Piccolo rifugio antiaareo tedesco

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view post Posted on 3/9/2008, 06:57
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Mi pare di non aver mai scritto niente in questa stanza; non per mancanza di interesse, ma solo per mancanza di materiale che valesse la pena condividere.
Vorrei però presentare una piccola cosa, un microscopico rifugio antiaereo tedesco della seconda guerra mondiale, non molto significativo per storia e dimensioni, ma abbastanza interessante in quanto “integro”, nel senso che dal tempo di guerra nessuno c’è più andato, se non probabilmente qualche paesano, nell’immediato dopoguerra, per cercare materiali da recuperare: le porte in ferro (tratteggi rossi) sono infatti sparite, anche se ne rimangono i cardini.
Anche l’essenziale impianto elettrico presente (un filo e dei porta-lampadine) è stato smantellato.
Il sito si trova all’interno del parco di una villa nel Vicentino. Qui, tra il 1943 e il 1945, aveva sede il distaccamento di un non identificato Comando tedesco; si vede che avevano trovato la Villa di loro gusto, e vi si erano insediati.
Il rifugio si trova alla base di un alto muraglione di contenimento del terrapieno che sostiene un’ala della villa, ed è dotato di due accessi (A e E), un locale centrale di circa 2,5 x 10 metri (D), e una piccola latrina di poco più di 1 mq, con un buco per terra dove presumibilmente mettere un secchio in caso di… necessità.
Fortunatamente la villa non venne mai bombardata, per cui il ricovero non sarà mai stato usato, forse nemmeno mai completato; però ha ancora la sua pittura verde sulle pareti (foto C).
Ecco la pianta sommaria e alcune foto:

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-Milite Ignoto-
view post Posted on 3/9/2008, 07:12




Urka, molto interessante, di questa tipologia non ne avevo mai visti, è fatto in maniera molto anomala e chissà per quale motivo il tunnel lungo era fatto in quella maniera, direi che è davvero poco pratico, quasi pericoloso in caso di entrata di fretta nel rifugio.
Boh.....
 
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view post Posted on 3/9/2008, 07:21
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La sezione a ferro di cavallo, per uno scavo in galleria, è staticamente ottimale. Credo che le rampe sfalsate potessero servire per rompere eventuali onde d'urto. Il canalino di scolo centrale impedisce ora di camminare comodamente nel ricovero, ma forse era prevista una semplice pavimentazione in tavolato; dei segni sulle pareti e sul pavimento, ad intervalli regolari, fanno pensare anche a una serie di panche, forse rimosse per recupero nel dopoguerra.
Non è nemmeno escluso che possa essere stato sfruttato e riadattato lo scavo di una vecchia ghiacciaia della villa.

Edited by Ghebret_ - 3/9/2008, 08:50
 
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view post Posted on 3/9/2008, 12:42
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Si tratta di un ospedaletto, o infermeria, facente parte del complesso dell'aeroporto militare di Vicenza. A quanto tempo fa risalgono le foto? A me risulta che attualmente sia in restauro (quasi completato) a cura del comune di Caldogno, con prossima apertura al pubblico come sala esposizione per mostre et similia.
Fra questo bunker e l'aeroporto, lungo la via Sant'Antonino che ne costeggia la recinzione, sono presenti altri due bunker-rifugio. Purtroppo ora sono all'interno di proprietà private, per cui non è possibile accedervi.
La funzione d'infermeria è confermata proprio dalla lontananza dall'aeroporto rispeto agli altri bunker e dalla sua posizione "imboscata" all'interno del parco della villa.
Se volete vedere la foto aerea, cliccate sul link e spostativi di circa duecento metri a ore 2 (Nord-est) rispetto al segnalino n° 2 puntato sulle scuole elementari. La villa con il parco è chiaramente visibile, il bunker è quel "coso" grigio piatto lì in mezzo.

http://www.visual.paginegialle.it/?ind=&dv...&idp=&cf=61&cb=
 
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view post Posted on 3/9/2008, 13:44
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Mi spiace ma non si tratta del sistema di Caldogno! Qui siamo nell'ovest Vicentino, in una Villa dove da quasi un anno seguo dei lavori di restauro (le foto sono di alcune settimane fa).
Nè è possibile vederlo dall'alto, perchè il muraglione della foto "A" è alto una dozzina di metri, e contiene terreno.
E' comunque mia intenzione cercare di convincere la proprietà a dargli una sistemata, e a inserirlo nel percorso delle visite al parco.
 
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view post Posted on 3/9/2008, 14:22
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Di rifugi antiaerei di fattura simile a questo è disseminato gran parte del Nord Italia.
La maggioranza militari, alcuni privati a servizio di residenze di famiglie abbastanza benestanti da poterselo permettere.

