CARTOLINA DEL SETTIMO ERITREO

« Older   Newer »
  Share  
amedeo.f
view post Posted on 6/11/2009, 21:05




UN SALUTO A TUTTI -
METTO QUESTA CARTOLINA MA NON HO NESSUNA INFORMAZIONE -
SE ESCE QUALCOSA MI FA PIACERE :D


image[


image
 
Top
view post Posted on 7/11/2009, 10:19
Avatar

Staff Member

Group:
STAFF MEMBER
Posts:
6,347

Status:


Mmh... "qualcosa" di che genere?
Non è una cartolina, ma un bellissimo cartoncino intestato, spedito dal Capitano Giovanni Santoni-Rugiu evidentemente ad un collega di nome Gramegna, che forse era il Capitano comandante della Compagnia del VII Battaglione rimasta in Eritrea mentre il reparto (le altre 4 Compagnie) veniva inviato in Cirenaica: i nomi citati sono infatti degli altri Capitani del Battaglione (Azzi, Belgrano, Sorrentino) e del Maggiore Tron.
Nel 1917 in Cirenaica il VII non fece alcuna operazione, ma solo servizi di scorta e ricognizione.
Questo è il mittente del tuo pezzo, fotografato - fatalità - appena 11 giorni dopo la data del cartoncino:

image



Mi sono meritato una scansione ad alta definizione? :P
 
Top
ellebici
view post Posted on 20/9/2010, 00:47




Alla fine, cinque mesi dopo aver scritto il cartoncino, ci andrà a fare la guerra in Italia.

Quello che so di questo ufficiale è che è si chiamava Giovanni Angelo Santoni Rugiu ed era nato a Sassari l’8 maggio 1882, era entrato in servizio il 6 novembre 1901, nominato sottotenente di fanteria il 7 settembre 1903 e promosso tenente il 16 dicembre 1906.
Non so dire esattamente quando sia andato in Eritrea ma posso immaginare che ciò sia avvenuto molto presto, praticamente forse fin dal suo ingresso in servizio come ufficiale, dal momento che lui stesso nel 1917 fa riferimento ad “una vita coloniale che dura da quasi otto anni”.
Di certo posso dire che nel 1909 risulta assegnato al Regio Corpo delle Truppe Coloniali dell’Eritrea e che tale risulta anche nel 1910 e nel 1911 quando, a fine anno, risulta per certo assegnato alla 1° compagnia del II Battaglione Indigeni dell’Eritrea dislocata a Saganeiti.

Tra l’aprile ed il maggio 1912, la sua compagnia al completo contribuisce alla ricostituzione del VII Battaglione Indigeni dell’Eritrea che a distanza di dieci anni dal suo primo scioglimento viene ricostituito in considerazione dell’esigenza posta dalla guerra italo-turca; in particolare la 1° compagnia del II Battaglione diventa la 2° compagnia del VII Battaglione.
Il 26 maggio 1912 il VII battaglione viene imbarcato sul piroscafo Cavour e salpa alla volta della Libia. Forza partente: ufficiali 17, sottufficiali 3, truppa indigena 972, quadrupedi 236.
Il 4 giugno 1912 il piroscafo giunge in prossimità di della penisola sabbiosa di Ras-El-Machbez (o Macabez) all’estremità occidentale della Tripolitania a circa trenta chilometri dal confine tunisino dove viene inizialmente trattenuto in quarantena a causa di alcuni casi di vaioloide sviluppatisi a bordo, unico incidente di rilievo durante il viaggio.
L’11 giugno 1912 il Battaglione sbarca nella penisola di Macabez e passa immediatamente agli ordini della 5° Divisione speciale del Ten. Generale Vincenzo Garioni.
Questa prima campagna di guerra in Libia si protrae per 6 mesi (giugno – novembre 1912) durante i quali il VII viene dislocato:
1. inizialmente in Tripolitania dove prende parte alle seguenti operazioni e scontri armati:
• ricognizione (incruenta) verso il confine tunisino (17 – 21 giugno 1912)
• combattimento all’altura del Guado (Sidi Said), 27 – 28 giugno 1912;
• ricognizione su Zelten con conflitto a fuoco, 30 giugno 1912;
• ricognizione su Sidi Alì con conflitto a fuoco, 4 luglio 1912;
• combattimento di Sidi Alì solo come riserva, 25 luglio 1912;
• avanzata su Zuara, 5 agosto 1912;
• combattimento Sidi Abd-es-Samad, 15 agosto 1912.
2. Successivamente, il 26 agosto 1912, viene trasferito via mare a bordo del piroscafo Cavour a Derna, in Cirenaica, dove prese parte ai seguenti operazioni e scontri armati:
• Derna, 14-16 settembre 1912;
• Kasr Ras el Leben (Derna), 17 settembre 1912;
• Bu Msafer, 8-10 ottobre 1912.
Dal 14 ottobre al 29 novembre 1912 il VII Battaglione stanzia a Derna e non partecipa più ad alcuna operazione di guerra. Il 29 novembre 1912 s’imbarca a bordo del piroscafo Europa diretto a Roma dove (probabilmente) domenica 8 dicembre 1912 presso il quartiere Macao viene passato in rassegna dal Re Vittorio Emanuele III e poi fa rientro in Eritrea. Il 13 dicembre sosta a Porto Said, poco dopo è di nuovo in Eritrea.

