Buongiorno,sperando di non avervi annoiato con questi tutorial apro questo topic con la speranza di chiarire un po' il dilemma e le questioni che,specie i meno esperti,si pongono al momento dell'identificazione di un di questi elmetti.
Il modello 16 è il primo elmo a grande distribuzione che le truppe Tedesche (in primis) e Austro-Ungariche ebbero in dotazione dell'inizio della Prima Guerra mondiale. I limitati pecedenti con l'esperienza del Gruppo di Armate Gaede non avevano dato i risultati sperati (per la cronaca si parla di una cervelliera) ma avevano aperto la strada a studi balistici più seri introducendo,tra l'altro, la lega d'acciaio al cromo-nichel utilizzata poi di fatto sugli
Stahlhelme.
Il guscio del nuovo modello viene prodotto in diverse taglie:
Di seguito alcune schede che indicano i diversi componenti dell'elmetto tedesco,la loro collocazione, e la loro terminologia.
Passiamo ora agli areatori;la loro caratteristica forma, variabile di taglia in taglia è legata alla dimensione del guscio stesso. La necessità di un'ulteriore protezione frontale portò infatti alla nasciata di una corazzetta frontale (
Stirnpanzer) di tagli unica adattabile ai diversi gusci proprio grazie all'espediente degli areatori.
Di seguito una breve carrellata di areatori per un rapido confronto e una rapida identificazione
Concludo per ora con un paragone tra M16 tedesco e M16 austiaco per permettere l'identificazione dei particolari che li distinguono:
Nel tedesco (Ia foto) i rivetti che sostengono il reggi soggolo sono posizionati sulla falda a differenza dal modello austriaco in cui essi sono molto più alti.
Qui i reggi soggolo; nella prima foto M16 tedesco seguito da M16 austriaco
Parliamo ora dei rivetti. A differenza dei modelli montati sugli elmi della seconda guerra, i rivetti degli M16 e successivi hanno testa cilindrica e l'altezza di questa è differenziata a seconda della posizione del rivetto stesso. Come raffigurato nello schema il rivetto posteriore, il più spesso, ha altezza di 3mm contro il millimetro dei due rivetti laterali.
Lo stesso fissaggio al line non avviene tramite un contro rivetto circolare ma le ali vengono direttamente aperte sul liner senz alcun tipo di blocco o supporto.
Il rivetto posteriore (notare lo spessore)
e quello anteriore, decisamente più sottile
Stesso discorso per gli elmetti austriaci che, a differenza dei modelli tedeschi, montano sin da subito un cerchione caratteristico in metallo.
E proprio parlando di cerchioni vediamo,per sommi capi, come si presentano gli elmi sin'ora presi in considerazione.
Per quanto riguarda gli elmi di produzione tedesca essi montarono fino ai primi mesi del 1917 (e oltre) un cerchione di cuoio piuttosto spesso che solo da tale data in poi verrà rimpiazzato con un più pratico cerchio in metallo. Da notare,a proposito di questo cerchio lo spessore della pelle e le cuciture parallele che uniscono la striscia di cuoio.
Si parla dunque di liner Mod.16 quando si designa questo cerchione in cuoio, mentre con liner Mod.17 si indica il cerchio in metallo che sarà montato dall'aprile 1917 in poi sugli elmi tedeschi.
Il modello austriaco non vide mai l'utilizzo di cerchi in pelle; sin dal primo elmetto prodotto infatti l'elmo austriaco presentava questo cerchio in ferro dalle caratteristiche forature. Su di esso è indicata la taglia non della testa bensì della circonferenza dal guscio su cui è da montare.
Le foto che seguono presentano questo guscio nel classico colore nocciola che distingue gli elmetti austriaci.
Un saluto
Diavolo verde
Edited by Il Diavolo Verde - 14/12/2011, 14:14