Sentinelle delle Alpi, ovvero la linea Maginot italo-francese

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view post Posted on 18/10/2013, 13:46
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Nonostante la crisi imperante anche quest’anno ho deciso di farmi una settimana di vacanza al mare, più per togliermi dalla testa i pensieri cupi che per riposarmi dalle fatiche di un anno di lavoro. Già l’anno scorso ero riuscito a visitare un forte della Linea Maginot des Alps, come viene chiamata dai francesi, ovvero la linea di fortificazioni che corre lungo tutta la frontiera tra Italia e Francia ed in special modo quelli sulla frontiera ligure. Nella zona infatti sono parecchi i forti presenti e tutti, o quasi, visitabili. I più vicini sono quelli che fanno capo al paese di Sospel (15 km da Menton) e quello del paese di Sainte Agnes (8 km da Menton). Unico inconveniente serio è l’orario di apertura degli stessi (dalle 15.00 alle 18.00) per tutti uguale, che limita la visita ad un solo forte per giornata, dato che ci vogliono circa 2 ore per visitarlo. Inoltre non tutti sono visitabili liberamente ma solo in determinati giorni e con l’accompagnamento obbligatorio da parte di guide dell’associazione che ha in gestione la cura dei forti stessi. Per cui nel caso vogliate visitarli informatevi molto bene sui giorni in cui poterlo fare. Da parte mia cercherò di inserire gli orari di quest’anno nella descrizione.

Partiamo con la visita: Fort Agaisen.
(aperto solo su prenotazione e 1/2 domeniche in agosto, variabili – visita con guida obbligatoria, ingresso 5€)

È il forte che avevo visitato l’anno scorso, si esce dall’autostrada a Menton e si prende per Sospel, una volta giunti in paese si attraversa il fiume e si prende la strada che sale sul monte Agaisen, non aspettatevi di trovare indicazioni stradali, non c’è ne sono, l’unica è chiedere a qualcuno. Strada militare pessima, molto stretta e piena di buche ma una volta raggiunta la sommità il paesaggio ripaga di tutto. Il forte è costruito interamente sotto la vetta della montagna e le uniche parti visibili sono l’entrata, le batterie fortificate e le torrette in acciaio sulla sommità del forte. La parte esterna è sempre visitabile dato che il “tetto” è utilizzato come base di lancio per i voli con il deltaplano e quindi sempre accessibile. Sulla spianata sono visibili delle cupole corazzate per mitragliatrici e la cupola per i cannoni da 75mm. Una volta entrati si viene accolti da un’umidità pazzesca e da un freddo pungente, il forte infatti è stato scavato in fianco ad una sorgente (in modo da avere sempre acqua potabile) e da quando è stato dismesso dall’esercito francese (1998), l’acqua la fa da padrona trasudando dalle pareti e arrugginendo tutto. Il forte è completamente visitabile in tutte le sue parti, camerate per gli uomini, uffici con le direzioni di tiro per le batterie, batterie fortificate, depositi di munizioni, ecc. Unica pecca la totale mancanza di armamenti nelle batterie, ad esclusione della torretta girevole, vero fiore all’occhiello della struttura, e dei mortai. La torretta conta 2 cannoni da 75mm ed è a scomparsa. Infatti quando non era in funzione veniva retratta nella struttura fino quasi a scomparire, altra particolarità è che quando era in funzione continuava a ruotare su se stessa in modo da non offrire le bocche da fuoco ad un probabile bombardamento nemico. I cannoni montati sono a corto rinculo (20 cm solamente) da 75 mm e non sporgono dalla struttura in acciaio. La modalità di sparo non era comandata dai serventi ma direttamente dal capo pezzo fuori dalla cupola stessa. Completavano l’armamento due mortai da 75mm e due da 81mm + varie mitragliatrici. Ad oggi purtroppo la torretta non è funzionante ma l’associazione che cura il forte sta facendo di tutto per poterla riportare alla funzionalità. L’entrata del forte è equipaggiata con un ponte levatoio per i mezzi ed uno per gli uomini con 2 entrate separate. L’entrata vera e propria poi è protetta da una porta corazzata e da una postazione di mitragliatrice. All’interno vi sono ancora tutti gli arredi e i vari componenti del sistema di ventilazione e dei generatori di corrente (funzionanti, nonostante i tedeschi nella loro ritirata li abbiano fatti girare senza olio per quatto giorni, non sono riusciti a fonderli) nonché le cisterne dell’acqua da 40.000 litri ancora utilizzabili. Degna di nota la visione di una via di fuga, apparentemente insignificante ma che in realtà è un cunicolo perfettamente diritto lungo circa 100 mt.
Un buon filmato sul funzionamento della torretta si può vedere qui:

