Una bella 34... anglicizzata

Ciao a tutti !
Questa è l'ultima arrivata in famiglia... Niente di speciale, a parte le condizioni. E' praticamente nuova, canna a specchio, brunitura perfetta... be', giudicate voi...
L'unico neo sono dei molesti banchi inglesi, piccoli ma abbondanti, sulla parte inferiore della canna, impressi fra il 1975 e il 1980...
Senza quelli, che non c'entrano proprio niente, penso che sarebbe un pezzo davvero eccezionale
Se le foto vi sembrassero familiari, provengono dal sito dell'armeria dove la pistola è stata acquistata...
Grazie!
Fausto

Già... prima che Tony Blair li disarmasse completamente. Sembra impossibile che l'Inghilterra, un tempo fiorente mercato di ottime armi da collezione a ottimi prezzi, sia oggi il paese più restrittivo dell'Europa occidentale...

Edited by militariablu - 8/4/2016, 15:05

Scusate,
avevo dimenticato una cosa... L'interno metallico delle guancette non è puntinato. Sapete in che anno sono apparse quelle puntinate?
Probabilmente è una domanda ovvia, ma io sono ben lungi dall'essere un esperto di pistole Beretta, anche se la prima arma che ho maneggiato all'età di 5 o 6 anni (e che forse mi ha fatto nascere questa passione) è stata proprio la 34 di mio padre, che l'aveva avuta al fianco in Grecia ed Albania come tenente del Genio...
Dopo la legge 110 papà poteva ancora tenerla, ma c'erano un sacco di permessi da chiedere, così lui ha deciso di versarla, considerato che le condizioni dell'arma non erano buone: era stata anche seppellita per un certo periodo, durante l'ultimo anno di guerra, mentre papà era in convalescenza per la malaria presa in Grecia... Ho tenuto giusto la fondina per ricordo...
Grazie a tutti !
Fausto

Mah, in realtà i telaietti lisci per le guancette si ritrovano un po' lungo tutta la produzione. Poi ci sono quelli puntinati e, infine, quelli a rombi. Anche i marchi del lato interno delle guancette in bachelite vere e proprie hanno numerose varianti.

Grazie Ruggero,
ero convinto che i telaietti lisci fossero stati abbandonati ad un certo punto della produzione... E scopro solo ora la puntinatura a rombi... Come dico da infiniti anni...c'è sempre da imparare...

Perdonate il ritardo, ma solo ora riesco a postare un esempio di quella che io chiamo puntinatura a rombi. E d'altronde, non saprei come altro definirla...


Comunque, sia la puntinatura tradizionale, sia questa a rombi, a mio avviso altro non sono che i segni lasciati sulla lamiera, dell'utensile destinato a staccarla dalla matrice dopo la tranciatura. Quindi, in realtà, possono esserci anche altre varianti, dipende semplicemente da come fosse fatto il frontale dell'utensile.

Grazie Ruggero,
la foto è illuminante. Non avevo mai visto, né su libri né in rete, un'immagine di questo tipo di puntinatura. E anche la tua ipotesi è da un lato suggestiva e dall'altro chiarificatrice di come certi banali passaggi nella costruzione di una vecchia arma possano trasformarsi in prelibatezze collezionistiche. Credo che gli esempi si potrebbero fare a centinaia...

Hai proprio ragione!

Per leggerla, la leggo, perché avendone un paio anche io, l'ho guardata alla lente di ingrandimento. C'è scritto "Littoria - Marcheno". Ora, Marcheno è un paese appena prima di Gardone Val Trompia (Bs), "Littoria" evidentemente non è un nome aziendale post 1945. Altro non so...

Bravissimo Federico! Un altro tassello che va al suo posto! Adesso sappiamo che era un acronimo!