RIDOTTA CAPUZZO E MADDALENA, Chi sa la storia

« Older   Newer »
  Share  
ellebici
view post Posted on 21/11/2009, 01:25




Buona sera,
cerco informmazioni ed immagini dei fortini italiani al confine libico egiziano denominati ridotta Capuzzo e ridotta Maddalena. Chi mi sa dare qualche notizia sulla lodro costruzione ed utilizzo precedente alla 2° GM ?
Grazie
Andrea
 
Top
view post Posted on 21/11/2009, 11:27
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
10,198
Location:
provincia di Treviso

Status:


Se non sbaglio la ridotta CAPUZZO è stata dedicata al capitano d'artiglieria Ferruccio Capuzzo.

...........Capuzzo assunse il difficile impegno di comandante dell'Aviazione della Cirenaica. Prese parte spesso alle operazioni di ricognitore direttamente e poichè si allontanava da Bengasi per diversi giorni, cedeva il comando ad un sostituto, Così successe il 24 novembre 1924 quando eseguì un'ispezione ai campi della Marmarice lasciando il comando al capitano Natale Gianbalvo.
Il 23 febbraio 1925, dovendosi assentare dalla sede per servizio, cedette di nuovo il comando al capitamo Gianbalvo e decollo da Bengasi a bordo del Caproni Ca 3 (24500) con l'equipaggio composto dal tenente pilota Antonio Tessari, dal tenente osservatore Edoardo Bussarelli e dal sergente motorista Amedeo Gargiulo per raggiungere Tobruk, Anseat e Esc Scegga e ispezionare le squadriglie che operavanonella zona del confine con l'Egitto, Dopo alcuni giorni di sosta a Tobruk il 27 febbraio atterrarono alla ridotta MADDALENA presso Esc Scegga da dove, dopo aver fatto rifornimento, alle ore 13,40 decollavano col proposito di raggiungere l'oasi di Giarabub, ma non fece più ritorno. Alle prime luci dell'alba, non avendo alcuna notizia dell'equipaggio, iniziarono le ricerche. Per otto giorni fu sorvolata inutilmente l'area per un raggio di 300 chilometri, ma senza oltrepassare il confine egiziano per assoluto divieto delle autorità di quel Paese. Qualche tempo dopo, si seppe dal Cairo che il Caproni era atterrato a sud est di Esc Scega, cinquanta chilometrioltre la linea di frontiera. La discesa in territorio egiziano i spiegò con un errore di rotta causato dall'uniformità del terreno e dalla mancanza di qualsiasi demarcazione del confine. Il 6 aprile decollò da Anseat una squadriglia per effettuare le ricerche. Solamente il tenente Emilio Liberati avvistò l'apparecchio fra le sabbie assolate del confine egiziano 20 chilometri ad Est di Mas Rab Saperzen e 90 chilometri a sud della ridotta di Esc Scegga. Vi atterrò accanto constatò che il Caproini non era danneggiato dall'atterraggio di emergenza e che l'incidente era stato causato da un guasto al motore. Perlustrò la zona e trovò tracce distinte di passi a 200 metri dall'apparecchio: confermavano che gli aviatori dovevano essersi messi in marcia verso nord per raggiungere Anseat e Sollum. A circa 8 chilometri le tracce si confondevano con quelle di altri uomini che si univano a loro volta più avanti a quelle di una carovana di cammelli che aveva fatto sosta in quella zona. Era probabile che gli aviatori fossero stati catturati da una carovana di cammellieri dal momento che il tenente Liberati potè seguire le tracce e riconoscere le orme degli zoccoli degli animali e i segni delle scarpe degli aviatori, Ferruccio Capuzzo era dunque riuscito a portare in salvo i suoi compagni, pensòl l'aviatore. Probabilmente una carovana li aveva raccolti e portati verso la costa. Pensò inoltre che nel giro di pochi giorni avrebbero certamente dato notizia della loro salvezza, ma questa notizia non venne mai. L'aereo fu recuperato il 15 maggio. Solamente l'8 giugno, su indicazioni dell'autorità militare egiziana di confine, furono rinvenute le salme di quattro sfortunati aviatori italiani a circa 25 chilometri a est del luogo dove era stato rinvenuto l'aereo. La commissione subito inviata sul posto dal Governo coloniale procedette all'identificazione delle salme e la morte su fatta risalire a tre mesi prima. Mancò un vero giudizio medico sulle cause presunte che la determinarono, ma dalle notizie raccolte si ritenne che l'equipaggio fosse stato trucidato da predoni a colpi di corpi contundenti. I particolari rimasero un mistero.
l'11 giugno, il ministero delle Colonie comunicò alla famiglia il ritrovamento del comandante Capuzzo e dei suoi compagni. Le salme vennero poi imbarcate per l'Italia il 15 agosto successivo. Per questa tragica azione il comandante Capuzzo fu concessa la Medaglia d'Argento al Valore Militare alla memoria. La motivazione esalta la lotta contro i ribelli: "EROICO COMANDANTE D'AVIAZIONE DELLA CIRENAICA, SEMPRE DI ESEMPIO IN ARDIRE E VALORE, IL 27 FEBBRAIO 1925 A BORDO DI UN CAPRONI SI SPINGEVA ARDITAMENTE IN DIFFICILE E RIRICOLOSO VOLO SULL'OASI DI GIARABUB. COSTRETTO AD ATTERRARE PER AVVERSA FORTUNA SUL DESERTO EGIZIANO, ED ASSALITO DA FORZE RIBELLI SOVERCHIANTI, DOPO ACCANITA LOTTA A CORPO A CORPO, TROVAVA GLORIOSA MORTE PER LA GRANDEZZA DELLA PATRIA" Cielo di Gialo e di Giarabub, 1924/1925
......In suo onore la Ridotta di Anseat su chiamata Ridotta Capuzzo. Il nome di questa località fortificata divenne molto nota nel 1941, durante la guerra, perchè vi si fronteggiavano accanitamente gli eserciti italiano e britannico.

