Gladio!!

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Alessandro7398
view post Posted on 21/1/2011, 15:20




Ciao a tutti (spero di non avere sbagliato sezione!)
Vi devo chiedere un informazione, mi sapreste spiegare ce cos'era la gladio???
So solo che era in servizio durante la guerra fredda, poi non ne so più niente, mi sapreste aiutare a saperne di più????

UFF per sbaglio ne ho postate due prego il moderatore di eliminare la copia.
:)
 
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yuri_andreevich
view post Posted on 21/1/2011, 15:29




In parole povere (anche se le cose non andrebbero spiegate in parole povere): un'organizzazione "semi clandestina" paramilitare appoggiata dallo Stato che avrebbe dovuto intervenire in caso di un'invasione da parte delle forze del Patto di Varsavia...era un'organizzazione prettamente territoriale con depositi "clandestini" di armi (fornite dall'esercito) e "campeggi" di addestramento.

Inizialmente prese spunto dagli appartenenti più "di destra" delle formazioni partigiane "Osoppo" poi, con il cambio generazionale, il testimone passò a nuovi adepti con le stesse "idee"...

Loro si definiscono "veri patrioti" (e vorrebbero la pensione dallo stato)...altri li definiscono "eversori", "reazionari", fin anche "stragisti" (per via di alcune collusioni col terrorismo nero)

Capirai che è un pò un casino dare una definizione abbastanza "oggettiva", in quanto quello che facevano veramente non lo sanno nemmeno gli appartenenti, forse solo i capi (e quelli del SIFAR, poi SID, poi SISDE)

ma poi vedrai che qualcuno avrà da ridire su quello che ho detto....
 
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view post Posted on 21/1/2011, 15:44
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CITAZIONE (yuri_andreevich @ 21/1/2011, 15:29) 
ma poi vedrai che qualcuno avrà da ridire su quello che ho detto....

Certo, ci sarebbe parecchio da ridire, però, al solito, finiremmo col far bloccare la discussione.
Pertanto mi astengo......
 
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view post Posted on 21/1/2011, 16:12
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Io invece non mi astengo.
Non si trattava di un'organizzazione paramilitare ma di una legittima e regolare struttura dipendente dal Ministero della Difesa che per i suoi compiti doveva ovviamente mantenere un elevato livello di riservatezza e segretezza.

Altra aspetto la montatura mediatica che si è voluto costruire per fini essenzialmente politici sulla struttura, montatura smontata (mi si perdoni il gioco di parole) alla fine anche dalle sentenze della Magistratura nonostante che un membro di quest'ultima (poi approdato in Parlamento) abbia più volte "falsificato" la verità pur di portare avanti i suoi teoremi.

Ed è grossolano parlare di depositi d'armi nel senso che più diamo a questo termine, i "nascondigli" dell'organizzazione altro non erano che piccole cassette contenenti ben poco e ciò aveva una spiegazione ben precisa, la struttura non era nata e non doveva assolutamente essere in grado di affrontare il combattimento contro le forze d'invasione ma agire in clandestinità nel territorio occupato.

Ma al di là di quanto possa dire, sulla vicenda sono esplicativi e ben forniti di documentazione ufficiale e probante questi due libri:

Gen. Paolo Inzerilli "La vittoria dei gladiatori - da Malga Porzus all'assoluzione di Rebibbia"
A. Pannocchia - F. Tosolini "Gladio - Storia di finti complotti e di veri patrioti"

Il Gen. Inzerilli è stato l'Ufficiale che più a lungo ha comandato l'Organizzazione Militare Speciale "Gladio".
 
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Alessandro7398
view post Posted on 21/1/2011, 16:26




CITAZIONE (jolly46AB @ 21/1/2011, 16:12) 
Io invece non mi astengo.
Non si trattava di un'organizzazione paramilitare ma di una legittima e regolare struttura dipendente dal Ministero della Difesa che per i suoi compiti doveva ovviamente mantenere un elevato livello di riservatezza e segretezza.

Altra aspetto la montatura mediatica che si è voluto costruire per fini essenzialmente politici sulla struttura, montatura smontata (mi si perdoni il gioco di parole) alla fine anche dalle sentenze della Magistratura nonostante che un membro di quest'ultima (poi approdato in Parlamento) abbia più volte "falsificato" la verità pur di portare avanti i suoi teoremi.

Ed è grossolano parlare di depositi d'armi nel senso che più diamo a questo termine, i "nascondigli" dell'organizzazione altro non erano che piccole cassette contenenti ben poco e ciò aveva una spiegazione ben precisa, la struttura non era nata e non doveva assolutamente essere in grado di affrontare il combattimento contro le forze d'invasione ma agire in clandestinità nel territorio occupato.

