G.le Nicola Bellomo

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view post Posted on 18/1/2010, 17:21
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Nell'altra discussione sul programma televisivo è saltato fuori il nome del G.le Bellomo. Me ne compiaccio e spero che a questa figura sia restituita la notorietà che merita.

Tanto per riassumere i fatti salienti della sua vita, ricordo che fu già ufficiale nella I G.M. e nella II fu richiamato come comandante del Presidio di Bari.

Il punto di svolta si ebbe nel 1941, quando un prigioniero (non due, come a volte si legge) fu colpito a morte nel tentare di fuggire per la seconda volta dal Campo di prigionia di Torre Tresca (BA). Questo evento, mai del tutto chiarito, fu all'origine della sua fucilazione per "crimini di guerra" (caso unico in Italia) dopo la fine delle ostilità.

All'indomani dell'Armistizio, Bellomo mise insieme una piccola forza militare italiana che affrontò i tedeschi "armi in pugno" a Bari. Benché ferito, il Generale riuscì nell'intento di sloggiare gli ex-alleati dal porto, lasciandone intatte le strutture e permettendo lo sbarco senza colpo ferire degli inglesi, che in breve tempo occuparono anche il resto della Puglia.

Poco dopo fu fermato e poi arrestato dagli inglesi stessi, che lo accusavano di essere responsabile della morte del prigioniero avvenuta due anni prima. Il 14 luglio 1945 gli fu notificato il processo, che ebbe luogo il 28 luglio successivo.
Un'ora dopo la sentenza di colpevolezza Bellomo fu fucilato.

Nel 1951 il Governo italiano gli conferì la MAVM postuma per la difesa del porto di Bari.

Quel che a tutt'oggi non si spiega è l'eccezionale durezza della Corte inglese nei confronti di Bellomo, il quale peraltro negò sempre (sotto giuramento) di aver dato ordine di sparare o di aver sparato egli stesso con la Colt Pocket che aveva catturato a un ufficiale inglese.
Altre corti militari mitigarono le loro sentenze per crimini ben più gravi, e soprattutto, con responsabilità accertate. Due pesi e due misure, quindi?
In un suo libro Peter Tompkins - referente dell'OSS a Roma nel 1944 - rileva che il generale Bellomo fu vittima delle macchinazioni di Badoglio e dei monarchici che volevano eliminare un testimone pericoloso dei giorni della fuga del dopo 8 settembre. Medesima conclusione è raggiunta da Ruggero Zangrandi che in un suo libro riporta:
CITAZIONE
«Dopo una lunga e accurata ricerca sulle circostanze relative all'arresto di Bellomo, Zangrandi è stato in grado di documentare come la corte britannica fosse stata tratta in inganno da Badoglio e da agenti monarchici che, in tutta segretezza, fecero ricorso al falso per favorire la fucilazione di Bellomo. Essendo l'unico generale italiano che di propria iniziativa combatté i tedeschi e mantenne la città di Bari fino all'arrivo degli Alleati, rappresentava una minaccia per il re e per Badoglio, perché rivelava al mondo lo squallore del loro tradimento.»
(Ruggero Zangrandi)

Si noti tuttavia che Zangrandi non tiene conto che anche altri generali italiani reagirono fermamente ai tedeschi fin dalla sera dell'8 settembre 1943: fra questi, Giovanni Magli, il principe Ferrante Gonzaga marchese del Vodice, Gioacchino Solinas e Alfonso Cigala-Fulgosi.

Vorrei sapere da voi se in questi ultimi anni Bellomo è stato riabilitato o almeno si è pensato di rivedere il processo.
 
