Ciao,
Ormai è da tanti anni che ho questa bustina in collezione, e che molti di Voi la conoscono......a proposito, il fregio frontale desta preoccupazioni? In quanto un collezionista mi ha detto che è una copia.....dopo 15 anni che è in collezione mi sento dire una cosa del genere.....mah!!!!!
Lei è una bustina mod.35 usata per la campagna d'Africa del 1935-36, da un Capo Manipolo della 135ª Legione CC.NN. "INDOMITA" di La Spezia.
La legione era inquadrata nella 1ª Divisione CC.NN. <23 Marzo>, il suo comandante era il Console Enrico Francisci, composta da:
-CXXXV BTG. CC.NN. LA SPEZIA
-CLXXXVIII BTG. CC.NN. LIVORNO
-135ª COMPAGNIA MITRAGLIERI VOLTERRA
-135ª BATTERIA SOMEGGIATA - 8ª LEGIONE D.I.C.A.T. ROMA.
L'addestramento della Divisione si effettua nella zona di Sora, dove la "23 MARZO" si concentra tra il 30 Aprile ed il 1° Maggio. Il campo rende ai legionari la vita dura e continua ininterrotto, per tre mesi. Seguono le manovre ed il campo mobile nella zona di Isernia, con una disciplina sempre più rigida per trasformare i volontari in perfetti soldati.
Fra il 18 ed il 24 Agosto la Divisione prende imbarco a Napoli. Sbarca a Massaua tra il 28 Agosto ed il 5 Settembre.
Il confine è passato all'alba del 3 ottobre (fiume Belesa) e quindi la Divisione attraversa l'Enticciò e la valle del Mai Feres.
La sera del 18 gennaio, mentre la <sila> si concentra presso l'abitato di Macallè, la <23 Marzo> si snoda nella piana del Calaminò poco oltre il guado del torrente. E' la mossa per togliere l'iniziativa al nemico che pare voglia attaccare attraverso il Tembien per tagliare le comunicazioni alla nostra massa maggiore sul fronte di Macallè. Il 19 iniziano i movimenti verso i primi obiettivi. A destra la 192ª Legione occuperà Debrì, a sinistra la 135ª occuperà Adi Hotzà e q.2257, al centro della 202ª tenderà alla confluenza Gabat - Calaminò.
Il percorso non è facile ed il terreno ostacola fortemente la marcia. Il nemico ha già incominciato a dare segni di parziali resistenze ed il suo fuoco procura le prime perdite. La notte trascorre tesa perchè si intuisce nell'aria il nervosismo nemico; infatti all'alba del 20 l'avversario, che ha approfittato della notte per serrare sulle nostre posizioni attraverso i canaloni dai fondi valle, si scatena in un furibondo attacco contro la linea della 202ª Legione.
L'assalto è impressionante e selvaggio: malgrado l'efficace fuoco delle nostre mitragliatrici, favorito dal terreno, il nemico riesce ad arrivare su qualche arma trucidandovi i serventi che lottano fino alla morte. Il combattimento continua per l'intera giornata, ma le CC.NN. reggono valorosamente e alla fine gli abissini sono ricacciati, ma si annidano nelle numerose caverne al riparo del nostro fuoco. Il mattino del 21, per definire la situazione ed eliminare la minaccia del nemico così a ridosso delle postazioni, il CXCII BTG. esce dalle linee e scende nella valle del Gabat per snidare il nemico dalle sue tane. Il battaglione deve marciare allo scoperto sotto il tiro dell'avversario riparato e subisce dolorose perdite, ma prosegue l'azione inesorabilmente; più tardi entra in azione anche una compagnia del CXXXV BTG. e verso la 14 intervengono anche reparti della 202ª Legione che, alla baionetta, annientano le ultime resistenze.
I Caduti della <23 Marzo> nella campagna d'Africa furono 108.
Le decorazioni collettive concesse ai Labari delle Legioni furono le seguenti:
135ª Legione CC.NN. La Spezia Medaglia di Bronzo al Valore Militare;
192ª Legione CC.NN. Firenze Medaglia di Bronzo al Valore Militare;
202ª Legione CC.NN. Perugia Medaglia di Bronzo al Valore Militare.
La divisione ebbe una Medaglia d'Oro al Valore individuale Alla Memoria, concessa al Capo Manipolo della 192ª Legione CC.NN. EMILIO MACCOLINI.