LA RESISTENZA IN PROVINCIA DI SAVONA E ZONE LIMITROFE

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mariob65
view post Posted on 6/10/2009, 11:50




Ciao le Am lire rimasero come moneta per il territorio occupato dal 1943 al 1946.
Durarono fino al 1950.
La questione di Trieste si è risolta ben oltre a quella data, abbiamo perso una guerra e
siamo stati territorio occupato, la fortuna è stato non rimanere nel famoso, fino al 1990,
paradiso socialista, ormai scomparso nella memoria storica di tutti.
I miei nonni entrambi del 1911 non erano certo ragazzini nel 1945 e si ricordavano
bene i soprusi, i ricatti e le violenze da parte partigiana verso la popolazione ligure, chiaramente nel dopoguerra prima non ne sapevano praticamente nulla, e solamente negli ultimi anni quando la paura del mitra è passata sono usciti alla luce pubblica i vari misfatti e le miriadi di uccisioni compiute dai valorosi della montagna.
Fino al inizio degli anni 60 non ci fù tutta questa propaganda nelle scuole e sui giornali sulla resistenza, la gente la conosceva e ricordava ancora bene......
Ciao
 
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view post Posted on 6/10/2009, 11:54
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Ciao Mirco, ti rispondo io attesa di 157°, intanto perchè siamo compagni di... no, merende no perchè lui non mangia per mantenere la linea.... diciamo si scampagnate alla ricerca di pezzi.
E poi mi sono studiato certi testi riguardanti le nostre zone e quindi ti posso rispondere facilmente. Non so per altre zone, però i locali ANPI e Isrec, grazie all'opera di diversi ricercatori, hanno pubblicato varie opere contenenti tutti i dati dei partigiani riconosciuti, comprese le eventuali forze armate da cui provenivano. E' quindi facile verificare tali informazioni, che grosso modo coincidono con quanto affermato da 157°.
Circa le diserzioni abbiamo parlato ad esempio dell'abbandono di un'intera compagnia avvenuta il 6 settembre 44, composta di ben 180 uomini secondo i diari San Marco e 150 secondo la storiografia partigiana.
Non si tratta di San Marco ma di Monterosa ma plotoni interi si erano staccati sempre in quei periodi per andare a formare reparti partigiani, ad esempio un distaccamento della II div autonoma Langhe era costituito solo da alpini disertori.

Circa la cassa della divisione, basta dare una scorsa agli ultimi gioni del diario San Marco per scoprire che alcuni ufficiali e la cassa della divisione sparirono nei giorni convulsi della ritirata, Se poi quei fondi siano rimasti in tasca a quegli uffficiali o sino finiti a qualche partito non sono in grado di dirlo.

Edited by kanister - 6/10/2009, 13:35
 
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view post Posted on 6/10/2009, 12:37
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CITAZIONE (mariob65 @ 6/10/2009, 12:50)
I miei nonni entrambi del 1911 non erano certo ragazzini nel 1945 e si ricordavano
bene i soprusi, i ricatti e le violenze da parte partigiana verso la popolazione ligure, chiaramente nel dopoguerra prima non ne sapevano praticamente nulla, e solamente negli ultimi anni quando la paura del mitra è passata sono usciti alla luce pubblica i vari misfatti e le miriadi di uccisioni compiute dai valorosi della montagna.

Ciao non me ne vogliano gli amici.... di parte e non ma le nefandezze vi furono in entrambi gli schieramenti ed è inutile riscaldarsi cerchiamo di placare gli animi. Vi posso raccontare alcuni fatti così come mi sono stati riportati da parenti che hanno vissuto gli avvenimenti non per questo me la prendo con gli uni o con gli altri. Per quanto riguarda "Cimitero", sicuramente personaggio mal visto dalle mie parti, mio padre allora quattordicenne venne da lui fatto inginocchiare e si ritrovò la canna della sua pistola puntata alla testa solo per non avergli portato una bottiglia d'olio che non aveva, il tutto si concluse con un sonoro calcione sferrato nel fondoschiena e un febbrone da cavallo per lo spavento. Vero fù che tempo dopo qualche altro capo partigiano, per il fatto, lo ripagò con lo stesso calcione sulla piazza della chiesa di fronte agli abitanti. Altro fatto, più nebuloso di cui chiedo lumi, l'assassinio del podestà di Pogli o Ortovero del quale abbandonarono il corpo nel comune di Aquila d'Arroscia (IM) che alcune persone tra i quali mio zio (reduce dalla ritirata di Russia) si affrettarono a far sparire per evitare rappresaglie contro l'inerme popolazione. Ed infine una giovane camicia nera di 18 anni torturato fatto salire a piedi nudi su una stufa incandescente (in tutta la piazza si sentivano le urla e la puzza di carne bruciata) e poi giustiziato, ancora oggi il posto dove fù seppellito viene chiamato passo del fascista.