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RE.4942
view post Posted on 19/1/2010, 21:40




Ciao, se ricordi nominai io il Gen. Bellomo, per aver letto il libro Mursia "IL CASO BELLOMO". A quanto ne so i suoi discendenti (dovrebbe essere ancora in vita la figlia) chiesero copia dei documenti processuali detenuti dalle autorità britanniche, all' epoca delle polemiche sul revisionismo e i crimini dei vincitori, durante il primo governo Berlusconi. Nonostante l' interessamento del ns. ministero, il MoD rispose inaspettatamente che i documenti processuali erano secretati e lo sarebbero rimasti per altri 50 anni in barba alla declassificazione degli archivi militari. Bada che ricordo a memoria il fatto perciò inevitabilmente per grandi linee.
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 23/1/2010, 11:46




Di Bellomo ho queste notizie tratte dal libro : Gli ufficiali di S.M. Caduti in guerra.

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Una cosa curiosa.

Dentro al mio libro, che fu di proprietà del Generale di Brigata Oscar Hulrich Bansa, oltre a una lettera autografa del Generale Andreoli, c'èra questo ritaglio del Corriere della Sera del 1957 dove si legge un articolo riguardante le strane cisrostanze che portarono alla fucilazione del Generale Bellomo.

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view post Posted on 16/4/2012, 12:01
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Sapresti decifrare le parole manoscritte in calce al ritaglio?
 
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Ciccio49
view post Posted on 20/4/2012, 11:16




Crudele pagliacciata quella dei processi ai "Criminali di guerra":i criminali , e a volte non tali,perdenti vengono assassinati da criminali vincenti con la triste commedia della giustizia e dell'amore per l'umanità mentre gli storici con la s minuscola guardano , ascoltano e lodano mentre scrivono sotto dettatura la verità che si vuole ammannire ai posteri .
I romani , che non lasciavano alcun nemico sottrarsi alla vendetta di Roma e che avevano un po' di onestà e dignità , uccidevano i vinti con sana ed onesta crudeltà , senza processi farsa e parlando della vendetta di Roma e non di una farsesca e paludata giustizia . Veh victis ! (Brenno non era romano , ma forse era onesto)
 
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view post Posted on 11/9/2021, 21:53
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Un articolo di "Bari Inedita" sul tema, che vale la pena leggere.

https://www.barinedita.it/bari-report-noti...ASNH2pFaqeObANM
 
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view post Posted on 18/9/2021, 10:00
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La "Rivista Militare" pubblicò un interessante articolo sul caso del Gen. Bellomo, dove vennero a galla la farsa del suo processo ed i tanti fatti oscuri sull'uccisione dei due Ufficiali britannici. L'articolo, che si rifaceva sui documenti presenti presso l'Ufficio Storico di SME, comunque riabilitò totalmente la figura di questo nostro Generale. Se riesco a trovarlo scansiono le pagine per pubblicarlo.
 
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view post Posted on 30/9/2021, 09:52
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Credo che la cosa principale (QUI data forse per scontata) sia sapere se per le regole dell'epoca (ammesso che siano diverse da quelle odierne) fosse legittimo (come io credo) sparare sui prigionieri nemici in fuga (in Guerra).
Poi naturalmente bisogna vedere in quali circostanze: se per es. (a sangue freddo, come punizione per il tentativo fallito o per dare un esempio contro dei "recidivi") cioè quando i fuggitivi erano già ricatturati e/o arresi o sul momento cioè mentre correvano via da un campo di detenzione o da una colonna (sorvegliata) di prigionieri in marcia .
Per un militare in Guerra è legittimo (forse anche doveroso) tentare di scappare dalla prigionia, per i militari che sono a guardia dei prigionieri è doveroso impedire le fughe.
Suppongo che anche gli Alleati sparassero ai prigionieri in fuga, dico a quelli in flagranza di fuga, non a quelli ricatturati.
Dalle testimonianze del fratello di mia nonna, catturato a Pantelleria e inviato in NordAfrica, so per certo che le truppe coloniali sparavano per divertimento contro le tende dei prigionieri, di notte. Questo è un crimine di Guerra.
Senza conoscere i dettagli del caso Bellomo, e quindi a titolo puramente generale, anche se un Comandante di reparto potrebbe essere ritenuto responsabile dell'operato del reparto che comanda o degli ordini impartiti (se illegittimi) se il fuoco sui prigionieri fu operato in circostanze legittime, è chiaro che il processo fu un caso di "vendetta mascherata" degli inglesi, SOLO in caso di dettagli diversi, solo allora Il Bellomo avrebbe potuto semmai rispondere di crimini di Guerra.
Certo il diniego dei documenti processuali da parte inglese, fa presumere il voler nascondere l'inesistenza dei (falsi) presupposti alla condanna.