http://agaisen.pagesperso-orange.fr/tourelle.html

Buona visione, Elia

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view post Posted on 18/10/2013, 14:29
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Ottimo e dettagliato reportage! ;)
 
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view post Posted on 24/10/2013, 13:51
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SECONDA PARTE

Fort de Castillon.

Tra Sospel e Castillon, più piccolo del precedente, sul colle di Castillon. Non visitabile. Visibile solo l’entrata uguale a quella del precedente.
A quanto pare il comune sta cercando in tutti imodi di poter sistemare il forte in modo da renderlo visitabile.

Fort Saint Roch:
(aperto tutti i pomeriggi nei mesi di luglio e agosto, dalle 15.00 alle 17.00, ingresso 5€)

Di costruzione simile all’Agaisen ma più piccolo conta un solo blocco da combattimento armato con un cannone da 75, 1 mortaio e 2 mitragliatrici. I mortai, per tutti i forti, sono del tipo a retrocarica e non possono essere regolati in alzo ma solo in brandeggio. La maggiore o minore gittata del proiettile viene ottenuta variando il "recupero" dei gas dalla canna (recupero chiuso = gittata massima, recupero tutto aperto = gittata minima).
Particolare la costruzione del deposito munizioni. Dato che non c’era abbastanza protezione tra le bocche da fuoco ed i depositi questi ultimi sono stati costruiti 20 mt più in basso collegandoli alla struttura principale con una galleria inclinata di 45 gradi munita di montacarichi. Per portare le munizioni al blocco da combattimento è presente un'ascensore contornato da scale. All’interno del forte è stato ricavato un museo, con vari manichini in posizione di lavoro e altra oggettistica. L’ingresso al forte è identico ai 2 precedenti. Il blocco da combattimento è visibile dalla strada protetto da inferiata. Si trova appena fuori dall’abitato di Sospel sulla strada per il Col de Castillon.

1l3o Entrata con ponte levatoio per i mezzi e a piedi
vfum Blocco da combattimento
zepg
q8zq
xf31 torretta corazzata da osservazione e fuoco ravvicinato
tv25 Il museo......
yj5h La cucina
sbwp I generatori di corrente
rbt4
2evd
6xd5 I "servizi" .......che fungevano anche da doccia e bidet!!
u4ty le camerate che servivano anche da mensa
hi19 il sistema di filtraggio dell'aria
gasy la stanza del comandante
j6bb e quella degli ufficiali
vp7j la centrale di tiro
nrnr la sala operatoria, al centro dell'infermeria
3qiw
z7nl
q45e il carrello per le munizioni
54wn la galleria a 45°
dox5
is95
jj04
6uxl
qkt0 il mortaio da 87 mm
1kyx uno dei supporti per le mitragliatrici binate
y72e l'alloggiamento per il periscopio d'osservazione retraibile, con la piattaforma per gli operatori.

Alla prossima puntata.....
Ciao Elia
 
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view post Posted on 29/10/2013, 21:23
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Bravo Elia, belle anche queste foto con le ricostruzioni con i "soldati"...ma l'elmetto delle ss nella vetrinetta?
 
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view post Posted on 30/10/2013, 13:34
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L'elmetto delle SS è appunto quello....... un elmetto delle "SS" (o no??????)
Sappi che i francesi per puntiglio hanno la "grandeur" in testa e quindi vuoi mettere un SS con un normale Heer???? pensa che il greco che sta sotto sulla targhetta di identificazione è denominato casque italien mod. 32..... fai un po' tu.
A presto il resto dei forti.... altri 2 in tutto!!!!
Che pizza, vero?

