maschere antigas in africa

In A.S. mi pare che le maschere fossero in distribuzione solo all'inizio della guerra. Con il proseguo, nelle foto si vedono pochino.
Nella campagna d'Etiopia vennero distribuite al fronte sud le maschere T.35, in modo abbastanza massiccio, essendo state richieste per quasi tutte le truppe operanti, indigeni compresi. Lo scopo era di far fronte ad eventuali azioni offensive etiopiche, ma anche di poter disporre di maggiore libertą nell'uso dei gas in prossimitą dei nostri reparti.

Non me ne intendo, ma non credo che fossero differenziate.

La questione č piuttosto controversa circa l'uso dei gas ed anche le foto di soldati Italiani in AOI con maschera antigas sono rare....io non nč mai viste. La recente esperienza della prima aveva insegnato che il gas, cambiando il vento, poteva ritorcersi contro le proprie truppe...
Nel tuo avatar vedo una maschera luftschutz....attento a non mettere la gomma vicino alla naftalina perchč le maschere fanno una triste fine

In realtą la questione dell'uso del gas in Etiopia non č pił controversa da una ventina d'anni, ovvero da quando lo SME ne ha ammesso l'uso piuttosto continuativo; molte ricerche successive hanno ulteriormente circostanziato l'impiego degli aggressivi chimici, che del resto era esplicitato anche nella letteratura dell'epoca.
Vero č che nelle foto non si vedono quasi mai.
Sul fronte nord non ne ho notizia, mentre Graziani - dopo aver condiviso con De Bono delle considerazioni sul tipo di aggressivi chimici maggiormente idonei al teatro abissino (yprite e sostanze incendiarie) - riporta di averne richieste, mi pare, 50mila al ministero della guerra, per gli scopi che ho scritto nel precedente intervento.
Ritengo che siano state effettivamente distribuite, ma scarsamente portate al seguito delle truppe.