Arditi in Africa.

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view post Posted on 29/12/2009, 21:03


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Salve nel foglio matricolare di mio nonno trovo scritto che dopo aver combattuto la grande guerra fu trasferito in tripolitania imbarcato a genova nel gennaio del 19 con la 121 compagnia telegrafisti 1° divisione d'assalto ( del 6 battaglione genio telegrafisti) rientra in italia nel dicembre del 1919.
Qualcuno mi può dire dove era dislocata questa compagnia
 
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view post Posted on 29/12/2009, 22:21
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ciao a tutti. non sono sicuro che dopo la prima guerra mondiale si fregiassero del distintivo solo coloro che frequentavano il corso di ardimento.
mi sembra infatti che su base volontaria si formassero all'interno dei reparti dei veri e propri plotoni arditi che effettuavano più di altri azioni fuori dalle linee e colpi di mano. non credo proprio che i volontari frequentassero un corso di arditismo (in quanto al fronte) a meno che questi corsi non fossero quelli di amalgama dell'unità effettuati dagli ufficiali comandanti.
Se questi bastassero a ricevere il fregio non saprei, a mio avviso veniva conferito dal comandante ai meritevoli senza tanti preamboli, sicuramente siete più documentati di me su questo tema e potrete aggiugere altre considerazioni.
Per rafforzare questa mia supposizione, e cioè che il distintivo di ardito venisse distribuito con una filosofia diversa rispetto al periodo della 1gm, riporto quanto citato dal capomanipolo Avenati nel suo libro sulla divisione CCNN 21 aprile in Africa Orientale nel '35'36.
CITAZIONE
Il Generale ha tributato l'Encomio Solenne per l'azione dello Scirè ad una cinquantina di nostri camerati. Ne siamo tutti orgogliosi. Anche Gianni Vaciago ha avuto l'Encomio, e come meritato! Gli encomiati porteranno il distintivo di <ardito>

 
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Bird Dog
view post Posted on 29/12/2009, 23:32




CITAZIONE (vibimmi @ 29/12/2009, 21:03)
Salve nel foglio matricolare di mio nonno trovo scritto che dopo aver combattuto la grande guerra fu trasferito in tripolitania imbarcato a genova nel gennaio del 19 con la 121 compagnia telegrafisti 1° divisione d'assalto ( del 6 battaglione genio telegrafisti) rientra in italia nel dicembre del 1919.
Qualcuno mi può dire dove era dislocata questa compagnia

Io so che nella 1a Divisione d'Assalto c'era un XCI battaglione genio zappatori (su due compagnie, la 220 e la 221) e una compagnia genio telegrafisti, la 122a.

Entrambi i reparti erano schierati a Tripoli, a sud ovest di Porta Gargaresch.

Puoi postare la parte del foglio di servizio di tuo nonno con questa indicazione?

Ciao,

Renzo
 
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view post Posted on 29/12/2009, 23:53


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ciao Renzo ecco la parte del foglio di servizio che mi chiedevi.image
 
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Bird Dog
view post Posted on 30/12/2009, 19:15




Ciao Vibimmi,

molto interessante!

Dalla lettura del documento posso fare una piccola correzione a quanto da te anticipato.

Il rientro di tuo nonno avvenne nel luglio 1919, assieme al resto della Divisione. A dicembre 1919 è stato trasferito dalla 121a compagnia Genio (ormai rientrata in Italia - da luglio, appunto) al deposito del VI battaglione genio telegrafisti di Firenze, evidentemente per concludere il suo servizio militare che avvenne il 19 ottobre 1920.

Circa il fatto che la 121a compagnia genio fosse compresa nella Divisione d'Assalto, per me è una novità assoluta, visto che l'informazione che ho postato sopra proviene dall'AUSSME!

C'è sempre da imparare...

Un caro saluto,

Renzo Catellani
 
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view post Posted on 30/12/2009, 21:21


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Salve nel foglio di servizio non vedo scritto l'appartenenza agli arditi anche se so di certo che lo era e che come risulta dallo stesso foglio già nell'agosto del 18 faceva parte del 7 reggimento genio 168° compagnia 2° divisione d'assalto.
Vorrei chiedere se di solito trascrivevano l'apparteneza agli arditi nel foglio di servizio
 
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Bird Dog
view post Posted on 30/12/2009, 21:32




No, perchè era un geniere, anche se inquadrato in una Grande Unità di Arditi...

I militari dei servizi inquadrati nelle Grandi Unità "Arditi", ne portavano l'uniforme ma con proprie mostreggiature: quindi i genieri le pipe del genio, gli artiglieri le pipe di artiglieria, ecc. Il distintivo da manica, però, era peculiare per chi effettivamente faceva parte dei "Reparti d'Assalto".

Direi che tuo nonno, in linea di massima, non dovrebbe avere portato il distintivo sulla manica...

Edited by Bird Dog - 30/12/2009, 21:53
 
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view post Posted on 3/1/2010, 20:48
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ho notato che non avete minimamente cag.... calcolato il mio precedente intervento image
ma io, che non demordo, ho trovato un altro passo importante per definire chi poteva essere ardito e poteva portare il brevetto in terra d'Africa.
In un libro d'epoca è riportato che (in questo caso camicie nere della 219a legione), chi ha ottenuto una decorazione al VM, in base alla circolare 964/2 in data 18 marzo 1936 del comando Generale MVSN è autorizzato a fregiarsi del distintivo di ardito.
Altro che corso di arditismo!!! image

ora a voi il compito di trovare la circolare...
 