Ciao Elia
 
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view post Posted on 30/10/2013, 14:22
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L'unico che si sorbisce la "pizza" sei tu quando carichi tutte le foto...a me, e sicuramente agli altri, fa piacere vedere cose che chissa' quando vedremo di persona...quindi grazie e avanti tutta!!! ;)

 
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view post Posted on 15/11/2013, 14:03
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Altra puntata del reportage....
Fort du Barbonnet:
(apertura solo martedì e sabato pomeriggio ore 15.00, visita con guida, ingresso 5€).

Si prende la stessa strada per Saint Roch e si prosegue per circa 6 km.
È il più vecchio tra i forti della linea Maginot essendo stato costruito verso la fine del 1800 ed integrato nella line difensiva negli anni successivi, è completamente diverso dai precedenti. Infatti mentre gli altri sono stati ricavati all’interno della montagna questo è stato costruito sulla sommità asportando il terreno e poi ricoprendo nuovamente il tutto. Costruito in blocchi di pietra e non calcestruzzo è comunque il più grande di tutti. Nel periodo tra le due guerre mondiali è stato ulteriormente allargato con una serie di stanze in caverna, ed un entrata più in basso, secondo lo stile della Maginot (purtroppo non visitabili). Al suo interno trova posto una buona collezione di materiali vari (munizioni, armi, divise) ed una raccolta di pezzi d’artiglieria veramente notevole. Degno di nota è il fatto che, munizionamento a parte, i cannoni sono tutti perfettamente funzionanti. Molto belle le due torrette (una sola visitabile e completa) armate di 2 cannoni da 155 mm ciascuna. La particolarità delle torrette è il fatto che lo sparo non avveniva tramite percussione meccanica bensì elettrica ed era comandato in automatico tramite un sensore posto sulla ghiera nella parte sotterranea della torre. Una volta avute le coordinate di tiro dalla direzione, il capo pezzo provvedeva a posizionare il sensore al posto prefissato sulla ghiera e quando questa arrivava in posizione automaticamente sparava. Come per quella dell’Agaisenne la torre durante l’utilizzo era costantemente in movimento ed i cannoni sparavano alternativamente ogni 3 min. circa. Non essendo retrattile lo spessore della corazzatura è notevolmente maggiore (ben 35 cm di acciaio) e molto più bombata di quella dell’Agaisenne. Come per tutti i forti è presente un sistema di filtraggio dell’aria per la parte sotterranea e 2 generatori diesel assicuravano il funzionamento anche in mancanza di corrente esterna. In questo forte non esiste una sorgente e la riserva d’acqua potabile era assicurata da un ingegnoso sistema di raccolta dell’acqua piovana e della neve, in pratica neppure una goccia d’acqua che cadeva nelle grondaie andava perduta ma veniva raccolta e filtrata. Il forte è ancora oggi proprietà dell’Esercito Francese e la parte sotterranea ospita apparecchiature per le comunicazioni aeree ed una serie di sensori della protezione civile per il monitoraggio dei terremoti, da qui l’impossibilità di visitare i sotterranei.
Ulteriori informazioni qui: http://fortiffsere.fr/avancedenice/index_f...s/Page11445.htm

13cn ingresso carrabile della parte in caverna visibile dalla strada
nz65 ingresso carrabile e pedonale con ponte levatoio della parte in caverna
mwr6 ponte levatoio per il passaggio pedonale
bs0g ponte levatoio con placche antineve per l'ingresso dei veicoli parte in caverna
mxzc
cortile d'ingresso, sul fondo si vede il portone vero proprio protetto da un ponte levatoio a scorrimento e da un fossato. Nelle mura esterne, fuori dal forte (porte laterali) sono state ricavate le celle per i soldati indisciplinati.
v3l6 Muro esterno che protegge il fossato ed il primo ingresso con cancello. Al suo interno le celle
367h
l'ingresso visto dall'interno del forte. La nicchia laterale contiene una stanza con feritoie che permettono di fare fuoco nel fossato e sul muro esterno
n1ke cortile centrale del forte visto dalla sommità del monte
r594 cortile centrale.
Ai lati si vedono le porte che danno sui vari locali di servizio, camerate officine e uffici. All'interno trova posto anche un forno per la panificazione con ben 4 forni di cottura.
Ogni porta o finestra poteva essere protetta con delle lastre di acciaio inserite in apposite guide
do9q la targa con il motto del forte
jy19
torretta con mitragliatrice a protezione dell'ingresso e delle mura. Nessuna delle guide ha saputo dirmi se sia un'installazione originale o messa per "bellezza"
sm4i
z19h antiaerea bofors da 40 mm
jbnp

