Ciao a tutti...oggi propongo un breve resoconto della gita fatta sulla Marmolada...sono salito fino in cima, ahime', usando la funivia, pero' cosi' è una gita che si puo' fare in un giorno, altrimenti ne servono due...nella seconda stazione dei tre tronconi c'è un interessante museo (da non confondere con quello di Passo Fedaia, sull'altro versante della Marmolada, che pure merita una visita), un ristorante non male e si puo' accedere ad un percorso attrezzato, non ben segnalato in verita', dal rifugio, che porta alle fortificazioni Italiane di Punta Serauta (la cui costruzione inizio' appena conquistata la zona, il 30 aprile del 1916)...non molto distante, era stata costruita, scavandola nel ghiacciaio (oggi quasi scomparso), la famosa citta' di ghiaccio, o come la chiamavano gli Austriaci "die Eisstadt"...non perdo altro tempo e vi posto un po' di foto fatte da me e alcune tratte dall'interessante guida del museo (fascicolo n. 1 Bartoli-Fornaro)...
iniziamo con un paio di foto dal punto piu' alto della funivia, sulla destra il gruppo del Sella e a sinistra il Sassolungo...
...ancora il gruppo del Sella...
questa invece è la stele con le medaglie dei due schieramenti " la guerra li separo', il ricordo li unisce", posta all'inizio del percorso, che vedrete nel suo contesto, nella foto successiva...
la piantina dello schieramento Italiano, sempre tratta dalla guida succitata...
alcune feritoie da cui spiare o sparare al nemico di allora...
Il 26 settembre del 1917, gli Austriaci fecero esplodere una mina che investi' la linea di confine tra gli schieramenti, sotto la Forcella V ci sono ancora il Tenente Rosso e 17 fanti del 51° reggimento...poi venne Caporetto e gli Italiani divettero abbandonare le posizioni tenute con i denti fino ad allora...ecco di seguito la cartina di quella che era la citta' di ghiaccio, o Eisstadt, progettata dal tenente ingegnere Leo Handl, scavata completamente nel ghiaccio, con 10 km di gallerie che univano le grotte, nelle quali erano posizionate le varie baracche di legno, adibite a rifugi, magazzini, infermeria, bar...i viveri erano conservati senza problemi e l'acqua si ricavava dallo scioglimento della neve...la temperatura si manteneva intorno allo zero quando fuori si arrivava a meno trenta..umidita' e fumo, che faticava ad uscire, creavano problemi agli abitanti...la citta' di ghiaccio scomparve gia' nei primi anni dopo la guerra, ma ancora oggi restituisce qualche frammento della vita di allora...
alcune foto del luogo in quegli anni di guerra...
una curiosita'.. .questa foto del prete che dice messa, è della citta' di ghiaccio, pero' nella piantina non c'è il posto per la chiesa, quindi, o improvvisavano il luogo a seconda delle necessita' o del numero di persone che partecipava alla funzione, o si sono dimenticati di scrivere sulla pianta quale luogo svolgeva le funzioni della chiesa...
Edited by flak20 - 22/8/2010, 22:24