Ma al di là di quanto possa dire, sulla vicenda sono esplicativi e ben forniti di documentazione ufficiale e probante questi due libri:

Gen. Paolo Inzerilli "La vittoria dei gladiatori - da Malga Porzus all'assoluzione di Rebibbia"
A. Pannocchia - F. Tosolini "Gladio - Storia di finti complotti e di veri patrioti"

Il Gen. Inzerilli è stato l'Ufficiale che più a lungo ha comandato l'Organizzazione Militare Speciale "Gladio".

Quindi non era clandestina???
Si sa chi ne faceva parte??
 
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view post Posted on 21/1/2011, 16:26

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Quoto in buona parte quanto detto da Jolly46AB.

Condensando al massimo quanto riportato dalla voce di Wikipedia si può dire che “Gladio” era il nome in codice di una struttura paramilitare di tipo "stay-behind" promossa durante la guerra fredda dalla NATO per contrastare un eventuale attacco delle forze del Patto di Varsavia ai Paesi dell'Europa occidentale. Il termine “Gladio” era utilizzato più precisamente in riferimento all’organizzazione "stay-behind" italiana. Durante la guerra fredda, quasi tutti i paesi dell'Europa occidentale crearono formazioni paramilitari, riunite nella "Stay Behind Net" sotto controllo NATO: tali formazioni erano coordinate dal "Clandestine Planning Committee", l'organo multinazionale controllato dallo SHAPE (Supreme Headquarters Allied Powers Europe). Queste reti anticomuniste, pare in parte finanziate anche dalla CIA, erano presenti anche in alcune nazioni neutrali come la Svezia e la Svizzera, in questo caso come parte integrante dei dispositivi della difesa civile locale in caso di guerra. Lo scopo principale delle organizzazioni tipo “stay-behind” era quello di contrastare una possibile invasione ed occupazione dell'Europa occidentale da parte dell'Unione Sovietica e dei paesi aderenti al Patto di Varsavia, attraverso atti di sabotaggio e di guerriglia dietro le linee nemiche: le sue cellule clandestine erano destinate a rimanere occultate nel territorio controllato dal nemico e comportarsi alla stregua di movimenti di resistenza conducendo atti di sabotaggio, attacchi a convogli e installazioni nemiche, raccolta informazioni, organizzazione di reti spionistiche etc. . Vennero considerate altre forme di resistenza clandestina e non convenzionale, come operazioni "false flag" (attentati e simili operazioni rivendicate sotto falsa bandiera per fomentare divisioni politiche) nonchè attacchi terroristici di diversa natura. L’esistenza di questa organizzazione paramilitare venne rivelata pubblicamente in Europa solo a partire degli anni ’90 creando un certo scalpore tra l’opinione pubblica, anche a causa delle relazioni non proprio limpidissime tra i servizi segreti militari e le formazioni dell’estrema destra dei rispettivi paesi: in realtà le reti “stay-behind” facevano parte integrante della strategia militare USA già a partire dalla seconda metà degli anni ’50 e trovavano ampia teorizzazione sui manuali militari diffusi tra le “forze speciali” statunitensi dell’epoca.

RIP-STOP

Edited by rip-stop - 21/1/2011, 16:32
 
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Alessandro7398
view post Posted on 21/1/2011, 16:31




Grazie!!!
Io conosco una persona che dice che ne faceva parte, ma non credo si possa dire....!
 
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view post Posted on 21/1/2011, 16:41
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CITAZIONE (Alessandro7398 @ 21/1/2011, 16:26) 
Quindi non era clandestina???
Si sa chi ne faceva parte??

In tutti i paesi della NATO quando fu svelata l'esistenza dell'organizzazione Stay Behind fu mantenuto il doveroso e massimo riserbo sui nomi dei componenti della struttura.
L'Italia è stata l'unica nazione dove il Presidente del Consiglio pro-tempore andò in parlamento, "tradendo" chi si era fidato di lui ed aveva scelto di difendere la Patria, facendo nomi e cognomi e buttandoli in pasto alla pubblica opinione, alla stampa ed alle lotte politiche.
Ritengo che sia lui il massimo responsabile di tutta la vicenda e delle controversie non solo penali che ne sono seguite.

CITAZIONE (Alessandro7398 @ 21/1/2011, 16:31) 
Grazie!!!
Io conosco una persona che dice che ne faceva parte, ma non credo si possa dire....!