Edited by lowland - 16/11/2013, 21:19
 
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view post Posted on 15/11/2013, 14:21
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foto precedente e superiore: affusto binato presente in tutte le installazioni della linea maginot con 2 mitragliatrici per la difesa ravvicinata
sotto: parte della raccolta di munizioni presente nel forte
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parte della collezione di pezzi d'artiglieria. Il mitico PAK40 tedesco, incubo dei carristi alleati
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L'interno delle torrette girevoli
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mxt3 il sistema di rotazione
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Una delle torrette di osservazione corazzate (una vera comodità)
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h3wg


Ciao Elia

Edited by lowland - 16/11/2013, 21:21
 
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view post Posted on 16/11/2013, 00:00
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Un fantastico reportage, bravo Elia! Con sana invidia vedo quello che sanno fare i francesi con il loro patrimonio storico-militare, e penso con amarezza a tutte le fortificazioni che si trovano tra Mesola e Pomposa (Fe), in stato di abbandono.
 
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view post Posted on 16/11/2013, 09:04
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Belle foto e interessanti! Per inserire le didascalie, devi cliccare modifica, in alto a destra all'inizio della discussione, spaziare tra le foto postate e li puoi scrivere, poi fai anteprima, controlli e spedisci...ricordati di caricare le foto 800x600, altrimenti vengono sovradimensionate...grazie ciao!

 
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view post Posted on 17/11/2013, 11:31
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Tutto fatto, ora è a posto. Grazie per le dritte Flak!!!!! A presto l'ultima puntata.

Ciao Elia
 
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view post Posted on 9/1/2014, 18:39
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Dopo un po' di tempo eccomi di nuovo con l'ultima parte del reportage.

Fort de Saint Agnes:
(aperto tutti pomeriggi dalle 15.00 alle 17.00, ingresso 5€)

Si esce dall’autostrada a Menton e si prende per Saint Agnes. (8 km)
È sicuramente il più spettacolare dei forti della zona, per la posizione che occupa, costruito al termine del villaggio di Saint Agnes a 800 mt d’altezza, su di uno strapiombo di roccia, domina tutta la baia di Menton. Anche questo totalmente in caverna, secondo lo stile della linea Maginot, presenta un blocco da combattimento armato di 2 cannoni da 75 mm, 2 obici da 135 mm e 2 mortai da 81 mm tutti presenti e perfettamente restaurati, con tanto di manichini per i serventi. Completamente visitabile, anche se un po’ spoglio in alcuni ambienti. Interessanti le varie parti chiuse al pubblico con gallerie iniziate negli anni 30 e mai terminate per l'inizio delle ostilità con l'Italia.
Interessante anche sulla strada che porta al villaggio la presenza di alcune casematte (completamente chiuse e spoglie) visibili per la parte in muratura sovrastata dalla onnipresente torretta in acciaio.

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Onnipresente la bandiera nazionale

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casamatta corazzata vista dalla parte posteriore

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torretta corazzata per armi leggere e periscopio

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Vista dell'entrata con le due possibilità (a piedi e con mezzi) entrambe protette da ponte levatoio, ora scomparsi per comodità dei turisti

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Il blocco da combattimento visto da varie angolazioni. Nell'ultima foto la feritoia che si intravade in basso è quella dedicata al tiro dei mortai, posizionata in basso, nel fossato di protezione, sotto alla camera di combattimento dei cannoni.

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Sistema di filtrazione e forzatura dell'aria

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una delle porte blindate interne (spessore 25 mm)

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Centrale di tiro

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cannone da 75mm con serventi

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obice da 135 mm

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periscopio d'osservazione retrattile, funzionante a manovella.........

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mortaio da 81 mm e relative munizioni. Quella in verticale è sulla macchina che serviva a spolettarle.