Il VII Battaglione trascorre i primi quattro mesi del 1913 in Eritrea a riposo. Il 22 marzo 1913, poche settimane prima che il VII Battaglione sia nuovamente mobilitato per una seconda campagna di guerra in Libia (ma questa volta della durata prevista di un anno), Santoni Rugiu viene decorato con una medaglia d’argento al valor militare per i fatti d’arme sostenuti l’anno precedente in Tripolitania con la seguente motivazione: «In successivi combattimenti dette prova di slancio e coraggio esemplari. Sidi Said, 27 e 28 giugno 1912; Sidi Ali, 4 luglio 1912; Sidi Abdessamad, 15 agosto 1912».
Dopo il 6 aprile 1913 è autorizzato a fregiarsi anche della medaglia commemorativa per la guerra italo-turca e della medaglia commemorativa delle campagne d’Africa senza menzione degli anni precisi trascorsi.
Il 30 aprile 1913 il VII Battaglione salpa da Massaua a bordo del piroscafo Bologna alla volta di Derna, dove sbarca il 26 maggio 1913 dopo essere stato in quarantena per pochi giorni presso la stazione sanitaria dell’Asinara a causa di alcuni casi di malattie infettive verificatesi durante il viaggio.
Forza partente: ufficiali: 15, sottufficiali e truppa italiana: 5, truppa indigena: 995, quadrupedi: 154.
In questa seconda campagna in Libia il VII Battaglione viene dislocato solo in Cirenaica (Derna, Tobruk, Bengasi e Cirene) e prende parte alle seguenti operazioni e scontri armati:
• Ettangi (Kasr Braksada) (Derna), 18 giugno 1913;
• Maturba (Derna), giugno 1913;
• Madaur (Tobruk), 17-18 luglio 1913;
• Zavia es Gaffa (Bengasi), 29 luglio 1913;
• El Duesia (Bengasi), 20 agosto 1913;
• Zavia Gsur (Cirene), 15 settembre 1913;
• Zavia Beda (Cirene), 1° ottobre 1913;
• Bu Scemal (Cirene), 6 ottobre 1913;
• Zavia Ania (Cirene), 29 ottobre 1913
Terminate queste operazioni, per il sopraggiungere delle piogge, il VII Battaglione trascorre circa 3 mesi nella zona di Cirene avendo la 3° e 4° compagnia dislocate a Zavia Beda e la 1° e 2° compagnia a Zavia Ania nei pressi di Cirene. Nei primi mesi del 1914 dopo la ripresa delle operazioni, il VII Battaglione prende parte al combattimento di Zavia Argub (Cirene) del 22 febbraio 1914 e contro i campi arabi di Maraua e Slanta.
Per sopravvenute minacce dell’Etiopia contro l’Eritrea i battaglioni eritrei vengono richiamati dalla Libia per cui il VII Battaglione, senza aver ultimato il previsto anno in Cirenaica, il 18 aprile 1914 rientra anticipatamente in Eritrea riprendendo la propria sede ad Asmara dove resta fino ai primi di gennaio del 1916.
Al suo rientro in Eritrea, ad attendere Santoni Ruggiu ci sono due belle sorprese: la promozione straordinaria per meriti di guerra al grado di capitano (con anzianità 10 maggio 1914) ed una seconda medaglia d’argento al valor militare (RD 4 giugno 1914).

