Beretta 15 (?) molto strana

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JulCris
view post Posted on 13/1/2013, 19:45




Aiuto!
Ecco le foto di una strana Beretta già pubblicate nel 2005 su Diana Armi.
Allora nessuno seppe dire qualcosa di utile: visto che qui ci sono veri esperti ripropongo il mistero.
Arma calibro 7,65 a bottiglia (la canna non sembra ritubata): 7,65 para o glisenti?
Presenza di una leva hold open
Sgancio caricatore laterale (simile alla serie 51)
Leva sicura tipo 34
Vite “misteriosa” dietro al cane
Incastro canna con piano allungato e dente aggiuntivo

Cosa ne pensate?
Tarocco, modifca artigianale, UFO?
Giuliano


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Arma calibro 7,65 a bottiglia (la canna non sembra ritubata): 7,65 para o glisenti?
Presenza di una leva hold open
Sgancio caricatore laterale (simile alla serie 51)
Leva sicura tipo 34
Vite “misteriosa” dietro al cane
Incastro canna con piano allungato e dente aggiuntivo

Cosa ne pensate?
Tarocco, modifca artigianale, UFO?
Giuliano


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view post Posted on 13/1/2013, 22:32
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Bene bene, parti con il botto!

Mai visto e nemmeno mai letto di niente del genere.

Dici che nel 2005 è stato pubblicato su DA? Puoi darmi il numero che me lo vado a cercare, dato che non lo ricordo.

La base è sicuramente una Beretta 15 in 9gl, però direi sia stata estesamente modificata da qualcuno che sapeva lavorare, sicuramente non dall'ultimo arrivato.
Come giustamente osservi contiene elementi di varie altre Beretta: e se fosse un esemplare rimasto in fabbrica ed utilizzato per modifiche ed esperimenti?

Aspettiamo altri pareri.
 
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maurizio77
view post Posted on 13/1/2013, 22:50




Interessantissima Pistola...
Bravo!! Davvero a chi ha apportato le Modifiche. Davvero ammirevoli.
Possibilmente il tizio voleva una Mod. 51 e non poteva permettersela , quindi ha modificato una brevetto 15 ! ( ovviamente è una battuta ! )
Un paio di anni fà vidi una Brevetto 15/19 mod. 1922 in cal 7,65 br Modificata a cane esterno... peccato che non sono riuscito a Fotografarla.
Una trasformazione fatta a regola d'arte e rifinita bene.
Anche quella era Notevole e davvero peccato non esser riuscito a fare delle foto.
 
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view post Posted on 14/1/2013, 20:01
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Io oltre che adire "Molto interessante!" non posso dire altro ......
Aspetto con ansia novita' a riguardo.
Ciao Fabrizio
 
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JulCris
view post Posted on 14/1/2013, 21:14




Le foto erano presenti su Diana Armi di Aprile 2005.
riporto sotto uno stralcio dal testo, che aggiunge solo pochi particolari.
Giuliano