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Scivolo per i bossoli dei cannoni da 75

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Spolettatrice dei 75 mm

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entrata delle gallerie iniziate e mai finite

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Motore diesel per generatore e generatore a corrente continua

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altre visate della centrale di tiro, delle camerate e degli immancabili bagni in stile..........

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le chiavi del paradiso.....

n3jo

e dulcis in fundo la porta blindata d'entrata a scomparsa laterale.

Ora è veramente tutto, se vi ho tediato con il resoconto, pazienza, a me la gita è piaciuta molto. Ho avuto la possibilità di vedere come l'ingegno militare ha realizzato cose che sembrano impensabili, solamente per proteggersi da altri uomini.
Se avrò ancora la possibilità di andarci sono sicuro che un giretto lo farò di njuovo, anche perchè controllando con maps da satellite, ho trovato parti esterne dei vari forti che sono raggiungibili solo a piedi e mi piacerebbe vederle anche da fuori.

Un saluto a tutti, Elia
 
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view post Posted on 9/9/2014, 13:42
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A distanza di un anno riapro il post per aggiungere l'ultima parte riguardante il forte di Castillon. Come avevo scritto l'anno scorso detto forte non è visitabile all'interno causa mancanza di fondi da destinare al restauro. Però all'esterno le opere blindate si possono vedere. Sempre l'anno scorso non ero riuscito a trovare il modo di visitarle e mi ero ripromesso, se fossi riuscito a tornarci di farlo quest'anno. Detto, fatto!!!! :rolleyes: :rolleyes:
Guardando su Maps ero riuscito a vedere dei sentieri che salgono sulla sommità dello spuntone roccioso, il forte infatti sorge dentro ad un triangolo roccioso che divide la valle, e che partivano dalla strada. Armato di scarponcini da trakking sono andato alla ricerca del percorso migliore. Cartina alla mano ho cercato i sentieri, salvo scoprire che quello che su internet sembrava una salita leggera nella realtà era una parete rocciosa a picco di circa 20 metri di altezza :o: :o: !!! Altri sentieri nella zona erano ugualmente inaccessibili perché in pratica partivano a circa 3 metri di altezza dalla strada e per arrivarci bisogna essere scalatori, e io non lo sono. Parecchio demoralizzato, ma non vinto, ho deciso di fare il giro della cresta, da qualche parte sarei pure arrivato!!!!!! Infatti seguendo una stradina che come indicazione dava CIMITERO, sono arrivato praticamente in un piazzale che funge da parcheggio praticamente nella parte posteriore del forte. Ho trovato un paio di residenti (MIRACOLO :lol: :lol: ) e mi sono fatto spiegare come poter salire alle torrette. In effetti da quella parte c'è una "strada" che dovrebbe portare in cima. Dico dovrebbe perché in realtà la strada è di circa 200 mt e poi diventa un sentiero largo si e no 40 cm. Ho comunque deciso di proseguire e dopo circa mezz'ora di cammino, poco agevole, sono spuntato sulla sommità della cresta, in una zona coperta da trincee e camminamenti crollati o riempiti di cemento per impedire l'entrata nel forte. Le parti armate però non si trovano li ma più in basso per cui con buona gamba mi sono messo alla ricerca del modo per poterci arrivare. Anche in questo caso sentieri orribili, in mezzo a pietraia e dopo circa 10 minuti ecco apparire la prima torretta per la difesa ravvicinata posta a protezione del bunker contenente 2 mortai

20140822_150920

20140822_150958 20140822_150915

A questo punto colto da mania di "selfi" mi sono deciso a riprendermi, più che altro per vedere in che stato disumano fossi......

20140822_153422

Questo era lo stato penoso in cui mi trovavo dopo aver raggiunto il primo dei tre blocchi di cui è composto il forte, provate ad immaginarvi la mia faccia dopo altre 3 ore di scarpinate per visitare il tutto e tornare alla macchina :wacko: :wacko:
Dopo altra camminata, sempre devastante, passiamo al secondo blocco, ovvero la centrale di osservazione composta da tre torrette corazzate differenti tra loro. Una identica a quella precedente (sulla dx della foto) una dedicata esclusivamente all'osservazione e comunicazione ottica con gli altri forti della zona (centrale) ed una per l'osservazione dei tiri d'artiglieria con la possibilità di controllare anche attraverso periscopio (a sinistra)...