Attento ... di millantatori è pieno il mondo ed i forum! :D
 
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Alessandro7398
view post Posted on 21/1/2011, 16:46




Beh io non millanto di sicuro, però penso che questa persona sia attendibile ma non avendo prove......
 
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view post Posted on 21/1/2011, 17:07
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Sentendo un'intervista di un presunto "gladiatore" (credo History channel https://www.youtube.com/watch?v=A6ylQjCQGrg...ed#!)questi affermava che le loro mansioni, essendo strettamente legate alla conoscenza del territorio,consistevano fondamentalmente nel fungere da contatto locale per eventuali truppe "infiltrate" provenienti dai paesi NATO(inglesi ed americani) che, nel caso di invasione da parte di truppe del blocco orientale, si sarebbero spinte (paracadutate) nel nostro territorio, quindi ancora meno che un'azione diretta in operazioni di sabotaggio ma piuttosto di supporto a truppe specializzate provenienti da "fuori".
 
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view post Posted on 21/1/2011, 17:17
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A questo link

http://www.stay-behind.it/Zass/Documenti/r...ebbr%201991.pdf

copia della relazione sulla vicenda Gladio presentata in Pralamento nel 1991, negli allegati finali l'elenco dei cosiddetti "gladiatori".

Il documento è a disposizione pubblica sul sito ufficiale dell'Associazione Italiana Volontari Stay Behind.

Con l'occasione posso smentire altresì che gli aderenti alla struttura abbiano richiesto allo Stato la "pensione", il disegno di legge da loro auspicato chiede infatti
..............

l’equiparazione al servizio presso le Forze armate dello Stato del servizio volontario prestato presso la struttura Stay Behind, da parte dei suoi membri cosiddetti «esterni», ossia reclutati tra coloro che avevano già assolto i propri obblighi militari ma che non appartenevano in servizio permanente alle Forze armate, ovvero tra cittadini di entrambi i sessi anche se non risultavano assoggettati a tali obblighi.

Questa equiparazione non costituisce un caso isolato nell’ambito del nostro ordinamento giuridico, in quanto in passato si è già provveduto allo stesso modo per il Corpo volontari della libertà con la legge 21 marzo 1958, n. 285. L’equiparazione anzidetta rileva esclusivamente sotto il profilo politico, morale e anche sul piano militare, posto che l’articolo in esame espressamente esclude al riguardo qualsiasi effetto retributivo, previdenziale e assistenziale.



che

CITAZIONE (64adriano @ 21/1/2011, 17:07) 
Sentendo un'intervista di un presunto "gladiatore" (credo History channel www.youtube.com/watch?v=A6ylQjCQGrg...ed#!)questi affermava che le loro mansioni, essendo strettamente legate alla conoscenza del territorio,consistevano fondamentalmente nel fungere da contatto locale per eventuali truppe "infiltrate" provenienti dai paesi NATO(inglesi ed americani) che, nel caso di invasione da parte di truppe del blocco orientale, si sarebbero spinte (paracadutate) nel nostro territorio, quindi ancora meno che un'azione diretta in operazioni di sabotaggio ma piuttosto di supporto a truppe specializzate provenienti da "fuori".

Corretta l'indicazione di 64adriano cui aggiungerei anche che oltre ad inglesi ed americani sarebbero potuti infiltrarsi anche i nostri delle Forze Speciali altrimenti che senso aveva avere due reparti (Sabotatori e Comsubin) addestrati per lanci HAHO/HALO o per infiltrazioni dal mare (magari uscendo da un tubo lanciasiluri di un sottomarino ..... pensate che sia fantascienza?).
 
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view post Posted on 21/1/2011, 18:06
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La questione è molto delicata e personalmente mi astengo dall'entrae in merito a questioni più specifiche, non era nulla di eversivo , ne di nascosto, come tutte le cose inerenti al campo militare era classifica secondo un preciso ordine di segretezza, non per questo all'esterno non si sapeva nulla ma all'interno chi di dovere sapeva e bene e tanto, e non parlo solo di generali, ma anch di semplici marescialli che avevano il compito di addestrarli e di comandare i "centri". Purtroppo questa è una faccenda che da vita a molti secondo me, io dico, io penso, ho saputo, io conosco ecc quindi continuare darebbe vita a incomprensioni e alla chiusura del post.Per quanto riguarda te Alessandro, nulla e nessuno può metter i dubbio quanto detto da te, però esistevano due metodi di reclutamente, c'erano i gldiatori che erano per cosi dire fissi....poi c'erano coloro i quali su segnalazione durante il servizio di leva veniva segnalati dai loro comandanti e parlavano con chi di dovere accettando un incarico X solo e soltanto nell'ipotesi in un cui si fosse verificato l'evento Y e queste persone erano veramente tantissime e a conoscenza solo del 2 % dell'esistenza di questa organizzazione, hanno saputo di averne avuto la possibilità di entrarci solo quando scampato il pericolo peri noti eventi accaduti tra il 1989 e il 1990 è stato divulgata la presenza di questa organizzazione e l'immediato scioglimento e molti hanno capito in che cosa si sarebbero potuti trovare. Tutto qui.

