Una decina di anni fa fu esposto al Quirinale per la prima volta dopo 65 anni un famoso dipinto del maestro futurista Giacomo Balla appartenente alla collezione Agnelli: la marcia su Roma. La singolarità di quest'opera sta nel fatto che fu dipinta capovolta sul retro di un altro famoso dipinto del 1913 dal titolo “velocità astratta”.
C'è un'altra particolarità di questo quadro e cioè si dice che fosse ispirato da una fotografia scattata in quel periodo. Gli studiosi però non sembrano dare molto credito a questa diceria. Senonchè in una mia ricerca mi sono imbattuto in una fotografia che ho trovato su un giornale del 1934 in cui si commemorava la marcia su Roma che vi mostro per valutarne la somiglianza
Ho provato a riconoscere i personaggi che vi compaiono con l'aiuto delle indicazione della fotografia. In prima fila da sinistra ci sono: Michele Bianchi, Emilio De Bono, Benito Mussolini, Cesare Maria De Vecchi, Italo Balbo. In seconda fila coperto dalla testa di De Vecchi c'è Giacomo Acerbo, coperto dalla testa di Mussolini dovrebbe essere De Stefani, tra Mussolini e De Bono c'è Attilio Teruzzi, coperto da Bianchi dovrebbe esserci Marinelli e dietro alla sinistra di Bianchi è Giuseppe Mastromattei. Dietro De Bono forse Bottai. Non so chi sia invece l'uomo in seconda fila alla destra di Balbo, che compare anche in un'altra foto dello stesso periodo scattata a Perugia, nè l'uomo dietro Teruzzi. Qualche idea? Lavino
A prima vista sembrano uguali. In un primo momento avevo pensato che fosse la fotografia del quadro, ma ci sono delle piccole e significative differenze. A parte lo sfondo che è diverso e forse più solenne, il personaggio dipinto sull'estrema sinistra è diverso. Che abbia voluto includere qualcuno che non c'era e/o togliere di mezzo un personaggio non gradito? Infine nella foto Balbo ha la gamba destra più avanzata, nel dipinto invece è la sinistra e nel complesso la postura sembra convergere a guadagnare il centro...
Un breve aggiornamento. Ho avuto conferma che la foto non era nota agli esperti del mondo dell'arte, sebbene se ne sospettasse l'esistenza. L'uomo dietro Teruzzi potrebbe essere Giuseppe Bastianini, visibile qui sotto
che sicuramente prese parte alla marcia su Roma e sembra di scorgerlo meglio in quest'altra fotografia, dietro, tra Mussolini e Balbo
Sempre dietro, sulla sinistra spicca l'uomo che Balla sostituisce e che non sembra essere un semplice spettatore. Dietro la testa di Mussolini c'è Marinelli
Una correzione: l'uomo che nel quadro di Balla avevo individuato come Bottai in realtà è qualcun altro. Bottai quel giorno aveva i capelli in "disordine", come si vede nella foto tra Bianchi e Mussolini
tratta dal suo archivio in cui compare tra Mussolini e Bianchi. Riguardo all'uomo alla destra di Balbo invece, potrebbe essere a Perugia dietro ai quadrumviri, secondo in piedi da destra
L'immagine di Mussolini con l'uomo che Balla sostituisce nel suo dipinto è tratta dai filmati dell'Istituto Luce relativi all'evento. Posto quello da cui è tratta la foto
Al minuto 1:25 circa Teruzzi si avvicina per dire qualcosa all'uomo "sostituito", poi entrambi guardano verso la cinepresa
Di seguito alcune foto della sfilata del 31 ottobre a Roma in gran parte della collezione Pastorel (Istituto Luce) prima della partenza
In questa foto passano davanti a Villa Borghese, l'uomo sostituito è accanto a Teruzzi
ancora un'immagine
eccoli a Porta del Popolo
ancora a Porta del Popolo dietro si vedono le auto
Per quanto abbia cercato non sono riuscito a capire chi possa essere l'uomo sostituito, forse un industriale non so. Potrebbe anche essere che non ci sia nessun mistero al riguardo. Effettivamente nella parte sinistra della foto c'è un vuoto che Balla decide di colmare con quella soluzione, inoltre nel dipinto il solo uomo in giacca cravatta e camicia bianca è Mussolini, gli altri sono quasi tutti in camicia nera tranne Acerbo, che però in gran parte è coperto, e il nostro uomo, che viene appunto sostituito con un altro in camicia nera. Dunque potrebbe esserci soltanto una motivazione pittorica alla sostituzione.
Due aggiornamenti: Bottai non può esserci nella foto perchè ho letto che la sua colonna si fermò a Tivoli e non riuscì mai a entrare in Roma. Ho trovato in rete l'altezza del duce e facendo le proporzioni ho scoperto che il quadro di Balla ritrae Mussolini in dimensioni reali
Circa Bottai, il dato storico-documentale incontrovertibile che non marciò su Roma perchè fermato a Tivoli, potrebbe non essere da solo sufficiente per escludere la sua presenza nel dipinto celebrativo. E spiego perchè.
Bottai era molto amico di Balla (fu proprio lui a presentarlo a Mussolini) nonchè gerarca di primo piano del regime. E' nello spirito di un'opera celebrativa prendersi delle libertà con la cronaca e perfino con storia; e questo l'amico-artista Balla potrebbe aver fatto. In un caso come questo, la conclusione se sia Bottai o non sia Bottai il personaggio raffigurato dovrebbe discendere unicamente dall'esame comparativo dei dati somatici.
Suppongo che Lavino abbia già consultato nel corso della sua ricerca il catalogo della mostra alle Scuderie del Quirinale curata da Maurizio Calvesi (che il quadro lo aveva visto da bambino in casa Balla). Perchè nell'occasione Federica Pirani condusse sul quadro uno studio dettagliato e giunse a identificare molti dei personaggi raffigurati.
L'argomento è molto interessante e complimenti a Lavino per avercelo sottoposto. Sul futur-fascismo di Balla ci sarebbe altro da dire, ma per il momento mi limito al Bottai-non Bottai.