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mirco.s
view post Posted on 5/1/2010, 23:46




Date un okkio alla stanza documenti.....se vi aiuta.....
 
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view post Posted on 6/1/2010, 00:08
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finalmente qualcuno mi ha filato....

ma come
CITAZIONE
.....se vi aiuta.....

imagel'hai lanciata tu la discussione! :lol:

l'attestato che hai postato, molto bello, pochissimo comune, è quello per l'associazione d'arma. La motivazione dell'inserimento del nuovo socio, dove si sottolineano le decorazioni al valore, potrebbe suffragare quanto indicato dalla fantomatica circolare della milizia.
I decorati potevano fregiarsi del distintivo da ardito.... e anche iscriversi all'associazione arditi d'Italia, senza corsi etc.
Oltretutto il destinatario dell'attestato sembra un carabiniere. valeva dunque per tutti e non solo per le camicie nere?
:huh:
 
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mirco.s
view post Posted on 6/1/2010, 00:18




Allora io di lui ho recuperato 2 uniformi, la prima guerra civile spagnola, la seconda 1945 esercito del Sud (Sicilia) più una caterva di documenti e medaglie.
Le giubbe non presentano il fregio da ardito, la prima perchè antecedente alla concessione, la seconda (credo) perchè era sconsigliabile in quel momento (anche i nastrini non comprendono la campagna spagnola) un fregio l'ho trovato in mezzo al materiale vario, ma non saprei se sia stato scucito dalla giubba nera 1945.
 
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Bird Dog
view post Posted on 6/1/2010, 00:38




CITAZIONE (Radagast_ @ 3/1/2010, 20:48)
In un libro d'epoca è riportato che (in questo caso camicie nere della 219a legione), chi ha ottenuto una decorazione al VM, in base alla circolare 964/2 in data 18 marzo 1936 del comando Generale MVSN è autorizzato a fregiarsi del distintivo di ardito.

Interessante,

come sai io non studio le vicende della MVSN, ma sarebbe interessante avere le fonti della tua precisazione: puoi farlo?
 
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view post Posted on 6/1/2010, 12:19
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certo!
quest'ultima citazione arriva da:
f mossotti
ccnn a protezione della ferrovia Gibuti addis abeba
roma 1937 XV ef

la prima arriva da
carlo avenati
21 aprile - taccuino di un volontario in ao
paravia 1937


 
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karlfran
view post Posted on 6/1/2010, 13:36




Ciao.
Sin'ora era dell'idea che nessun attestato potesse esistere in quanto il fregio dei Rep. speciali Arditi riguardava la prima guerra mondiale!
In nessun altro modo sarebbe stato autorizzato alcun milite a cucirsi su braccio il distintivo.
Le fase successive portarono ad una scansione a tutto tondo per segnalare i "furbetti" di turno che come detto fu' incarico assegnato d'apprima ad ANAI per poi passare alla FNAI.

Rispetto a ciò che ho letto in quest'ultimi passaggi non mi esprimo ma faccio una considerazione; tutti sanno che ci fù da parte delle alte sfere del R.E la volontà di disperdere i valorosi combattenti, portando a trasferimento il comando ed al dislocamento in altri Rgt di sottuff e truppa.
Diverse circolari del periodo,da parte del Min. della Guerra avvertivano , per evitare chissa chè, di vietare l'uso di uniformi e simboli che potessero richiamare ai decisivi Reparti d'Assalto Italiani.
Per via eccezionale fu' solo permesso l'uso dello stemma da braccio....

Dopo quanto detto, che ci fu una "commissione" di rilascio "brevetto" ...o che chi avesse ricevuto una decorazione al VM avesse diritto di fregiarsi in quanto "ardito" , mi lascia molto molto perplesso.
Se fosse veramente così andrebbe a conflitto con le volontà (velate) di addormentare negli animi e tra le file dei militi di "rincorrere" la denominazione "Ardito" che misero in atto nell'immediato dopo guerra. Ed ancora se fosse così andrebbe invece a confermare l'attenta ricerca per smascherare coloro che cercavano scorciatoie per poter aver quel fregio e quella "denominazione"....perchè cito a memoria ma molto vicina alla realtà "....per essere Arditi bisogna guadagnarselo sul campo...." e questo campo non comprendeva diploma o commissione o quant'altro......ed era esclusivo entro il 1919(fine della guerra)

Spero che verranno citati riferimenti o testi che possano chiarire il punto di vista di chi sostiene questo....
Non si finisce mai d'imparare

Saluti!

Edited by karlfran - 6/1/2010, 14:02
 
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karlfran
view post Posted on 8/1/2010, 14:22




Devo fare una marcia indietro.
Stimolato dalla discussione mi sono andato a sfogliare un po' di carte e confrontato con studiosi del periodo.
E' anche questo il forum..prendere spunto da un dubbio per approfondire e se nei primi anni ANAI/FNAI agirono come detto nei miei precedenti, man mano che passarono gli anni si "vendette" sempre più verso Mussolini , trasformando radicalmente ciò che era la filosofia per essere Arditi.
Quindi l'avvento di un "brevetto" o del discorso medaglia la Valore affrontato nel post.

..e vabbè....
Grazie comunque perchè mi ha permesso di studiare qualcosa che non conoscevo prima.
Ciao
 
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58 replies since 11/11/2009, 00:56   4538 views
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