Roberto
 
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ghirghi
view post Posted on 6/10/2009, 12:46




CITAZIONE (mariob65 @ 6/10/2009, 12:50)
I miei nonni entrambi del 1911 non erano certo ragazzini nel 1945 e si ricordavano
bene i soprusi, i ricatti e le violenze da parte partigiana verso la popolazione ligure, chiaramente nel dopoguerra prima non ne sapevano praticamente nulla, e solamente negli ultimi anni quando la paura del mitra è passata sono usciti alla luce pubblica i vari misfatti e le miriadi di uccisioni compiute dai valorosi della montagna.
Fino al inizio degli anni 60 non ci fù tutta questa propaganda nelle scuole e sui giornali sulla resistenza, la gente la conosceva e ricordava ancora bene......
Ciao

Ciao, Mariob65. Esco per raccogliere un cesto di funghi e al rientro mi ritrovo con tanta carne al fuoco.........

Dò la precedenza al tuo intervento perchè, scusami la franchezza, e lo ho già ripetuto un sacco di volte, le affermazione genereriche non incontrano il mio favore. Sono abituato a dire pane al pane e vino al vino. Ti prego caldamente quindi di fare altrattanto. Puoi per cortesia esprimerti più chiaramente sui presunti "soprusi, i ricatti e le violenze da parte partigiana verso la popolazione ligure" ? Se vogliamo discutere amichevolmente, serenamente e senza volpe sotto l'ascella, io sono pronto a parlare di tutto, nulla escluso. Ma per favore abbandoniamo le affermazioni tipo: mi hanno detto, mi hanno raccontato, ho sentito dire, ecc. ecc.
Parliamo di fatti concreti altrimenti io non ci stò: Tiro i remi in barca e me ne torno a cercare funghi che in questo momento stanno nascendo come ..... funghi!
 
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view post Posted on 6/10/2009, 13:25
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Ciao Ghirghi beato te sò che ne nascono a tonnellate ed io non riesco ad andare.... a parte l'OT non c'è nessuna novità per i miei amici partigiani che ho segnalato?
Roberto
 
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mirco.s
view post Posted on 6/10/2009, 13:38




OK. Kanister, della defezione Monterosa ne sapevo qualcosa, tuttavia è sui numeri generali che non sono daccordo, riprendendo il discorso sulla V° zona, sarebbe come dire che dei 2000 e passa partigiani la metà erano ex fascisti disertori.....
Generalizzando poi in tutto il Piemonte, verrebbe fuori che i fascisti arrivati ad un certo punto si siano sparati trà di loro, e che Cuneo, Torino, ecc...ecc... le abbiano liberate i fascisti ????
Quello che avvenne per la II° div. Langhe non può essere considerato comune a tutte le formazioni resistenziali.
La cassa....mi pare evidente che sia sparita, e mica solo quella, anche in altre occasioni suppongo, datronde c'è sempre chi è previdente o chi se ne approffitta.

In quanto a violenze e fucilazioni....certo che furono comuni, con gli opportuni distinguo però.
 
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ghirghi
view post Posted on 6/10/2009, 13:42




CITAZIONE (exord59 @ 6/10/2009, 13:37)
....... Vi posso raccontare alcuni fatti così come mi sono stati riportati da parenti che hanno vissuto gli avvenimenti .....

Questo si chiama parlar chiaro. Non conosco i fatti che tu racconti, ma non mi sorprendono affatto! E' vero e lo continuo a ripetere, cazz... ne sono state fatte da ambo le parti. Non le giustifico, ma vorrei che chi ne parla si immedesimasse nal clima del momento. La vita non valeva più nulla, ci odiavamo, ci disprezzavavo, ci sparavamo contro come se ditribuissimo dei confetti da sposa! Ma perchè? Ci dovrà pur essere stato un motivo, una ragione per iniziare tutto ciò.
Ricordo che dopo il fatidico 25 luglio 1943 e fino all'8 settembre non trovavi neppure un fascista se lo pagavi a peso d'oro. Tutti spariti, tutto finito e non per causa dei partigiani che ancora non esistevano. E nemmeno per paura di ritorsioni che, nei casi siano veramente avvenute, si è trattato di qualche ceffone o la bevuta di qualche dose di olio di ricino in restituzione di qualche purga subita in passato.

Dopo l'8 settembre appaiono i primi partigiani, con la chiara ed unica intenzione di combattere i tedeschi, movimento spontaneo di popolo che ancora nemmeno si sognava gli aiuti alleati. Ricompaiono anche, sotto la benigna ala nazista, i nuovi fuscisti, risorti dalla cenere come l'araba fenice.
I primi scontri furono soltanto contro i tedeschi, perchè i fascisti rimanevano rinchiusi nelle loro ben calde e confortevoli sedi. Dopo la GNR, si formarono le BN e una miriade di formazioni armate. Giunsero anche le divisioni addestrate in Germania che sostituirono i reparti d'occupazione tedeschi, e iniziò lo scontro fratricida, la guerra civile. Nessun altro commento da parte mia!.