Per Santoni Rugiu, gli anni che vanno dal 1914 al 1916 trascorrono tranquilli in Eritrea al VII Battaglione.

Nell’agosto 1916 il VII Battaglione è nuovamente mobilitato per un terzo turno di distaccamento in Libia (Cirenaica) e Santoni Rugiu segue il reparto al comando della 4° compagnia del VII Battaglione. Forza partente: 847 uomini.
Il 18 settembre 1916 il VII Battaglione sbarca a Marsa Susa e si trasferisce poi a Cirene. Nessun avvenimento di rilievo è da segnalare nell’anno di permanenza in Cirenaica durante il quale il reparto viene impiegato per le ricognizioni ed i servizi di scorta alle carovane di rifornimento ai territori di Cirene e di Susa.
Da questo terzo periodo di permanenza in Libia il VII Battaglione rientra il 14 ottobre 1917 ma il capitano Santoni Rugiu lascia il reparto e la Libia prima.

Dal tuo cartoncino si evince che Santoni Rugiu il 22 febbraio si trova a Cirene ed è combattuto dal fatto se restare in Africa o se rientrare in Italia ed andare a fare la guerra agli austriaci.
Evidentemente prevale questa seconda idea perché dal luglio all’ottobre 1917, dopo essere stato promosso maggiore, comanda il II battaglione del 211° Reggimento Fanteria della Brigata Pescara sul fronte carsico. Quando Santoni Rugiu arriva al reparto nel luglio 1917 il reparto è in zona di riposo dal 20 luglio e vi resta fino al 27 agosto, quindi si trasferisce in prima linea sull’altipiano della Bainsizza (QQ 763-774 – Hoje) e dal 23 settembre al 2 ottobre torna in zona di riposo.
Poco dopo avviene lo sfondamento di Caporetto e nel caos che ne consegue Santoni Rugiu finisce dall’11 novembre al 23 dicembre 1917 a comandare il II battaglione del 85° Reggimento Fanteria della Brigata Verona. Il nuovo reparto si trova nelle retrovie a Thiene e Stoccareddo fino a 5 dicembre, quindi dal 6 al 28 dicembre va in linea nel settore Colle d’Astiago (Val Frenzela) – Buso, Zaibena e Portecche (Col del Rosso). Santoni Rugiu lascia il reparto il 23 dicembre, cinque giorni prima che la Brigata sia sciolta e probabilmente prende parte alla guerra contro l’Austria solo nell’anno 1917 come documentato in seguito dalla medaglia commemorativa della guerra italo austriaca valida solo per l’anno 1917.

Di lui perdo le tracce fino al dicembre del 1924 quando risulta essere stato promosso tenente colonnello con riserva d’anzianità il 23 marzo 1923 (che in seguito verrà convalidata a far tempo dal 30 aprile 1920), presta servizio presso il 45° Reggimento Fanteria ed ostenta un buon medagliere: Croce di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, tre medaglie d’argento al valore militare , due croci al merito di guerra, la medaglia commemorativa delle campagne d’Africa, la medaglia commemorativa della guerra italo turca e delle campagne di Libia per gli anni 1912, 1913, 1914, 1916, la medaglia commemorativa della guerra italo austriaca per l’anno 1917, la medaglia interalleata della vittoria e la medaglia dell’unità d’Italia, oltre al fregio di promozione straordinaria per meriti di guerra.

L’anno successivo (1925) si trova nella medesima posizione ma il medagliere si è arricchito anche di una croce di guerra al valor militare mentre tra il 1926 ed il 1927 viene trasferito al Regio Corpo Truppe Coloniali della Cirenaica (fuori quadro) dove figura anche alla fine del 1929 quando risulta decorato anche Cavaliere dell’Ordine coloniale della Stella d’Italia.