Ferruccio Capuzzo è nato il 22 gennaio 1892 a Preganziol (TV) - Capitano del 35 Reggimento Artiglieria da campagna.

Notizie tratte dal libro SALVAT UBI LUCET di Mauro ANTONELLINI dell'editore Casanova Faenza.
 
Top
ellebici
view post Posted on 21/11/2009, 11:34




Non so come ringraziarti. Sono senza parole. Una storia triste ma interessantissima che consente di affermare che sia il forte poi detto Capuzzo sia quello detto Margherita erano antecedenti l'anno della morte di Capuzzo.
Ancora grazie
Andrea
 
Top
204costiera
view post Posted on 22/11/2009, 21:14




trigh capuzzo amseat.....
 
Top
view post Posted on 26/11/2009, 22:03
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
10,198
Location:
provincia di Treviso

Status:


In precedenza era stato decorato con altre due medaglie al Valore Militare.

CAPUZZO Ferruccio - Tenente Artiglieria - 1Gr.Squadriglia btg-Aviatori

"Durante sei mesi ininterrotti di servizio, quale osservatore d'aereo, diede costante prova di tenace ardimento e noncuranza del pericolo.
Fatto quasi sempre segno di fuoco avversario, ebbe varie volte l'aeroplano colpito".

Friuli - Altopiano Carsico, maggio - dicembre 1915



CAPUZZO Ferruccio - Capitano - Btg Squadriglie Aviatori - 8° Gruppo

"Osservatore di aeroplano, in un lungo periodo di attività aviatoria, sempre noncurante del fuoco avversario e delle condizioni atmosferiche avverse, fu costante esempio di forza d'animo non comune, di calma nei più gravi cimenti e di grandespirito combattivo.
Eseguì molte ricognizioni, offrendosi volontariamente. In un combattimento aereo contro apparecchi di maggior potenza, concorse efficacemente col fuoco della mitragliatrice all'abbattimento di un veicolo avversario.
Dalle numerose ricognizioni e bombardamenti, eseguiyi spesso a grande distanza dalle nostre linee, riportò sempre informazioni importanti e fotografie di grande interesse bellico".

Cielo dell'Albania, maggio - novembre 1916
 
Top
ellebici
view post Posted on 27/11/2009, 04:05




Naturalmente ringrazio entrambi per l'intervento. Preciso che la dizione “Trigh Capuzzo Amseat” è formata dalla parola araba (non inglese come potrebbe sembrare a prima vista) trigh (o tarigh) che significa "strada, cammino, via" ed Amseat che è il nome della regione al confine libico egiziano nel quale sorgeva Forte Capuzzo-Amseat. Questo si trovava in prossimità della “località” oggi indicata come Umm Sa'ad a 5 chilometri prima della linea di confine libico egiziano lungo la camionabile che scendeva da Bardia e che da quel punto in poi sterzava bruscamente verso est, attraversava il confine libico - egiziano e, scendendo dal ciglione libico, raggiungeva la cittadina di mare di Sollum a circa 22-23 chilometri dopo il confine libico-egiziano.
Quindi il fortino Capuzzo rappresentava un punto di passaggio obbligato per gli automezzi che dalla Libia volevano passare in Egitto e viceversa. Subito dopo aver lasciato ridotta Capuzzo ed aver varcato la linea di confine come primo insediamento abitato in territorio egiziano la camionabile incontrava il presidio (anglo egiziano) abitato di Musaid a circa 9-10 chilometri dopo il confine.
In pratica Forte Capuzzo era l’ultimo presidio libico-italiano di controllo, di frontiera, in direzione del confine mentre Musaid faceva da controparte egiziana di Forte Capuzzo.
Più a sud Forte Maddalena era un posto di controllo alla frontiera esattamente come Forte Capuzzo.