Da Diana Armi 04/2005
"... Vediamo in dettaglio i vari interventi cui è stata sottoposta l’arma.
Si dovrebbe essere partiti da una normale Brevetto 1915 in calibro 9 Glisenti e i “lavori”, probabilmente sono successivi alla Prima Guerra Mondiale, riteniamo comunque antecedenti all’uscita della Modello 1922-23, diremo poi perché.
La matricola dell’esemplare è superiore al numero 6.000 ed il carrello è quello normale di una Mod. 15, cui è stata abrasa la seconda riga della scritta sul lato sinistro, quella che appunto faceva riferimento al calibro 9: il lavoro è stato fatto con molta cura e solo con luce radente si vede il segno dell’intervento.
Sulla 15 il bordo inferiore sinistro del carrello presenta due intagli a forma di quarto di cerchio, deputati ad ospitare l’”uncino” della leva di sicura e smontaggio: quello anteriore quando l’arma è chiusa e la sicura inserita, quello posteriore per tenere il carrello in posizione aperta e permettere di smontare la canna.
Sul “nostro” esemplare la forma di quest’ultima fresatura è stata modificata, per ospitare il dente della leva dell’hold open, ed è ora di forma trapezoidale. La leva di sicura è stata poi privata del braccio anteriore, quello che ospitava il gancio, per cui non interferisce più con il carrello; nonostante questo, però, la fresatura anteriore è rimasta al suo posto e tutto il resto del carrello è identico a tutti gli altri.
Delle modifiche della canna abbiamo già detto. Rimane da puntualizzare che, da un esame approfondito, la canna non è stata ritubata in 7,65 dal 9, ma sembra essere costruita ex novo.
Nella parte inferiore e posteriore è stato ricavato un piano sporgente dalla porzione cilindrica superiore, che si estende per un paio di centimetri. Su di esso è ricavato una specie di dente ortogonale sporgente, che va ad incastrarsi nella relativa fresatura sul castello.
Riteniamo che tale modifica sia tesa a rinforzare l’accoppiamento della canna al castello, in modo che il perno posteriore non debba sopportare, da solo, le forze cui è sottoposta la canna al momento dello sparo, che potrebbero portare a deformarlo o comunque a fargli assumere giochi indesiderati.
Sinceramente, è la prima volta che incontriamo un simile espediente, ed anche i numerosi appassionati cui l’abbiamo mostrato non hanno saputo trovare altri esempi: evidentemente, il sistema “normale” era più che sufficiente a reggere l’uso prolungato del 9 Glisenti, ma forse, e qui iniziano le ipotesi, si potrebbe proprio trattare di un tentativo di camerare la pistola per qualcosa di più energetico (il 7,65 Parabellum?).
Un aspetto che sembra datare l’esemplare prima del 1922 riguarda la sicura.
Nelle 15 la sicura era doppia: una anteriore a leva, che ritroveremo fino alla Mod. 34, ed una costituita da una levetta posta sul lato posteriore del castello a somiglianza della “farfalla” della Mod. 10 Glisenti, sicura poi scomparsa, per la sua scomodità, proprio dal Mod.1922 in poi.
Sull’esemplare in esame tale seconda sicura è disattivata permanentemente, mediante una vite di fermo la cui testa si vede sul lato superiore del castello, e questo potrebbe essere un primo tentativo di farne a meno e ci porta a datare l’esemplare all’inizio del decennio.
La leva dell’hold open ha in effetti un’aria “casereccia”, e si vede chiaramente che è stata realizzata a mano, il che farebbe propendere per una modifica che riguardasse un numero molto limitato di esemplari, così come altre caratteristiche di cui diremo in seguito.
È fissata al castello mediante un foro ed una vite sul lato sinistro del castello ed è resa elastica da una molla a filo molto artigianale, fissata sotto la guancetta di legno.
A proposito, le guancette non presentano il bordo liscio tipico delle altre mod.15, ma sono completamente zigrinate, fino agli spigoli. Una volta rimosse, si nota come la meccanica interna, almeno quella visibile, presenti numerosi interventi manuali a lima, che hanno modificato la forma della leva di scatto e della piastrina oscillante. Lo strano è che la funzionalità è rimasta immutata, con il sistema di disconnessione “a scappamento”.
Ed arriviamo alla seconda caratteristica “fondamentale” di questa arma: il sistema di svincolo del caricatore.
Come noto il fusto originale del Mod. 15 presenta la classica leva che diventerà uno dei segni distintivi fino alla Mod. 34. questo comporta una fresatura longitudinale per il passaggio della leva stessa.
Sull’esemplare esaminato, invece, è stata modificata tutta la struttura. Sembra che sia stato saldato un grosso “tappo” che comprende anche la protuberanza che ospita il pulsante ed ora è presente un foro sul dorso dell’impugnatura. Abbiamo preferito non smontare il meccanismo interno, nonostante la curiosità fosse notevole e l’armiere disponibile, ma anche così si nota la presenza di una molla a spirale e di altri componenti minuti, uno dei quali presenta una frattura.
L’ipotesi che il pezzo sia saldato è suffragata dalla presenza di alcuni “fori a spillo” sul metallo, fori che, però, potrebbero essere anche causati dalla corrosione (però perché sono presenti solo sulla zona che dovrebbe essere stata saldata?)."
 
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view post Posted on 15/1/2013, 19:25
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La possiedi da molto?
Ti chiedo questo perchè tempo fa me ne capitò una identica.
Giusto per capire se è la stessa oppure no.

Complimenti per la bella 9 glisenti :)

Edited by glisenti 1910 - 23/3/2014, 17:31
 
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JulCris
view post Posted on 15/1/2013, 20:39




Le due pistole furono fotografate presso una nota armeria di Marina di Carrara nel 2005: pensavo di aver perso le foto (così come altre di pezziinteressanti...) ma le ho appena ritrovate.
Posso scommettere che l'arma che hai visto sia la stessa
Giuliano
 
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view post Posted on 16/1/2013, 16:24
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Ma non è che per caso siamo ai limiti con l'alterazione di arma?
 
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view post Posted on 16/1/2013, 17:48
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Mi sorge anche spontaneo pensare, specie analizzando il tallone della canna, che il rinforzo che è stato praticato, che a sua volta va ad insediarsi nel risalto praticato sul castello, fosse un modo per consentire alla pistola di sparare le più poderose 9 para.
Che ne pensate?
 
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8 replies since 13/1/2013, 19:45   767 views
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