| carpu65 |
| | Di che colore era esattamente il "Bigio" delle uniformi dell'Esercito delle Due Sicilie? Ho tratto dai testi da me consultati,e dalle tavole da me visionate, parecchia confusione. A volte sembrerebbe un grigio ferro,altre una sorta di grigio-azzurrino,vagamente simile al "blù horizont" Francese della I guerra mondiale,altre volte ancora pare color blù-petrolio,altre un grigio-celeste simile al colore degli attuali pantaloni della Polizia di Stato. Il "Bigio" era per così dire un "non colore" che poteva essere indifferentemente di varie tinte,o vi era una sfumatura,per così' dire "ufficiale"?
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| | caro carpus, ti rispondo dalla profondità del west amricano, nel senso che sono a San francisco. credo che la cosa migliore sia interpellare Marco Fiorentino, uno dei due maggiori esperti di uniformi napoletane. Se ricordo bene Massimo ha fatto degli interventi sul forum. Dovresti avere la pazienza di cercare il suo indirizzo, credo su questa parte del forum, ovverosia le uniformi preunitarie. per quello che è la mia memoria, da pezzi visti, è un azzurro grigietto, molto simile per altro a quello piemontese. Fatto salvo naturalmente "l'eperto di turno" che ci dirà esattamente il colore dei diversi filamenti di grigio, blu e bianco.
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| carpu65 |
| | No,il bigio era una sorta di grigio-azzurro,ma a volte variava tendendo al blù-grigio. Quelle uniformi sembrerebbero marroni; non ho mai visto quella tonalità. Sono delle Due Sicilie?
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| | CITAZIONE (carpu65 @ 29/12/2011, 20:29) No,il bigio era una sorta di grigio-azzurro,ma a volte variava tendendo al blù-grigio. Quelle uniformi sembrerebbero marroni; non ho mai visto quella tonalità. Sono delle Due Sicilie? Sì, trovate su wikipedia. PS: gli ufficiali delle Due Sicilie portavano una gorgiera al collo se al comando di truppe?
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| carpu65 |
| | Portavano la gorgiera.
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| carpu65 |
| | Ecco,dal libro "L'Esercito Borbonico dal 1830 al 1860",alcuni figurini ambientati nel 1860,che mostrano Ufficiali e truppa,in uniforme da campagna "bigia". Come si vede il "bigio" era una sorta di grigio-blù. In realtà non era un colore ben definito,per cui anche certi capi grigio-azzurri andavano sotto la denominazione "bigio". Resta il fatto che il Reale Esercito delle due Sicilie fu tra i primi (se non il primo) a dotarsi di una uniforme di campagna di colore neutro. Non che questo l'abbia molto aiutato...(se per disgrazia o fortuna dei popoli meridionali,è questione complessa che lascio ad altri giudicare).
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| carpu65 |
| | Un altro esempio di "Bigio" 1860. Come si vede,in questo caso,il Sergente del battaglione tiragliatori della Guardia Reale ha un uniforme da campagna di una sfumatura di bigio più chiare,rispetto ai contemporanei esempi mostrati più sopra. I pantaloni risultano di una sfumatura bigia ancora più chiara. In conclusione si può dire che per l'Esercito Borbonico,sotto il termine "bigio" erano ricomprese varie sfumature (ottenute per lo più,tessendo insieme fili blù e bianchi) che andavano da un blù-grigio ad un grigio-celeste.
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| | CITAZIONE (carpu65 @ 6/1/2012, 19:32) Resta il fatto che il Reale Esercito delle due Sicilie fu tra i primi (se non il primo) a dotarsi di una uniforme di campagna di colore neutro. Quando fu introdotto il bigio? Certo l'idea era molto innovativa: stona un po' con il fatto di continuare a tenere l'abito invece di adottare la tunica. CITAZIONE (carpu65 @ 6/1/2012, 19:32) Mmm, vediamo quanto ne so: Il primo: colonnello dell'artiglieria a cavallo in uniforme di rotta I secondi: truppa e sottufficiali di artiglieria a piedi (però la loro uniforme è differente nei copricapo, nelle filettature alle spalline e ai pantaloni...) Il terzo: ufficiale maggiore di artiglieria a piedi? Pensavo che i paramani fossero interamente rossi e non neri filettati...
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| carpu65 |
| | CITAZIONE (Maggiore R. @ 8/1/2012, 16:17) Quando fu introdotto il bigio? Se non rammento male,negli anni 40 del XIX secolo,quindi l'Esercito delle due Sicilie fu il primo ad adottare una soluzione di questo tipo per le Uniformi da campagna. CITAZIONE Certo l'idea era molto innovativa: stona un po' con il fatto di continuare a tenere l'abito invece di adottare la tunica. Altra assurdità fu quella di mantenere lo Shako,sia pure con foderina
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| | Altra domanda: il bigio fu adottato per tutti o solo per alcuni? Da quello che ho trovato in rete si direbbe che lo avessero solo gli Ussari e pochi altri
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| carpu65 |
| | Da quel che so,almeno dal periodo 1855-1860 era la tenuta da campagna generalizzata (giubba e pantaloni o solo giubba o entrambi in due toni di Bigio). Gli Ussari avevano una variante più tendente all'azzurro,molto elegante e distinta (a conferma del modo di dire dell'Esercito Napoletano che "solo gli Ussari sò signori").
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| | Carpus ti o lasciato una e-mail con il mio indirizo privato. Contattami Andrea
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| | Ecco una discussione di ben sette anni fa che, ora priva di immagini, ha perso molto della sua bellezza iniziale! CITAZIONE (andrea viotti @ 28/9/2011, 08:11) per quello che è la mia memoria, da pezzi visti, è un azzurro grigietto, molto simile per altro a quello piemontese. In effetti, dalle immagini reperibili in rete non sembra per nulla diverso dal panno bigio dell'Armata sarda. Qui si vedono bene il cappotto, la giacca e i pantaloni bigi. Chissà come mai il colore bigio era così diffuso (almeno negli eserciti di tradizione "francese") per gli indumenti da campagna. Prezzo contenuto? Resistenza all'usura? Nel caso dell'Armata sarda, il suo uso per i soprabiti era quasi universale, con la sola eccezione della mantellina (e della giubba) dei Bersaglieri. Anche Fanteria, Cavalleria e Artiglieria lo usavano per le loro mantelle, pur avendo come colore delle tuniche il turchino scuro. Mi sono sempre chiesto le ragioni di questa discromia, che fu poi parzialmente corretta nell'Esercito italiano (anche se non per Cavalleria e Artiglieria).
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| | Era probabilmente un colore che costava poco,era facile da realizzare ed era pratico. Circa la resistenza all'usura,questa dipende più dalla qualità della lana e dal tipo di tessuto che dal colore.
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| 26 replies since 27/9/2011, 19:12 3874 views |
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