Il 2 settembre 1929 viene promosso colonnello e nominato comandante del 70° Reggimento Fanteria per cui è costretto a rimpatriare.

Tra il 1930 ed il 1931 riceve anche la decorazione di Cavaliere dell’Ordine dei SS Maurizio e Lazzaro e vene nuovamente assegnato al RCTC della Cirenaica (fuori quadro) ed è possibile che muoia prima della fine del 1931 dal momento che nella mia copia dell’annuario del 1932 un ignoto precedente possessore ha tracciato una riga sul nome di Santoni Rugiu ed ha siglato una croce accanto al suo nome e nell’Annuario degli anni successivi Santoni Rugiu non figura più.

Se è così, è morto piuttosto giovane (49 anni) e sarebbe interessante sapere se ciò possa essere avvenuto in combattimento nelle battute finali della riconquista della Libia o per cause naturali.
Chiunque abbia dati correttivi o integrativi su questo ufficiale è invitato ad annotarli.
Un caro saluto
Andrea





 
Top
view post Posted on 20/9/2010, 08:08
Avatar

Staff Member

Group:
STAFF MEMBER
Posts:
6,347

Status:


ammazza oh, Andrea...
ci hai ripreso gusto :)

Non mi risulta che nessun Colonnello con quel nome sia morto nelle fasi finali della riconquista libica, per cui è probabile che sia morto in Italia, forse per qualche incidente o malattia, vista la relativamente giovane età.
 
Top
amedeo.f
view post Posted on 22/9/2010, 18:50




Grazie veramente :D allora continuo con un altra bella cartolina



image
image
 
Top
ellebici
view post Posted on 23/9/2010, 20:26




Per me è una bella idea commentare cartoline viaggate. Però non riesco a vedere queste due immagini che hai postato per ultime. Riesci a rimetterle ?
Inoltre se avessi altre cartoline del VII Eritreo viaggiate e "scritte" negli anni 1912-14 (come quell'altra che hai postata nell'altro topic) mi piacerebbe vederle.
Grazie
Ciao
Andrea
 
Top
view post Posted on 27/9/2010, 09:04
Avatar

Staff Member

Group:
STAFF MEMBER
Posts:
6,347

Status:


Posto io la cartolina di amedeo:

image

 
Top
ellebici
view post Posted on 27/9/2010, 15:55




Non vedo il verso né la data della cartolina per cui vado a naso.

Il destinatario è un ufo (per me). Quanto, invece, al mittente posso dire che se il periodo è sempre quello precedente la prima guerra mondiale diventa per forza Francesco Interlandi, nato il 7 agosto 1889, promosso sottotenente di fanteria con riserva d’anzianità il 26 settembre 1912, il quale fino al termine del 1914 risulta essere sottotenente assegnato al 25° Reggimento Fanteria di stanza a Piacenza.

Peraltro, posso dire che nell’autunno del 1912 proprio mentre la guerra italo turca volge alle sue battute finali, giungendo a Piacenza al 25° Interlandi incontra tra i sottotenenti suoi colleghi anche Arnaldo Azzi, originario di Ceneselli (RO), suo pari grado e con solo un paio d’anni d’anzianità di servizio in più, il quale alla fine del 1912 verrà inviato in Libia ed inizierà così una lunga carriera di ufficiale in Africa che lo porterà in Libia, poi in Eritrea al VII Battaglione Indigeni poi di nuovo in Libia e nella seconda guerra mondiale in Africa settentrionale dove comanderà la Divisione motorizzata Trieste dalla fine del 1941 al luglio 1942.
Inoltre, nell’autunno del 1912, quando Interlandi giunge al 25°, al comando del 26° Reggimento Fanteria, il reparto gemello del 25°, c’è il Colonnello Nicolò Madalena (nato a Venezia il 27 ottobre 1863) che pochi mesi dopo (16 maggio 1913) cadrà in combattimento a Sidi Garbaà (Cirenaica) meritando una medaglia d’oro al valor militare ed al quale verrà dedicata una copertina a colori della Domenica del Corriere.
Un paio d’anni dopo, nel corso del 1914, il Comandante della Brigata «Bergamo» cui appartenevano il 25° ed il 26° Reggimento fanteria sarà il Maggior Generale Giovanni Maggiotto, che nel 1911 con il grado di Colonnello aveva guidato l’8° Rgt Bersaglieri ad Homs ed aveva meritato la promozione straordinaria per meriti di guerra.

