Info su UNIFORME DI SERVIZIO E COMBATTIMENTO (S-CBT) MODELLO 75

da notare nella foto che,forse per ovviare all'effetto "patacca" molto evidente in questa versione, le cuciture trasversali sono due anzichè una come nel mod. normale

Bravo Lupo! Grazie per il tuo fattivo contributo...(se un giorno vengo a Napoli mi ci porti anche a me a frugare in un grattacielo di uniformi...?); sì in effetti le cuciture sono due, credo anch'io, nel tentativo di "domare" la spessa sostanza di cui erano fatte queste ginocchiere.

Circa le cacce da ceffi, riguardando le foto degli anni '70 ho l'impressione che la faccia da ceffo ce l'avessero un po' tutti in quegli anni, facefa parte della moda come i pantaloni a zampa...

.....accetto! ci vorrà più tempo, ma anche a tentoni riuscirò a trovare qualcosa di interessante.....

Confermo che, come indicato da Al, la giubba "verdona", fu indossata fino a tutti gli anni '90 abbinata ai pantaloni di equitazione (civili), da parte dei cavellerizzi/palafrenieri militari durante il lavoro in maneggio

Confermo quanto deto sopra per i pantaloni con le toppe e quelli "corti". Durante il militare (1980) ero stanziato all'ormai disciolto 7° comiliter di firenze e in mezzo a tanti "naioni" aggregati c'era pure un alpino (mai capito cosa ci facesse li dato che era di Trento e alpino....) e durante le guardie portava la verdona con i pantaloni corti e la "stupida" in lana (con solenni prese in giro, bonarie, da parte di tutti). Sulle imbottiture poi devo dire che non erano poi così male, non erano il massimo ma almeno non ci lasciavi le ginocchia durante l'addestramento.

Ciao Elia

Dimenticavo, sulla mia mai avuto il velcro per il nome, e tantomeno quelle dei miei commilitoni.

Anchi'io ho prestato servizio dal gennaio 1979, ed il CAR l'ho fatto a Codroipo; lì mi furono consegnati 2 cappelli alpini di cui 1 venne ritirato a metà anno.
Mi furono date anche le 'mimetiche' con pantaloni corti, che ho rimpianto quando, dopo l'estate del 1979, vennero sostituiti da quelli lunghi.
Anche il nome stampato sul velcro fissato sulla tasca superiore sinistra era uno standard, che lasciai in uso anche a coloro che arrivarono col 1° contingente 80, ossia al momento del congedo.
Roberto

la fettuccia in cottone era un ripiego di reparto montato "sul posto" dalla sarta appunto di Btg. quando arrivarono le prime "velcrate" per identificare tutti. Il fatto che nel tuo Reparto il velcro era bandito erano prese di posizione dei singoli Comandanti che amavano l'uniformità.....
l'esigenza di identificare nominalmente il militare deriva (pare...) da quando, con l'introduzione della "democrazia" nei rapporti, subentro all'obbligo del militare di presentarsi a chi lo interpellava quello dell'interpellante di dargli del Lei-grado-cognome . Da notare che ora, con l'attuale Legge, ai dipendenti è VIETATO esporre il cognome per cui...... ci mettono il gruppo sanguigno ben sapendo che nemmeno in guerra un medico si fiderebbe di un gruppo velcrato