truppe allo scoperto, hanno fatto si che la 'formula' tobruk sia stata esportata molti teatri di guerra. Per quanto ne so più raramente in montagna dove il terreno offre 'appigli' difensivi molto buoni ed anche, penso, per ragioni meteo/climatiche.

Le foto che hai postato mi sembrano più semplici postazioni o piazzole in cemento a cielo aperto, che non tobruk, pronto ad accettare correzioni e/o smentite, nello spirito del forum.

Per maggiori dettagli lascio la parola a Davide Bagnaschino che descrive un tobruk rinvenuto nel Sanremese e mostra anche le relative pianta e sezione.

http://www.icsm.it/world/reportage/treponti.html

UN 'TOBRUK' A TRE PONTI, SANREMO
di Davide Bagnaschino © (02/08)

A Sanremo, in località Tre Ponti, sono in corso lavori per la posa di una nuova tubazione dell'acquedotto del Roja. Dopo tre giorni dall'inizio degli interventi, la benna dell'escavatore, che formava la necessaria trincea, ha urtato contro un ostacolo imprevisto; sotto alla sede stradale è stato portato nuovamente alla luce un piccolo bunker risalente al secondo conflitto mondiale. E' stato rinvenuto infatti un "Tobruk", una postazione in cemento armato per mitragliatrice, destinato al controllo di una porzione delle spiagge dei Tre Ponti, in concorso con altre opere vicine. Questo tipo di opera deve il suo nome alle semplici postazioni realizzate dalle truppe italiane in Libia, a difesa dell'importante porto appunto di Tobruk. Queste erano molto spesso costituite da un bidone in ferro, di quelli solitamente usati per acqua o carburanti, infossato nella sabbia, dove un soldato trovava riparo da proiettili e schegge nemici.

La tipologia di questa opera difensiva, evidentemente efficace, di modestissimo costo e nel contempo facile e rapida da costruire, venne presto adottata dalle truppe del corpo germanico dell'Afrika Corps (più correttamente Deutsches Afrikakorps, DAK), giunto in Africa in aiuto alla 10ª Armata oramai in rotta, tallonata dalla inarrestabile avanzata delle ridotte, ma mobili forze inglesi.

L'Organizzazione Todt, che in tutta Europa curava la costruzione delle opere di difesa, elaborò il semplice espediente in varie forme di cui restò comunque l'idea di base: un piccolo pozzo a raso del terreno dal quale, uno o due soldati, facevano fuoco con una mitragliatrice o con un mortaio. In quest'ultimo caso sia l'arma che gli uomini rimanevano completamente defilati alla vista, mentre nel caso della mitragliatrice, emergevano solo con la testa, con l'opportunità di abbassarsi in casi estremi. Ovviamente i bunker così realizzati erano in cemento armato, ma mantennero il nome originario: Tobruk, sebbene venissero ad assumere forme alquanto diverse dall'idea primigenia, ricevendo, nei casi più importanti, torrette di carro armato al posto della semplice mitragliatrice e riservette e ricoveri nel sottosuolo. Nel caso riscontrato ai Tre Ponti, si tratta della postazione più semplice del "campionario" dell'Organizzazione Todt: un piccolo blocco in cemento armato completamente interrato nel quale una breve scala scendeva a una riservetta e alla postazione vera e propria. Quest'ultima era formata da un vano di forma ottagonale che si restringeva alla sommità ; qui un anello metallico fungeva da guida e supporto a una mitragliatrice, mentre i serventi rimanevano quasi completamente riparati al di sotto della struttura. Solo la testa emergeva dal pozzo in parte protetta da uno scudo metallico.

L'Associazione STUDI CAVITA' ARTIFICIALI SANREMO (per gli amici S.C.A.S.), si è subito interessata al bunker. Sebbene si trattasse infatti di un'opera molto semplice, i lavori in atto potevano distruggerla e quindi il forse eccessivo entusiasmo di alcuni "arditi" del gruppo non è stato vano nel rilevare e fotografare velocemente il piccolo Tobruk.

Tuttavia anche la fretta forse era eccessiva; infatti l'escavatore sicuramente non avrà ragione del robusto manufatto, mentre la vicinanza delle abitazioni dovrà consigliare prudenza negli eventuali interventi di demolizione.

Prossimamente verrà alla luce anche un'opera di maggiori dimensioni, posizionata più a Ponente. La S.C.A.S. è già pronta al sopralluogo, eventualmente allertata dagli abitanti della zona. Infine un piccolo richiamo storico: le opere e il muro antisbarco che cingevano Sanremo sul fronte a mare, dalla zona della Foce sino ai Tre Ponti, vennero costruiti dall'O.T. (Organizzazione Todt) dal 1944 al 1945, per impedire azioni o sbarchi alleati. Per maggiori informazioni è possibile documentarsi con il pregevole lavoro in tre volumi di Renato Tavanti: Sanremo Nido di Vipere, edito dalla ATENE EDIZIONI. Per documentazione, referenze e informazioni specifiche non esitate a scriverci ([email protected]) e a visitare i nostri siti: www.scas.it e www.davidebagnaschino.it: avrete pronta ed esauriente risposta.

Scusate la prolissità.
Alla prossima


 
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HUSKY2
view post Posted on 25/3/2008, 17:17




si certo, conosco bene il tutto, ma quello che dici tu è il modello tedesco.
questo è una sorta di tobruk italiano, inteso come postazione circolare a pozzo in barbetta, per fucile mitragliatore o mitragliera dotate di parapetto, paraschegge.
sono sempre opere permanenti scavate e quindi "infossate"nel terreno e profonde almeno 150 cm, e perciò nn di superficie.
 
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view post Posted on 25/3/2008, 20:27
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Ah, adesso capisco.
Grazie e buona serata.
 
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