20140822_152122

Le differenze più visibili sono nella posizione e dimensioni delle finestrelle e nella forma più bombata di quella da difesa.

La torretta con il periscopio

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Lo sportello del periscopio

20140822_153506

Con non poche peripezie sono riuscito a scendere alla base del bunker sperando di trovare qualche opera ma invece ho trovato solamente un camminamento che ci gira intorno e il muro in cemento armato....

Dopo una camminata a mezza costa, non tanto per la lunghezza ma per la mancanza di sentieri veri e propri che costringe a peripezie varie (nella foto che segue potete vedere la discesa che bisogna fare) si arriva al blocco da combattimento vero e proprio composto da 2 casamatte contenenti ciascuna un cannone da 75 ed un mortaio. Completa il tutto l'immancabile torretta da difesa.

Vista del blocco dalla sommità di quello d'osservazione

20140822_153520

A differenza degli altri forti, i cui cannoni sono stati "segati" e non sporgono dai bunker in questo sono stati lasciati in loco e la canna è ben visibile dall'esterno, lo stesso dicasi per i mortai che si vedono nelle feritoie sotto ai cannoni (nelle foto sono scuri e si notano appena)

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20140822_154303 Da notare il fossato che protegge i bunker e sulla destra la feritoia da cui sparano i mortai.

Con questo, per quest'anno, è tutto. All'appello manca ancora il forte più importante quello di Monte Grosso ma il problema è che quest'ultimo è completamente diroccato e abbandonato. Dista circa 40 km dal paese più vicino (Sospel) e la strada non ho idea in che condizioni sia. Si tratta di una strada ex militare e quindi non più utilizzata se non da qualche avventuroso che va a fare una gita nella foresta comunale. Un pezzo di detta strada lo si fa anche per raggiungere un altro forte visitabile e devo dire che è pessima, figuriamoci quella in disuso. Comunque vedremo l'anno prossimo.

Un saluto a tutti Elia

Edited by lowland - 9/9/2014, 17:18
 
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view post Posted on 9/9/2014, 22:05
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Molto interessante! Anche i cannoni e i mortai che sono ancora li', una bella e inusuale scoperta! Se lo valorizzassero, restaurandolo e rendendolo accessibile con pannelli esplicativi... per il selfie era lo stesso :lol: :lol: , ma almeno se ti vedo a Novegro ti riconosco!
 
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view post Posted on 10/9/2014, 13:01
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CITAZIONE (flak20 @ 9/9/2014, 23:05) 
per il selfie era lo stesso :lol: :lol: , ma almeno se ti vedo a Novegro ti riconosco!

Sicuramente avrei potuto farne a meno, ma vuoi mettere il bello di comparire sulla rete??????? E tutti quelli che si fanno i selfi e poi li postano su Face..... Twitter.... e via dicendo? Ma noi di Miles vogliamo essere da meno?????????????????????????? :lol: :lol:
Non sia mai.

Se ci vediamo a Novegro, molto bene, anzi se vai a Piacenza il sabato mi trovi anche li, visto che un giro lo faccio anche se credo ci sarà poca roba.

Per il forte sicuramente sarebbe una bella cosa se lo aprissero al pubblico ma credo che non lo faranno ancora per molto. Da quello che ho sentito negli altri forti, questo è il più piccolo e meno "rinomato" di tutti per cui credo soffra della vicinanza dei fratelli maggiori. E poi si parla di un bel po' di euretti sia per sistemarlo che mantenerlo. Per quello dell'Agaisen, che è mantenuto da un'associazione privata, sotto il patrocinio del comune, mi dicevano che ci vogliono circa 1000 euro al mese per tenerlo "quasi" bene, per tenerlo in condizioni ottimali ce ne vorrebbero 3000, che il comune non sborsa, e raccimolarli con gli ingressi (5 euro cad.) ai voglia quanti visitatori ci vogliono.

A presto Elia
 
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14 replies since 18/10/2013, 13:46   1420 views
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