Mi pare difficile immaginare infatti che negli atti di una corte marziale (ai danni del Bellomo) possano esserci fatti importanti da secretare (per un diverso motivo dal voler nascondere una "vendetta" mascherata da processo)

Mi riesce però difficile credere che (sempre a titolo generale) l'azione della difesa di Bari di propria iniziativa contro i tedeschi da parte di Bellomo fosse un fatto pericoloso e che rivelasse più di altri le "pecche" di Badoglio e del Re...

E' plausibile invece che quando si fatichi tanto ad organizzare un processo farsa e poi una eliminazione "farsa" di un personaggio scomodo, lo si faccia quando questi conosca, sappia qualcosa che non si deve rivelare e si tema o si presuma che invece il personaggio in questione parli
 
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view post Posted on 1/12/2021, 20:50
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Probabilmente come in molti casi la verità sta nel mezzo.
Insensato il prigioniero Britannico a tentare la fuga (nel 1941 dove credeva di andare, a nuoto in Gran Bretagna o a piedi in Svizzera?).
Considerando che l'Inglese aveva già provato a scappare è probabile che Bellomo perse la testa per la rabbia,reagendo in maniera esagerata.
Male che fosse andata glielo avrebbero riportato i Carabinieri in poche ore.
 
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view post Posted on 2/12/2021, 20:00
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www.istitutodelnastroazzurro.org/20...-guerra-o-eroe/
qui ho trovato qualche dettaglio in più circa i motivi che avrebbero portato a processare e fucilare il Bellomo...in pratica dopo la consegna di Bari agli Alleati, egli mise in cattiva luce tutti quelli accusati di connivenza con i tedeschi


Ecco il punto cardine contenuto nello scritto del riferimento ipertestuale da me segnalato: "(...) La sua fama è alle stelle ma commette un errore. Un errore che gli costerà la vita. Come riferisce lo storico Emilio Gin, in un recente numero della “Nuova Rivista Storica”, Bellomo si rende protagonista di un’ampia opera di denunzia e di rimozione di tutti coloro che durante gli eventi avevano tenuto un comportamento passivo o sospetto di connivenza con i tedeschi.

Le sue accuse contro quanti il 9 settembre non avevano preso apertamente posizione contro il “vecchio alleato” e anzi ne avevano consentito la facile ritirata dal porto ed il trasferimento in treno verso il nord barese (dove Io stesso “vecchio alleato” perpetrò le stragi e gli eccidi di Barletta, Spinazzola, Murgetta Rossa, ecc.), incominciarono a impressionare seriamente Badoglio e il suo Stato Maggiore, insediatisi nel frattempo a Brindisi.

Oltretutto, costoro, così come sostiene il Prof. Vito Antonio Leuzzi, direttore del Centro Studi dell’Antifascismo di Bari, temevano che Inglesi e Americani, a guerra finita, potessero istituire una Norimberga italiana sui crimini di guerra commessi da alcuni generali italiani, specie nei Balcani. Ma forse si sarebbe potuto scongiurare tale pericolo offrendo, su un piatto d’argento, la testa del Gen. Bellomo alle Autorità Inglesi (sempre severe e intransigenti, malgrado la cobelligeranza, nei confronti dell’Italia che aveva osato sfidare la “perfida Albione”). E perché proprio Bellomo? Perché così si sarebbe eliminato lo scomodo testimone dei fatti dell’8 e 9 settembre. Due piccioni con una fava dunque!"
 
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view post Posted on 3/12/2021, 11:12
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Ennesimo astro nella galassia delle congiure partorite nella nostra bella Penisola ab urbe condita
 
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