Edifici bombardati a Milano

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 16/12/2011, 18:48
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
4,174

Status:


A Milano, in pieno centro, esistono edifici ancora diroccati dai tempi dei bombardamenti. A quanto ho capito, l'intenzione non era di lasciarli così a futura memoria, ma piuttosto non sono stati ricostruiti perché perché il proprietario è ignoto o per contenziosi fra i proprietari e il Comune.
Avete mai avuto la curiosità di andare a dare un'occhiata? Può essere che anche questi edifici abbiano la comune segnaletica della Protezione Antiaerea?
 
Top
view post Posted on 22/6/2017, 18:25
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
309
Location:
Aeronautica Militare

Status:


CITAZIONE (Barba elettrica @ 16/12/2011, 19:48) 
A Milano, in pieno centro, esistono edifici ancora diroccati dai tempi dei bombardamenti. A quanto ho capito, l'intenzione non era di lasciarli così a futura memoria, ma piuttosto non sono stati ricostruiti perché perché il proprietario è ignoto o per contenziosi fra i proprietari e il Comune.
Avete mai avuto la curiosità di andare a dare un'occhiata? Può essere che anche questi edifici abbiano la comune segnaletica della Protezione Antiaerea?

Visto solo oggi ma meglio tardi che mai.
No, non ne sono a conoscenza.
Però c'è una cosa che non ho mai capito, o forse saputo ma dimenticato (eh la vecchiaia....!): per quale motivo la Raf e l'Usaf compirono così tanti e devastanti bombardamenti su Milano (tra l'altro non mi risulta furono mai chieste le scuse per il massacro di tanti bambini nel quartiere Gorla) e altre città italiane? Non mi risulta il contrario, cioè che la R.A. avesse sganciato su centri abitati britannici!
Sappiamo tutti come fossimo alleati dei germanici ma mi pare eccessivo.
Potete illuminarmi o rinfrescarmi la memoria?
Grz.
Rimpianto
 
Top
Matapan
view post Posted on 22/6/2017, 19:57




Vicino alla zona della Borsa ve ne sono alcuni ..
 
Top
view post Posted on 23/6/2017, 07:37


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
1,653

Status:


Se non erro un bombardamento di una certa intensità ci fu nl 1943, e gli effetti si vedono ancora oggi sull'asse sud-nord nei pressi del Parco delle Basiliche.

Altri edifici colpiti, e non ristrutturati fino agli anni 2000 erano in via Lupetta e in piazza Fontana.

Se volete vedere quelli di Via Molino delle Armi, sbrigatevi perché ormai sono in ristrutturazione...

E*
 
Top
view post Posted on 23/6/2017, 08:50

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,244

Status:


Milano, insieme a Torino, era la città industriale più importante d'Italia e quindi era del tutto logico che rientrasse nella lista degli obiettivi strategici del Bomber Command inglese. I bombardamenti più pesanti avvennero nell'agosto del 1943: nella sola notte tra il 12 e il 13 agosto la RAF sganciò su Milano quasi 2000 tonnellate di bombe facendo largo uso anche di spezzoni incendiari. Le missioni di bombardamento sull'Italia del nord presentavano notevoli difficoltà per gli equipaggi della RAF: si trattava infatti di partire dalle basi in Inghilterra, attraversare in volo i cieli della Germania o i territori occupati della Francia affrontando le difese aeree e contraeree tedesche, sorvolare le Alpi (cosa estremamente rischiosa in condizioni di maltempo e con gli aerei sovraccarichi di bombe e carburante) e quindi fare il percorso inverso lungo la rotta di rientro, il tutto volando di notte e senza alcuna scorta dei caccia. Nell'estate del 1943 però il Bomber Command decise che valeva ormai la pena di correre tali rischi approfittando della situazione precaria del regime di Mussolini: un'efficace campagna di bombardamento sulle città del nord Italia avrebbe dato una spinta ulteriore alla caduta del fascismo e spezzato definitivamente la volontà degli italiani di proseguire la guerra. Gli obiettivi prioritari delle incursioni aeree su Milano erano naturalmente i grandi impianti industriali, specialmente nei quartieri a nord e ad est della città, ma la RAF non mancò di colpire deliberatamente le zone centrali della città: gravissimi furono i danni riportati da alcuni insigni monumenti come ad esempio la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Cenacolo Vinciano, il teatro alla Scala, la galleria Vittorio Emanuele solo per citarne alcuni, ma i bombardamenti colpirono indiscriminatamente praticamente tutti le aree cittadine compresi i quartieri più popolari in zona semi-centrale e periferica.

