| |
| |
Questa franchigia, con francobollo posta aerea, è stata spedita, nel Giugno 1943, da Creta (PM 121 sez. A ). Il reparto telegrafisti marconisti (51° compagnia) era in forza proprio alla Divisione "SIENA".
| | |
| |
|
| |
| | CITAZIONE (Leo 81 @ 22/3/2016, 08:38) Mitico il bollo dell' "ufficio sprovvisto di bollo"... uno dei paradossi della burocrazia italica! In effetti, avendone visti tanti di questi bolli, mi sono sempre domandato, ma se si poteva predisporre un bollo simile, perchè non farlo adeguato alle esigenze e non rimanere nell'improvvisazione e provvisorietà !!!!!
| | |
| |
|
| schveik |
| | Credo che con la dicitura "ufficio sprovvisto di bollo" ci si riferisca al fatto che il reparto non possiede un bollo ufficiale ovvero il mitico timbro a secco metallico, quello di solito gelosamente conservato nella cassaforte delle maggiorità delle caserme, estratto la mattina e riposto la sera. Quindi il reparto con un semplice timbro in gomma comunica a chiunque sia interessato questa sua posizione burocratica. Data la sua importanza il bollo metallico a secco, che trova ovviamente applicazione non solo in ambito militare ma ovunque venga richiesta una ufficializzazione di un documento, viene prodotto dalla Zecca ed è un bene mobile statale soggetto a registrazione e a particolare procedura di carico e scarico, vedere per esempio il punto 17 di questa circolare http://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSI...39.htm_asc1.PDF
| | |
| |
|
| |
| | CITAZIONE (Leo 81 @ 22/3/2016, 13:32) Sì si intende il bollo con lo stemma dello Stato al centro, evidentemente non tutti gli enti ne erano dotati. La dicitura - apposta proprio all'interno di un bollo - suona però alquanto "comica" Concordo
| | |
| |
|
| Fotoelettrico |
| | Ciao ragazzi, scusate se dissento da quanto detto ma la dicitura "ufficio sprovvisto di bollo" non si riferisce al bollo inteso come timbro ma bensì al francobollo. Se infatti una lettera o una cartolina veniva spedita da un militare corredata da questo timbro e non affrancata, poteva godere della tassazione semplice al destinatario, cioè veniva tassata della sola tariffa postale (generalmente 30 centesimi la cartolina, 50 centesimi la lettera). Se la corrispondenza non affiancata non presentava questo timbro di reparto doveva essere tassata per il doppio del porto mancante. Ovviamente poi noi italiani abbiamo fatto casino e tassavamo quello che non andava tassato e lasciavamo correre quello che andava tassato. Il timbro "sprovvisti di bollo" essendo corredato dal nome del reparto viene poi utilizzato come normale timbro di reparto e utilizzato su tutto dai documenti amministrativi alle cartoline in franchigia
| | |
| |
|
| |
| | CITAZIONE (Fotoelettrico @ 23/3/2016, 08:55) Ciao ragazzi, scusate se dissento da quanto detto ma la dicitura "ufficio sprovvisto di bollo" non si riferisce al bollo inteso come timbro ma bensì al francobollo. Se infatti una lettera o una cartolina veniva spedita da un militare corredata da questo timbro e non affrancata, poteva godere della tassazione semplice al destinatario, cioè veniva tassata della sola tariffa postale (generalmente 30 centesimi la cartolina, 50 centesimi la lettera). Se la corrispondenza non affiancata non presentava questo timbro di reparto doveva essere tassata per il doppio del porto mancante. Ovviamente poi noi italiani abbiamo fatto casino e tassavamo quello che non andava tassato e lasciavamo correre quello che andava tassato. Il timbro "sprovvisti di bollo" essendo corredato dal nome del reparto viene poi utilizzato come normale timbro di reparto e utilizzato su tutto dai documenti amministrativi alle cartoline in franchigia Grazie della precisazione, buono a sapersi.
| | |
| |
|
| schveik |
| | CITAZIONE Se infatti una lettera o una cartolina veniva spedita da un militare corredata da questo timbro e non affrancata, poteva godere della tassazione semplice al destinatario, cioè veniva tassata della sola tariffa postale (generalmente 30 ce Non sembrerebbe essere così, una cartolina spedita con posta militare viaggiava in franchigia, mentre per una lettera è come dici tu. Quindi trattamento differenziato per lettere e cartoline. "La franchigia era concessa alle truppe mobilitate solo se utilizzavano le cartoline del Regio Esercito distribuite dalle strutture militari e convalidate con timbri di reparto e col bollo a data dell'ufficio di posta militare di partenza. " L'argomento è complesso, qui una interessante trattazione http://www.postaesocieta.it/magazzino_tota...ta_militare.htmSono comunque dell'opinione che "bollo" al singolare in una dicitura "ufficio sprovvisto di bollo" in burocratese non può riferirsi alla disponibilità o meno di francobolli da affrancatura nel detto ufficio.
