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| CITAZIONE (WW2 @ 18/3/2022, 15:27) CITAZIONE (Wittmann @ 18/3/2022, 14:38) Be, l'estetica sovietica è affascinante. Basti pensare, oltre alla faleristica, alle immagini patriottiche e propagandistiche.
Nel caso della mia e di tutte le altre come lei, credo fosse prassi abbastanza comune, nel corso del tempo, sostituire i supporti che, causa la scarsa qualità dei materiali e il forte utilizzo, probabilmente tendevano a rompersi. Concordo quando dici che l’estetica sovietica ha quel modo tutto suo di esprimere una vera e propria “era” che, nel bene e nel male, ha tanto rappresentato il secolo scorso e l’immaginario collettivo. Per quanto riguarda le sospensioni: io credo proprio che le cose siano andate come dici tu. Se ne era parlato tra alcuni utenti tempo fa e i veri esperti avevano affermato la stessa conclusione. Fin qui niente di strano dunque: un novellino come me, però, vuoi o non vuoi resta un attimo spiazzato quando vede una sospensione di una, faccio un’esempio, “Cattura di Berlino” bellica del primo tipo, con una sospensione immacolata e una variante Voenkomat con invece la stessa in patina e vissuta. Come si fa a non credere ciecamente in un rimontaggio commerciale? E sopratutto, può veramente essere considerata intoccata ed essere pagata lo stesso valore di una sua gemella intonsa? Non so se ho reso l’idea. Si, sei chiarissimo. Personalmente non credo che ci sia stato troppo rimaneggiamento a fini commerciali. Tolti i pezzi più ricercati, parliamo di medaglie, a lungo considerate come "paccottiglia", prodotte in numeri esorbitanti, di qualità e materiali poveri, e, specialmente verso gli anni '90 causa dissolvimento dell' URSS, di facilissimo reperimento e prezzo bassissimo. Credo che la motivazione principale sia l'utilizzo delle medaglie su base routinaria nella vita sociale sovietica, anche per i civili. Questo potrebbe spiegare il consumo anche dei supporti sostitutivi. Poi, sicuramente, ci saranno casi di "restauri" non operati dai reali proprietari, come in tutti gli ambiti.
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