Mia nonna mi raccontava sempre che proprio in quei giorni, durante un'incursione aerea, la villetta nella quale abitava con tutta la famiglia in zona viale Marche - viale Brianza venne colpita da uno spezzone incendiario: l'ordigno sfondò la copertura del tetto, attraversò l'intero edificio piano per piano e terminò la sua caduta nella sabbionaia in cantina: si trattò di un vero e proprio colpo di fortuna, perchè la sabbia estinse l'innesco dell'ordigno e l'abitazione venne salvata dall'incendio. La paura di quella notte convinse in ogmi modo tutta la famiglia a sfollare a Concorezzo, in Brianza, seguendo l'esempio di moltissimi milanesi che, nel corso di quelle drammatiche giornate, decisero di lasciare la città rifugiandosi in campagna presso amici o parenti.

Per quanto riguarda i resti degli edifici sottoposti a bombardamento, concordo con l'intervento di Lavaapochi. Quand'ero bambino, negli anni '70, le ferite della guerra erano ancora ben visibili in tutta Milano. Mi ricordo i resti delle case sventrate in piazza Fontana, in via Molino delle Armi e in zona parco delle Basiliche, in zona Farini-Porta Garibaldi, in zona Stazione Centrale, ma rammento benissimo una volta di avere accompagnato mia padre per una commissione in zona corso Sempione e di essere entrato in un cortile dove un grande edificio bombardato, di cui erano rimasti in piedi i soli muri perimetrali, si elevava ancora in tutto il suo aspetto spettrale. Negli ultimi dieci anni Milano ha subito un processo di restyling architettonico e urbanistico selvaggio, di conseguenza anche gli ultimissimi resti delle testimonianze dei bombardamenti del tempo di guerra sono spariti sotto le gru e i ponteggi per fare posto a nuove costruzioni.

RIP-STOP
 
Top
view post Posted on 23/6/2017, 08:58


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
1,653

Status:


Probabilmente la vittima peggiore dei bombardamenti, dal punto di vista artistico-architettonico, ful la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale...

https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Real...delle_Cariatidi

E*
 
Top
view post Posted on 23/6/2017, 09:53

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,244

Status:


Tutto il centro storico riportò devastazioni ingenti. Il Duomo venne miracolosamente risparmiato da centri diretti ma subì parecchi danni dovuti alle esplosione delle bombe nelle immediate vicinanze. Le preziose vetrate rinascimentali vennero risparmiate perchè erano state smontate anzi tempo per essere custodite in luoghi protetti, in parte, mi pare di ricordare, negli stessi sotterranei del Castello Sfrorzesco. Praticamente nessuna zona di Milano venne risparmiata dalle incursioni, le distruzioni nella zona centrale furono più rilevanti perchè lì, ovviamente, il tessuto urbano era più denso e vi si trovava la maggior parte del patrimonio storico-architettonico della città. Va inoltre sottolineato il fatto che la precisione dei bombardamenti notturni compiuti dalla RAF era a quell'epoca ancora molto aleatoria: moltissimi aerei sganciarono le proprie bombe più o meno a casaccio, questo disseminò la caduta degli ordigni in vaste aree della città. Avevo letto da qualche parte che tra i propositi di quelle missioni vi era anche quella di innescare su Milano una "tempesta di fuoco" com'era capitato ad Amburgo e in altre città della Germania: per questo molti dei bombardieri inglesi che colpirono Milano erano dotati di un carico di spezzoni incendiari. La cosa venne in gran parte impedita sia dalla scarsa precisione dei bombardamenti, sia dalle caratteristiche costruttive degli edifici milanesi, dove il legno e altri materiali facilmente infiammabili vi erano impiegati in minor misura rispetto alle abitazioni tedesche.

Allego un link sui bombardamenti subiti da Milano nel corso della seconda guerra mondiale per chi volesse approfondire ulteriormente l'argomento.

www.storiadimilano.it/Repertori/bombardamenti.htm

RIP-STOP
 
Top
view post Posted on 23/6/2017, 11:48


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
654
Location:
Milano

Status:


In piazza Fontana il cantiere dell'edificio bombardato è tuttora aperto, ma credo per la presenza di ritrovamenti archeologici.

Il palazzo di Via Torino, angolo Lupetta, dopo decenni è stato recentemente e finalmente ricostruito.