Questo è molto ben conservato e le foto di Ghebret lo illustrano nitidamente; penso che il fatto di essere in area privata lo abbia risparmiato dal riempirsi di cartacce, lattine, bottiglie, scritte, escrementi e via discorrendo.

Su questo tema, con specifico riferimento all'area veronese, se non lo conoscete vi segnalo http://bunkerhunters.altervista.org/, un sito amatoriale ben fatto che raccoglie immagini di diversi bunker/rifugi della IIGM.

Buon pomeriggio.
 
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Gian49
view post Posted on 3/9/2008, 16:13




Ghebret
CITAZIONE
La sezione a ferro di cavallo, per uno scavo in galleria, è staticamente ottimale

E' vero,infatti la stessa soluzione venne adottata nel 1938-39 a Bardonecchia,durante la costruzione delle Batterie in caverna B3 e B4,anche per sopperire alla scarsa consistenza della roccia.
Posto una foto della galleria della Batteria B3.
Ciao Gianfranco
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view post Posted on 4/9/2008, 12:18
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CITAZIONE (Ghebret_ @ 3/9/2008, 14:44)
Mi spiace ma non si tratta del sistema di Caldogno! Qui siamo nell'ovest Vicentino, in una Villa dove da quasi un anno seguo dei lavori di restauro (le foto sono di alcune settimane fa).
Nè è possibile vederlo dall'alto, perchè il muraglione della foto "A" è alto una dozzina di metri, e contiene terreno.
E' comunque mia intenzione cercare di convincere la proprietà a dargli una sistemata, e a inserirlo nel percorso delle visite al parco.

Chiedo scusa per la "cantonata" presa :ph34r: . Ho peccato di presunzione. :(
 
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view post Posted on 4/9/2008, 12:41
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Non fartene un cruccio, succede a tutti!!
Piuttosto, conosci lo stato dei lavori a Caldogno? Tre anni fa "avevano in programma" di sistemare il bunker più grande, ma non ho più saputo niente dell'avanzamento dei lavori, nonostante il quotidiano della Provincia di solito dedichi spazio a queste cose.
 
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view post Posted on 4/9/2008, 13:57


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Ottima scoperta, da un punto di vista tecnico sono rispettate le norme canoniche delle costruzioni antiaeree come per esempio i due ingressi, entrambi sfalsati.
Notevole.
 
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view post Posted on 14/10/2008, 14:15
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hai trovato per caso qulcosa di interessante all interno ?
 
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view post Posted on 14/10/2008, 14:59
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Come no; 3 bottiglie di plastica e 1 pallone bucato. Naturalmente già in dotazione alle SS.
E circa 1 miliardo di zanzare di quelle grosse cattive.
 
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view post Posted on 14/10/2008, 16:18
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non é detto magari facendo un accurata visita con un metal puo darsi che qualcosa salti fuori.. e sempre se durante la guerra questo rifugio sia stato utilizzato o meno da truppe..
informati se riesci areperire notizie sfruttale te lo dico x esperieza personale
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 14/10/2008, 17:04




Personalmente ho assistito all'apertura di 2 bunker sulla linea del Foglia non lontano da casa mia, tutto lavoro di badile, vanga e metal, erano interrati fino all'altezza del soffitto da tempo immemorabile,comunque il lato della porta è stato individuato abbastanza facilmente, dentro erano assolutamente vuoti, niente di niente solo un bidone di lamiera bucato, eppure il proprietario del terreno si ricordava "benissimo" che al suo interno erano state messe parecchie cianfrusaglie dopo il passaggio del fronte, detto ciò abbiamo realizzato che dopo il passaggio del fronte i bunker erano i primi luoghi che venivano visitati da chi raccattava il ferro, l'ottone e qualsiasi altro materiale che permettesse di poter mangiare qualcosa quando si faceva sera.
A mio avviso ci vuole una bella botta di fortuna per trovare qualcosa in un bunker, comunque tutto è possibile.
 
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view post Posted on 14/10/2008, 17:21
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CITAZIONE (-Milite Ignoto- @ 14/10/2008, 18:04)
... dopo il passaggio del fronte i bunker erano i primi luoghi che venivano visitati da chi raccattava il ferro, l'ottone e qualsiasi altro materiale che permettesse di poter mangiare qualcosa quando si faceva sera.

Esattamente; e ancor di più nell'immediato dopoguerra; da qui si son portati via anche i cavetti delle lampadinee gli isolatori in ceramica...
Del resto guarda che è davvero molto piccolo, e non ritengo che sia stato usato per la sua funzione durante la guerra. In ogni caso, se ve in porto la mia idea di risistemazione, mi guarderò bene in giro.
 
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19 replies since 3/9/2008, 06:57   1156 views
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