Casco tipo Aden 20Rgt Art. LIBIA, a cura dell'utente Paolorubens

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portosaid
view post Posted on 7/4/2013, 09:19




Salve, mi capita spesso di intrattenere dei "carteggi" con altri collezionisti (anche utenti di MILES) contattato per delucidazioni sui caschi tropicali.
Una condivisione reciproca ed uno scambio di idee spesso stimolante e comunque piacevole per me.
Mi capita spesso (purtroppo) di incrociare persone interessate al solo prezzo di un pezzo...o addirittura vogliono sapere se il pezzo è buono (magari solo per sapere se possono buttarlo nel grande "calderone telematico" senza essere smascherati....sospetto io :angry: ), ed a volte non rispondono neppure alla mail se gli stronco il pezzo.....
L'utente di Miles paolorubens mi ha contattato in "punta di piedi " da persona educata ma appassionata al contempo....qualità che ho apprezzato ovviamente.
Ha condiviso con me le foto della sua interessante collezione, ed insieme (come si conviene tra appassionati) le abbiamo commentate.
Non essendo egli ancora abilitato ad aprire un topic (non ho idea di quale sia l'impedimento, onestamente)autonomamente, mi sono offerto di "fungere da ponte" e di aprire il topic in sua vece (sempre se la cosa non contravvenga le regole del forum naturalmente).
Mi ha colpito in modo particolare un suo casco e pertanto ho ritenuto fosse meritevole di condivisione su MILES.
Si tratta di un bel casco che definirei "tipo Aden "....nel senso che è un aden un pò atipico (senza trapuntatura) tipicamente italiano per foggia e finiture, azzardo la tesi di Tipo "Aden d'ordinanza" fornito dall'intendenza militare ...direi un fine anni 30.
Ci sono indizi che mi portano a questa affermazione:
tracce di colla sul raso interno cupola(in origine ci sarà stato il classico dischetto di carta rossa "ELMETTO TROPICALE/ ELMETTO IGIENICO)
Il fatto sia stranamente NON trapuntato potrebbe essere legato all'economia di guerra (un modello più economico di Aden progettato per essere realizzato più velocemente ed economicamente).
Il fregio è in patina con tutto il resto...ed il casco pur dimostrando un uso operativo effettivo è in condizioni molto buone.
Sono presenti le seguenti scritte all'interno alluda:

ZAVIA aprile 1939 A XVII
A S I Africa Settentrionale Italiana
Tripoli d'Affrica ( testuale )
El - Azizia ( maggio - giugno )

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Ho apprezzato inoltre l'onestà del proprietario che candidamente mi ha precisato di averlo acquisito all'ultima MILITALIA.....invece di raccontarmi la solita frottola del baule in soffitta...
Una conferma che ancora oggi (se pur rare)esistono buone occasioni....
da parte mia il piacere di essere stato utile come "messaggero" per voi ..ed un grosso complimento a paolorubens per un casco davvero bello che, a mio giudizio, riesce ancora a trasmettere emozioni.
Enzo :)

Dimenticavo: Il fregio è riferibile al 20°Rgt Artiglieria pesante in ASI (tondino rosso) ,sarebbe interessante verificare l'effettiva presenza del reparto nei luoghi descritti nel casco (El Azizia etc.). :)
 
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view post Posted on 18/9/2013, 17:40
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grazie Enzo ,
finalmente ho finito la procedura di registrazione e posso rianimare il thread che avevi gentilmente postato a nome mio ... attendo che qualcuno ci illumini sulla effettiva presenza del reparto in ASI
Paolo
 
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andima
view post Posted on 18/9/2013, 19:27




Il 20° raggruppamento artiglieria di corpo d'armata era parte del XX Corpo d'Armata.

Storia del XX Corpo d'Armata

Ricostituito a Tripoli il 9 maggio 1937. Creato con caratteristiche di Grande Unità autotrasportabile, inquadra in un primo tempo le Divisioni "Sirte" e "Sabratha" e successivamente anche la divisione "Pavia".

1940 - All'inizio del conflitto dispone delle Divisioni "Sirte", "Brescia" e "Pavia", distribuite al confine libico tunisino, a sbarramento della direttrice costiera Sabratha-Tripoli. Il 16 dicembre, nel corso della prima offensiva britannica, la Grande Unità viene rapidamente spostata in Cirenaica dove organizza le difese a protezione della via di comunicazione Derna-Bengasi e delle due strade gebeliche dirette ad Agedabia.

