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| | la Base Marrargiu era il centro addestramento....ora è un sedime di dipendenza diretta della presidenza del Consiglio, severamente vietato avvicinarsi dalla terra peggio ancora dal mare
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| spadon |
| | CITAZIONE (yuri_andreevich @ 21/1/2011, 15:29) In parole povere (anche se le cose non andrebbero spiegate in parole povere): un'organizzazione "semi clandestina" paramilitare appoggiata dallo Stato che avrebbe dovuto intervenire in caso di un'invasione da parte delle forze del Patto di Varsavia...era un'organizzazione prettamente territoriale con depositi "clandestini" di armi (fornite dall'esercito) e "campeggi" di addestramento.
Inizialmente prese spunto dagli appartenenti più "di destra" delle formazioni partigiane "Osoppo" poi, con il cambio generazionale, il testimone passò a nuovi adepti con le stesse "idee"...
Loro si definiscono "veri patrioti" (e vorrebbero la pensione dallo stato)...altri li definiscono "eversori", "reazionari", fin anche "stragisti" (per via di alcune collusioni col terrorismo nero)
Capirai che è un pò un casino dare una definizione abbastanza "oggettiva", in quanto quello che facevano veramente non lo sanno nemmeno gli appartenenti, forse solo i capi (e quelli del SIFAR, poi SID, poi SISDE)
ma poi vedrai che qualcuno avrà da ridire su quello che ho detto.... Sembra una definizione tratta da un articolo di ultima pagina di uno dei più sfigati inserti "politico-culturali" de Il Manifesto.....Non che il resto della testata brilli significativamente in obbiettività ed intelligenza..... | | | |
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| yuri_andreevich |
| | CITAZIONE (spadon @ 21/1/2011, 21:44) Sembra una definizione tratta da un articolo di ultima pagina di uno dei più sfigati inserti "politico-culturali" de Il Manifesto.....Non che il resto della testata brilli significativamente in obbiettività ed intelligenza..... Magari! ma purtroppo non hanno ancora chiesto la mia collaborazione...più avanti, chissà...magari manderò loro il mio CV, può essere un'idea...eppoi che ci vuoi fare, a noi sempliciotti non ci prendono alla Vita Cattolica, al Gazzettino o al Giornale... comunque i libri succitati (grazie Jolly, i riferimenti bibliografici fanno sempre comodo) li ho letti, ne ho sentite di cotte e di crude...conosco alcuni appartenenti alla fu Org. "O" (non che me l'abbiano detto loro, figurarsi), mio zio (comandante di un'unità della Osoppo) fu invitato ad entrarvi ma rifiutò categoricamente...pur tuttavia rimango della mia opinione... poi, se quanlcuno s'offende o si scalda sono affari suoi... N.B. per chi può mal interpretare: da parte mia non c'è nessuna polemica, offesa et similia...solo l'espressione di un'opinione diversa dalla maggior parte... | | | |
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| buzz86 |
| | Oltre ai libri già citati da jolly, consiglio anche "Dalla resistenza a Gladio" di Gianni Conedera, il quale traccia la storia della nascita di Gladio, attraverso indagini e interviste.
L'autore, dopo aver svolto delle indagini su alcuni oscuri fatti della guerra partigiana in Carnia, ipotizza la nascita di un'organizzazione (o comunque l'esistenza di un piano) anti-comunista in seno alla "Osoppo" già durante gli ultimi anni di guerra.
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| | Avrei voluto fare un post nuovo ma in questo c'è già tutto sulla organizzazione GLADIO. Solo manca qualche immagine. Ecco allora il mio contributo. Provenienza d'un ufficiale in SPE dell'Artiglieria da Montagna della Julia Attached Image: IMG_20210809_232811
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| | Di appartenenti a Gladio ne ho conosciuti tre. Uno, ex-Decima del Valanga, mi raccontava che gli aerei avevano i finestrini neri per non far capire dove andavano. Però, lui mi disse, dalla vegetazione si intuiva fosse la Sardegna.
Gli altri due li scoprii quando furono pubblicati i nomi. Uno era un allievo AUC del corso successivo al mio. Fra qualche giorno saranno desecretati altri nominativi.
Per i più giovani che hanno solo sentito parlare si guerra fredda non sanno che la Jugoslavia con Tito rappresentava una grave minaccia per la nostra Democrazia. Parliamo di una quarantina, forse qualche anno in più, di anni fa'. Ero ad Udine in quel periodo tra le BB.RR. e i titini non era da stare tranquilli. Oltre di questa Gladio, definita nera, sembra che ci fosse una Gladio rossa, con intenti diversi... of corse!
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| | Aggiorno questo vecchio post con due titoli:
Daniele Ganser (trad. S. Calzaverini), Gli eserciti segreti della Nato- Operazione Gladio e terrorismo in Europa occidentale, Fazi ed. 2005;
Paul L. Wlliams, Operation Gladio, Prometheus Books, New York, 2015.
saluti
niemand
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| | Ricordo di aver visto tempo fa un documentario sulla rete "Stay Behind" tedesca, prodotto dalla ZDF. Mi colpirono le immagini di Sten, Bren e altre armi della IIGM. A quanto pare, invece, l'aereo usato per gli aviolanci era un C-47 Skytrain della Luftwaffe.
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| 22 replies since 21/1/2011, 15:15 1421 views |
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