Tornando all'argomento iniziale, io non ho mai sostenuto che dalla nostra parte ci fossero soltanto degli angioletti timorati di Dio, come non ho mai sostenuto che "Cimitero" fosse uno stinco di santo, probabilmente sarà anche vero il contrario. Ma vogliamo mettere sulla bilancia tutto quello che i nazifascisti, boia d'albenga in testa, hanno fatto alla sua famiglia? Pensate proprio sia possibile che uno come lui e nella sua situazione potesse tanto facilmente controllarsi.
Per concludere, certamente non approvo le violenze e le vendette personali effettuate da singoli elementi, ma ancor più non approvo e non tollero la violenza e la persecuzione quando questa è metodo abituale reparti militari che vantano la loro ufficialità.




 
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view post Posted on 6/10/2009, 14:40
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Ciao, non voglio affrontare il discorso "politico", da cui cerco di tenermi ben distante per evitare discussioni, mi limito a parlare di notizie e dati riportati su libri e documenti, eventualmente criticando questi se si rivelano pure invenzioni.
Come Ghirghi sa, sono stato "sfrattato" dalla mia stanza-santuario ed ho dovuto portare tutto il materiale in magazzino, e quindi molte volte rispondo a memoria, senza potermi documentare.
Rimanderei quindi di qualche giorno la risposta sui numeri dei disertori della San Marco, in quanto non dispongo dei documenti necessari.
Tuttavia, restando alle zone savonesi ed alla S.Marco, ricordo che nel primo mese di arrivo in zona, agosto 1944, quindi ancora sotto il comando di Princivalle, ci furono oltre 2000 diserzioni. E fu proprio questo uno dei motivi per cui Princivalle fu esautorato ed il comando passò a Farina.
Appena possibile cercherò di essere più preciso.
 
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ghirghi
view post Posted on 6/10/2009, 15:06




Acc......! Magazzino!? Io credevo fosse una grande palestra!!!!

Si, credo anch'io fosse una delle cause che costò il posto a Princivalle. Di certo, però, non la principale. A mio giudizio non aveva abbastanza santi in paradiso!

Non ho nessun elemento per confermare o contestare le 2000 defezioni. Di certo un tale numero non raggiunse mai le formazioni partigiane della provincia di Savona.

ciao. jan
 
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view post Posted on 6/10/2009, 15:14
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Ciao Jan M.P. non arrivato.
Roberto
 
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mirco.s
view post Posted on 6/10/2009, 15:16




Infatti la politica lasciamola fuori ! ma mica stiamo parlando di politica !
2000 disertori dici.....però quanti sono andati a casa ? quanti si sono imboscati ? quanti hanno formato quelle bande che definendosi....... tiranneggiavano la popolazione ?
Sono daccordo che un certo numero entrò nelle formazioni partigiane (come vi entrarono russi,ucraini,cechi ecc...ecc...) ma quantificare resta difficile.
E poi siamo partiti dal 50% cosa della quale io continuo a non essere convinto. ciao!
 
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view post Posted on 6/10/2009, 15:31
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Ciao, come ho detto rimando le precisazioni a quando riuscirò a prendere qualche libro, tuttavia vi ricordo che la S.Marco era spalmata su tutta la Riviere ligure, da Voltri sino a Ventimiglia, e su buona parte del basso Piemonte, quindi un quantitativo di diserzioni come ricordo sarebbe stato meno notato in sede locale.

Ricordo ancora che tutti i resoconti della resistenza riconoscono un notevole incremento delle capacità militari di ogni singola formazione proprio grazie all'apporto di soldati ottimamente addestrati.
 
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view post Posted on 6/10/2009, 19:21
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Ciao, per levarmi una curiosità che mi tormentava un po' mi sono deciso ad andare a cercare qualche dato certo. Ho preso una tabella dal libro "San Marco... San Marco, storia di una divisione" del Baldrati.
In effetti ricordavo male: i disertori non erano circa 2000, guardate il totale riportato in basso a destra. Il periodo era quello del generale Princivalle, dal ritorno in Italia al momento dell'assunzione del comando da parte del Gen Farina.

image

Come già detto tenete presente che non si parla di disertori su una singola provincia ma sono compresi anche i "dispersi" durante il viaggio di ritorno, oltre a quelli di Savona, Imperia, Cuneo, parte Genova.......

Ora andrò a cercare qualche dato sul Reparto Esplorante.......
 
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view post Posted on 6/10/2009, 19:39
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Allora, torniamo al III Gruppo esplorante, sempre dallo stesso libro prendo le consistenze al 5 settembre 1944, i dati sono quelli teorici raffrontati a quelli effettivi:

Ufficiali 36 - 32
Sottufficiali 98 - 50
Truppa 862 - 650

Quindi di fronte ad una consistenza teorica totale di 996 militari quella effettiva era di 732 uomini.

 
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mirco.s
view post Posted on 6/10/2009, 19:49




Miiiizzicaaaa, sembra la scena di Sordi sotto la galleria... tutti a casa!!!
Se fossero andati tutti in montagna ci facevano 3 divisioni partigiane.
 
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197 replies since 4/3/2009, 15:49   13118 views
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