Tornando ad Interlandi quello che ho scoperto è quanto segue:

nel 1915 è in Libia ed il 9 novembre 1915 viene promosso capitano
nel 1916 e 1917 partecipa alla grande guerra contro l’Austria
nel 1918-19 e 1919–20 si trova di nuovo in Libia
nel 1922 è capitano al 75° Reggimento Fanteria
Nel 1924 idem ma assegnato al Ministero della Guerra e decorato nel frattempo di:
• una Croce di guerra al valor militare
• una Croce al merito di guerra
• Medaglia commemorativa delle campagne della Libia relativa agli anni 1915, 1918-19 e 1919-20
• Medaglia commemorativa della guerra italo – austriaca relativa agli anni 1916 e 1917
• Medaglia interalleata della vittoria
• Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
Nel 1927: idem ; il 1° gennaio 1928 viene promosso Maggiore ed assegnato al 16° Reggimento Fanteria ed il medagliere si arricchisce della Croce d’oro per anzianità di servizio.
Nel 1929: idem
Nel 1931: è il Comandante del Distretto di Benevento ed il medagliere si arricchisce della onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia
Nel 1932 idem
Nel 1936 è sempre Maggiore di fanteria con il medesimo medagliere ma iscritto nel ruolo di mobilitazione (guerra italo-etiopica) comandato al Deposito di Monza dell’8° fanteria

Qua mi fermo per mancanza di dati ulteriori.

La sua lunga partecipazione iniziale alla guerra in Libia sia prima (1915) sia alla fine della prima guerra mondiale (1918-20) e la cartolina proveniente da Asmara si giustificano ipotizzando che Interlandi sia poi passato al RCTC dell’Eritrea ed abbia prestato servizio in uno dei battaglioni Indigeni dell’Eritrea mobilitati in Libia. Di certo questo reparto non fu il VII Battaglione Indigeni dell’Eritrea in quanto questo fu in Libia proprio in anni nei quali non vi fu Interlandi: 1912; 1913-14; 1916-17; 1920-21.

Inoltre data l’età ancora giovane di Interlandi nel 1936, è altamente probabile che dopo questa data abbia proseguito la carriera e che sia stato coinvolto anche nella seconda guerra mondiale.

Ogni suggerimento è gradito.
Un caro saluto
Andrea
 
Top
amedeo.f
view post Posted on 17/10/2010, 19:54




Ti ringrazio Andrea io ho finito con le cartoline del settimo viaggiate e di questo battaglione non ne ho piu'
casomai se riesco a metterle possiamo iniziare con un altro battaglione ?
 
Top
view post Posted on 27/1/2020, 16:51
Avatar

Staff Member

Group:
STAFF MEMBER
Posts:
6,347

Status:


Ripesco questa antica discussione perché ieri ho ricevuto una gradita mail da parte di un’utente che non è riuscita a postare in prima persona le informazioni che qui sotto riporto nella sostanza:

«sono sassarese e mi occupo di organizzare passeggiate nel nostro cimitero monumentale, ieri mi sono imbattuta nella lapide di Santoni Rugiu ho cercato notizie su internet e sono risalita a voi... ci tenevo, anche per onorarne la memoria, a precisare che Santoni Rugiu morì in zona di guerra, in Cirenaica: la lapide riporta: morto a Agedabia Cirenaica 1-12-1932
Allego la foto. Laura».

sr

Approfitto per inserire una foto del 1917 di Santoni Rugiu:
Santoni-Rugiu_Giovanni_1917

PS
Con l'occasione chiedo se qualcuno, che magari l'ha salvata, può ripristinare la foto della cartolina, andata perduta da tempo...
 
Top
9 replies since 6/11/2009, 21:05   1775 views
  Share