Mod. 28 usati in Germania

Guardate un po qui...
Questa è la ulteriore dimostrazione del perchè vi siano molti Mod. 28 provenienti dalla Germania? Qualcuno potrebbe tradurre che scrive il tipo nel 1952?

E' una composizione patriottica (ma sul combattere e vincere in generale -passibile, pertanto, di significare qualcosa anche con riferimento ad una relazione personale) -non so se opera del firmatario o se citazione di qualche autore. (Propendo per la seconda ipotesi.)
Niente che si riferisca all'Africa e al DAK.

Foch

Ti ringrazio della traduzione. Quindi la mia teoria che questa foto si riferisca ad un Mod. 28 con falda sabbia utilizzato in Germania nel periodo post bellico sembrerebbe corretta.

Ma utilizzato per cosa?
L'uomo non è un militare.
Forse è un tipo un pò matto (come suggerirebbe la foto ed il testo della lettera sul "combattere e vincere"),
o forse si tratta di una specie di gioco o scherzo.

Anche la giacca mi pare strana, pseudo-militare (cosa ci faccia un tedesco con un elmetto per il sole africano....)

Mah, lo scritto a me sembra più un incoraggiamento a qualcuno con dei problemi esistenziali:

Per Preimel (probabilmente un cognome)

Un eroe intrepido vince anche se ha mani deboli.

Se il tuo destino ti pesa, prima di lamentarti guarda gli altri, che ce n'è di messi peggio di te, alcuni debbono spesso muoversi con fatica nella vita.

Chi non ha il cielo dentro di sè, lo cercherà inutilmente per tutto l'universo (e questa ultima frase come dice Foch è in effetti una citazione di Otto Ludwig, noto poeta e drammaturgo ottocentesco).

tuo Werner

La persona fotografata è giovane, max 25 anni, porta la giacca a pelle, collanina d'oro con ammenicoli, casco coloniale.
Insieme con la dedica un insieme piuttosto strano.
Un'ipotesi buttata lì portando in termini più pratici l'aerea dedica:

caro Preimel, non ti lamentare tanto che c'è gente messa peggio di te, guarda per esempio me dove sono attualmente finito dopo il diploma da montatore meccanico, in Egitto con un caldo bestiale a montare macchinari prodotti da qualche ditta della Ruhr (oppure, tanto per restare in tema militare, a dare un corso di manutenzione per i panzer IV in Siria, la Francia ne consegnò una sessantina proprio nel 1950-52).