Furto medagliere, Cantù (Como) - MBVM

Buongiorno a tutti gli utenti.
Segnalo che in provincia di Como, a Cantù, un mio amico ha subito un furto presso al propria abitazione.
Tra gli oggetti rubati purtroppo c'è finito anche il medagliere del nonno che era così composto:

- Medaglia Interalleata della vittoria;
- Medaglia "Coniata ne bronzo nemico";
- Medaglia "Libia" (credo in argento);
- Croce dell'Ordine di Vittorio Veneto;
- Medaglia in oro del 50° Anniversario della Vittoria 1918-1968;
- Medaglia in bronzo al Valor Militare.

Quest'ultima, essendo nominativa, forse c'è ancora la speranza di ritrovarla, magari accompagnata dalle altre.

Ecco i dati:

- Arnaboldi Giuseppe da Cantù (Como), Alpino. Matricola: 20765
- Crozzon di Fargorida - 29 IV 1916

Alcune foto:

Chiedo a tutti gli utenti di prestare la massima attenzione ai mercatini-fiere-annunci sui vari siti internet per provare almeno a ritrovare questa medaglia.

Chiunque abbia delle informazioni in merito è pregato di contattarmi tramite messaggio privato oppure email (attraverso il mio profilo).

Nella speranza di riuscire nell'impresa ringrazio chiunque voglia dare una mano.

Nathan

mi dispiace molto... nel mio piccolo darò una mano!

Vi ringrazio, ecco quanto scritto anche su "La Provincia" di settimana scorsa:



Nathan

Foto della MBVM immagazzinata nell'archivio, qualora, prima o poi, esca qualcosa in rete, ti contatto.

incubo....per fortuna a parte la MBVM (al netto dell'aspetto affettivo se fossero di un parente) tutta roba ...rimediabile

ora ho letto l'articolo...si c'è l'aspetto affettivo

mi dispiace molto

Mi dispiace molto per quel che è successo; veramente una brutta cosa.

A mia madre, poco prima di Natale del 2008 successe una cosa abbastanza simile, ma in quel caso, si presentò un signore dal fare molto gentile, "incaricato del ritiro delle decorazioni al V.M." in quanto esse sarebbero state di proprietà dello Stato e quindi da restituire alla morte del decorato (mio padre era morto da poco più di un mese e la mamma allora viveva da sola). Questi, presentò quello che a detta di mia mamma aveva l'aspetto di un bel tesserino di riconoscimento d'una "Commissione" per le onorificenze al Valor Militare.
Mia madre non lo fece entrare in casa, nonostante la cortese insistenza "almeno per prendere visione delle medaglie, in attesa di redigere il verbale di consegna". Lei gli disse quindi che le decorazioni di famiglia le conservo io e di contattare me al telefono.

Dal 2008, sto aspettando ancora quella telefonata.

A quanto mi risulta, non ricordo se se ne accennò in altra discussione, in almeno un altro caso invece, il miserabile trucco ebbe successo.

E.L.

Sarebbe interessante trovare il "mandante"! Perchè, sicuramente esiste! A Roma c'era un "ricercatore" (anni '70) che analizzava gli annunci mortuari, poi andava dal portiere dello stabile, gli faceva vedere il denaro ed il resto lo faceva il portiere. Questo, però, era parzialmente lecito, il portinaio si offriva, alla famiglia, per "liberarsi" dei ricordi (uniformi ecc.) che poi venivano ceduti al ricercatore.
Qualche tempo fa è morto, vicino Roma, un commerciante-collezionista. Dopo meno di una settimana, un famoso commerciante romano (non quelli con negozi), era già andato dalla vedova per farsi dare il materiale.
I soldi fanno crescere il pelo sullo stomaco!

Beh, una cosa è un commerciante che -saputo della dipartita di un collezionista- almeno prova ad acquistare la sua collezione per "rimetterla in circolazione" (magari, per mille ragioni, alla famiglia non interessa affatto conservarla); un'altra cosa è chi, spacciandosi per funzionario di una "Commissione per le Medaglie al Valor Militare", cerca di convincere anziane vedove a consegnare le decorazioni del congiunto ed in alcuni casi ci riesce pure. Ancora ammiro la prontezza di spirito di mia mamma che, pure ultraottantenne e pochi giorni dopo la perdita del marito, ha evitato di far entrare quel figuro.

Sullo stesso piano, metterei i ladri veri e propri (quali sono i finti agenti del gas o elettricità, o telefoni), che con questo stratagemma razziano nelle case degli anziani.

Furti e raggiri a danno dei vecchietti, li trovo ancor più spregevoli: fossi magistrato, vorrei divenisse aggravante al tipo di reato contestato.

E.L.

Penso, anche questo, di averlo già detto. Una mia collega aveva il nonno, Ardito (devo avere lo scanner della foto da qualche parte), decorato con argento al V.M.. Subito dopo la guerra, anni '20-30, si presentò un signore che disse, in pratica, le stesse cose di quello di cui si discute. La nonna, in buona fede, ci credette e consegnò la medaglia.