Giorgio
 
Top
view post Posted on 23/6/2017, 13:23

ADMIN

Group:
ADMIN
Posts:
7,244

Status:


Effettivamente la prezenza di quegli edifici bombardati in piazza Fontana, a pochi passi dal Duomo, dopo quasi 75 anni da quei tragici eventi, ha sempre suscitato in me non pochi interrogativi. E' oltre modo insolito che quell'area non sia stata ricostruita, probabilmente, come dici tu, ci dev'essere qualche vincolo di tipo archeologico o architettonico che ha bloccato i lavori in tutti questi decenni. Tra l'altro, piazza Fontana, ancora nel 1800, era una delle più belle piazze di Milano, un piccolo scrigno disegnato dall'architetto Piermarini racchiuso tra grandi palazzi signorili al centro del quale spiccava una piccola ma elegante fontana (che appunto è quella che dà il nome alla piazza e che ancora resiste soffocata dal traffico). Lo spazio della piazza venne poi coinvolto, negli anni del regime fascista, nei grandi lavori di ridisegno urbano del centro storico milanese con l'apertura dell'adiacente via Larga - corso Europa, infine subì lo scempio dei bombardamenti e, il 12 dicembre 1969, quello della strage terroristica presso il palazzo della Banca Nazionale dell'Agricoltura che la rese purtroppo tristemente famosa.

RIP-STOP
 
Top
view post Posted on 23/6/2017, 19:13


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
1,653

Status:


Se non erro i lavori ora in corso in Piazza Fontana riguardano un efificio demolito meno di 5 anni fa... E a memoria non intaccato dai noti eventi bellici.
 
Top
view post Posted on 24/6/2017, 08:54


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
654
Location:
Milano

Status:


La parte appena ristrutturata è un antico palazzo, di pregevole valore architettonico, mentre la parte dietro, a memoria, era collegata a quello che per me è sempre stato un rudere. Possibile che invece mi sbagli e che ricordi male.
Giorgio
 
Top
view post Posted on 24/6/2017, 11:23
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,943
Location:
Sardegna

Status:


Le macerie dei fabbricati crollati o comunque non suscettibili di ristrutturazione per atti di guerra sono liberate dall'autorità pubblica o dai legittimi proprietari dell'area?
A sentire la cronaca recente sulle macerie dei fabbricati crollati durante il terremoto ( evento naturale ) ultimo di centro italia pare che debbano essere i privati....-
Saluti

Strumpadori
 
Top
view post Posted on 24/6/2017, 11:26


Group:
UTENTE CADETTO
Posts:
1,653

Status:


CITAZIONE (strumpadori @ 24/6/2017, 12:23) 
Le macerie dei fabbricati crollati o comunque non suscettibili di ristrutturazione per atti di guerra sono liberate dall'autorità pubblica o dai legittimi proprietari dell'area?
A sentire la cronaca recente sulle macerie dei fabbricati crollati durante il terremoto ( evento naturale ) ultimo di centro italia pare che debbano essere i privati....-
Saluti

Strumpadori

A Milano con detriti e macerie hanno costruito la Montagnetta di San Siro...
 
Top
view post Posted on 24/6/2017, 12:21


Group:
UTENTE
Posts:
1,866
Location:
sicilia

Status:


Scusate, ma dal settembre 43, sarebbe stato più logico che i bombardieri alleati, decollassero dalle basi del sud Italia piuttosto che dall'Inghilterra....
Aggiungo che in piazza duomo tempo fa mi fecero vedere un gradino del medesimo, con una grossa scheggiatura quadrata causata da uno spezzone incendiario.
 
Top
view post Posted on 1/7/2017, 10:10
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
4,174

Status:


Secondo me, in alcuni casi, era anche una questione di infrastrutture. Cioè era preferibile decollare dalle basi del Sud dell'Inghilterra, meglio attrezzate per i bombardieri pesanti e in posizione tale da consentire a RAF/USAAF di coprire tutta l'Europa del Nord occupata. In Libia e Italia meridionale penso fossero poche le basi aeree con pista asfaltata e relativamente in buone condizioni, visto che tutte dovevano essere state attaccate e distrutte nel corso delle offensive alleate. Se fai caso, in Puglia la RAF aveva tutt'al più i Wellington, che nel 1944-45 facevano ancora il loro "sporco lavoro", ma in termini di stazza non erano niente di paragonabile ai bombardieri pesanti che portavano il grosso delle incursioni sulla Germania.
Che ne pensi?

A proposito invece degli spezzoni, ricordo di aver visto parecchie foto (sul sito "Misteri di Milano") dei buchi esagonali lasciati dagli ordigni sulla pavimentazione di Piazza Affari (!!). Di edifici ancora abbandonati dai tempi delle bombe ne ricordo parecchi, so anche che alcuni nel frattempo sono stati demoliti in quanto pericolanti.
 
Top
25 replies since 16/12/2011, 18:48   1042 views
  Share