una cosa è sicura alessandro se la persona che ti ha detto questo ha meno di 60-65 anni è una bugia.

e questo te lo posso confermare al 100%­
 
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view post Posted on 21/1/2011, 18:20
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Quoto Jolly46AB e rip-stop. Quello che conta sono i riscontri oggettivi e le sentenze della magistratura. E qui, se Dio vuole, ci sono. Certo che era una struttura clandestina! E come poteva essere diversamente, essendo una struttura dedicata a quei compiti specifici? Ogni nazione che si rispetti ha i propri servizi segreti e strutture consimili, e come dice il nome sono segreti e quindi la gente non sa chi ne fa parte, sennò che servizi segreti sarebbero??? Diverso è il discorso sulle eventuali infedeltà e deviazioni dei componenti di questi servizi. Questo secondo me riguarda l'azione e la responsabilità dei singoli e non deve mettere in dubbio l'esistenza dei servizi stessi; bisogna solo verificare che i comportamenti siano in linea con l'orientamento politico-militare del paese e non contrari.

Francesco
 
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view post Posted on 21/1/2011, 18:27
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Uno dei campi di addestramento o di semplice incontro per scambi di idee o esperienze nell'ambito di una determinata regione o territorio, era di base a Capo Marrargiu sulla costa nord settentrionale della Sardegna.

Strumpadori

ahhhhhhhii ! scusate! Costa Nord occidentale!!

Strumpadori
 
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view post Posted on 21/1/2011, 18:52

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CITAZIONE (64adriano @ 21/1/2011, 17:07) 
Sentendo un'intervista di un presunto "gladiatore" (credo History channel www.youtube.com/watch?v=A6ylQjCQGrg...ed#!)questi affermava che le loro mansioni, essendo strettamente legate alla conoscenza del territorio,consistevano fondamentalmente nel fungere da contatto locale per eventuali truppe "infiltrate" provenienti dai paesi NATO(inglesi ed americani) che, nel caso di invasione da parte di truppe del blocco orientale, si sarebbero spinte (paracadutate) nel nostro territorio, quindi ancora meno che un'azione diretta in operazioni di sabotaggio ma piuttosto di supporto a truppe specializzate provenienti da "fuori".

Anche questo aspetto faceva fondamentalmente parte delle dottrine relative alla "unconventional warfare" (guerra non convenzionale) messe a punto dall'esercito americano (e in parte da quello britannico) già nel corso degli anni '50. La creazione delle "forze speciali" in seno all'US Army fu proprio ispirata in origine alle azioni compiute dagli agenti statunitensi dell'OSS ("Office of Strategic Service") nel corso delle operazioni effettuate a sostegno della resistenza francese, italiana, greca e iugoslava durante la seconda guerra mondiale: l'idea di fondo era quella di replicare questo tipo di operazioni nell'evenienza (per i tempi niente affatto improbabile) di un'occupazione militare dell'Europa occidentale da parte delle forze sovietiche e del Patto di Varsavia. In caso di guerra, la rete degli agenti "dormienti" appartenente alle organizzazioni "stay-behind" si sarebbero immediatamente attivate per dare supporto ai membri delle forze speciali infiltratisi nelle zone occupate a cui sarebbe stato demandato il compito specifico di organizzare e dirigere la resistenza e la lotta "partigiana" contro l'occupante. Anche la predisposizione in tempo di pace di depositi, centri di comunicazione, infrastrutture e accantonamenti clandestini rientrava evidentemente in questo piano strategico. Esercitazioni che riproducevano scenari di questo tipo vennero realmente effettuate in Germania Occidentale a partire dal 1956 con il coinvolgimento diretto delle forze speciali americane, della popolazione civile e dei reparti della "Bundeswehr" e della polizia locale nel ruolo di "opposition forces".

RIP-STOP

Edited by rip-stop - 21/1/2011, 20:40
 
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