1941 - Il 23 gennaio robuste formazioni corazzate avversarie irrompono nel settore del Corpo d'Armata che viene costretto a ripiegare, dapprima su Bengasi e da qui, per evitare l'accerchiamento, verso Agedabia. Benché abbia subito forti perdite, il XX Corpo d'Armata in qualche modo riesce a frenare l'avanzata nemica in corrispondenza della zona a nord di Agedabia dove, nonostante una disperata resistenza protrattasi per alcuni giorni, il 5 febbraio è annientato. Si scioglie quindi per eventi bellici il 6 febbraio. Nello stesso mese si identifica per breve tempo con il Comando Campo Trincerato di Tripoli, ma solo il 16 marzo riassume funzionalità quale XX Corpo d'Armata, con le Divisioni "Savona", "Sabratha" e truppe di copertura della Guardia alla Frontiera. L'8 agosto il Corpo d'Armata di Manovra risulta schierato a sud di Tobruk, nell'area compresa fra Bir Hacheim e Bri el Gobi. Il 15 agosto si trasforma in Comando della Tripolitania (XX Corpo d'Armata) con compiti di carattere territoriale. Il 18 novembre, iniziata la seconda offensiva britannica, il fronte del XX Corpo d'Armata è attaccato da massicce unità motocorazzate, ma la pronta reazione di tutti i reparti costringe l'avversario a desistere. Dopo alterne vicende nel novembre alcune decise contromanovre condotte a medio e largo raggio conseguono, a Sidi Rezegh, l'isolamento di una consistente colonna nemica diretta verso Tobruk e, nel settore di Sollum, la temporanea interruzione della via di alimentazione usata dall'avversario per mantenere la pressione su Bardia che resiste ancora. A fine mese il corpo d'Armata ritorna nella zona di Tobruk dove combatte fino al 10 dicembre incuneato fra le unità nemiche della cinta fortificata e quelle attaccanti da sud-est. Il 16 dicembre arretra e, dopo un breve attestamento sulla linea Mechili-Tmimi-Derna, nei giorni successivi è costretto ad un ulteriore ripiegamento verso occidente fino a raggiungere Agedabia.

1942 - Schierato a nord di Agedabia, nei primi giorni di gennaio resiste a ripetuti violenti attacchi, consentendo alle unità del XXI Corpo d'Armata di ripiegare indisturbate su Marsa el Brega-Marada: su questa linea si spengono infine gli ultimi tentativi di attacco britannici. Il 20 gennaio il Comando della Tripolitania (XX Corpo d'Armata) si scinde in comando della Tripolitania e Comando XX Corpo d'Armata che il 31 gennaio si scioglie fondendosi con il comando della Piazza di Tripoli e assumendo la denominazione di Comando Difesa della Tripolitania. Nella stessa data, diviene naturale erede del XX Corpo d'Armata, il Comando Corpo d'Armata di Manovra, costituito il 10 settembre 1941, formato con le divisioni "Ariete" e "Trieste", il quale a partire dal 10 marzo 1942, prende il nominativo di Comando XX Corpo d'Armata. Varie le divisioni che si avvicenderanno alle sue dipendenze. Il XX Corpo d'Armata riassume l'iniziativa il 21 gennaio e, a seguito di una rapida puntata sul fianco del nemico verso Bir Bilal, occupa Ghemines e Bengasi. Spintosi ancora verso oriente, il 15 febbraio è a sud del Golfo di bomba e, il 25, compartecipe ad una manovra avvolgente che, dopo la lotta accanita, lo vede eliminare le forze nemiche barricate a Bir Hacheim. Dal 16 al 21 giugno concorre ai combattimenti per la conquista di Tobruk, avvenuta la quale si porta verso il confine egiziano attestandosi a meridione di Sidi el Barrani e poi a Marsa Matruh. Il 30 giugno, distrutta una colonna nemica in ripiegamento da Marsa Matruh, è a sud di el Alamein sulla linea di el Qattara. Il 30 agosto, dopo aver neutralizzato robuste reazioni nemiche, il Corpo d'Armata riprende ad avanzare, ma dopo iniziali successi è costretto a subire una pesante controffensiva avversaria. Il 15 novembre, nell'ultima fase della battaglia di el Alamein, scatenatasi il 23 ottobre, il XX Corpo d'armata è costretto a ripiegare su Marsa Matruh, dopo aver subito ingenti perdite. Le unità dipendenti, che per la loro scarsa consistenza hanno assunto il nome di Gruppo di Combattimento del XX Corpo d'Armata, ricevono ordine di sganciarsi e schierarsi su posizioni più idonee; il 18 novembre raggiungono Agedabia e il 15 dicembre Buerat, dove resistono tenacemente fino al termine del mese.

1943 - In gennaio, sempre sotto la spinta nemica, il Corpo d'Armata si dirige verso il confine libico-tunisino e il 4 febbraio si attesta sulla linea fortificata del Mareth. Riorganizzato, oppone tenace resistenza ai persistenti attacchi nemici, finché duramente compresso sul fronte e minacciato sul fianco meridionale, il 29 marzo deve ritirarsi dapprima sul fiume Akarit e sulla linea di Enfidaville. Su quest'ultima, la battaglia si svolge sanguinosa e senza speranza dal 20 aprile al 12 maggio. Il 13 maggio, per ordine del Comando 1a Armata, i resti del XX Corpo d'Armata cessa ogni attività e viene sciolto in Tunisia in zona di operazioni.
 
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