| | |
| |
|
| |
| | CITAZIONE (Fotoelettrico @ 23/3/2016, 08:55) Il timbro "sprovvisti di bollo" essendo corredato dal nome del reparto viene poi utilizzato come normale timbro di reparto e utilizzato su tutto dai documenti amministrativi alle cartoline in franchigia Penso che fotoelettrico si riferisca al fatto che il timbro, visto che riportava il reparto, venisse poi usato impropiamente anche per le cartoline in franchigia che in effetti non dovevano essere affrancate.
| | |
| |
|
| schveik |
| | L' uso improprio del timbro è comprensibile e sono d'accordo, ma il mio dubbio era relativo al fatto che "sprovvisto di bollo" significhi che non hanno francobolli, cosa che sinceramente non mi quadra molto.
| | |
| |
|
| Fotoelettrico |
| | ciao, si confermo quello detto da quota_periscopio: intendevo dire che i timbri "sprovvisto di bollo" nascono per le ragioni che ho specificato e qualsiasi altro uso ne è improprio ma ampiamente tollerato.
giusto per intenderci la parola "francobollo" significa "franco di bollo" cioè con tariffa (di spedizione) già pagata. Quindi il "bollo" è la tariffa per spedire un oggetto (cartolina, busta o altro) che viene già pagata applicando una "carta valore".
detto questo, "sprovvisto di bollo" nasce dal fatto che i militari al fronte, soprattutto quelli in linea o dislocati in zone lontane dai comandi (e quindi dall'ufficio di posta militare) non sempre erano forniti di francobolli per poter inviare le proprie corrispondenze. Quindi, ripeto, un militare poteva spedire una missiva senza affrancarla e godere della normale tariffa postale in vigore senza sovrattassa purchè scrivesse a mano "zona d'operazione sprovvista di bollo" (o una frase simile) con l'aggiunta del timbro del reparto di appartenenza del militare; questo timbro poteva già contenere la parola "sprovvisto di bollo". Il timbro serviva quindi a confermare e vidimare la mancanza di francbolli.
in questi giorni appena ho un attimo vi posto le circolari delle Poste che specificano quanto detto ed anche la bibliografia in merito
ciao
| | |
| |
|
| |
| | CITAZIONE (Fotoelettrico @ 23/3/2016, 20:16) ciao, si confermo quello detto da quota_periscopio: intendevo dire che i timbri "sprovvisto di bollo" nascono per le ragioni che ho specificato e qualsiasi altro uso ne è improprio ma ampiamente tollerato.
giusto per intenderci la parola "francobollo" significa "franco di bollo" cioè con tariffa (di spedizione) già pagata. Quindi il "bollo" è la tariffa per spedire un oggetto (cartolina, busta o altro) che viene già pagata applicando una "carta valore".
detto questo, "sprovvisto di bollo" nasce dal fatto che i militari al fronte, soprattutto quelli in linea o dislocati in zone lontane dai comandi (e quindi dall'ufficio di posta militare) non sempre erano forniti di francobolli per poter inviare le proprie corrispondenze. Quindi, ripeto, un militare poteva spedire una missiva senza affrancarla e godere della normale tariffa postale in vigore senza sovrattassa purchè scrivesse a mano "zona d'operazione sprovvista di bollo" (o una frase simile) con l'aggiunta del timbro del reparto di appartenenza del militare; questo timbro poteva già contenere la parola "sprovvisto di bollo". Il timbro serviva quindi a confermare e vidimare la mancanza di francbolli.
in questi giorni appena ho un attimo vi posto le circolari delle Poste che specificano quanto detto ed anche la bibliografia in merito
ciao Grazie della precisazione, sono da poco entrato nel mondo affascinante delle franchigie militari e questo aspetto mi interessa molto, aspettiamo le circolari
| | |
| |
|
| |
| | Alla luce della spiegazione di Fotoelettrico la dicitura "ufficio sprovvisto di bollo" ha un suo senso logico! Però... guardate queste due carte che ho ripescato dai miei ricordi del servizio militare: come vedete il timbro con la fatidica dicitura era utilizzato come "timbro tondo" dell'ente, ossia al posto di quello con lo stemma dello Stato, in due documenti (una licenza e un foglio di viaggio) che nulla hanno a che fare con la corrispondenza postale (per la quale, ricordo bene, si usava il normale sistema di affrancatura "civile")... il dubbio dunque rimane!? Edited by Leo 81 - 25/3/2016, 17:59
| | |
| |
|
| 21 replies since 14/3/2016, 08:51 564 views |
| |
| | |