Nel giugno 1940 lo schieramento italiano di frontiera comprendeva una copertura articolata in due settori:
1. a nord c’era il settore costiero, o di Amseat, tenuto dalla piazza di Bardia, dalla ridotta Capuzzo, dal presidio di Sidi Omar
2. all’interno e più a sud c’era il settore interno, o di Giarabub, con la ridotta Maddalena e l’oasi di Giarabub appunto.
Subito alle spalle di questo modesto schieramento difensivo di confine presidiato per lo più da libici c’era dislocata la X Armata del generale Mario Berti.

La ridotta Capuzzo cadde in mano inglese già il 14 giugno (4 giorni dopo la dichiarazione di guerra) ed in prossimità di Forte Capuzzo avvenne il 16 giugno ’40 quello che viene considerato il primo scontro tra carri italiani ed inglesi della campagna in Africa settentrionale (battaglia di Nezuet Ghirba). La ridotta fu poi riconquistata in occasione dell’avanzata su Sidi El Barrani di Graziani in settembre ’40 e perduta nuovamente con la successiva prima offensiva britannica del dicembre 1940. In seguito seguì i repentini rovesciamenti del fronte.

Purtroppo la documentazione fotografica del fortino Capuzzo è abbastanza eloquente dopo la sua caduta in mano britannica ma molto povera se non quasi inesistente negli anni precedenti. Inoltre non ho trovato nulla sulla storia del fortino prima che fosse dedicata alla memoria di Capuzzo.

Nulla so poi della ridotta Maddalena: chi fu Maddalena ? Un altro caduto alla cui memoria intitolarono questo fortino ? Il costruttore e primo comandante ? Qualcuno è disposto a condividere qualche immagine dei due fortini integri ed in mano italiana ?
 
Top
ellebici
view post Posted on 27/11/2009, 04:25




Di seguito un paio di immagini del forte Capuzzo dopo l'inizio della guerra:

image


image


 
Top
ellebici
view post Posted on 27/11/2009, 12:16




Riposto una immagine precedente il cui scan non mi piaceva e qualche altra della ridotta:

image



image



image



Infine questa la metto perchè mi fa tenerezza: un autoblindo inglese traina a rimorchio un L3 italiano di preda bellica (foto scattata nella zona di confine libico-egiziano nel sett-dicembre 1940)

image



image

 
Top
view post Posted on 27/11/2009, 12:46
Avatar

Staff Member

Group:
STAFF MEMBER
Posts:
6,347

Status:


Eccola! ti avevo detto che da qualche parte avevo visto una foto del 1938 circa (da "Immagini di Storia", Italia Editrice, 1993)
la foto sotto è del 1941, interno del forte bombardato

image

 
Top
ellebici
view post Posted on 27/11/2009, 14:41




Bhè, non si diventa moderatori per nulla.. Bravo Ghebret ! A parte il fatto che questa immagine con i meharisti è stupenda io invito anche altri a postare immagini del fortino prima che venisse distrutto durante la campagnia in Africa settentrionale. Proprio immagini come questa....
Un caro saluto
Andrea

PS: di ridotta Maddalena proprio nulla ? Io posso dire che procedendo lungo il confine libico egiziano a 28-30 Km più a sud di Forte Capuzzo si incontrava Sidi Omar, una ridotta costituita da 2 piccoli fortini giustapposti. Proseguendo lungo il confine verso sud di altri 60 Km più (quindi nel complesso a circa 80-90 Km più a sud di ridotta Capuzzo) si raggiungeva ridotta Maddalena che si caratterizzava soprattutto per una torre di avvistamento alta oltre 60 metri.
La foto seguente fa riferimento a ridotta Maddalena già espugnata dagli Inglesi

image



 
Top
9 replies since 21/11/2009, 01:25   2825 views
  Share