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| Confermo, è una cartuccia a percussione centrale con capsula interna coperta, o, come si diceva all'epoca, "a tenuta di gas". L'anomalia che hai riscontrato sulla palla si riscontra abbastanza spesso, sia sui .380 sia sui .320, a quanto ne so io è una leggera deformazione che apportava alla palla lo spingitore quando la palla medesima veniva assemblata al bossolo. Tieni presente che, rispetto ai proiettili in piombo usati oggi, i proiettili di quell'epoca erano in piombo praticamente puro, quindi molto molto morbido. Oltre a questa deformazione, considera che l'apice della palla era la parte del proiettile che toccava maggiormente il cartone della scatola, e nella parte a contatto con il cartone si realizzava a volte una ossidazione che contribuisce a esaltare il fenomeno dal punto di vista estetico. Anche se, ovviamente, anche i proiettili industriali di oggi non sono durissimi perché vengono realizzati con stampaggio a freddo da filo. I proiettili in piombo nudo più duri disponibili oggi sono quelli di fusione casalinga, per i quali è possibile inserire una elevata (proporzionalmente) quantità di antimonio visto che non devono subire stampaggio, ma fusione negli appositi stampi.
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