| Se non sbaglio la ridotta CAPUZZO è stata dedicata al capitano d'artiglieria Ferruccio Capuzzo.
...........Capuzzo assunse il difficile impegno di comandante dell'Aviazione della Cirenaica. Prese parte spesso alle operazioni di ricognitore direttamente e poichè si allontanava da Bengasi per diversi giorni, cedeva il comando ad un sostituto, Così successe il 24 novembre 1924 quando eseguì un'ispezione ai campi della Marmarice lasciando il comando al capitano Natale Gianbalvo. Il 23 febbraio 1925, dovendosi assentare dalla sede per servizio, cedette di nuovo il comando al capitamo Gianbalvo e decollo da Bengasi a bordo del Caproni Ca 3 (24500) con l'equipaggio composto dal tenente pilota Antonio Tessari, dal tenente osservatore Edoardo Bussarelli e dal sergente motorista Amedeo Gargiulo per raggiungere Tobruk, Anseat e Esc Scegga e ispezionare le squadriglie che operavanonella zona del confine con l'Egitto, Dopo alcuni giorni di sosta a Tobruk il 27 febbraio atterrarono alla ridotta MADDALENA presso Esc Scegga da dove, dopo aver fatto rifornimento, alle ore 13,40 decollavano col proposito di raggiungere l'oasi di Giarabub, ma non fece più ritorno. Alle prime luci dell'alba, non avendo alcuna notizia dell'equipaggio, iniziarono le ricerche. Per otto giorni fu sorvolata inutilmente l'area per un raggio di 300 chilometri, ma senza oltrepassare il confine egiziano per assoluto divieto delle autorità di quel Paese. Qualche tempo dopo, si seppe dal Cairo che il Caproni era atterrato a sud est di Esc Scega, cinquanta chilometrioltre la linea di frontiera. La discesa in territorio egiziano i spiegò con un errore di rotta causato dall'uniformità del terreno e dalla mancanza di qualsiasi demarcazione del confine. Il 6 aprile decollò da Anseat una squadriglia per effettuare le ricerche. Solamente il tenente Emilio Liberati avvistò l'apparecchio fra le sabbie assolate del confine egiziano 20 chilometri ad Est di Mas Rab Saperzen e 90 chilometri a sud della ridotta di Esc Scegga. Vi atterrò accanto constatò che il Caproini non era danneggiato dall'atterraggio di emergenza e che l'incidente era stato causato da un guasto al motore. Perlustrò la zona e trovò tracce distinte di passi a 200 metri dall'apparecchio: confermavano che gli aviatori dovevano essersi messi in marcia verso nord per raggiungere Anseat e Sollum. A circa 8 chilometri le tracce si confondevano con quelle di altri uomini che si univano a loro volta più avanti a quelle di una carovana di cammelli che aveva fatto sosta in quella zona. Era probabile che gli aviatori fossero stati catturati da una carovana di cammellieri dal momento che il tenente Liberati potè seguire le tracce e riconoscere le orme degli zoccoli degli animali e i segni delle scarpe degli aviatori, Ferruccio Capuzzo era dunque riuscito a portare in salvo i suoi compagni, pensòl l'aviatore. Probabilmente una carovana li aveva raccolti e portati verso la costa. Pensò inoltre che nel giro di pochi giorni avrebbero certamente dato notizia della loro salvezza, ma questa notizia non venne mai. L'aereo fu recuperato il 15 maggio. Solamente l'8 giugno, su indicazioni dell'autorità militare egiziana di confine, furono rinvenute le salme di quattro sfortunati aviatori italiani a circa 25 chilometri a est del luogo dove era stato rinvenuto l'aereo. La commissione subito inviata sul posto dal Governo coloniale procedette all'identificazione delle salme e la morte su fatta risalire a tre mesi prima. Mancò un vero giudizio medico sulle cause presunte che la determinarono, ma dalle notizie raccolte si ritenne che l'equipaggio fosse stato trucidato da predoni a colpi di corpi contundenti. I particolari rimasero un mistero. l'11 giugno, il ministero delle Colonie comunicò alla famiglia il ritrovamento del comandante Capuzzo e dei suoi compagni. Le salme vennero poi imbarcate per l'Italia il 15 agosto successivo. Per questa tragica azione il comandante Capuzzo fu concessa la Medaglia d'Argento al Valore Militare alla memoria. La motivazione esalta la lotta contro i ribelli: "EROICO COMANDANTE D'AVIAZIONE DELLA CIRENAICA, SEMPRE DI ESEMPIO IN ARDIRE E VALORE, IL 27 FEBBRAIO 1925 A BORDO DI UN CAPRONI SI SPINGEVA ARDITAMENTE IN DIFFICILE E RIRICOLOSO VOLO SULL'OASI DI GIARABUB. COSTRETTO AD ATTERRARE PER AVVERSA FORTUNA SUL DESERTO EGIZIANO, ED ASSALITO DA FORZE RIBELLI SOVERCHIANTI, DOPO ACCANITA LOTTA A CORPO A CORPO, TROVAVA GLORIOSA MORTE PER LA GRANDEZZA DELLA PATRIA" Cielo di Gialo e di Giarabub, 1924/1925 ......In suo onore la Ridotta di Anseat su chiamata Ridotta Capuzzo. Il nome di questa località fortificata divenne molto nota nel 1941, durante la guerra, perchè vi si fronteggiavano accanitamente gli eserciti italiano e britannico.
Ferruccio Capuzzo è nato il 22 gennaio 1892 a Preganziol (TV) - Capitano del 35 Reggimento Artiglieria da campagna.
Notizie tratte dal libro SALVAT UBI LUCET di Mauro ANTONELLINI dell'editore Casanova Faenza.
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